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Visualizzazione dei post da agosto, 2010

Dell'Utri contestato. Va bene?

Ho appena dato un'occhiata a come i vari tiggì hanno trattato la notizia della contestazione di ieri a Marcello Dell'Utri, contestazione che ha mandato all'aria l'incontro pubblico, a Como, in cui il senatore del Pdl avrebbe dovuto presentare i discussi diari di Mussolini (diari patacca, secondo molti). In sostanza i giudizi si sono divisi. Da una parte chi ha sottolineato la gravità insita nel negare il diritto di parola a una persona (fosse pure Dell'Utri), dall'altra chi ha ritenuto giusto contestare un personaggio politico che continua tranquillamente a starsene in Parlamento nonostante una condanna in appello a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Io, molto brevemente, penso che la maggior quota di ragione ce l'abbiano i manifestanti. E' vero, negare il diritto di parola è grave, ma contestare non è un reato. E penso che certe forme di protesta rappresentino una sorta di presa di coscienza della società di civile. I primi timidi seg

Il prossimo anno, Gheddafi, cosa chiederà?

A inizio 2009 è stato ratificato dal parlamento italiano il "Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione" tra Italia e Libia, stipulato nell'estate precedente tra Berlusconi e Gheddafi. Oltre alle questioni economiche, il trattato serviva anche a regolare la collaborazione tra i due paesi per fermare lo sbarco dei famosi barconi di immigrati clandestini. A questo scopo il governo italiano aveva fornito alle autorità libiche alcune sue motovedette. Oggi, Gheddafi ha alzato un tantino il prezzo del ricatto, chiedendo all'Unione Europea 5 miliardi di euro l'anno per fermare l'immigrazione clandestina ed evitare così che l'Europa diventi nera come l'Africa (parole sue). Tremo all'idea di cosa potrà chiedere nella visita del prossimo anno.

Quel simpaticone di Ibra

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Ci sono personaggi politici che riescono a farmi diventare simpatico anche un calciatore che altrimenti non mi farebbe né caldo né freddo. p.s. a proposito: qualche maligno sostiene che l'acquisto di Ibrahimovic da parte del Milan significa che si sta per tornare a votare :-)

Pedofilia in Belgio e metodi della Polizia

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Luca Sofri, ieri, sul suo blog, faceva notare che sui metodi usati dalla Polizia nella famosa indagine in Belgio su chiesa e pedofilia si potrebbe anche discutere, ma sulla fondatezza della stessa probabilmente no. I fatti risalgono al giugno scorso - qui trovate un mio articolo sulla vicenda - e si riferiscono all'indagine avviata dalla procura di Bruxelles nei confronti di alcuni alti esponenti delle gerarchie ecclesiali belghe. Nel mio articolo scrivevo: Nell'ambito di questa inchiesta, la procura di Bruxelles, allo scopo di acquisire documenti utili all'indagine, senza tanti complimenti ha deciso di fare una bella perquisizione nel quartier generale della chiesa cattolica belga. La polizia si è presentata nell'arcidiocesi di Malines-Bruxelles, è entrata, ha fatto la sua bella perquisizione, poi si è presentata nell'abitazione privata del cardinale Godfried Danneels [foto, ndr], ex primate del Belgio, e gli ha pure sequestrato il pc. Naturalmente, il Vaticano

Bersanate

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Ora, intendiamoci, non è che io muoia di simpatia per Bersani, ma quando dice a Bossi "di non spararle più tanto grosse su Roma ladrona, visto che ora è lui che sta con i 4 ladroni di Roma" , come si fa a non dargli ragione?

Zucconi...

Dunque, riassumendo: un vecchio porcello ridicolmente pittato, cammuffato e truccato come un guitto da avaspettacolo, diventato milionario a spese dei propri connazionali attraverso oscure connections, incapace di tollerare anche la minima opposizione alla propria stizzosa prepotenza, dotato di televisioni e giornali sotto controllo governativo che cantano la sua gloria e azzannano i suoi avversarsi a comando, cinicamente capace di esibire per il pubblico una devozione religiosa che si guarda bene dal praticare in privato, arriva a Roma circondato da legioni di smandrappone per (e)scortarlo e intrattenerlo e per sparecchiare qualche altro milione dalle nostre tasche in cambio di qualche nocciolina regalata alle scimmiette italiane per far contenti i beduini dei suoi media che le spacciano per grandi affari. Nei prossimi giorni, questo grottesco, ma ricchissimo satrapo, da anni oggetto di ridicolo internazionale, incontrerà Muammar Gheddafy. ( dal blog di Vittorio Zucconi)

Se siete stanchi di Minzolini...

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Non è per fare pubblicità, ma seguo da un po' il nuovo tg de La7 guidato da Mentana, e devo dire che non è niente male. Insomma, niente a che vedere coi vari Tg1, Tg5, Studio Aperto e compagnia bella (compreso Fede): qui Berlusconi non ci ha (ancora) messo lo zampino. La novità è che a cominciare da stasera, in contemporanea con l'edizione televisiva delle 20, andrà in onda la versione streaming sul canale YouTube de La7.

Gheddafi. Parola d'ordine: minimizzare

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La parata folkloristica di Gheddafi è giunta alla sua seconda giornata. E pare che abbia già lasciato il segno - anzi, anche più di uno. Tutta la visita, infatti, a parte i noti intressi di tipo economico che legano da vicino il cavaliere e il colonnello, sembra avere la sua principale ragion d'essere nella propaganda religiosa a favore dell'Islam. Sia le giornata di ieri che quella di oggi, infatti, sono state caratterizzate dalle "lezioni" a sfondo religioso che il leader libico ha impartito a qualche centinaio di avvenenti ragazze appositamente selezionate da un'agenzia. Qui, a dire il vero, mi sorge una domanda: ma perché fare lezione solo a giovani e belle ragazze? Voglio dire, se fosse venuta la casalinga 65enne che abita di fianco all'ambasciata non sarebbe andato bene lo stesso? Mah, misteri della propaganda religiosa. Propaganda religiosa che il premier ha cercato in tutti i modi di minimizzare (" è solo folklore "), ma che ha provocato le

Promemoria per settembre

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Tenete a mente questa notizia quando il mese prossimo Berlusconi e soci tireranno di nuovo fuori dal cassetto il ddl intercettazioni.

Ed è solo il primo giorno

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Dunque, vediamo di ricapitolare. Gheddafi è atterrato a Roma Ciampino scortato dalle sue guardie del corpo (rigorosamente femmine): le famose amazzoni già ribattezzate "gheddafine". Poi si è trasferito all'ambasciata libica a Roma, dove ad attenderlo c'erano 3/400 avvenenti ragazze appositamente selezionate da un'agenzia. A ognuna di queste ha regalato un Corano e pare abbia fatto una sorta di "ora di religione", invitandole a convertirsi e a seguire il grande profeta Maometto (sembra che tre di loro abbiano accettato). Per finire, il colonnello ha auspicato che l'Islam diventi religione d'Europa (adesso andate a spiegarlo ai leghisti). Naturalmente questo è solo il primo giorno. (fonte immagine: repubblica.it )

Sapete la differenza tra Marchionne e Agrippa?

Cinquecento anni prima di Cristo (493 per l’esattezza) – dunque duemilacinquecento anni fa, giorno più giorno meno – un manager di nome Menenio Agrippa (si studia ancora a scuola?) convinse gli operai dell’epoca a non scioperare, a collaborare, a subire qualunque sopruso grazie a una metafora davvero assai poco geniale, eppure dallo strepitoso successo internazionale: quella del corpo umano. Siamo tutti indispensabili, il braccio fa una cosa, la mente un’altra ma servono entrambi, io sono un Patrizio e voi Plebei, io guadagno tremila volte più di voi, io comando voi ubbidite, ma non è importante, la cosa importante è che la Fiat – no, non disse la Fiat, disse Roma, credo – possa andare avanti, e se no come si fa, e se no peggio per voi in fondo a me cosa me ne frega, e poi siamo tutti sulla stessa barca, siamo una famiglia bla bla bla… I Plebei se la bevettero e vissero infelici e scontenti. Se la bevettero molti altri poveri disgraziati – piegati dalla necessità e dall’arroganza del p

Forse Alfano non immaginava...

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Forse il ministro Alfano non immaginava che la sua intervista , rilasciata ieri al Corriere, avrebbe sollevato tanto polverone, come si vede da molte delle prime pagine di stamattina. Certo, ad alimentare le "fiamme" ha contribuito sicuramente anche la replica, sacrosanta e doverosa, dell'ANM, l'unica voce che si è levata per smentire le balle raccontate dal ministro sul provvedimento. C'è un interessante articolo in proposito, apparso stamattina su Repubblica a firma Francesco Bei e dal titolo piuttosto eloquente. In sostanza, il giornalista spiega come sul processo breve non gravino solo le incognite dei finiani, ma anche, cosa molto più importante, la firma del capo dello Stato, il quale già a gennaio, quando il processo breve è stato approvato in Senato, ebbe parecchio da ridire. Insomma, l'approvazione di questa porcata da parte di Napolitano è tutt'altro che scontata, e l'eventuale rinvio alle Camere di tutta la legge significherebbe la fine p

L'anestesia dei cervelli

L'audio non è perfettamente sincronizzato col video, ma mi pare che non sia importante.

Vespa anche all'isola

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Ottima la domanda che si pongono quelli del Giornale stamattina. Ma io andrei anche oltre. Perché non ad esempio La fattoria, oppure Il grande fratello?

Balle straordinarie sul processo breve

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Questo articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Questa mattina il Corriere apre in prima pagina con una fantastica intervista al ministro della Giustizia (brrr...) Angelino Alfano. L'argomento è il "processo breve", ribattezzato poi "processo certo" o di "giusta durata" (sapete com'è, il nome ha una sua importanza). In sostanza il ministro rivela quello che già si sapeva da tempo immemorabile: alla ripresa dei lavori parlamentari l'approvazione di questa porcata sarà inderogabile. Pena il ritorno alle urne. Siccome, nonostante quello che sembra, gli italiani non sono tutti una massa di tonti, Alfano ha capito che occorre indorare un po' la pillola, e quindi ha promesso che questa "riforma" sarà accompagnata da una sostanziosa elargizione di risorse. Naturalmente, visto che in cassa non c'è un soldo si guarda bene dal dire a quanto ammonteranno queste risorse e soprattutto dove verranno prese. Ma in fondo so

Mozzarelle blu e forbici

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Vi ricordate la vicenda delle mozzarelle blu, di cui tanto si è parlato nelle scorse settimane? Bene, il tutto sta prendendo una piega che sa di surreale. L'azienda milanese che le produce, infatti, ha dichiarato ieri: "Le verifiche effettuate dalla asl di Monza hanno dimostrato il pieno rispetto delle normative vigenti e, quindi, nel pomeriggio è ripresa la normale funzionalità dello stabilimento" . E ancora: "si è dimostrato che la causa originaria è stata l'utilizzo, per l'apertura della confezione del prodotto, di un paio di forbici sporche di inchiostro precedentemente impiegate dal consumatore stesso per attività di bricolage" . Pensate se qualche sceneggiatore venisse a conoscenza della vicenda...

Spaccati d'Italia

A Torino una ragazza marocchina è stata sfregiata con l'acido muriatico da uno sconosciuto che si è dileguato. A Civitanova Marche un immigrato bengalese è stato preso a calci e insultato da un gruppo di ragazzini di 10/12 anni. I genitori, che hanno assistito alla scena, ridevano. Non c'è che dire: un bello spaccato della nostra Italia, eh?

Perché Ghedini c'è sempre

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Al vertice dello stato maggiore del Pdl a Palazzo Grazioli della settimana scorsa, quello dove sono saltati fuori i famosi 5 punti che per Berlusconi sono inderogabili (anche se in realtà a lui interessa solo quello sulla giustizia), era presente il mitico Ghedini. Ghedini non è ministro di niente, e sono stati molti, quindi, a chiedersi cosa ci facesse là. Tra questi c'è Gianfranco Rotondi, che è ministro per l'attuazione del programma (qualunque cosa voglia dire) e che non è stato invitato. Ma come?, si è chiesto infatti l'arrabbiato Rotondi, fanno un vertice per definire la futura linea programmatica del partito e non mi invitano? Da qui la decisione di prendere carta e penna e scrivere al premier, dicendosi pronto al salto della quaglia per aggregarsi ai finiani. L'altro ieri, come sapete, c'è stato il famoso vertice Berlusconi-Bossi, e anche qui, guarda alle volte il destino, c'era l'immancabile Ghedini. Ieri mattina, Francesco Bei su Repubblica scrive

Prima Comunione a che età?

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In Vaticano stanno pensando di abbassare l'età in cui dare la prima comunione ai bambini. A lanciare l'idea pare sia stato tale cardinale Antonio Canizares Llovera sull'Osservatore Romano. Attualmente il limite minimo d'età è 7 anni. Il cardinale vorrebbe portarlo a 4. Perché? Dice il cardinale: "...è ancora più necessario anticiparla. Di fronte a quanto sta accadendo con i bambini e all'ambiente così avverso in cui crescono, non priviamoli del dono di Dio..." . In sostanza, se non ho capito male, il ragionamento del cardinale dovrebbe essere il seguente (correggetemi se secondo voi sbaglio): siccome molti bambini a 7 anni capiscono già quel tanto che basta per rifiutarsi di ricevere il sacramento, noi glielo imponiamo a 4 anni: a quell'età non lo rifiutano di sicuro. Se le cose stanno così, non si capisce che valore abbia il sacramento stesso. Che differenza c'è fra un bambino che a 7 anni si rifiuta di ricevere la comunione e uno di 4 che la ric

Europa League su Mediaset Premium: perché quelle partite a pagamento?

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Alcuni giorni fa ne ha parlato Marco Pierani sul suo blog . Poi sono arrivati quelli di Altroconsumo, i quali chiedono espressamente ai responsabili di Mediaset Premium perché per alcune partite, secondo la pubblicità comprese nel pacchetto "calcio", molti abbonati si sono sentiti chiedere altri soldi. I tifosi di Napoli e Palermo che hanno sottoscritto il pacchetto "Calcio" di Mediaset Premium, convinti di vedere tutte le partite di Europa League, sono costretti ad acquistare a parte gli incontri del turno preliminare. Mediaset deve rispettare quanto indicato nella sua promozione. Aspettiamo ovviamente le repliche di Mediaset.

Niente più rivalità tra padrone e operaio (lo chiede Marchionne)

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Al Meeting di Rimini ha preso oggi la parola Sergio Marchionne, amministratore delegato Fiat. Anche lui, come già la Marcegaglia ieri, ha difeso la posizione Fiat nella vicenda degli operai di Melfi - poteva essere altrimenti? A parte questo, però, il succo del suo discorso mi pare che si sia incentrato sulla necessità di superare il vecchio schema dei conflitti operai-padrone. Cosa si celi di preciso, però, dietro queste parole, sono sincero, non mi è del tutto chiaro. Scrive Repubblica : "Per Sergio Marchionne [...] il sistema italiano deve superare definitivamente il conflitto 'operai-padrone', ma soprattutto deve innovarsi, aprirsi alla globalizzazione, capire che non si può investire se i lavoratori non tengono fermi gli impegni assunti. 'Fino a quando non ci lasciamo alle spalle i vecchi schemi non ci sarà mai spazio per vedere nuovi orizzonti', ha affermato Marchionne" . Mi pare difficile dire in poche parole cosa sia il conflitto operai-padrone, da dov

E' stato killeraggio mediatico o no?

Ricordate, ieri , Famiglia Cristiana che scriveva cose come "chi dissente va distrutto" e via dicendo? E vi ricordate le reazioni indignate della contraerea berlusconiana? Bene, sulla falsa riga del tristemente noto caso Boffo, è ormai praticamente ufficiale che la vicenda Fini-Montecarlo è stato killeraggio mediatico. Complimenti.

Berlusconi-Bossi: 0 a 0 e palla al centro

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Se si dovesse descrivere sportivamente l'incontro di oggi tra Berlusconi e Bossi, si potrebbe tranquillamente usare la metafora calcistica che leggete qui sopra nel titolo. Il motivo è molto semplice: Berlusconi si è presentato col difficilissimo compito di far ingoiare un'eventuale alleanza con Casini a Bossi; Bossi si è presentato più che mai convinto della necessità di tornare subito al voto. Nessuno dei due è stato accontentato. Berlusconi dovrà infatti rinunciare al sogno proibito Casini, di cui ha un disperato bisogno e che gli sarebbe servito per mandare una volta per tutte a quel paese i finiani, e Bossi ha fatto retromarcia sulla questione elezioni. Berlusconi non ha rilasciato ancora nessuna dichiarazione, ma non è difficile immaginare che il rospo più grosso da ingoiare sia stato proprio il suo. Il niet di Bossi su Casini, infatti, significa che il Pdl dovrà tentare di andare avanti sapendo che l'ala finiana, coi suoi numeri, è sempre dietro l'angolo pronta

Incongruenze internettiane

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C'è da dire che quelli che gestiscono il sito del Pdl , riguardo a internet ci capiscono senz'altro un pelino di più del loro principale.

E se qualcuno riservasse lo stesso trattamento alla signora?

(via corriere.it )

Non ci sono più dubbi: tra Famiglia Cristiana e Berlusconi è guerra

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Questo articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Certo che quelli Famiglia Cristiana ci vanno giù pesante con Berlusconi. Se non erro, quello che uscirà domani dovrebbe infatti essere il quarto editoriale "critico" (è un eufemismo) verso il governo; tanto che alcuni giorni fa, proprio in queste pagine avevo manifestato qualche preoccupazione per il direttore, don Sciortino. In effetti, poi, qualcosa è successo - sapete com'è, Feltri mica se ne sta con le mani in mano... Il 18 agosto, infatti, ecco il direttore del Giornale all'attacco con un editoriale dei suoi dal titolo eloquente: " Le eresie di Famiglia Cristiana ". Si prosegue il 19 agosto con un primo tentativo di sputtanamento del settimanale. Un bell'articolo dal titolo " Famiglia Cristiana consiglia un film con bestemmie ". Il numero in edicola domani, come dicevo, va sulla falsa riga dei precedenti, tirando in ballo, questa volta in maniera esplicita, il caso Boffo,

La miniera in Cile come il Kursk?

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Quello che sta succedendo nella miniera in Cile è sconvolgente, se ci si pensa bene. 33 minatori sono rinchiusi, dopo un'esplosione, in una sorta di caverna a 700 metri di profondità. Comunicano con l'esterno tramite bigliettini di carta affidati a una sonda che passa attraverso un tubo di pexiglass largo 10 cm. Attraverso questa sonda ricevono anche acqua e cibo. Le autorità cilene hanno calcolato che per tirarli fuori, ammesso che non si si verifichino incidenti o imprevisti, occorreranno almeno 4 mesi. Non ricorda un po' la tragedia del Kursk ?

Ci verrà in mente delle leggi ad personam?

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Quando Berlusconi ha proposto per la prima volta il processo breve, che non è un processo breve ma un processo morto, qualcuno, se non ricordo male, ha stimato il numero di procedimenti penali che sarebbero diventati carta straccia in circa 100.000. La cosa, come capite bene anche voi, non è grave solo per il fatto che 100.000 presunti delinquenti, semmai passerà questa legge, potrebbero farla franca, ma perché un eguale numero di parti offese potrebbero essere private del diritto ad avere giustizia. Qualcosa di simile al processo breve si sta studiando anche per i contenziosi civili, che, come sapete, in genere raggiungono una sentenza definitiva dopo tempi biblici. Quello che sta studiando il buon e diligente Alfano, però, anche nel campo della giustizia civile produrrà parecchi danni, mandando in fumo qualcosa come 5 milioni di cause civili, come ha calcolato Repubblica. E tutto questo per cosa? Ma per salvare la Fininvest dal pagamento di circa 750 milioni di euro alla Cir di De

Per quelli di memoria corta

Ottimo articolo pubblicato questa mattina da Michele Ainis sulla Stampa. Un articolo che dovrebbe essere letto da tutti quelli, Berlusconi, Bossi e pappagalli al seguito compresi, che affermano che la via obbligata in caso di crisi di governo sono le elzioni, mentre quanto prevede la Costituzione sono solo "formalismi". Scrive Ainis: E c`è anche un organo, un potere, un uomo scaraventato suo malgrado nel centro della mischia. L`uomo è Napolitano: dovrà sciogliere le Camere, come reclamano Bossi e Berlusconi se la maggioranza verrà sconfitta in Parlamento? La norma è l`articolo 88, secco e laconico com`era nel costume dei nostri padri fondatori: «Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse». È il potere più importante attribuito al Quirinale, e non a caso viene messo sotto schiaffo in questo tempo di rissa fra i poteri. Dicono che la nuova Costituzione materiale ne abbia svuotato i contenuti: siccome gli italian

La farsa di Melfi

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La vicenda degli operai di Melfi, di cui ho già parlato alcuni giorni fa, sta assumendo i contorni di una farsa. Allora, eravamo rimasti al punto in cui i tre, forti di una sentenza del giudice del lavoro che impone a Fiat di reintegrarli nelle loro mansioni, si presentano questa mattina ai cancelli pur essendo stati "invitati" (?) dall'azienda a non presentarsi. Gli operai, però, non vengono fatti entrare nel posto di lavoro, ma sono trattenuti dalla vigilanza interna in una saletta adibita ad attività sindacale. La vicenda, evidentemente, non finisce qui. Rimane l'amara domanda se l'Italia sia effettivamente uno stato di diritto, come si usa sempre dire, oppure no.

Notizie in pillole (50)

E' da parecchio tempo che non pubblico più qualcuna delle mie "pillole". Lo faccio oggi perché raccolgo in questo post un po' delle cose che ho pubblicato ieri e sabato su Facebook e che sono state oggetto di discussione là. Scrivere su Facebook, per certi versi è molto più stimolante che sul blog. I post sono più succinti, è vero, e c'è anche minore possibilità di scrivere articoli approfonditi e completi. Però c'è più discussione, più dibattito e più interazione tra chi scrive e chi commenta. Per cui, spesso, quegli approfondimenti che magari mancano nel post iniziale, arrivano successivamente man mano che si sviluppa la discussione. A volte penso anche che mi piacerebbe chiudere il blog e scrivere solo là. Le occasioni del Pd. "Il Pd ci offre un'occasione straordinaria per fare proselitismo. Quando verranno a bussare alla porta i Testimoni di Bersani accoglieteli nelle vostre case. Poi mostrategli il filmato in cui Violante spiega come i post comu

Your Song

La dedico al vescovo che sapete . Buona domenica.

Al capolinea?

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Aspettate, che la situazione comincia a farsi interessante. Allora, dopo il vertice del Pdl di ieri Berlusconi ha posto la fiducia sui famosi 5 punti. Se i finiani ci stanno, bene, altrimenti di nuovo a votare. I finiani hanno buttato là un sì con riserva (il processo breve per salvare le chiappe a Berlusconi non lo mandano giù). Berlusconi ha replicato dicendo: "prendere o lasciare". I finiani hanno risposto che "la logica del prendere o lasciare non appartiene alla politica ma al commercio". Nel frattempo Berlusconi, visto che coi finiani è probabilmente tutto perduto, ha rilanciato l'idea di imbarcare Casini in caso di elezioni. A questo punto scappa fuori Bossi, il quale di Casini non vuole sentire neppure l'odore. Al senatùr non gliene frega niente dei 5 punti e della verifica di settembre: lui vuole tornare al voto perché i sondaggi dicono che la Lega prenderebbe ancora più voti che alle scorse regionali (mentre Berlusconi uscirebbe fortemente ridimen

"Più conosco il Trota, più mi piace"

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Una sua perla precedente è stata : "...la cultura mi annoia" . Oggi è tornata alla carica con una intervista rilasciata a bergamonews.it. Una delle chicche dell'intervista è sicuramente questa: Guardi la politica non è il mio pane. Trovo che sia così stupido litigare sempre per delle idee... Sono sempre più convinto che il figlio di Bossi non avrebbe potuto trovare niente di più adatto a sé. Ah, dimenticavo, se proprio ci tenete l'intervista integrale è qui . (via metilparaben )

Lo capite perché non cambierà mai niente finché ci sarà lui?

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La domanda, naturalmente, è inutile. Lo sapete benissimo perché in questo paese non cambierà mai niente finché ci sarà lui. Non è una questione di colore politico, di simpatia o antipatia. A settembre, quando la politica ricomincerà a "lavorare", l'urgenza massima sarà il processo breve . Così come nel 2008, quando il Pdl ha vinto le elezioni, il primo provvedimento messo urgentemente subito in campo è stato il lodo Alfano. Certo, come fumo negli occhi hanno buttato giù un po' di punti , tra cui la famosa riforma fiscale di cui parlano da una vita e - pensate un po' cos'hanno ritirato fuori - il completamento della Salerno-Reggio Calabria. Ma si tratta appunto di fumo negli occhi. In realtà quello che preme, e molto, a Berlusconi e ai suoi trombettieri sono le imminenti scadenze giudiziarie, come scriveva stamattina Ugo Magri su La Stampa. L`unica cosa che davvero preme a Berlusconi è nascosta tra le pieghe del documento finale, sotto la voce «Giustizia». Con

Affinità/divergenze con il Messico

Il governatore di Città del Messico ha fatto causa al cardinale e arcivescovo di Guadalajara Juan Sandoval Iniguez, noto per le sue posizioni omofobiche. Perché? Perché secondo lui i giudici della Corte Suprema Messicana, che stavano decidendo sulla costituzionalità o meno dei matrimoni gay, sarebbero stati corrotti per emettere una sentenza favorevole sulla questione. Qua in Italia abbiamo un capo di governo che ha dichiarato che i giudici della Consulta sono di sinistra (quando gli hanno bocciato il lodo Alfano); per non parlare delle innumerevoli volte in cui ha apostrofati alcuni magistrati come comunisti, sovversivi, mentalmente disturbati, ecc... Chissà perché nessuno, qui, ha mai pensato a qualche iniziativa analoga. (via uaar.it )

Tra Lega e Cl

Qua a Rimini è iniziato l'annuale meeting di Cl. Quest'anno però pare ci sia un po' di "maretta" per quel che riguarda i finanziamenti. La "maretta" (per usare un eufemismo) si consuma tra la Lega e il Pdl perché una parte dei finanziamenti a favore del meeting sono stati elargiti, per mano di Formigoni, dalla regione Lombardia. La lega, naturalmente, questa cosa non l'ha mandata giù ("Basta con i contributi al Meeting di Cl"). Secondo il Fatto Quotidiano , la regione Lombardia ha finanziato la manifestazione di Comunione e Liberazione con 120mila euro per ogni edizione. Nel 2007 180mila e nel 2006 ben 237mila.

Pantaloni a pinocchietto

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"E' il capo di abbigliamento più ridicolo del guardaroba" , scrivevano ieri quelli del Giornale. Ora, a parte il fatto se i pantaloni a pinocchietto siano ridicoli o meno, la domanda che mi sono posto dopo aver letto il titolo dell'articolo è stata: ma perché quelli del Giornale se la prendono con questo particolare capo d'abbigliamento? Mah... Scorro un po' l'articolo e a un certo punto leggo: "Il pinocchietto, ad esempio, è strutturalmente incapace di star bene addosso a chicchessia, foss’anche un giovanotto dal fisico palestrato; figuriamoci se poi l’obbrobrio è indossato da un comune sfigato" . Sempre più perplesso proseguo nella lettura, e un po' più in giù trovo: "Ma l’avete visto Gianfranco Fini al mare con il pinocchietto?" Ah, ecco, adesso ho capito tutto. Quelli del Giornale, probabilmente, non avrebbero mai pensato di fare un articolo sui pantaloni a pinocchietto; però siccome Fini nella sua recente vacanza al mare prob

La montagna e il topolino

La montagna ha partorito... la solita porcata. Mi riferisco al risultato del vertice di oggi del Pdl che doveva definire la nuova linea del partito e decidere cosa fare coi finiani. E invece niente di tutto questo; si è trattato semplicemente dell'ennesimo, "democratico", diktat del cavaliere, il quale in sostanza ha detto che a settembre torneranno in pista tutte le leggi vergogna provvisoriamente parcheggiate su un binario morto (denominatore comune: l'impunità per lui). Se i finiani ci staranno, bene, se non ci staranno e quindi metteranno a rischio la maggioranza, si tornerà a votare. E il bello è che questi ultimi, i finiani, mica si sono buttati via. No, anzi hanno detto: "perché no"? Insomma, tutto a tarallucci e vino. E' il famoso "inciucio" che si ripete ormai da almeno un paio di decenni. Lì per lì fingono tutti di litigare, di indignarsi in nome di alti valori, ma poi quando si prospetta il rischio di tornare a casa, tutti di nuovo

Morgan non può suonare a Verona e Elton John a Trani

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Ricordate la vicenda della mancata esibizione di Morgan , a Verona, dopo il divieto imposto dalla giunta leghista capeggiata dal sindaco Flavio Tosi? Bene, ci spostiamo a Trani, bellissima località pugliese, dove si dovrebbe tenere a settembre un concerto del grande (per me) Elton John. Perché "si dovrebbe"? Perché mons. Giacomo Babini, vescovo emerito di Grosseto (?), si sta facendo in quattro per impedire la realizzazione dell'evento. Motivo? L'omosessualità dichiarata del cantautore inglese, che secondo l'illustre prelato sarebbe motivo di offesa per i credenti, visto che il concerto dovrebbe tenersi davanti alla cattedrale di Trani o davanti al monastero di Colonna - la decisione non è ancora stata presa. "Tutti conoscono le disordinate tendenze di Elton John e la sua vita depravata, dunque svolgere una sua esibizione davanti alla casa di Dio é offensivo" , ha dichiarato il vescovo. Eh, certo, le sue tendenze e la sua vita depravata sono cose gravis

Giornale contro Famiglia Cristiana, si comincia

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Ve l'avevo detto che Famiglia Cristiana non l'avrebbe passata liscia dopo gli editoriali critici verso il governo pubblicati negli ultimi due mesi. Per adesso niente dossier scottanti contro don Sciortino, ma una cosa che se possibile è ancora peggiore, i segugi del Giornale l'hanno scoperta: Famiglia Cristiana ha consigliato un film in cui si sentono due bestemmie . Incredibile. L'articolo che denuncia il misfatto è comparso sul Giornale stamattina. Pare che il 5 agosto scorso canale5 - guarda un po' - abbia madato in onda un film per famiglie in prima serata. Il Giornale però non dice il titolo (e io non ho voglia di fare ricerche); si limita a dire che il settimanale cattolico l'avrebbe giudicato con la valutazione di "discreto" raccomandando la visione ai piccoli "solo se insieme ai genitori". La domanda che si pongono quelli del Giornale è d'obbligo: "ma a che tipo di famiglie si rivolgono oggi i Paolini?" Io ne aggiunger

I risvegli (tardivi) dei finiani e del Pd

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Di solito la stagione dei risvegli per antonomasia è la primavera: profumi, colori, fiori. Insomma in questa stagione la natura dà il meglio di sé, anche se poi, naturalmente, dipende dai punti di vista - per quel che mi riguarda, ad esempio, la stagione più bella è l'autunno. Eppure, anche se capita raramente, ci sono risvegli tardivi che possono manifestarsi anche in estate avanzata. Mi riferisco ai finiani e al Pd. I finiani, ad esempio, dopo 16 anni hanno finalmente capito cosa è il berlusconismo: "Nessuno ci potrà più convincere che il berlusconismo non coincida con il dossieraggio e con i ricatti, con la menzogna che diventa strumento per attaccare l'avversario e distruggerlo" [...] "Eravamo convinti che fosse un semplice dibattito politico, il confronto tra due idee di centrodestra, e che tutto potesse scorrere nei canali della democrazia interna a un partito". Certezze in base alle quali, spiega la fondazione vicina al presidente della Camera, "

Dalla parte del toro

(via repubblica.it )

Possibile che anche qua in Romagna debbano rompere i coglioni?

"Tutti gli edifici pubblici dovrebbero esporre la bandiera della Regione Romagna gialla e rossa con la Caveja e il galletto e la scritta Regione Romagna (quella utilizzata dal MAR)" [...] "a breve tutti i capigruppo leghisti nei comuni di tutta la Romagna presenteranno una mozione per richiedere l'affissione dello stendardo romagnolo" [...] "un fatto di identità e di orgoglio nel manifestare il nostro sentimento di sentirci prima di tutto romagnoli" (via romagnaoggi.it )

Il mistero del testimone di Feltri (che querela Feltri)

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Scusate se ci torno ancora sopra nonostante ci siano sicuramente cose più importanti di cui scrivere. Mi riferisco alla telenovela Fini-Feltri in merito alla vicenda della casa di Montecarlo. Brevissimo riepilogo. Allora, inizialmente, come probabilmente ricorderete, il Giornale è partito in quarta con la storia della cucina , che sarebbe stata acquistata da Fini e convivente in un mobilificio romano per l'appartamento di Montecarlo, e che sarebbe quindi la prova provata che Fini non poteva non sapere che l'appartamento era in affitto al cognato. Poi, come per incanto, da un giorno all'altro la questione dei mobili è inspiegabilmente sparita dalla circolazione (in troppi hanno mangiato la foglia e scoperto la bufala). Il Giornale naturalmente non si è dato per vinto (sapete com'è, gli ordini sono ordini) e ha cominciato ha tirar fuori fior di testimoni. Questa mattina è toccato a tale Giorgio Mereto, ingegnere genovese residente a Montecarlo da 25 anni e titolare di un

Tragedie di serie A e tragedie di serie B

‘Lo tsunami in Asia – ha aggiunto Barra – attirò l’attenzione perché c’erano degli occidentali coinvolti. Nell’opinione pubblica si pensa che se la gente del Pakistan muore di alluvioni sia un fatto normale, l’attenzione sale solo se sono coinvolti dei nostri connazionali’. “Purtroppo – ha continuato l’esponente della Croce rossa – l’opinione pubblica è un po’ isterica, e ha bisogno di vedere le vittime: non ho visto servizi approfonditi in televisione su questo dramma, non ho visto inviati sul posto”. (via inviatospeciale.com )

Il quartier generale racconta/36

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In un paio di miei post precedenti (l'ultimo qui ) esprimevo qualche timore sulle sorti di don Sciortino, il direttore di Famiglia Cristiana. La vicenda Boffo tutto sommato è ancora abbastanza fresca, e alcuni degli ultimi editoriali del noto settimanale cattolico sono ben più "pesanti" di quelli che l'ex direttore di Avvenire pubblicava sul quotidiano della Cei - sostanzialmente si trattava di velate critiche sulla moralità di alcuni atteggiamenti di Berlusconi. Finora, da parte degli house organ di casa nessuno aveva ancora replicato in maniera esplicita (né, finora, ha fatto capolino qualche scottante dossier). Questa mattina, però, Vittorio Feltri, evidentemente spazientito, si è fatto sentire dalla prima pagina del "suo" Giornale con l'editoriale dal titolo che vedete qui sopra. Alcune "chicche" sono sicuramente da commentare. E' cambiato tutto. Oggi Famiglia Cristiana, per dimostrare di esistere ancora nonostante la magra tiratura, p

2.000 euro al cambio attuale

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(via repubblica.it )

Pensate al dispiacere che può provare la gente del sud

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(via corriere.it )

Famiglia Cristiana e lo sprezzo del pericolo

Ricordate l'editoriale del 4 agosto scorso del noto settimanale cattolico? Allora io mi preoccupai delle sorti di don Sciortino, direttore del settimanale, perché l'esperienza Boffo insegna che chi tocca certi fili muore - per la cronaca, non è ancora morto nessuno, ma la sollevazione indignata di esponenti del Pdl ci fu eccome. L'edizione che sarà in edicola domani fa il bis. E anche stavolta non ci va giù leggera per niente: Dossier, minacce e ricatti velenosi volano come stracci, in un’Italia ridotta alle pezze. E con avversari da polverizzare, con ogni mezzo, perché il potere assoluto non ammette dissenso: non fa prigionieri, solo terra bruciata contro chi canta fuori dal coro. Interessante anche il seguente passaggio: Il Paese che si avvia a celebrare l’unità d’Italia è stufo di duelli, insulti e regolamenti di conti. Una politica responsabile, che miri al bene comune, richiederebbe oggi, da tutti, un passo indietro, prima che il Paese vada a pezzi, e un’intesa di un

Toh, nessuno parla più della cucina...

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Ma cosa è successo? Libero e il Giornale ci hanno scassato l'anima per settimane con la storia della cucina nell'appartamento a Montecarlo, di Fini che non poteva non sapere, dei testimoni, dell'ex dipendente del mobilificio, della fattura. E le dimissioni di Fini, poi la raccolta di firme... E adesso è tutto finito? Vabbè, c'è stata la pausa del lunedì dopo ferragosto (ieri) in cui i giornali non sono usciti; quindi oggi gli affezionati alla telenovela penso si sarebbero aspettati nuove rivelazioni, nuovi testimoni (ricordate la prima pagina del Giornale di domenica scorsa con cui ci avevano lasciati?), magari la famosa fattura dell'azienda di autotrasporti che ha materialmente provveduto al trasporto dei mobili a Montecarlo. E invece niente: del prosieguo dello scottantissimo dossier monegasco della mega bufala dell'anno nessuna traccia. Libero e il Giornale, i cui direttori evidentemente si telefonano la sera prima, come potete vedere qui sopra dalle prim