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Visualizzazione dei post da 2016

Stephen King e l'imbecille

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Ho sempre adorato Stephen King, specie quello che nei suoi romanzi non perde occasione di ricordare ai suoi lettori l'affetto, e soprattutto l'ammirazione, che ha sempre nutrito per i Bush.

La sinistra che immagina Scalfari

Scrive Scalfari (Repubblica, 31/12/2016), analizzando la situazione economica contingente, che "La politica sociale d’una sinistra moderna ha due compiti principali: aumentare la produttività ed abolire o almeno diminuire le diseguaglianze. [...] La diseguaglianza [...] significa sostanzialmente una costante e crescente differenza tra ricchi e poveri. Questa differenza fa sì che il numero dei ricchi diminuisca ma la ricchezza di ciascuno di loro aumenti mentre specularmente il numero dei poveri e dei meno abbienti aumenta insieme alla loro povertà soprattutto per quanto riguarda il cosiddetto ceto medio." Parole sante. Siamo nella stessa identica situazione che si è creata negli USA a partire dalla deregulation e abbassamento delle tasse ai ricchi voluti da Reagan e Bush, strada tra l'altro che si appresta ad imboccare nuovamente il neoeletto Trump. Chi ha letto libri come La grande frattura, di Joseph Stiglitz, lo sa benissimo. Il grande problema con cui si scontrano da

I miei libri del 2016

Come ho fatto anche l' anno scorso , elenco qui di seguito i libri che mi hanno tenuto compagnia in questo 2016 che sta per chiudersi. Principalmente si tratta di narrativa e saggistica, i due generi che amo di più. Già che ci sono, approfitto per augurare a chi passasse di qui un sereno 2017.  Di cuore. 01) In piena libertà e coscienza - M. Hack 02) Gli eredi dell'Eden - W. Smith - 03) Addio alle armi - E. Hemingway 04) Nocciolo d'oliva - E. De Luca 05) Senza Dio - G. Giorello 06) Il nostro agente all'Avana - G. Greene 07) Pastorale americana - P. Roth 08) A fuoco - A. Miller 09) L'inferno alle porte - B. Pronzini 10) La ragazza di Bube - C. Cassola 11) La storia di Lisey - S. King 12) Non sei più mio padre - E. Cantarella 13) Slow reading - D. Mikics 14) Il grande disegno - S. Hawking 15) Chirù - M. Murgia 16) Pape Satàn Aleppe - U. Eco 17) Memoriale del convento - J. Saramago 18) Con parole precise - G. Carofiglio 19) L'artista dei veleni - J. Moore 20

Sehnsucht

Poco fa mi è arrivata la notifica di un commento a un video che caricai un paio d'anni fa sul tubo, questo . Il video non è niente di che, ho solo preso quel bellissimo pezzo di Mike Oldfield, ci ho buttato su qualche immagine presa qua e là dalla rete e l'ho caricato. Semplice semplice, senza effetti di transizione, sfumature e quant'altro. Mi pare addirittura di averlo assemblato col cellulare. Il commento, postato da tal MultiDugal, recita semplicemente "sehnsucht", che io mica so che significa. Dalla struttura del termine ipotizzo che sia tedesco, ma dovrei chiedere a Michela, che ha la maturità linguistica e quindi è probabile che lo sappia. Ma Michela non c'è, è già partita con sorella, moroso e compagnia per Villagrande, dove farà il Capodanno, e mica posso andare a romperle le scatole per 'sta roba qua. Quindi ripiego su Google che mi reindirizza a Wikipedia. Ed ecco qua il significato: "Sehnsucht è una parola-chiave dello spirito romantico t

Non c'è verso

Chi ama leggere molto ha una maledizione: la mancanza di tempo per leggere. Una mancanza di tempo le cui cause sono molteplici ma fondamentalmente accomunate dal fatto che, oltre a leggere, nella vita è obbligatorio fare altre cose. Ad esempio lavorare, oppure scrivere in un blog, oppure badare che le figlie, che di là in cucina mi pare stiano preparando una torta, non mandino a fuoco la casa, perché mi pare di avvertire giusto adesso un odorino di bruciato che non annuncia niente di buono. È importante che la casa non vada a fuoco, perché ce n'è solo una, e una volta bruciata quella qua si è a piedi. Ma stavo parlando della maledizione della mancanza di tempo. Effettivamente, durante la settimana il tempo per leggere non è tanto, perché quando si torna dal lavoro alle quattro del pomeriggio, ora che ci si è messi un po' in piano è notte - in questo periodo, tra l'altro, non è notte solo per modo di dire, è proprio buio. E allora si cerca di eliminare alcune cose, tipo a

Tra Renzi e Gentiloni

L'unica differenza tra Gentiloni e Renzi è che Gentiloni twitta pochissimo, diciamo poco, e comunque molto meno del predecessore, e sono tutti tweet morigerati e tranquilli senza la montagna di meravigliose e grottesche false promesse, patetici vanti e inesistenti volte buone e Italie che cambiano verso di quel pericoloso megalomane che c'era prima. È già qualcosa.

Siamo strani, noi blogger

Ogni tanto mi capita di buttare l'occhio ai blogroll dei blog che seguo. Il blogroll, per chi non fosse addentro alle faccende del bloggaggio, non è nient'altro che la lista dei blog che ogni blogger segue (la mia la trovate scorrendo la colonna qui a destra). Ecco, scorrendo alcune di queste liste mi sono accorto che la stragrande maggioranza dei blog elencati non viene più aggiornata da tempo. Tempi diversi. Da alcuni mesi ad alcuni anni. Ne ho trovato addirittura uno abbandonato da più di un lustro. Fa un certo effetto vedere questi siti abbandonati a sé stessi e non più considerati da nessuno. Magari sono blog che negli anni di attività sono stati curati con ogni riguardo, ne è stato meticolosamente e con precisione certosina personalizzato l'aspetto grafico, le funzioni. Poi, da un giorno all'altro, è stato abbandonato a sé stesso. Magari non proprio da un giorno all'altro ma gradualmente. Da un post o due al giorno degli anni di splendore chi lo gestiva è sc

"Allarme meningite" (dove?)

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Incuriosito da tanto elevata dose di "allarme", sparsa a piene mani dal giornalame nostrano, decido di fare un paio di googlate. Cinque minuti e trovo i dati di diffusione delle principali malattie invasive in Italia, tra cui la meningite, dal 2011 in qua, così come riportati dall'Istituto Superiore di Sanità ( link ). Questi: Anno 2011: 1150 casi. Anno 2012: 1211 casi. Anno 2013: 1419 casi. Anno 2014: 1479 casi. Anno 2015: 1815 casi. Anno 2016: 1376 casi.* Non ci vuole granché a capire che non esiste nessun allarme meningite, in Italia, e che anzi il numero di casi accertati quest'anno ha avuto una compressione che addirittura ci riporta al periodo tra il 2012 e il 2013. L'unico allarme serio riguarda l'eccessiva e dannosa proliferazione del giornalismo bufalaro e acchiappaclic, quello che specula sulle paure della gente per bassi fini di bottega. Il resto è aria fritta. * Dati aggiornati al mese di novembre.

Principessa Leia

Non sono mai stato un fan di Guerre stellari, come ho già scritto in precedenza, ragion per cui la diparita di Carrie Fisher non mi sconvolge come mi aveva sconvolto la morte ad esempio di Umberto Eco, oppure David Bowie, artisti che ho amato e che, ognuno nel proprio campo, sono stati importantissimi per me. Mentre leggevo della morte della Fisher mi veniva di pensare, tra il serio e il faceto, a quanti giorni mancassero alla fine di questo 2016. I personaggi che nei più svariati campi sono stati importanti per moltissime persone e che questo anno si è portato via, sono infatti tantissimi, probabilmente più di quelli che se ne sono andati negli anni precedenti. Ma queste sono solo elucubrazioni senza fondamento causate dall'emozione del momento e dal fatto che la nostra mente è per sua natura portata a calcolare, stabilire medie, cercare correlazioni e così via. La realtà è che la morte lavora tutti i giorni, incessantemente, non guarda in faccia a nessuno, se ne frega della co

Il colpo del KO

Par di vederli, tutti lì affannati a cercare una via d'uscita che permetta di evitare l'arrivo del referendum che ripristinerà l'art. 18 e butterà nel cesso i famigerati voucher, diventati il simbolo dell'istituzionalizzazione del precariato. Art. 18 e voucher, due dei frutti più avvelenati della famigerata riforma del lavoro targata Renzi. Se la Consulta deciderà per l'ammissibilità, il referendum si farà, a meno che il governo non trovi il modo di disinnescarlo intervenendo pesantemente sulla riforma stessa. Al governo lo sanno benissimo: se si va al referendum sono spacciati. Dopo la bocciatura a furor di popolo della revisione costituzionale; dopo che la Corte Costituzionale ha fatto a pezzi un paio di settimane fa la riforma della pubblica amministrazione targata Madia, una bocciatura popolare di uno dei fiori all'occhiello della gestione Renzi, il JobsAct appunto, potrebbe essere il colpo del KO. Qua si è ottimisti.

Rogue One

C'è questa cosa di Rogue One (non so neppure se si scriva così) che gira per i social, e da quello che leggo mi pare che tutti ne dicano meraviglie. Inizialmente non sapevo di cosa si trattasse, poi piano piano ho capito che 'sto Rogue One è un film. Alla fine, quando la curiosità ha valicato i robusti argini da me eretti in virtù del fatto che in fondo non mi interessava granché approfondire la faccenda, ho dato in pasto il nome a Google, scoprendo così che si tratta di un film in circolazione nelle sale in questi giorni e collegato alla ormai quarantennale saga di Star Wars. Come mi pare di aver già scritto in passato, l'unico film che ho visto della lunghissima serie è stato il primo, quello uscito mi pare a metà degli anni '70 e di cui non ricordo più neppure il nome. Poi più niente, perché è bastato quello a farmi rendere conto che quel genere non faceva per me. Mi sono ricordato, poi, mentre leggevo del film su Google, che Michela è andato a vederlo col moroso gi

Giustificazione e sillabazione

Trovato il modo , dopo breve ricerca, per giustificare i post del blog, grazie ai suggerimenti segnalatimi nei commenti da Curiosona ho introdotto anche la sillabazione. Adesso credo di essere a posto, anche perché, sinceramente, queste operazioni chirurgiche in cui si interviene direttamente nel codice mi creano sempre qualche apprensione.

Donne sottomesse

"Guardo la classifica dei libri più venduti e Fine dell'Europa non lo vedo, vedo invece, lassù in alto, Le donne erediteranno la terra di Aldo Cazzullo. Pazienza che di questo passo le donne erediteranno sottomissione e velo, ma intanto lo scaltro Cazzullo e le sue credule lettrici passeranno delle buone feste." Forse era destino che in due giorni diversi m'imbattessi in due diversi articoli di Camillo Langone, o forse è solo sfortuna, va' a capire. Fatto sta che in quello pubblicato oggi dal Giornale, titolato allarmisticamente Senza chiese e figli l'Europa è finita, il prode giornalista lancia l'allarme riguardo a un prossimo futuro in cui le donne d'Europa saranno definitivamente obbligate a sottostare alla sottomissione a un Islam che farà da padrone nel vecchio continente. L'aspetto comico della faccenda è che a lanciare questo allarme è lo stesso Langone che neanche un annetto fa attribuiva la causa del declino demografico alle donne che s

George Michael

Di George Michael non sapevo niente, se non che fosse l'autore di almeno un paio di brani di quelli che non moriranno mai e sopravviveranno tranquillamente all'autore stesso - nel caso specifico ognuno valuti da sé se questa cosa sia un bene o un male. Come capita sempre quando una persona famosa se ne va , i giornali riportano corpose note biografiche del defunto, e da queste note ho appreso un paio di cose che non sapevo riguardo appunto all'autore di Last Christmas. La prima è che era antitatcheriano, e questa è sicuramente cosa meritoria; la seconda è che era contro il Blair dell'invasione dell'Iraq, e anche questa è cosa meritoria; la terza è che si era dato da fare parecchio nel sociale, in particolare per i diritti dei gay, e la quarta è che aveva messo per iscritto che neanche un centesimo dei soldi che guadagnava doveva essere investito in società che facessero affari col Sudafrica razzista. Tutto meritorio, a parer mio. Poi c'è la questione musical

Giustificare il testo su blogger.com

.post-body {          text-align:justify; } Alla fine sono riuscito a impostare la giustificazione automatica per i post sul mio blog. In tipografia e in informatica, per "giustificazione" si intende l'impaginazione di una colonna di testo in modo che le righe siano allineate verticalmente sia a destra che a sinistra, effetto che si ottiene ottimizzando al meglio la gestione degli spazi tra le parole. Su blogger.com, la piattaforma che ospita il mio blog, per ottenere questo effetto occorre agire sul codice inserendo in un punto preciso della pagina le linee CSS che vedete in alto e che ho copiaincollato da qui . È un po' come fare un'operazione chirurgica di precisione su un paziente (l'unica differenza è che col codice CSS se si sbaglia qualcosa non muore nessuno).

Cattolicesimi

È bene che ogni tanto riemergano, dagli antri puzzolenti in cui dimorano abitualmente, personaggi come Camillo Langone. È bene che riemergano per ricordarci che cos'è il vero Cattolicesimo, quello scevro dalle sovrastrutture progressiste e dalle aperture solo all'apparenza rivoluzionarie con cui imbonitori come Bergoglio e altri tentano capziosamente di irretire i poveri di spirito. Il Cattolicesimo è questa roba qua, né più né meno; è quello di Langone che raggiunge l'estasi citando il San Bonaventura che, in uno dei suoi sermoni, si compiace del fatto che nel giorno della Natività “tutti i sodomiti, uomini e donne, morirono su tutta la terra, secondo quanto ricordò San Gerolamo”, e che "circa trentamila ribelli furono uccisi per manifestare la nascita di colui che avrebbe conquistato alla sua fede il mondo intero e avrebbe precipitato i ribelli nell’inferno". È il Cattolicesimo, bellezza, quello originario, quello più bestiale, quello libero dalle vesti di

L'imperatore di Ocean Park

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Mi ero ripromesso di finirlo entro Natale e oggi pomeriggio l'ho finito. Ho impiegato quasi tre settimane per portarlo a termine, ma non perché fosse noioso o eccessivamente pesante, ma per la quantità di tempo purtroppo sempre minore che posso dedicare ai libri. L'imperatore di Ocean Park è uno dei legal thriller più belli che abbia letto nel recente periodo. Non è una passeggiata avventurarsi tra le sue 750 e passa pagine e prendere confidenza con la storia e gli innumerevoli personaggi che popolano il romanzo, perché, in particolar modo all'inizio, l'incedere narrativo è spesso caratterizzato da una prolissità che rasenta quasi la dispersione. L'autore impiega tantissime pagine per descrivere minuziosamente le situazioni e i personaggi ricorrendo spesso a digressioni probabilmente capaci di incutere qualche timore ai lettori più "frettolosi". Poi, mano a mano che ci si addentra nella storia, il ritmo aumenta, lentamente ma costantemente, fino ad arriv

Buone feste

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Il realtà questo video è dell'anno scorso, ma in fondo è il pensiero che conta, no? Buone feste, di cuore.

I vangeli sinottici di Scalfari

Scrive Scalfari, stamattina, che è andato a rileggersi i 4 vangeli sinottici del Nuovo Testamento. Spero si tratti di una svista dovuta alle abbondanti libagioni dell'antivigilia, perché pure io, che non metto piede in chiesa da una vita, so che i sinottici sono tre, non quattro. Ci sarebbero da approfondire anche altre questioni, tirate in ballo dal teologo ufficiale di Repubblica, riguardo agli autori dei suddetti vangeli e al protagonista dell'epopea mitologica, ma magari un'altra volta, va'.

Una vacanza tra amici

"Essere condannato per una vacanza tra amici..." Leggere le penose e addolorate dichiarazioni dei sostenitori di Formigoni sui social, dopo la condanna in primo grado a sei anni per corruzione, dà meglio di qualsiasi altro argomento la misura della sciatteria e pochezza intellettuale che prosperano sia nel mondo virtuale che in quello reale. Lui dice che non si può essere condannati per una vacanza, prova a buttarla sul complotto ordito ai suoi danni ("Dopo la sentenza i PM si sono abbracciati") e i suoi seguaci adulanti gli credono, riproducendo come automi incapaci di stabilire una singola sinapsi qualunque scemenza venga data a loro in pasto. E magari senza neppure sapere che si tratta di una sentenza di primo grado che potrebbe venire ribaltata in Appello, e dando più credito a un tweet di 140 caratteri del Celeste piuttosto che alle migliaia di pagine di atti relative a un processo che si trascina da anni. Viva la sciatteria, la superficialità, l'adulazion

Eroi

Definizione per estensione del sostantivo eroe secondo il Treccani: "Nel linguaggio com., chi, in imprese guerresche o di altro genere, dà prova di grande valore e coraggio affrontando gravi pericoli e compiendo azioni straordinarie." Ora, se la lingua italiana ha ancora un significato, non mi pare che controllare i documenti a uno sconosciuto e rispondere al fuoco di questi rientri nella definizione di eroe . Tenderei più a inserire il gesto nel novero delle azioni ordinarie a cui sono preposte le forze dell'ordine. Ma è noto che noi siamo un popolo estremamente bisognoso di eroi. Da sempre.

Piero Angela

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La notizia di oggi è il compleanno di Piero Angela, tutte le altre passano in secondo piano. Con Angela sono cresciuto. Da ragazzino guardavo, affascinato, le sue trasmissioni televisive di divulgazione scientifica. Più tardi ho cominciato a leggere i suoi libri. Ho scoperto per caso, spulciando la sua pagina su Wikipedia, che in gioventù ebbe un certo successo come pianista jazz, e formò addirittura un gruppo assieme a un batterista e a un contrabassista. Che fosse un pianista in realtà lo sapevo, ma immaginavo un pianista classico, non un pianista jazz Buon compleanno, grande vecchio pianista.

Harry Potter anch'io

Alla fine c'è voluta la spinta decisiva di Cristina e di questa sua ottima recensione di Harry Potter e la pietra filosofale, il primo volume della saga letteraria ideata dalla Rowling. A 46 anni suonati credo di essere uno dei pochi abitanti del pianeta Terra a non aver ancora né letto un libro né visto un film. I libri li ho già tutti in casa, preziosamente custoditi nella libreria di Michela e Francesca, che ovviamente hanno sia letto i tomi che visto i film. Oltretutto è l'occasione per rispettare finalmente un impegno che presi con loro molto tempo fa, quello appunto di buttarmi sui libri della Rowling. Il tempo di finire L'imperatore di Ocean Park, il legal thriller su cui sono in questi giorni, e andrò a fare compagnia al maghetto. Credo che in fondo sarà un po' come tornare ragazzo. (A dire il vero, la mia carriera di lettore l'ho iniziata da ragazzino coi libri di Stephen King: dettagli.)

Salvabanche (col bicameralismo paritario)

Camera e Senato hanno votato in quattro e quattr'otto il salvabanche. Camera e Senato. Col bicameralismo paritario. Quello che - ci hanno raccontato per due anni - paralizzava l'attività legislativa. A proposito di facce come il culo.

I topini possono tornare nelle loro piccole fogne

Il profugo pakistano fermato stamattina dalla polizia tedesca è stato rilasciato questa sera. L'autore della strage terroristica di ieri sera, a Berlino, è quindi ancora a piede libero. In attesa che la persona giusta venga arrestata prima possibile, possiamo quindi consigliare ai vari topini di fogna tipo Salvini ("Chi mai sarà stato...???"), Meloni ("Un rifugiato pakistano ha volontariamente travolto con un camion la folla."), Il Giornale ("Berlino come Nizza. La stessa follia omicida nel nome di Allah.") e altri di tornare nei loro piccoli pertugi per un altro po' di tempo. Intendiamoci, può darsi benissimo che l'autore, alla fine, sia effettivamente un immigrato affiliato all'estremismo jihadista, ma anche l'attentato a Berlino del luglio scorso era stato frettolosamente addebitato all'integralismo islamico, salvo poi scoprire che l'autore era uno squilibrato che addirittura aveva dichiarato di essersi ispirato a Breivik. E

10 anni fa

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Goro e gli italiani

Ogni persona ragiona e organizza la propria classifica di priorità e cose a cui dare maggiore e minore importanza in base, presumo, al background culturale in cui è cresciuta, al contesto familiare, all'educazione ricevuta e ad altro. Tutte queste cose messe assieme, quindi, sono quelle che hanno spinto un gruppo di persone, residenti in un piccolo paesino del nordest, a ritenere giusto cacciare via una decina di donne africane e relativa prole dal proprio paese e, nello stesso tempo, trovare un appartamento a una famiglia italiana in difficoltà. È giusto quindi, secondo loro, che la solidarietà sia subordinata all'etnia. È per me fonte di grossissimo sollievo avere la certezza che la mia personale classifica di priorità è organizzata su parametri antitetici a quelli di quelle persone.

Freddo a Chicago

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Chi si lamenta per le temperature bassine di questo periodo qui da noi, sappia che dalle parti di Chicago, e in generale in tutto il Midwest degli Stati Uniti, in questi giorni viaggiano tra i 20 e 25° sotto zero.

Commissariamenti

Dice Grillo che "che governare Roma è più difficile di governare il Paese", che è effettivamente un'impresa titanica, specie se non si è neppure in grado di governare la grammatica. Grammatica a parte, il commissariamento della Raggi da parte di Grillo ricorda un po' certi genitori che al pomeriggio si mettono lì coi figli e li seguono passo dopo passo nello svolgimento dei compiti, ché da soli, poveretti, mica ce la fanno.

Senilita' e neve

Dicono le previsioni meteo che verso meta' settimana potrebbe cadere qualche fiocco di neve, da queste parti. Non sono preoccupato, anche perche' le previsioni, come e' noto, non ci azzeccano quasi mai. Mi preoccupa invece di piu' la mia reazione. Per la prima volta, infatti, la prospettiva di avere a che fare con la neve non mi entusiasma affatto, a differenza di quanto e' sempre successo finora. Le mie figlie sono ovviamente contentissime, come del resto lo ero io alla loro eta', e cioe' a vent'anni. Io invece non ho voglia di neve, perche' la neve per me e' solo sinonimo di disagi e contrattempi. Boh, sara' forse che sto invecchiando e non riesco piu' a vedere di certi fenomeni il lato suggestivo o evocativo ma solo quello pratico. E 'sta cosa mi fa pensare che forse sto diventando piu' cinico, anche se non sono sicuro ci sia una correlazione tra le due cose. Anzi, quasi sicuramente non c'e'.

Facebook e il compleanno

Facebook mi notifica il compleanno di uno dei miei contatti. E' un mio vecchio amico dei tempi delle scuole medie. All'epoca eravamo amici veri, affiatati: risate, scherzi, stupidaggini, ma anche aiuto reciproco nelle difficolta'. Il sabato pomeriggio si andava assieme in giro per Santarcangelo, anche con altri amici. Il nomignolo che ha inserito tra il nome e il cognome sul suo profilo fb glielo affibbiai io all'epoca. Gli piacque, e piacque anche agli altri compagni di classe, gli e' rimasto e oggi lo chiamano ancora tutti cosi'. Ci siamo persi di vista alla fine delle medie. Abbiamo preso strade diverse. Ci siamo incontrati nuovamente su faccialibro alcuni anni fa. Ma lui su faccialibro viene poco, quasi mai. A volte lo invidio: e' riuscito a non farsi coinvolgere dal mare di stupidaggini e rapporti amichevoli finti che girano li'. Ci siamo incontrati casualmente di persona due o tre anni fa, a Santarcangelo, nel bar sotto i portici, quello di fianc

Il partito dei giudici (di nuovo)

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Dopo i due grossi casini di Milano con Sala e Roma con Raggi, dalle parti de Il Foglio hanno deciso si ritirare fuori un vecchio ritornello che credevamo ormai definitivamente relegato al dimenticatoio, cioe' quello del partito dei giudici. Chi non e' piu' giovinetto ed e' un po' addentro alle cose della politica, non puo' aver dimenticato che con questa menata gli house organ di casa B. ci hanno rotto le appendici pendule per un ventennio buono. L'idea era che la magistratura utilizzasse le armi delle inchieste e delle indagini per far fuori gli avversari politici. In particolare, sarebbe esistita una fantomatica corrente di giudici di sinistra che aveva come obiettivo quella di rovesciare il famoso tipo delle cene eleganti democraticamente eletto. Erano tutte balle, ovviamente, non fosse altro che per il fatto che mentre i giudici rivolgevano molte loro attenzioni a B., in mezza Italia c'erano giunte di centrosinistra sotto inchiesta, e comunque la s

Io, marziano

E poi capitano quei giorni in cui mi sento fuori dal mondo. Tipo ad esempio quando in due o tre mi chiedono se ieri sera abbia visto X-Factor. Io rispondo di no e quelli mi guardano come se fossi un marziano. Si', lo so, lo so, sono un marziano. So a malapena che si tratta di una trasmissione televisiva ma non l'ho mai vista, ne' avverto una qualsiasi forma di pulsione che mi spinga a farlo. Poi magari e' una trasmissione stupenda, eh, mica sto qui a dare giudizi preventivi; e' che proprio non m'interessa. Abbiate pazienza, su: chi e' che non ha mai avuto almeno un marziano tra i suoi conoscenti?

Referendum sul JobsAct

Dice Poletti che se si va a votare prima che venga fissata la data del referendum sul JobsAct, ammesso ovviamente che la Consulta giudichi il referendum ammissibile, "il problema non si pone". In pratica è il governo stesso ad ammettere che si tratta di un problema, e il problema è appunto che una seconda sconfitta referendaria, e proprio su una delle riforme di punta del governo Renzi, farebbe crollare definitivamente un PD già ridotto in macerie dopo la bruciante sconfitta del 4 dicembre scorso. E allora al Nazareno si lavora alacremente per scongiurare il colpo di grazia che arriverebbe con un referendum chiesto a gran voce da oltre tre milioni di italiani - le firme raccolte per abrogare quella porcata di legge chiamata JobsAct sono circa 3,3 milioni, il che è tutto dire. Una delle ipotesi sul tavolo è che si faccia velocemente una legge elettorale con tutti i crismi della costituzionalità per poi con quella tornare al voto, voto che provocherebbe lo slittamento del refer

La laurea di Valeria Fedeli

La discussione del giorno riguarda Valeria Fedeli, nominata Ministro dell'istruzione da Paolo Gentiloni. Perché si discute della signora Fedeli? Perché è stata messa a capo del dicastero della scuola pur non essendo laureata . Ora, certo, un Ministro dell'istruzione non laureato dà da pensare; un po' come avere un Ministro degli esteri che non sa l'inglese. E infatti Gentiloni ha messo Alfano a capo della Farnesina pur non sapendo l'inglese . Ma ci sono alcune cose da tenere in conto. Ad esempio che non si tratta di una novità. Anche Beatrice Lorenzin, a capo della Sanità nel governo Renzi e riconfermata anche in questo, ha solo un diploma di scuola superiore, e comunque, in generale, l'aver conseguito una laurea non è automaticamente sinonimo di saper fare meglio. Mariastella Gelmini, ad esempio, quella del famoso tunnel , era laureata, ma non mi pare che quel pezzo di carta abbia contribuito a renderla un Ministro dell'istruzione particolarmente portato a

Governo fotocopia

Per carità, quello di Gentiloni sarà anche un governo-fotocopia, come è stato battezzato sui social, ma i veri governi fotocopia sono stati quelli della DC coi vari alleati, che hanno governato per 50 anni durante la prima repubblica. Cambiava il nome del Presidente del consiglio ma le maggioranze erano sempre quelle, i programmi erano sempre gli stessi che si perpetuavano, e il partito era sempre quello. Questi, al confronto, sono dei dilettanti.

Santa Lucia

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Fatto qualche anno fa, quand'ero ancora mezzo capellone. Oggi ci sta. (Sperando che non mi senta De Gregori.) :-)

Atti di serietà

Maria Elena Boschi, 27 aprile, intervista a Otto e Mezzo: “Si voterà sul merito delle riforme: i cittadini sceglieranno su queste e molti si stanno formando un’opinione. Sono altri che cercano di trasformarlo in un referendum sul governo. Renzi ha solo detto: ‘se perdiamo andiamo a casa’. Ma questo e’ un segnale di serietà. Se un governo ha avuto il mandato da Napolitano a fare le riforme” se queste poi non passano “è normale che prenda atto di questo voto. E’ un atto di serietà”. Maria Elena Boschi, 22 maggio, a In mezz’ora: “Se il referendum dovesse andare male non continueremmo il nostro progetto politico. Il nostro piano B è che verranno altri e noi andremo via”. “Anche io lascio se Renzi se ne va: ci assumiamo insieme la responsabilità. Abbiamo creduto e lavorato insieme ad uno stesso progetto politico”.

Meno schizzinosi coi congiuntivi?

Francesco Sabatini, presidente onorario dell'Accademia della Crusca, dice che in generale si dovrebbe essere meno schizzinosi di fronte agli svarioni coi congiuntivi, e anche con altro, come ad esempio il "gli" usato per il femminile o il "lui" e "lei" usati come soggetto. Espressioni come "credevo che stava", aggiunge il linguista, erano normalmente in voga ai tempi di Dante e nessuno aveva alcunché da ridire. E cose come "se mi chiamavi, venivo ad aiutarti" sono la tendenza del parlato, non occorre farne un dramma. Uno schiaffo notevole a chi, come lo scrivente, ogni giorno lotta, praticamente in solitudine, per difendere l'ortodossia della grammatica italiana. Tristezza.

Non basta più uno solo che lavori

Mio padre era impiegato alle Poste, mia madre casalinga. Eravamo in quattro, in famiglia: mio padre, mia madre, io e mio fratello. Mio padre ha mantenuto agevolmente tutti e quattro col suo stipendio di impiegato postale. Non ci è mai mancato niente, avevamo pure di più e potevamo anche  permetterci il lusso di andare in vacanza, perché uno stipendio, allora, era più che sufficiente per permettere a quattro persone di campare dignitosamente. Il mio stipendio di operaio, invece, oggi non basta assolutamente, e qua ce la si cava solo perché fortunatamente si lavora in due, altrimenti, con due figlie all'Università, non se ne uscirebbe. Non so cosa sia cambiato negli ultimi trent'anni, o forse lo so fin troppo bene. La Stampa, oggi, racconta ciò che milioni di italiani sanno già benissimo.

Domenica sera (malinconia della)

C'è una cosa che, a 46 anni suonati, mi porto dietro da quand'ero bambino: la malinconia tipica della domenica sera. Da bambino perché la domenica sera era il preludio all'inizio di una nuova settimana di scuola, con tutto ciò che comportava: sveglia presto, colazione veloce, uscita di casa al freddo, al buio, l'ansia per eventuali interrogazioni o per compiti non compiutamente svolti; da adulto più o meno per gli stessi motivi: sveglia presto, colazione veloce, uscita di casa al freddo, al buio, e il pensiero di doversi rituffare in ritmi lavorativi frenetici e faticosi. Sarà sicuramente vero che nella vita abbiamo bisogno anche di ritualità, ma forse così si esagera, eh.

Gentiloni

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"E' giusto che anche i giovani d'oggi si sorbiscano la loro dose di Democrazia Cristiana." (via Max Stefani )

Il maglione dell'Agnese

La polemica sul maglione di Agnese Landini credo vada inquadrata nell'ampia categoria di quelle polemiche che si potrebbero tranquillamente evitare - e Dio solo sa quante ce ne sono! - se la gente che sta tutto il giorno sui social in mancanza di meglio da fare occupasse il tempo in maniera più produttiva. I libri, ad esempio, sono un ottimo rimedio contro il cazzeggio improduttivo su facebook. Possono andare bene anche l'ultimo di Fabio Volo o la biografia del Dibba: in certi casi non serve stare troppo a sottilizzare. Per i refrattari ai libri, suggerisco altrimenti l'acquisizione dell'arte di suonare uno strumento musicale, una roba che fa miracoli. Senza buttarsi a capofitto sull'oboe o il controfagotto, che magari non sono proprio i più adatti ai novizi delle sette note, consiglio la chitarra. Un semplice giro di Do Maggiore, la struttura armonica su cui sono imperniate 7 o 8 miliardi di canzoni nel mondo, si impara in un quarto d'ora, e una chitarra per pr

Amazon vs PayPal

Non si è mai troppo vecchi per imparare qualcosa. Io, ad esempio, alla veneranda età di 46 anni ho scoperto che Amazon non accetta pagamenti tramite conto online di PayPal, a meno che non ci si doti di una prepagata da associare al conto ; denaro di plastica, insomma. All'origine di tutto ciò sembra ci sia una storia di concorrenza tra le due aziende, o almeno così ci raccontano. Sia come sia, il sunto di tutta la faccenda è che uno dei più grandi internet store del mondo si rifiuta di accettare denaro da uno dei maggiori portali che consentono di fare acquisti online. Fine della storia.

Riallacciare i fili della trama

A volte mi capita di riprendere in mano un libro, iniziato giorni prima e poi rimasto fermo sul comodino per mancanza di tempo da dedicargli. Come in questa settimana, ad esempio, in cui il sommarsi di turni massacranti al lavoro e di mille altre cose mi hanno impedito di dedicare tempo alla lettura. Stamattina, finalmente, ho ripreso in mano L'imperatore di Ocean Park, il romanzo oggetto della trascuratezza di cui sopra. Quando ricomincio a leggere un romanzo rimasto fermo sul comodino per un po' di tempo, ho sempre il timore latente di aver perso il filo e di dover rileggere l'ultima decina di pagine per poter riallacciare correttamente la giuntura della trama. Ma è quasi sempre un timore infondato. Ho infatti proseguito la lettura dalla pagina in cui avevo lasciato il segno e, mano a mano che procedevo, ogni personaggio che incontravo riportava automaticamente alla memoria il suo ruolo e la sua funzione nel disegno complessivo del libro. Alla fine, tutto era di nuovo ch

Dialetto a scuola

In effetti è importante che nella scuola pubblica venga introdotto l'obbligo di studiare il dialetto, e c'è da augurarsi che la novità lanciata dalla Regione Veneto venga presto abbracciata da tutte le altre regioni italiane. Poi fa niente se gran parte di quelli che escono dalle scuole con un diploma non sa neppure dove i congiuntivi stiano di casa e non abbia alcuna dimestichezza con la lingua italiana parlata e scritta. Chi se ne frega? Volete mettere quanto sia più importante conoscere il dialetto?

Dinamiche di una caduta di governo

"Lasciamo un'Italia che ha finalmente una legge sul terzo settore, una legge sul mercato del lavoro, una legge sul dopo di noi (?), una legge sulla cooperazione internazionale, una legge sulle dimissioni in bianco, una sull'autismo, una legge sulle unioni civili. Una legge contro lo spreco alimentare, contro il caporalato, contro i reati ambientali." Chi ha ascoltato il discorso di mezzanotte di Renzi, fatto quando già era chiaro che il No avrebbe stravinto, ha sentito dalla sua viva voce l'elenco di molte delle leggi fatte dal suo governo fino al giorno del referendum. Sono quelle che ho riportato sopra nel virgolettato. Non è un elenco completo perché, come ha dichiarato l'ex Presidente del Consiglio nel discorso medesimo, si tratta solo di quelle che gli stanno più a cuore. I più attenti, si saranno sicuramente accorti che questa marea di leggi e provvedimenti è stata realizzata col bicameralismo paritario, il responsabile principale del famoso ping-pong

Odio

"Non credevo mi odiassero così" (Corriere, 05/12/2016). Uno dei lasciti peggiori del berlusconismo è l'idea che un leader politico debba essere amato, perfino idolatrato. È stato Berlusconi stesso - ricordate? - a vestire il suo partito con le vesti del partito dell'amore che combatte contro il partito dell'odio. E Renzi non ha fatto nulla per emanciparsi da questa visione, ma da buon raccoglitore del testimone politico e ideale lasciato dal suo nume tutelare, ha portato avanti i suoi mille giorni di governo avendo tra i suoi obiettivi anche (soprattutto?) quello di conquistare l'amore del suo elettorato. E c'è riuscito, almeno leggendo ciò che scrivono i suoi seguaci in queste ore. Ma un leader politico non va amato. È concessa una qualche morigerata forma di simpatia, al limite, ma non l'amore, perché nel momento in cui si ama, il senso critico nei suoi confronti va a farsi benedire, e ai politici, ai nostri specialmente, è più che necessario stare

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E niente, è il periodo dell'anno in cui esco per andare al lavoro che è ancora buio e torno che è già quasi buio. Tutto lievemente malinconico. Ma va bene così.

Mi tocca (ri)spiegare anche questo

Mi sembra surreale dover fare una precisazione di questo genere, ma visto che sui social è tutto un fiorire di cose tipo "adesso voglio vedere quando al governo ci saranno Salvini e i fascisti", oppure "col vostro No avete aperto la strada ai populisti" (come se il tipo che ha appena preso la bastonata al referendum non lo fosse) e fesserie di questo genere, la faccio. Quando io mi sono recato al seggio, domenica, ho messo la mia croce sul No principalmente per rimandare al mittente la revisione costituzionale voluta da questo governo. E l'ho fatto semplicemente perché è stato Renzi a chiedermi cosa ne pensassi. Punto. Un No maturato dopo essermi ampiamente documentato nel merito e i cui motivi ho spiegato ampiamente e (credo) esaustivamente in queste pagine. Chi mi legge abitualmente, sa che non ho mai nutrito amore viscerale per Renzi, ma non è stato questo il motivo principale che mi ha spinto a barrare il No - credo comunque che la sua dipartita politica pot

Il giorno dopo

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Alla fine, almeno secondo la visione d'insieme di chi scrive, è andata come era giusto che andasse, nonostante pure da queste parti l'epilogo che ha avuto il referendum costituzionale non sia mai stato dato per certo, anzi. Come è già stato da più parti evidenziato, Matteo Renzi può incolpare di questa disfatta solo se stesso, nessun altro. Ha voluto tutto, ha perso tutto. Avrebbe potuto accontentarsi di essere un Presidente del Consiglio alla guida un governo per una legislatura, ma, sotto i fumi dell'euforia generati da quel 40% preso alle europee del 2014, ha voluto strafare, andandosi a imbarcare in una revisione della Costituzione che nessuno voleva né gli ha mai chiesto. Una revisione costituzionale sbagliata nel metodo e nel merito, come in queste pagine si è a più riprese evidenziato. La prudenza, come è noto, non è mai stata la qualità per la quale sarà ricordato, se sarà ricordato, perché sarebbe bastato che ne avesse utilizzata anche solo una piccola parte per

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In un mondo perfetto, alla notte di uno spoglio elettorale dovrebbe seguire un giorno di ferie retribuito. Perché ad esempio chi, come lo scrivente, ha la sveglia alle 5:55 e una giornata lavorativa di quelle toste, non è che può stare tutta la notte dietro a Mentana, eh.

Costituzioni

La Costituzione americana è stata promulgata nel 1789, è attualmente ancora in vigore e in 227 anni di vita è stata modificata in soli 27 dei suoi articoli. La Costituzione italiana è stata promulgata nel 1948, è attualmente ancora in vigore e in 68 anni è stata modificata da 35 leggi di revisione costituzionale. Se passasse il referendum di oggi, sarebbero modificati in un colpo solo 47 articoli della Carta. Una delle poche revisioni costituzionali americane è stata attuata nel 1913, concretatasi nel 17° emendamento, in virtù del quale oggi il senato USA è composto di due senatori per ogni stato eletti DIRETTAMENTE dalla popolazione dello stato (“elected by the people thereof”). Prima di questa revisione i senatori erano nominati dai parlamenti federali, un po' gli equivalenti dei nostri Consigli regionali. Se passasse il referendum di oggi, torneremmo all'architettura istituzionale che avevano gli USA prima del 1913. E non mi tirate fuori la storiella che in tutti i paesi eur

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"Tutti nostri studenti, tutti disperatamente giovani e intelligenti, e di conseguenza disperatamente sicuri di essere gli unici depositari della ragione, e quasi tutti, quali che siano le cause da loro abbracciate, destinati ad essere risucchiati da enormi studi legali specializzati in diritto societario, gigantesche fabbriche del profitto dove fattureranno cifre astronomiche ai loro clienti, arrivando presto a guadagnare il doppio dei loro migliori insegnanti alla metà dei loro anni, sacrificando ogni cosa sull'altare della carriera, avanzando inesorabili mentre l'ideologia e la famiglia crollano di pari passo intorno a loro. E finalmente, una decina d'anni dopo, ormai cinici e amareggiati, raggiunti i loro bramati obiettivi - la partecipazione societaria, la cattedra, il seggio di giudice, qualunque sia il vascello su cui hanno scelto di veleggiare - sposteranno lo sguardo sulle acque agitate e deserte per rendersi conto che sono arrivati ma non hanno niente, assolut

Debunking rapido e non esaustivo delle principali balle raccontate per avallare la revisione costituzionale targata Boschi

Domani, finalmente, andremo a votare e ci toglieremo dalle scatole una volta per tutte questo referendum costituzionale, che naturalmente lo scrivente si augura sia archiviato con la vittoria del No. Assieme ad esso ci toglieremo dalle scatole - speriamo - questa bruttissima campagna referendaria e tutti i veleni che si è trascinata dietro. Non è stata infatti una normale campagna referendaria ma una vera e propria guerra, voluta da chi, fin dall'inizio, ha deciso di personalizzare questa revisione costituzionale riducendola al rango di posta di una scommessa tutta personale, ossia il terreno peggiore su cui incastonare una revisione della Costituzione che invece, come i padri costituenti (quelli veri) ci hanno insegnato, avrebbe dovuto essere innestata su un terreno di condivisione, apertura alle altrui idee e massima partecipazione possibile di tutte le forze politiche. Così non è stato e ne prendiamo atto, confidando che gli italiani che domani andranno alle urne ricaccino al mi

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Googlando un po' ho scoperto che oltre l'80% delle leggi fatte in questa legislatura, cioè dal governo Renzi, sono passate al primo colpo, ossia con un semplice passaggio Camera-Senato. Per la precisione: 202 leggi hanno richiesto un solo passaggio Camera-Senato, 43 hanno ne hanno richiesti tre (Camera-Senato-Camera) e solo tre ne hanno richiesti di più. La stragrande maggioranza delle leggi fatte dal governo Renzi, quindi, è passata velocemente e al primo colpo. Quando lui allora racconta che questa riforma costituzionale porrà fine all'eterno ping-pong Camera-Senato che paralizza il processo legislativo, a cosa si riferisce, esattamente?

Le motivazioni di Prodi

"Le riforme proposte non hanno certo la profondità e la chiarezza necessarie" [...] "...è meglio succhiare un osso che un bastone" [...] "Una modesta riforma costituzionale." Prodi dice che voterà sì, e mi pare più che legittimo che esprima liberamente e pubblicamente le sue intenzioni, come del resto hanno già fatto personalità pubbliche note e meno note. E tuttavia la descrizione delle motivazioni che stanno alla base della sua decisione mi pare strida un pelino con la descrizione che di questa riforma dà Renzi. Cose tipo "riforma epocale" e via di seguito. Ma giusto un pochino, eh.