sabato 31 marzo 2012

La danza della pioggia

I secoli e i millenni passano, ma la tribalità e i selvaggi rimangono. Vallo a spiegare, a quei buontemponi che credono ancora in Eolo e Giove, timidamente mascherati da Dio Padre, che il vento e la pioggia sono fenomeni regolati dalle leggi della fisica, e non dai capricci delle divinità, dell’Olimpo o del Sinai che siano.

(via odifreddi.blogautore.repubblica.it)

venerdì 30 marzo 2012

Il punto più basso


Anche il relativo editoriale di zio Tibia non è male. "Lo chiamano 'effetto Monti' per definire una sorta di nuovo miracolo italiano. Che esiste solo nella fantasia di giornali sdraiati a zerbino sul governo dei tecnici."
Certo, esattamente allo stesso modo in cui il Giornale e simili sono rimasti sdraiati a zerbino per 18 anni sul "miracolo italiano" del teleimbonitore. Miracolo, come è noto, rimasto solo sulla carta.

giovedì 29 marzo 2012

Anche sui morti?

Vorrei far notare al simpatico signore che dirige il Giornale, che i "piccoli imprenditori in difficoltà hanno cominciato a uccidersi" già da anni, e non da quando è arrivato Monti. Si toglievano allegramente la vita già ai tempi in cui il teleimbonitore strillava che la crisi era una invenzione della sinistra, dei giornali, era una questione psicologica perché "i ristoranti sono sempre pieni".

E' comprensibile che finché a capo del governo c'era il tipo di Arcore al Giornale non si desse molto rilievo a queste notizie. Ma non è un buon motivo per ricordarsene, in maniera strumentale, solo adesso. Diciamo che se io fossi in Sallusti un pochino mi vergognerei di scrivere certe cose. Ma evidentemente siamo su due pianeti diversi.

mercoledì 28 marzo 2012

Il giorno nero dell'informazione italiana


(via asca.it)

A Milano mancano farmacie e parchi?

Alcuni passaggi della spassosissima intervista rilasciata da Emilio Fede a Fabrizio Roncone, del Corriere.

Fede: "Ragiona: io ho due milioni e mezzo in contanti, e che faccio? Li metto in una valigetta, attraverso il confine con quel malloppo e mi presento in banca a Lugano, dopo che a Lugano, proprio in banca, è successo quel che è successo con la vicenda di Lele Mora?"

Roncone: "Tu sei stato a Lugano?"

Fede: "No!... Cioè, sì, ci sono stato, ma a comprare medicine o a fare passeggiate. E quando arrivo, ogni volta ordino al mio autista di parcheggiare distante dalla banca proprio per evitare equivoci."

In attesa che salti fuori la verità - Fede parla di un fantomatico complotto ordito ai suoi danni da qualche invidioso - a me una domanda, tra le tante, sorge spontanea: ma uno che vuole comprare medicine e fare passeggiate, da Milano deve necessariamente andare in Svizzera? Non mi risulta che nella capitale lombarda manchino le farmacie o i parchi.

Comunque, se volte ridere un po', l'intervista integrale a Fede è qui.

martedì 27 marzo 2012

Il quartier generale racconta/83

Due appunti al Feltri di stamattina:

1) le addizionali comunali e regionali erano contenute nella finanziaria ferragostana targata Berlusconi-Tremonti;

2) è vero che c'è la stangata dell'Imu, nuove tasse sugli immobili e l'aumento dell'Iva che entrerà in vigore dopo l'estate, ma su queste misure, prese effettivamente dall'esecutivo Monti, non mi pare di aver sentito nessuno protestare. Né il Pd, né tantomeno il teleimbonitore e relativo partito (Pdl), il quale, anzi, continua a schierarsi compatto in difesa del governo.

Non sarebbe male se ogni tanto i vari Feltri-Ferrara-Sallusti questa cosa la facessero notare.

Sotto educazione

Scrive il WSJ che "Il premier italiano ha una rara opportunità di educare gli italiani sulle riforme economiche". Non ho ben chiaro il tipo di accezione che il noto giornale economico USA intende dare al verbo "educare".
Così, di primo acchito, ho come l'impressione che voglia dipingerci come un branco di bambini indisciplinati che si ribellano alle "cure" che "nonno" Monti vuole somministrarci. E invita appunto il suddetto nonno a non badare più di tanto a noi discoli e tirare dritto continuando a somministrarci la medicina.
Ma probabilmente la mia è solo un'impressione.

lunedì 26 marzo 2012

Tabucchi


Come il Giornale, stamattina, presentava la morte di Antonio Tabucchi. I motivi, per la verità abbastanza intuibili, li spiega il buon Travaglio qui.

sabato 24 marzo 2012

Differenze

Monti: "non potevo non aumentare le tasse". Un punto a suo favore per la sincerità (anche se non condivido il 90% del suo operato). Preferisco uno che dice le cose come stanno piuttosto che uno che ha aumentato tutto l'aumentabile continuando a blaterare di non avere mai messo le mani nelle tasche e blablabla.

giovedì 22 marzo 2012

Sensazionalismi


Ma perché repubblica.it continua a scrivere in home page che uno dei tre poliziotti feriti dall'attentatore "è grave" mentre nel relativo articolo scrive che è "ferito leggermente al piede"?

mercoledì 21 marzo 2012

Fare pari o dispari?

Anche stavolta è dura per Bersani e soci. Dire no a Monti sull'art. 18 è impossibile; ma anche a voltare le spalle alla Cgil, dopo chi la sente la base? Poveracci, a volte mi fanno anche un po' pena.

martedì 20 marzo 2012

Chi avrà ragione?

La diatriba tra quelli di Pontifex e padre Livio Fanzaga (Radio Maria) in merito al culto della Madonna di Medjugorie, è la cosa più divertente che mi è capitato di leggere da un bel po' di tempo a questa parte :-)

Girare attorno ai licenziamenti

Penso che sia inutile girarci intorno: il governo vuole rendere più facili per le imprese i licenziamenti dei lavoratori. Ci si può girare attorno finché si vuole; si possono analizzare tutte le sfumature della cosa - la manfrina dei sindacati su reintegro o indennizzo rasenta il grottesco - ma alla fine l'obiettivo è quello.

Quello che io, non essendo un economista, non ho ancora capito in merito a tutta la faccenda, è la sua utilità. Cioè, un domani che le aziende saranno più libere di mandare a casa chi vogliono e quando vogliono, che giovamento ne trarrà l'economia? Che giovamento ne trarrà la famosa crescita di cui tutti parlano? Che giovamento ne trarrà la lotta alla disoccupazione? Ecco, se tra i miei lettori c'è qualche esperto che si sente di illuminarmi in proposito, è il benvenuto.

domenica 18 marzo 2012

La vera storia di Ruby

Come la racconta Ferrara nel suo editoriale di stamattina sul Giornale. Cercate, se potete, di trattenere le risate (il neretto è mio).

Quello che accadde quella notte lo sanno tutti. Berlusconi fu avvertito che una signorina sua amica di bisbocce private, simpatica e un po’ matta (ora madre e sposa come succede in tutte le favole), preda molto appariscente per l’Italia guardona che voleva far fuori il premier per via delle feste che teneva in casa sua, era nei guai in Questura a Milano. Le diede una mano come farebbe chiunque non abbia gli occhi foderati di loscaggini legalitarie. Chiunque inteso come privato. Lo avrei fatto anch’io. Chiamò, rassicurò con estrema gentilezza il funzionario, sollecitò una soluzione che evitasse guai alla ragazza che si era messa nei guai, raccontò anche qualche balla su Mubarak perché è persona fantasiosa e verbalmente incontinente, insomma mise la sua voce delicata e suadente un passettino oltre le regole, e incaricò una sua amica, amica delle sue amiche, di andare a prendere la giovinetta. Tutto qui.

Tutto qui, dice il barbuto editorialista. Tutto perfettamente normale. E noi che abbiamo sempre creduto a quelli che, ovviamente in malafede, ce l'hanno raccontata diversamente.

Aspettative


Eh, certo: a sentire quell'altro a quest'ora doveva già essere tutto ricostruito.

(via corriere.it)

sabato 17 marzo 2012

Indaffarati com'erano...

Alfano: "Sull'art. 18 abbiamo perso 10 anni".
Eh già. D'altra parte bisogna capirli: sono stati impegnati con l'ex-Cirielli, l'abolizione del falso in bilancio, le intercettazioni, il lodo Alfano, il processo breve, il processo lungo, la prescrizione breve, il legittimo impedimento. Mica si può fare tutto.

L'ultimo regalino prima che si ritiri


(via repubblica.it)

venerdì 16 marzo 2012

giovedì 15 marzo 2012

Il Dio distratto

Valeria Breghieri, sul Giornale di stamattina, si chiede "perché Dio si è distratto?" permettendo così che si verificasse la tragedia del pullman belga. Nel suo articolo scrive: "Beati i credenti che sapranno rispondersi e consolarsi e darsi pace e perfino trovare una ragione".

Una tragedia di queste dimensioni è normale che tocchi tutti, ma se volessimo scomodare Dio, allora dovremmo farci la stessa domanda, quella sulla sua distrazione, per un numero elevatissimo di situazioni: milioni di bambini, ad esempio, muoiono ogni anno di fame; un numero altrettanto elevato è ridotto in schiavitù o costretto a usare armi, e si potrebbe continuare, anche uscendo dall'ambito dei bambini.

Dio è da sempre un alibi molto comodo - la chiesa ha costruito su questo il suo impero - per tentare di spiegare quello che sfugge al nostro raziocinio e alla nostra logica, ma è appunto solo un alibi. Se infatti si guardasse a tutto quello che succede nel mondo che provoca indignazione, si dovrebbe concludere che questo fantomatico Dio non solo è distratto, ma alquanto menefreghista. Eppure sono certo che moltissimi, e probabilmente non solo tra i credenti, si saranno posti la domanda della giornalista.

Per fortuna, come scrive nel suo articolo, la prima a non credere alla storiella della distrazione è proprio lei.

E domani?


Dopo aver appreso dell'apertura del Parlamento di Strasburgo sulle nozze tra omosessuali, ieri il Giornale titolava come vedete sopra (un indignatissimo Sgarbi si lamentava che adesso l'Europa ci impone anche l'etica). Oggi, sulla falsa riga di Strasburgo, si è espressa la Cassazione (il massimo organo giuridico del nostro paese: non a caso definita Suprema Corte).

Aspetto con ansia la prima pagina di domani.

"Siamo incazzati e addolorati"

Fu la reazione di Rutelli quando, ai primi di febbraio, esplose il caso Lusi. All'epoca Travaglio scriveva sul Fatto: "Possibile che Rutelli, in tre anni, non abbia mai controllato gli estratti conto? E, se l’ha fatto, possibile che non abbia notato che mancassero 13 milioni? E chi li stila e chi li certifica i bilanci della Margherita? Pietro Gambadilegno? Il Madoff dei Parioli?".

Oggi l'Espresso rivela che Lusi, stando sempre alle sue dichiarazioni, "ha girato una valanga di soldi alla fondazione del leader dell'Api". Ho paura che l'incazzatura di Rutelli avrà una grossa impennata.

mercoledì 14 marzo 2012

Avvisate il Vaticano

L'Istituto Superiore di Sanità si è accorto che togliendo qualcuno degli assurdi paletti - paletti fortemente voluti dalla Chiesa - di cui era infarcita la legge 40, dal 2010 in Italia sono nati 2000 bambini in più all'anno. Qualcuno avvisi i "difensori della vita".

martedì 13 marzo 2012

41.000 imboscati recenti

Belpietro, stamattina, fa notare il paradosso dei 10.000 insegnanti che il governo Monti vorrebbe assumere e i 41.000 "imboscati" per motivi sindacali. "Un paradosso tutto italiano", scrive l'indignato direttore.
Dimenticando che la signora Gelmini, appena qualche mese fa, aveva programmato di assumerne oltre 67.000. Non mi pare che allora Libero abbia strillato contro questi famosi imboscati: si vede che sono diventati tali negli ultimi due mesi.

lunedì 12 marzo 2012

Chi deve nominare Falcone e Borsellino

Non volevo tornare sopra a questa storia, di cui già parlano, spesso a sproposito, giornali e siti internet vari. Ma non si possono leggere cose come questa e fare finta di niente.

Non nominare il nome di Falcone (e Borsellino) invano. Dovrebbe essere questo il primo comandamento di un magistrato. Ma sono in tante le toghe, Ingroia e Caselli in testa, che in queste ore si lasciano andare alla bestemmia, quella di sostenere che i due pm eroi si stanno rivoltando nella tomba per la sentenza Dell'Utri.

Chi scrive questa cosa è Sallusti nel suo pistolotto odierno. Ora, chi volesse rinfrescare un po' la memoria al tipo che dirige il Giornale, potrebbe ricordargli che Gian Carlo Caselli, negli anni in cui era procuratore a Palermo, ha assicurato alla giustizia mafiosi del calibro di Bagarella, Spatuzza e Brusca, solo per citare i più noti.

Per quanto riguarda Antonio Ingroia, invece, l'altro che secondo Sallusti non dovrebbe nominare Falcone, basta solo ricordare che è attualmente uno dei più noti magistrati antimafia in servizio a Palermo e che iniziò la sua carriera proprio nel pool di Falcone e Borsellino, espressamente voluto da quest'ultimo.

Alla luce di quanto sopra, secondo voi, Falcone e Borsellino avrebbero più piacere di essere nominati da Caselli e Ingroia o di essere citati in un editoriale di zio Tibia?

Bastava la frase

Non so se avete seguito la vicenda. Ve la riassumo brevemente. Qualche tempo fa un giudice particolarmente zelante aveva disposto l'oscuramento dell'intero sito vajont.info a causa di un paio di frasi, lasciate da altrettanti commentatori del sito, ritenute ingiuriose nei confronti dell'on. Paniz e dell'on. Scilipoti.

Il Tribunale della Libertà di Belluno, dopo il ricorso presentato dal provider, ha disposto oggi il ritorno online del sito; rimangono oscurate solo le frasi incriminate (per le quali il gestore del sito è stato comunque condannato a risarcire Paniz).
Alla fine, quello che a me stupisce della vicenda è che la decisione di oscurare solo le frasi incriminate sia arrivata solo dopo un ricorso e non sia stata presa dal Gip in prima battuta, come sarebbe stato logico aspettarsi. Mah.

domenica 11 marzo 2012

19 anni di gogna

A volte sono quasi contento che Falcone e Borsellino non ci sono più: almeno non sentono e non vedono.

Priorità

Ma perché una strage di civili fatta da un pazzo fa notizia e va rapidamente nei titoloni delle home page, mentre le stragi di civili nei normali combattimenti no?

sabato 10 marzo 2012

Chi paga?

Dopo la sentenza della Cassazione che ha annullato la condanna a 7 anni a Dell'Utri per faccende di mafia, dalle parti di Libero e Giornale, ancora con la bottiglia stappata in mano, comincia a circolare la domanda "adesso chi paga?".
Scusate, ma chi paga per cosa? In primo luogo non si è trattato di una assoluzione; la Cassazione ha semplicemente annullato la precedente sentenza e disposto che il processo va rifatto: il nuovo processo stabilirà chiaramente la colpevolezza o meno del senatore del Pdl.

In secondo luogo, se anche la Cassazione avesse assolto Dell'Utri non si capisce perché dovrebbe essere risarcito. Nel processo penale sono previsti tre gradi di giudizio per dare all'imputato la più ampia possibilità di difendersi e dimostrare le sue ragioni. Se l'imputato dimostra la fondatezza di queste ragioni e alla fine viene assolto, non capisco di cosa dovrebbe essere risarcito.
Diverso, ovviamente, è il caso in cui si viene condannati in via definitiva per poi scoprire, magari dopo anni, che si è trattato di un errore giudiziario. Ma non mi sembra certo il caso di Dell'Utri.

venerdì 9 marzo 2012

Se lo dice la NASA

E' già noto da tempo, almeno alle persone serie, che il 21 dicembre 2012 non ci sarà nessuna fine del mondo. Per quelli - spero pochi - che invece ancora credono a questa panzana, ecco le spiegazioni della NASA.

Un anno



(via boston.com)

giovedì 8 marzo 2012

Dopo il cotechino

Vi ricordate la memorabile sbertucciata che Monti assestò a Calderoli quando quest'ultimo lo accusò di aver festeggiato il capodanno a spese del contribuente? Bene, stamattina il professore ha fatto il bis con una pungente e ironica risposta alla Padania, la quale aveva favoleggiato di una sua casa in Svizzera non dichiarata.
Ad uso e consumo anche degli "eventuali lettori" del prestigioso quotidiano :-)

Si tratta di un attentato

"Impedire il riposo domenicale è una forma di attentato alla famiglia". Questa emerita cretinata è stata partorita dal cardinal Bagnasco, recentemente riconfermato da Ratzinger al vertice della CEI per il prossimo quinquennio.
Ecco, vorrei far sommessamente notare al tipo, che, escludendo gli ultimi due o tre, ho fatto turni domenicali per una ventina d'anni, e non mi risulta che la mia famiglia si sia sentita minacciata. Ho come l'impressione che a sentirsi minacciato dal mancato riposo domenicale sia qualcun altro.

Al leghista non far sapere/2


Secondo giorno consecutivo di silenzio totale sulle presunte tangenti al Pirellone. Sono curioso di vedere fino a quando riusciranno a non mettere la notizia in prima pagina (ieri pare ci siano state una ventina di righe a pagina 6, in basso).

Gli schifosi

Pare che al ministro Riccardi, chiacchierando con la Severino, sia scappata la seguente frase: "Alfano voleva solo creare il caso. Vogliono solo strumentalizzare, ed è la cosa che mi fa più schifo della politica, ma quei tempi sono finiti". Il riferimento è al due di picche di ieri dato da Alfano a Monti quando è venuto a sapere che nel previsto incontro serale tra il premier e i leader di partito si sarebbe parlato anche di riforma della giustizia e di televisioni (argomenti in cui Monti, come è noto, non deve mettere becco).

Pronte le repliche indignate del duo da operetta Gasparri-Cicchitto. Il primo: "Smentisca le parole inaccettabili attribuitegli o si dimetta". Il secondo: "Se al Ministro Riccardi facciamo schifo può benissimo prendere definitivamente le distanze da noi dimettendosi". Ecco, vorrei far presente al ciarliero duetto che non solo Riccardi ha preso le distanze, ma anche un certo numero di milioni di italiani (basta guardare nei sondaggi dov'è il Pdl adesso). Non oso poi pensare a cosa succederebbe se, ipoteticamente, tutti gli italiani a cui Gasparri e Cicchitto fanno schifo si dovessero dimettere da qualcosa.

mercoledì 7 marzo 2012

Quasi 3 anni

Un numero solo è fisso: lo zero. Quartieri storici restaurati: zero. Palazzetti antichi restaurati: zero. Chiese restaurate: zero. Peggio: prima che fossero rimosse le macerie (zero!), è stata rimossa l'Aquila. Dalla coscienza stessa dell'Italia.

Stella e Rizzo fanno un (triste) resoconto della situazione a L'Aquila a quasi 3 anni dal sisma.

Al leghista non far sapere


Sto cercando di capire il motivo per cui la Padania, stamattina, è stato l'unico quotidiano a non scrivere un riga in prima pagina sulle presunte tangenti leghiste al Pirellone.

martedì 6 marzo 2012

Per non fare confusione


Quelli di corriere.it si sono premurati di contrassegnare nel cerchietto rosso l'unico appartenente alla presidenza della regione Lombardia che (ancora) non è sotto indagine.

Le proteste e i 'Marò'

Lo so, sarò un po' impopolare, ma non mi unisco al coro di quelli che protestano perché i due militari italiani sono trattenuti nelle carceri in India. Il motivo è molto semplice: sono morti due pescatori indiani ed è fuor di dubbio che sono stati uccisi dai due militari italiani perché scambiati per pirati. E' naturale - non ho motivo di pensare diversamente - che si è trattato di un incidente, ma le due versioni, quella dei militari e quella delle autorità indiane, divergono parecchio, e quindi mi pare abbastanza logico che tutti abbiano interesse a fare piena luce sulla vicenda.
Poi, se alla fine si appurerà che è stato un incidente e i due militari saranno rispediti a casa, io sarò il primo a essere contento.
Per capire meglio provate a ribaltare la situazione. Mettete caso, cioè, che nel nostro mare due pescatori italiani vengano uccisi da militari stranieri: lasceremmo andare via i suddetti militari come se niente fosse o pretenderemmo qualche accertamento?

lunedì 5 marzo 2012

Trova il colpevole

Per l'ennesima volta (qualcuno ha tenuto il conto?) alle primarie del Pd vince, salvo sorprese dell'ultima ora, un outsider invece del candidato benedetto dalla "nomenklatura". Bersani dice: "le primarie non sono una soluzione".
Cioè, invece di chiedersi perché gli elettori continuano a preferire gente estranea all'apparato, se la prendono col sistema delle primarie, il meccanismo cioè con cui gli elettori scelgono liberamente i propri candidati. Contento lui...

La replica dell'ignoranza

Ricordate la figura barbina di alcuni onorevoli sul TAV? Si replica con l'art. 18. Ovviamente c'è ben poco da ridere.

(via nonleggerlo)

Combinazioni

In Russia e in Sicilia scoppia il caso brogli. Aspettiamo qualche esperto di congiunzioni astrali e coincidenze che trovi eventuali correlazioni.

domenica 4 marzo 2012

"Le domande facili sono quelle più complicate..."

E se lo dice Scilipoti...

Il quartier generale racconta/82

Quelli della Padania, stamattina, mettono in prima pagina una indignata e ridicola protesta contro la decisione della magistratura di far risiedere a Padova il figlio di Riina.
"Colonialismo criminale", strilla l'autorevole quotidiano, dimenticando che tale colonialismo è già in atto da anni. Basta leggere qualsiasi rapporto dei servizi segreti o della magistratura per sapere che la mafia e la criminalità organizzata stanno mettendo da tempo solide radici al nord.
Un paio d'anni fa lo ammise lo stesso Bossi. Vabbè, in fondo è la Padania, siamo più o meno ai livelli del Giornale e Libero: tutta fuffa che in un sistema dove ci fosse un minimo di libero mercato sarebbe già sparita da decenni.

sabato 3 marzo 2012

Panico

I sondaggi danno il partito del tipo delle cene eleganti vicino al 20%, il punto più basso della parabola berlusconiana. Tutto il ridicolo teatrino di Berlusconi sulla leadership di Alfano di questi giorni, ha solo una spiegazione: il panico, perché maggio si avvicina. Tutto il resto sono chiacchiere.

p.s.
dall'altra parte non sono messi meglio, come al solito.

Ricorda che sei polvere...

Sembra che la chiesa cattolica sia disposta a concedere qualche apertura riguardo alle cremazioni, ribadendo comunque, scrive Avvenire, che "la sepoltura resta la forma 'più idonea a esprimere la fede nella resurrezione'".
Ora, da profano in materia, non capisco quale sarebbe la differenza, ai fini della famosa resurrezione (ovviamente per chi ci crede), tra cremazione e sepoltura. Chi viene cremato diventa cenere; chi preferisce la sepoltura diventa polvere (polvere?), anche se il tempo che serve è ovviamente molto ma molto più lungo.
Oltretutto non mi pare di ricordare riferimenti biblici che fanno questa distinzione. Mah.

venerdì 2 marzo 2012

D'accordo?

Non capita spesso, anzi non capita praticamente mai che io sia d'accordo con Sallusti su qualcosa. Per qualche oscuro miracolo, oggi invece condivido quasi in toto il suo editoriale, quindi mi sembra giusto segnalarlo.
Mi sto solo chiedendo se devo cominciare a preoccuparmi.

giovedì 1 marzo 2012

Mancavano giusto le banche

La notizia è passata un po' in sordina, forse meritava un po' più di attenzione. Per farla breve, e se non ho capito male, le banche si sono molto incavolate perché nel dl liberalizzazioni c'è una norma che riduce fortemente le commissioni sugli affidamenti bancari (in pratica diminuisce il margine di guadagno degli istituti a vantaggio dei clienti che ottengono un prestito).
Per protesta si sono dimessi i vertici dell'ABI.
Trovo abbastanza curioso che le banche, che notoriamente non pagano mai e campano con le spese dei c/c a carico dei correntisti, si incavolino così. Dal momento che sacrifici sono richiesti a tutti, non vedo perché loro facciano tutto 'sto casino.

Il Mario giusto

Secondo questo gustosissimo articolo odierno - stranamente senza firma - di Libero, il Mario giusto da ringraziare per lo spread basso da un po' di tempo in qua non sarebbe l'attuale presdelcons, Monti, ma Draghi, l'attuale presidente della BCE. Il motivo? I 530 miliardi di euro che la BCE ha prestato agli istituti europei al modico tasso dell'1%.
Bello. Peccato che la concessione di questo prestito risalga a ieri, mentre l'abbassamento costante dello spread è un tantino precedente.
In fondo è facile capire perché nessuno se l'è sentita di firmarlo.

La prova (fallita) del cuoco Brunetta

La pagina di Libero in cui si parlava del flop del libro di cucina di Brunetta non è più accessibile (se la cosa vi interessa ne è rimasta traccia nella cache di Google).
A mio parere, comunque, 5000 copie per un libro di Brunetta non sono un flop, ma un successo.

Ciao, e grazie...

Chi vota ha sempre ragione

L'uscita di Salvini sull'esito delle elezioni russe non è da rigettare per il suo manifesto apprezzamento per Putin - Salvini è suo...