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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

Ratzinger

Il commento più letto relativamente alla dipartita di Ratzinger è che è stato un grande teologo, e viene da chiedersi in base a quali parametri si può essere definiti grandi teologi o mediocri teologi. Forse sarebbe più corretto dire grandi o meno grandi pensatori. Di Dio, infatti, nessuno sa niente se non quello che gli uomini si sono inventati per definirlo e descriverlo. Nemmeno i teologi ne sanno niente e quello che dicono riflette esclusivamente il loro pensiero in materia, che è diverso da teologo a teologo e limitato all'idea che ognuno di essi, singolarmente, si è fatto. Ma, è noto, l'uomo per sua natura ha sempre avuto il bisogno di assumere atteggiamenti apologetici verso personaggi noti che ci lasciano.

Il mio 2022 in libri

Come faccio abitualmente quando dicembre volge al termine, pubblico l'elenco dei libri che mi hanno tenuto compagnia durante l'anno, in caso qualcuno dei miei 32 lettori ne abbia letto a sua volta qualcuno. Sono più o meno equamente divisi tra narrativa e saggistica, con una leggera preponderanza della prima categoria. Di alcuni, quelli che mi sono piaciuti di più, ho scritto delle brevi impressioni ( qui , qui , qui e qui ). Nella categoria della narrativa il primo posto va senz'altro a Fairy Tail , di Stephen King, seguito da tutti quelli di Joël Dicker menzionati nell'elenco e da Non ti muovere , di Margaret Mazzantini, Don Chisciotte delle Mancia , di Miguel de Cervantes e Passeggeri notturni , di Carofiglio. Segnalo inoltre due letture che per me non sono usuali perché appartenenti a un genere, la fantascienza, che non mi ha mai attirato eccessivamente: La nube purpurea , di M. P. Shiel, e 2001: Odissea nello spazio , di Arthur C. Clarke. Di quest'ultimo ho po

Non capisco dove sia lo scandalo

Francamente non riesco a capire dove sia lo scandalo se La Russa e Isabella Rauti celebrano l'anniversario della nascita del MSI. Più divertenti ancora i commenti di chi dice che in Germania per una cosa del genere sarebbe successo un terremoto polico, quando in realtà non ci sarebbe stato nessun terremoto per il semplice fatto che nel Bundestag e nelle massime cariche dello stato eventuali equivalenti di La Russa non potrebbero sedere. Questo perché la Germania, a differenza nostra, col nazismo ci ha fatto i conti. E li ha fatti seriamente, tanto è vero che là nel settore pubblico ci si può scordare di essere assunti anche solo se si è sospettati di simpatie neonaziste.  In Italia non solo non abbiamo mai fatto seriamente i conti col passato, ma per decenni abbiamo tollerato qualsiasi forma di rigurgito fascista, a cominciare dalle manifestazioni di piazza dei neofascisti, che ancora oggi sfilano tranquillamente nelle piazze sotto l'occhio compiaciuto delle forze dell'ord

Il sale della terra

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Della stragrande maggioranza dei libri che leggo non scrivo niente, più che altro per pigrizia. Faccio un'eccezione per questo, un romanzo che mi ha stregato. Narra il viaggio dal Messico agli USA di Lydia e di suo figlio Luca. Lei è una libraia di Acapulco e suo marito, Sebastiàn, un giornalista. Fare il giornalista, nel Messico dei cartelli della droga, è uno dei mestieri più pericolosi che ci siano, e Sebastiàn paga con la vita l'aver scritto un articolo di troppo sul boss di uno dei cartelli più potenti.  Gli scagnozzi del boss, tale Javier Fuentes, non uccidono solo il marito di Lydia e padre di Luca, ma quasi tutti gli altri membri della famiglia; solo per una  circostanza fortuita madre e figlio riescono a sfuggire alla strage. Comincia una fuga rocambolesca dei due per scappare dal Messico e andare negli USA, sempre col terrore di avere il fiato sul collo degli sgherri agli ordini di Javier. Fuggono a piedi, rubando auto, salendo su pullman, prendendo al vol

Relativismi matrimoniali e familiari

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È sempre piuttosto difficile, per noi, accettare il fatto che certe abitudini e certe convenzioni, oggi magari rigidamente codificate e normate, sono relativamente recenti. Prendete il matrimonio religioso, ad esempio. Viene naturale pensare che le modalità e l'importanza con cui oggi si celebra siano le medesime da sempre. Non è così. Per oltre metà della sua storia, cioè fino al XII secolo, alla chiesa cristiana del matrimonio non è importato assolutamente nulla, era anzi visto come una cosa che riguardava i laici e da cui prendere le distanze, tanto è vero che veniva addirittura prescritto ai preti di starne alla larga. Poi, lentamente, le cose sono cambiate. A partire infatti dal 1200 circa la chiesa ha cominciato a rivalutare matrimonio e famiglia, a elaborare le prime regole per codificarlo fino, alla fine, elevarlo alla dignità di sacramento, mentre per oltre metà della sua storia è stato appunto considerato qualcosa meno di un fastidio. Tutto questo per ribadire, ancora una

Talebani di là e di qua

In Afghanistan, dal 2021 tornato in mano ai talebani dopo vent'anni di controllo americano, è stato vietato alle donne l'accesso alle università, sia pubbliche che private. Anche qua in Italia, dove i talebani non ci sono, almeno formalmente, c'è chi vorrebbe vietare l'università alle donne, come ad esempio il ridicolo reazionario cattolico travestito da intellettuale Camillo Langone, una delle penne di punta del Foglio (e dove mai potrebbe scrivere uno così?), il quale, senza tanti giri di parole, vergò qualche tempo fa una accorata esortazione ai padri: non mandate le vostre figlie all'università, le donne devono stare in casa a fare figli, altrimenti il declino demografico e blablabla.  Questo per dire che i talebani non sono solo quelli col mitra a tracolla che spadroneggiano in lontane dittature teocratiche, sono anche qui, nascosti sotto le mentite spoglie di fini intellettuali in giacca e cravatta.

Pos e giorni buttati

Mah, non so; pensavo ai tanti giorni buttati nella surreale discussione sulla possibilità di poter consentire ai negozianti di evadere qualche centinaio di euro. Discussioni all'interno del parlamento, discussioni sui social, discussioni per strada; l'Italia intera sembrava imprigionata in questa surreale pantomima. Poi, all'improvviso, puf, tutto finito: la norma fortemente voluta e rivendicata dalla destra meloniana, una delle tante dall'impronta fortemente identitaria, è stata interamente stralciata dalla manovra finanziaria. Non modificata, magari edulcorata nel tentativo di renderla digeribile a Bruxelles, no, cancellata in toto. Motivo? Senza tanti giri di parole, perché l'ha chiesto l'Europa, quell'Europa che, strillava sempre l'aggressiva (in campagna elettorale) signora, avrebbe dovuto tremare perché "la pacchia è finita".

Piccolo quiz musicale (astenersi minori di cinquant'anni) :-)

 

Jack su quella zattera non poteva starci

La notizia, a mio parere, non è che James Cameron abbia scomodato la scienza per tentare di dimostrare che Jack e Rose, insieme, su quella zattera non ci sarebbero mai potuti stare e porre fine così a 25 anni di discussioni e polemiche. La notizia che mi ha sorpreso è semmai che da un quarto di secolo ci sono discussioni e polemiche su questo. Che poi vabbe', ci può anche stare, dal momento che noi umani, per innata predisposizione, non riusciamo a concepire che gli avvenimenti della vita possano anche andare storti. Se poi c'è di mezzo la morte...

In gioventù

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Da Sono come il fiume che scorre - P. Coelho.

Uccidere in nome di Dio

Fa un certo effetto pensare che ci sono posti nel mondo in cui ancora si uccide in nome di Dio. Non mi riferisco tanto alle 450 persone che si stima siano state uccise in questi tre mesi di scontri dalla polizia iraniana, quanto alle due esecuzioni capitali per impiccagione espressamente ordinate da un tribunale. È la motivazione che impressiona. I condannati non si sono infatti macchiati dei "normali" crimini che nei paesi come ad esempio gli USA prevedono la pena di morte, e cioè omicidio, strage ecc., ma hanno commesso il reato di moharebeh , che significa "fare la guerra a Dio". Ecco, ci sono posti nel mondo in cui ancora si uccide per Dio, ossia per quella creatura immaginaria che l'uomo si è inventato a mo' di conforto e consolazione per lenire l'idea inaccettabile della propria finitezza. E non è di particolare conforto tentare di contestualizzare il tutto pensando beh, sì, là c'è una teocrazia e nelle teocrazie funziona così. Non lo è per ni

Passioni umane (per il denaro)

Il cosiddetto Qatargate mi ha fatto venire in mente una bellissima lezione di qualche tempo fa di Umberto Galimberti sul denaro, o meglio sulla passione che gli umani nutrono per esso, lezione che chi vuole può ascoltare qui . Il livello di diffusione della corruzione nel mondo, di cui i fatti di questi giorni sono solo l'ultima propaggine venuta alla luce, nasce da questa passione tutta umana per il denaro. Abbiamo costruito una società globale che ha ormai i soldi come valore predominante e quindi è logico che piacciano e si faccia di tutto per averli e averne sempre di più. Non voglio fare il moralista ipocrita. Anche a me piacciono, anche se non ne ho e la mia vita si trascina da sempre all'insegna del tanti presi, tanti spesi. Ma la mia credo sia tutto sommato una passione dettata da necessità più che da ingordigia, nel senso che mi piace averne per poter vivere, non per accumularne, tanto che i pochi che ho li spendo spesso in maniera abbastanza scriteriata. Quella per il

Neoliberismo

I tipi di Valigia Blu, assieme a Il Post uno dei pochi siti che spiegano le cose come vanno spiegate, hanno pubblicato questo interessantissimo articolo in cui, partendo dalla storia delle politiche economiche della Tatcher e di Reagan negli anni Ottanta, si spiega come si è originato il liberismo economico e come può essere inquadrato nella società contemporanea, evidenziandone i (pochi) meriti e i (tanti) demeriti. Veramente interessante.

Non capiscono

Il bonus di 5500 euro che i parlamentari si sono appena autoelargiti per comprarsi tablet e ammennicoli elettronici vari è, credo, l'ennesima pietra messa sulla montagna di disaffezione, quando non proprio repulsa, della gente verso la politica. Il dramma è che la classe politica non riesce a capire quanto questi comportamenti siano controproducenti. Non voglio entrare nella melensa e stantia retorica sui privilegi dei nostri rappresentanti, ma è indubbio che se un parlamentare, che mediamente guadagna in un mese quindici volte lo stipendio di un operaio, finanzia i suoi capricci con soldi pubblici, cioè soldi presi anche dalle tasse di quell'operaio, l'operaio si incazza. E ha tutte le ragioni per farlo perché non capisce questo comportamento, si sente defraudato se non vittima di una beffa. Se a questo si aggiunge che il regalino se lo sono fatti negli stessi giorni in cui è stato annunciato lo smantellamento del Reddito di cittadinanza, cioè della principale forma di so

Mi spiace per Montesano e soci

Qualche giorno fa la Corte costituzionale ha messo la parola fine ai deliri dei vari Red Ronnie, Enrico Montesano, Nunzia Schilirò e tutta la folta schiera di virologi laureati su Google che per due anni hanno ammorbato il dibattito pubblico con le loro stupidaggini da bar.  I supremi giudici, tra le altre cose, hanno cercato di spiegare, anche se non mi faccio alcuna illusione sul fatto che tale semplice concetto venga capito dai personaggi di cui sopra, che la dicitura "salvo disposizioni di legge" dell'art. 32 della Costituzione significa che quando è in gioco un bene più grande del diritto del singolo di rifiutare trattamenti sanitari, e la salute pubblica e il cercare di evitare il collasso delle strutture sanitarie lo sono, quel bene più grande è prioritario. Quindi l'obbligo vaccinale per gli over 50 imposto dal governo Draghi non ha rappresentato alcuna violazione della Carta, non è stato un "ricatto di stato", non è stato "irragionevole",

Marocco

Non mi è mai interessato particolarmente il calcio e quindi non seguo il mondiale, ma il Marocco che manda a casa Ronaldo e alcune delle più blasonate squadre europee mi fa piacere. Anche perché, oltre a quello tecnico-calcistico, ci sono altri fattori (storici e psicologici) che entrano in gioco.

Non decido io

Ogni volta che Marco Cappato accompagna una persona in Svizzera mi viene in mente quanto scriveva Telmo Pievani in Creazione senza Dio : "Come può un paese tollerare che i suoi cittadini non siano liberi di decidere della propria vita e della propria morte?" Eppure è così, anche se sembra incredibile.  La Costituzione che regola questo paese ci garantisce molte libertà: possiamo andare dove ci pare a ogni ora del giorno e della notte, possiamo manifestare liberamente il nostro pensiero, possiamo associarci, possiamo rifiutare trattamenti sanitari, però non possiamo decidere di smettere di soffrire, e mi chiedo che senso abbiano tutte le altre libertà se quella fondamentale ci viene negata. Il sotteso di questa proibizione è noto: la vita che vivi non è tua e quindi non puoi disporne liberamente. Ma se non posso disporre liberamente della mia vita, dov'è la democrazia? Quali sono i canoni che la definiscono? E qui credo che siamo tutti vittime di un errore, che è quello d

Cultura cristiana e abbondanza

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(da I vizi capitali e i nuovi vizi , Umberto Galimberti)

Le cose semplici

È vero che la società di oggi è complessa, ma questa complessità è a volte composta di tanti concetti di per sé semplici e lineari. E il buon Mantellini ne ha evidenziato uno in poche righe.

Sissi non c'è più

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Alla fine Sissi non ce l'ha fatta, polmoni e cuore troppo compromessi, e così ho dato il consenso al veterinario di accompagnarla alla fine per evitarle inutili e irreparabili sofferenze. Il dispiacere è grande, ovviamente, perché quindici anni di compagnia e affetto non sono pochi, ma d'altra parte la vita fa il suo corso. Sono però contento perché sua sorella, Birba (foto qui sotto), che ha avuto problemi ai reni, è tornata a casa, anche se ha molti acciacchi dovuti all'età e non è escluso che presto o tardi abbia di nuovo bisogno delle cure del veterinario. Intanto, però, è a casa. Ci mancherai, Sissi.

Gatte e tristi coincidenze

Per una curiosissima e triste coincidenza, entrambe le mie gatte, Birba e Sissi, nell'arco di tre giorni hanno dovuto essere ricoverate dal veterinario. La prima a causa di una probabile intossicazione (non è la prima volta che succede) da metimazolo, il farmaco che assume da qualche anno contro l'ipertiroidismo; la seconda a causa di un probabile versamento pleurico o cardiaco che le impedisce di respirare. La tristezza è data dal fatto che, vista l'età di entrambe, non è escluso che nessuna delle due faccia ritorno a casa :-(

Shine on you crazy diamond (estratto)

  Buona domenica.

Rompiballe

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Ebbene sì, sono un rompiballe . Mi piace, ovunque sia possibile, effettuare ogni transazione col bancomat. Lo trovo di una comodità unica: appoggio la carta al lettore, bip, fatto. Comodità derivante dal fatto di non dover impazzire a cercare gli spiccioli giusti per arrivare all'importo e, nel contempo, non fare impazzire il cassiere a cercare gli spiccioli giusti per il resto. Poi, per carità, questione di gusti e abitudini; chi preferisce usare monete e banconote, liberissimo, ma non capisco perché gli amanti del bip debbano essere additati come rompiballe. La questione di fondo, in realtà, è se Salvini dica la sua fesseria quotidiana per tentare di inseguire le idee dei suoi elettori ormai definitivamente in fuga oppure tale fesseria quotidiana sia il prodotto della sua sostanza più profonda, e cioè una radicata e incontrovertibile idiozia. Temo sia un dilemma che resterà. Così come resterà la quasi certezza che, fra duecento anni, gli storici che si occuperanno della nostra ep

Fascismo

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  Le immagini che vedete qui sopra (cliccandoci sopra si ingrandiscono) le ho catturate da questo libro, che mi è stato regalato alcuni giorni fa.   Avrei voluto catturare e ripubblicare ogni pagina del libro, cosa che ovviamente non è possibile. Rimango sempre sgomento, ogni volta che leggo libri sulla storia del fascismo (e ne ho letti parecchi), nel realizzare come regolarmente scopra qualche orrore nuovo relativo a cosa è stato o relativo al criminale che l'ha ideato e instaurato in Italia. E, come ogni volta, penso che libri come questo siano perfettamente inutili, per il semplice fatto che chi li acquista e li legge è probabilmente già antifascista e quindi sa già cosa è stato il fascismo, mentre invece è sicuro che chi ha simpatie fasciste un libro del genere non lo leggerà mai. A meno che qualcuno non pensi veramente che i cretini analfabeti che sfilano nelle nostre città con cranio rasato (generalmente vuoto), braccio alzato e croce celtica o aquila romana stampata sulla m