giovedì 31 marzo 2011

Avere il numero della bestia 666 nelle mani e non essersene mai accorti


La vicenda De Mattei sta avendo risvolti che da una parte possono anche essere definiti comici, dall'altra, invece, la dicono lunga su come siano messi certi illustri esponenti della chiesa cattolica.

Breve riassunto. Roberto De Mattei, vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, aveva rilasciato giorni fa, a Radio Maria (e dove sennò?), alcune dichiarazioni in cui sostanzialmente affermava che il terremoto in Giappone era una sorta di castigo di Dio.

Sono quindi piovute in massa le richieste di dimissioni, sia da parte di molti appartenenti allo stesso ente di ricerca, sia da parte di ogni persona che non ha ancora mandato il cervello in rottamazione. Oggi apprendiamo che a perorare la causa del povero De Mattei è intervenuto niente meno che don Livio Fanzaga, direttore della prestigiosa emittente radiofonica - tanto per intenderci, è il tipo che ha detto che il terremoto in Abruzzo "è stato voluto" dal Signore affinché quei poveri disgraziati partecipassero alla sua Passione (non sto scherzando).

Vi riporto qui di seguito alcuni stralci delle dichiarazioni di Fanzaga.

"I soliti laicisti, quelli che hanno sulla mano il numero della bestia, 666, adesso chiedono le dimissioni di De Mattei perché ha detto queste cose a Radio Maria".

"Ma queste sono panzanate che si potevano risparmiare [...] se uno non ha il 666 sulla mano non può parlare in pubblico. Questa è la dittatura dei cornuti".

Ovviamente, per "cornuti" il solerte padre non intende le vittime del consorte fedifrago, ma appunto quelli che in qualche modo hanno una qualche affinità con la suddetta bestia, la quale, notoriamente, viene raffigurata dall'iconografia cristiana, e non solo, con le corna. Ma andiamo avanti, perché con la storia delle corna non è mica finita qui. Eh no.

"...sono sempre gli atei e gli agnostici, questo gruppetto qui, che... spero di strappare dalle unghie del cornuto [e dagli! ndr], ma è difficile con questa gente qua: non vuole essere salvata".

Vi risparmio il resto (se siete forti di stomaco il video è qui di seguito). Vi dico solo che nel prosieguo del delirio, il pio Fanzaga se l'è presa, oltre che con i "cornuti", anche con l'UAAR, colpevole di registrare ("col magnetofono", pensate un po') le trasmissioni dell'emittente, manipolarle e poi metterle su YouTube; e con La Stampa di Torino, colpevole di avere pubblicato un articolo sulla vicenda ("d'altra parte si sa che la città di Torino è la più satanista d'Italia").

Sono sincero, non sono riuscito ad ascoltarlo fino alla fine. Abbiate pazienza, e pensate a come siamo messi. Ah, dimenticavo: io sono tra quelli che pensano che De Mattei si debba dimettere, ma le mie mani sono pulite.

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