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Visualizzazione dei post da ottobre, 2021

I tempi nuovi

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    Non sono particolarmente appassionato di polizieschi. Cioè, se capita li leggo, ma se posso scegliere tra questi e altri generi, di solito vado verso gli altri generi. Faccio un'eccezione per Alessandro Robecchi e la sua collaudata coppia di sovrintendenti Ghezzi e Carella, e soprattutto per il pacioccone, ironico e un po' scanzonato investigatore privato Carlo Monterossi. Di noir di Robecchi ne ho letto più di uno e sempre con una certa soddisfazione; mi piace il suo stile diretto, colloquiale, molto spesso ironico (mi è capitato spessissimo di ritrovarmi a ridere tra le pagine), e mi piace anche la sua capacità di descrivere il carattere dei personaggi attraverso i loro dialoghi e la descrizione minuziosa del loro modo di fare. I tempi nuovi , uscito un paio d'anni fa, è l'archetipo del romanzo noir/poliziesco targato Robecchi. La storia è imbastita sul filo di una doppia indagine, riguardante un omicidio e una sparizione, due fatti che inizialmente sembrano scoll

Perché noi sì e gli animali no?

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Oggi, mentre camminavo, ascoltavo negli auricolari la lezione dello scienziato Edoardo Boncinelli che ripubblico qui sotto. A un certo punto, dal minuto 46 circa, Boncinelli parla delle differenze tra noi e gli animali, evidenziando il fatto che noi umani siamo per alcuni aspetti uguali ad essi e per altri diversi. Gli aspetti che ci rendono uguali a loro riguardano la biologia e la sua evoluzione. Cioè noi, esattamente, come gli animali, ci siamo biologicamente evoluti a partire da antenati comuni, i nostri processi vitali e biologici di base sono esattamente uguali a quelli della maggior parte degli animali e delle piante. Poi, a un certo punto, abbiamo preso una strada diversa.  Circa due milioni di anni fa un nostro progenitore, una specie di scimmione che vagamente ci assomigliava, ha cominciato a scheggiare della selce per ricavarne uno strumento con una sua utilità; da lì è cominciata quella che viene chiamata evoluzione (o rivoluzione) culturale. Accanto a una evoluzione biolog

Il buon Biden può fare la comunione (e anche Berlusconi)

Bergoglio e Biden si sono incontrati, ieri, e nei novanta minuti di chiacchierata è stato sciolto, tra gli altri, il doloroso nodo riguardante l'accesso al sacramento della comunione da parte del presidente USA. Bergoglio, alla fine, ha confermato che sì, si può fare, e Biden, tutto contento, a favore di telecamere ha dichiarato che per il papa è un buon cattolico e può quindi continuare a ricevere il sacramento. D'altra parte, qualche tempo fa fu lo stesso papa Francesco a dichiarare che lui la comunione non l'ha mai negata a nessuno, ed era francamente difficile ipotizzare che potesse interrompere la consolidata consuetudine cominciando proprio da un presidente degli Stati Uniti. Sarebbe difficile anche immaginare la scena: l'incontro, le strette di mano, gli abbracci, le foto, lo scambio dei regali, i convenevoli di rito, le chiacchiere e poi zac: no, tu la comunione non la puoi fare! Alla fine, come da prassi consolidata ad ogni latitudine del globo, la realpolitik

Pensioni

Lo so, ho solo 51 anni e quindi è prematuro che mi preoccupi del momento in cui andrò in pensione. Forse, però, è prematuro fino a un certo punto. Qualche tempo fa avevo fatto la simulazione sul sito dell'Inps e avevo scoperto che mi mancano ancora una dozzina d'anni scarsi. Alla data di oggi, con le regole della Fornero dovrebbero essere circa 11. Molti? Pochi? Dipende. Comunque sia, ogni tanto butto l'occhio alle varie riforme (in realtà riforme è una parola grossa, diciamo che si tratta di aggiustamenti in corsa) delle pensioni che ogni governo mette in campo.  Archiviata la famosa Quota 100 di salviniana memoria, una misura essenzialmente propagandistica che è costata un botto di soldi alle casse dello stato (quasi 19 miliardi di euro fino al 2030) e non ha dato neppure lontanamente i risultati sperati in tema di crescita dell'occupazione, arriva adesso la Quota 102, fortemente voluta da Draghi: dal primo gennaio prossimo si potranno levare le tende dal lavoro con 6

Vaccini a tutti

È passato abbastanza inosservato l' appello di Gordon Brown ai signori del G20, che si riuniscono a Roma in questi giorni, affinché i vaccini contro il covid siano distribuiti anche alla metà del mondo povera. L'Africa ha vaccinato il 5% della popolazione, Europa e America oltre il 70% e qua in Occidente siamo già alla somministrazione della terza dose. Come gli scienziati si sgolano a ripetere da tempo, non ha alcun senso vaccinare solo una parte del pianeta, perché nel frattempo il virus circola e sviluppa varianti nelle zone del mondo dove la copertura vaccinale è carente, varianti che poi arrivano qua e siamo punto e a capo. Se non si fa la cosiddetta "azione killer", che non è distribuire paternalisticamente qualche dose di vaccino rimasta alla parte povera del mondo, ma farlo arrivare a tutti il prima possibile, da questa pandemia non usciremo più. Non stupisce, se ci si pensa, il poco risalto mediatico riservato all'appello dell'ex Primo ministro brita

Plastica

Ho letto in questi giorni un paio di articoli sul problema della plastica e del fatto che, probabilmente, se non si modifica il trend di utilizzo di questo derivato del petrolio, a breve il nostro pianeta ne sarà letteralmente sommerso, e noi con lui. Così, a sensazione, mi sembra che questo problema sia generalmente sottovalutato, come d'altra parte tendiamo sempre a sottovalutare le grandi questioni che pensiamo non ci riguardino personalmente. Diceva Telmo Pievani, in una sua conferenza di qualche tempo fa, che tenendo questi ritmi di utilizzo, entro il 2050 la massa totale della plastica presente nei mari avrà superato la massa totale di tutta la fauna ittica. In altre parole, ci sarà nei mari più plastica che pesce. I due articoli di cui parlavo sono qui e qui .

Voto segreto

Ai franchi tiratori che hanno contribuito ad affossare il ddl Zan preferisco i Salvini e i Pillon (e non sapete quanto mi costi dire 'sta cosa), che almeno, a differenza dei sepolcri imbiancati di cui sopra, dicono chiaramente come la pensano e votano di conseguenza. Personalmente sarei favorevole all'abolizione del voto segreto, sia alla Camera che al Senato. Non è consentito in nessuna delle due camere quando si tratta di votare leggi finanziarie o relative ad approvazione di bilanci, consuntivi e quant'altro, non si capisce perché sia consentito per le votazioni riguardo a temi etici o estensione di diritti. O forse, invece, si capisce fin troppo bene. In ogni caso, le destre che esultano sguaiatamente in Senato per l'affossamento del ddl Zan danno perfettamente l'idea della distanza che separa governanti e governati. Come dice giustamente Giulio Cavalli, applaudire un mancato progresso sui diritti ha un nome: oscurantismo. Quell'oscurantismo grazie al quale

Rasiglia e Foligno

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Per una fortuita coincidenza, a me e signora è capitato qualche giorno di ferie, quindi ci apprestiamo ad andare via due o tre giorni. La mèta scelta è Rasiglia e dintorni. Rasiglia è un piccolo paesino vicino a Foligno, soprannominato la piccola Venezia umbra per via dei numerosi ruscelli che attraversano il piccolo borgo. Poi, naturalmente, visiteremo Foligno, che è lì a una manciata di chilometri, e poi boh... decideremo lì per lì cosa vedere e cosa visitare. Non abbiano pianificato niente di particolare, e comunque l'Umbria è tutta bella, per cui non ci si sbaglia. Aggiornerò questo post aggiungendo mano a mano alcune foto delle cose che vedremo, sperando che il tempo sia clemente. Le previsioni sono favorevoli; speriamo bene. Primo giorno . Prima fermata: Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, nei pressi di Tolentino.  Intanto, fuori, ottobre dà il meglio di sé. E adesso si riparte. Destinazione: Foligno. Tra i monumenti che a Foligno bisogna assolutamente visitare c'è Palazzo

Presenze...

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Cosa siamo e cosa abbiamo fatto

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Se saltate agli ultimi dieci minuti (ma la lezione è interessantissima nel suo complesso), più o meno dal minuto 50 fino alla fine, ascolterete Pievani dire alcune cose particolarmente interessanti a proposito di globalizzazione. Dal fenomeno della globalizzazione, e in particolare dalle tre ragioni principali che portano i vari movimenti no-global a scendere in piazza e protestare contro di essa, il filosofo-scienziato prende poi lo spunto per collegarsi, seguendo un certo ragionamento, alle estinzioni di massa che si sono succedute nel corso della storia della vita.  Le estinzioni di massa sono eventi caratterizzati dal fatto che in brevissimo tempo una grandissima quantità di specie, sia animali che vegetali, spariscono, si estinguono. L'esempio classico che si fa sempre in questi casi è la scomparsa dei dinosauri una sessantina di milioni di anni fa a causa del famoso meteorite che precipitò in quella zona in cui oggi si trova il Messico. Bene. Noi Homo sapiens siamo a nostra v

Valentino e l'evasione

Nel weekend che si è appena chiuso, qua a Misano si è celebrato l'addio allo sport di Valentino Rossi. Grandi festeggiamenti, ovazioni, sfilate e quant'altro. Nel 2007, dopo aver spostato la sua residenza a Londra, il fisco italiano contestò al campione pesarese una multa di 100 milioni di euro per evasione fiscale, per non aver dichiarato 60 milioni di euro guadagnati tra il 2000 e il 2004. Alla fine, dopo lunghe contrattazioni tra i suoi avvocati e l'Agenzia delle entrate, il pilota di Tavullia riuscì a ottenere di regolarizzare la sua posizione pagando 35 milioni invece degli oltre 100 iniziali (la cifra esatta che avrebbe dovuto pagare era 112 milioni). Gli fu anche accordato di poter versare la cifra in comode rate, un po' come la Lega coi suoi 89 milioni (vedi mai che avesse qualche difficoltà a restituirli in un'unica soluzione). Insomma, pagando un terzo di quanto dovuto, il pilota si rifece una sua verginità.  Ma non si dica che il fisco fa discriminazioni

Ricordi di gioventù

Dracula

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Ho terminato il celebre romanzo di Bram Stoker, il capostipite che ha ispirato centinaia di film, libri, fumetti, videogiochi, musical e chi più ne ha, più ne metta. Mi ha catturato fin dalle prime pagine, un po' per la sua struttura epistolare, un po' per la trama avvincente, ma soprattutto per le descrizioni dei luoghi e dei personaggi che i protagonisti incontrano durante il viaggio che affrontano partendo da Londra per inseguire fin nella sua "tana" uno dei "conti" più famosi della letteratura mondiale. Il romanzo, pur essendo stato scritto alla fine dell'Ottocento, mi pare denoti una certa modernità, molto lontana dai canoni classici del romanzo epistolare dell'epoca. In molte pagine, ad esempio, si trovano le trascrizioni dei resoconti fonografici del dottor Seward. Senza contare poi gli estratti da articoli di quotidiani dell'epoca. La struttura epistolare e in forma di diario dell'intera opera, poi, aggiunge quel di più che fa dell

Semestre bianco

Se potessi, ma non posso, farei come Corrado: sei mesi di lavoro e sei mesi a casa. Ma non posso, purtroppo. Ciò che mi ha colpito della sua lettera è il rendersi conto che viviamo in una società troppo veloce, una società che impone all'uomo ritmi diversi da quelli che gli sono propri, e chi oggi ha la possibilità di poterli recuperare, probabilmente non si rende conto della fortuna che ha.  Scrive Corrado : "Ho quanto mi basta per vivere, esattamente come dici tu. Buona parte del mio stipendio è sostituita dal tempo. Quello stesso tempo che non tornerà e che, per quelli come me, ha un valore non quantificabile in denaro. Il tempo per me non è denaro, è fare ciò che più mi piace. È vero, si rinuncia a qualcosa, si spende meno. Ma ha poi così tanto senso lavorare per spendere?" No, non ne ha, ma a volte, purtroppo, non si può fare diversamente, e non possiamo rimproverare nessuno eccetto noi stessi per questo, perché i criteri con cui abbiamo definito la società e instaur

Alec Baldwin

Leggo di sfuggita dell' incidente cinematografico capitato ad Alec Baldwin e penso alla tragica ironia insita nel fatto che là le armi non uccidono solo nella realtà quotidiana, nella vita normale di tutti i giorni, e tanto, ma uccidono anche nella finzione. È come se dicessero: facciamo talmente tanti danni, siamo talmente pervasive nella società americana, l'ultimo paese moderno a non riuscire a recidere il suo atavico legame col bisogno di sparare, che non va bene che ci sia un ambito, quello appunto della finzione cinematografica, in cui non possiamo lasciare il nostro zampino di morte.

Cattelan e Van Loon

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Sull'inserto Tuttolibri de La Stampa, c'è stamattina un'intervista ad Alessandro Cattelan, che finora conoscevo vagamente solo per averlo sentito nominare qua e là per qualche motivo. Si parla di libri, naturalmente, e alla domanda se Cattelan sia mai stato sedotto da un libro, questi risponde: " La storia dell'umanità , di Henrick Willem van Loon, un libro che parla di tutta la storia dell'umanità. Il libro è stato anche aggiornato dal figlio." Nel leggere il nome Van Loon mi si è smosso qualcosa nella memoria. Dove ho già sentito questo nome? A che proposito? Ma lì per lì non sono riuscito a stabilire il collegamento, quindi sono passato oltre e ho continuato a sfogliare le pagine. Poi, all'improvviso, quando ho aperto la pagina dei necrologi (coincidenza?) la folgorazione: Van Loon è il titolo di una bellissima e struggente canzone che Guccini dedicò al padre, padre che era appassionato di libri e in particolare di Henrick Willem van Loon.  Scriverà

Morta a causa del vaccino

Camilla, la ragazza di Sestri Levante deceduta a inizio giugno, balzata alle cronache per la presunta correlazione tra la morte e il vaccino anti-covid appena ricevuto, secondo i risultati delle perizie mediche è effettivamente morta a causa degli effetti collaterali di quest'ultimo, come scrivono il medico legale e l'ematologo nella perizia effettuata e consegnata ai pubblici ministeri che indagano sulla vicenda. Non c'è molto da aggiungere. Purtroppo può succedere, anche se in qui Italia credo sia il primo caso di cui sia stata effettivamente accertata la correlazione. La cosa che mi ha un po' stupito è il poco rilievo che mi sembra sia stato dato alla vicenda. Abbiamo avuto mesi di terrorismo mediatico in cui ogni persona che moriva, per qualsiasi motivo, veniva collegata senza alcuna prova alla somministrazione del vaccino anti-covid, e ora che si presenta un caso in cui questa correlazione è accertata, la cosa viene quasi ignorata. Che tutto sommato va anche bene,

Passeggiata nel grigio

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Stamattina è piovuto e secondo le previsioni sarebbe dovuto piovere per l'intera giornata. Invece poco fa ha smesso e, complice la giornata completamente e inaspettatamente libera (mi è stato "imposto" senza preavviso un giorno di ferie), ne ho approfittato per uscire a fare una delle mie solite passeggiate qua in collina. Sono stato indeciso se prendere con me l'ombrello, perché la minaccia della pioggia era comunque credibile, poi alla fine non l'ho preso, memore anche del fatto che una volta mi fu detto, da un altro camminatore incontrato sulla via, che "andare a camminare con l'ombrello porta sfiga". Sia mai che io voglia offrire il destro a colei che ci vede benissimo :-) In effetti mi è andata bene e sono riuscito ad andare e tornare senza beccarmi una goccia di pioggia. Anche se la giornata non è granché, ho fatto qualche foto. Come si vede, oggi domina il grigio. Nelle giornate terse, dalla cima della collina su cui c'è palazzo Marcosanti