Non volevo tornare sopra a questa storia, di cui già parlano, spesso a sproposito, giornali e siti internet vari. Ma non si possono leggere cose come questa e fare finta di niente. Non nominare il nome di Falcone (e Borsellino) invano. Dovrebbe essere questo il primo comandamento di un magistrato. Ma sono in tante le toghe, Ingroia e Caselli in testa, che in queste ore si lasciano andare alla bestemmia, quella di sostenere che i due pm eroi si stanno rivoltando nella tomba per la sentenza Dell'Utri. Chi scrive questa cosa è Sallusti nel suo pistolotto odierno. Ora, chi volesse rinfrescare un po' la memoria al tipo che dirige il Giornale, potrebbe ricordargli che Gian Carlo Caselli, negli anni in cui era procuratore a Palermo, ha assicurato alla giustizia mafiosi del calibro di Bagarella, Spatuzza e Brusca, solo per citare i più noti. Per quanto riguarda Antonio Ingroia, invece, l'altro che secondo Sallusti non dovrebbe nominare Falcone, basta solo ricordare che è attualmen