giovedì 3 marzo 2011

L'ultima nata

Articolo aggiornato.

Giuseppe D'Avanzo ne ha contate 18 in 15 anni.

Delle diciotto leggi ad personam che si è scritto, otto proteggono e rafforzano i suoi affari, dieci lo tutelano dalla legge. Si è riscritto le regole del processo (i tempi della prescrizione), dei codici, della procedura (il divieto di appello del pubblico ministero per le sentenze di proscioglimento). Ha legiferato per abolire reati (il falso in bilancio), rimuovere i giudici (legittimo sospetto), annullare fonti di prova (le rogatorie). Infine, per rendersi immune (le leggi "Schifani" e "Alfano").

Poche ore fa apprendiamo che atterrerà la prossima settimana alla Camera la nuova nata. Quando c'è un nuovo arrivo è sempre un'emozione, sapete, ed è usanza mettere il fiocco rosa fuori dalla porta. L'emozione di questo nuovo concepimento deve essere per il cavaliere tutta particolare, perché secondo i calcoli dei suoi galoppini dovrebbe essere quella che metterà la parola fine anche alla vicenda Ruby.

L'hanno chiamata "prescrizione breve" e tra le altre cose obbliga "il giudice, in presenza di un imputato incensurato o che abbia superato i 65 anni di età, ad applicare sempre e comunque le attenuanti generiche", che "dovranno sempre considerarsi prevalenti rispetto alle aggravanti". Indovinate per chi è cucita su misura questa norma?


Aggiornamento 04/03/2011.

Dopo l'uscita della notizia, si è fatto vivo Berlusconi ("non ne so niente"; ma va?), poi Ghedini ("testo non concordato e che non serve al premier, va ritirato"), poi l'ideatore, il sottosegretario Luigi Vitali ("la proposta di legge ci sarà sicuramente, è in fase di redazione presso gli uffici della Camera"). Questo per dire l'aria che tira nel Pdl. Insomma, bisogna salvarlo; sì, ma come?

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