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Visualizzazione dei post da gennaio, 2008

Non sono solo gli mp3 a essere "degradati", ma anche certi legislatori

Quando dico (e non solo io) che i nostri legislatori capiscono di tecnologia come un ciuco capisce di fisica quantistica, non vado molto lontano dal vero. L'ultimo in ordine di tempo di tali esempi, ce l'ha offerto un comma della nuova legge sul diritto d'autore appena licenziata, che avendo avuto sia l'approvazione della Camera che del Senato, attende solo di essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e non può più essere modificata. Ecco il testo del comma: "È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro" Come osserva giustamente Andrea Monti su Repubblica , chi ha scritto la legge, forte della sua evidente (in)competenza in materia, non si è reso conto che gli mp3 che gli utenti scaricano allegramente dai circuiti p2p, e non solo, rientrano a pieno titolo nel concetto di mu

Internauti popolo di scrocconi? Forse, ma...

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"Clicco, scarico, non pago. Tre semplici atti che hanno portato alla crisi, in pochi anni, un'intera industria, quella discografica" . Inizia così un articolo, a firma Ernesto Assante, pubblicato l'altro ieri su Repubblica. Un articolo pregevole, nel suo insieme, ma abbastanza infarcito dei soliti luoghi comuni e delle solite generalizzazioni che alla fine tendono un po' a svilire il tutto e danno l'impressione a chi magari se ne intende poco che le cose stiano effettivamente così. In sostanza, il popolo della rete viene dipinto come una mandria di scrocconi sempre pronti ad avere tutto, subito e gratis beni o servizi che prima si pagavano. Scrocconi che avrebbero (secondo Assante) portato addirittura a una crisi irreversibile l'industria discografica. Beh, forse qualche distinguo è necessario. E' indubbio che con l'utilizzo di massa di internet (che poi, se facciamo il confronto con altre realtà europee, ci accorgiamo che tanto di massa non è) q

Depenalizzazione o prescrizione?

I media che in queste ore stanno riportando la notizia dell' assoluzione del cavaliere sullo stralcio del processo SME , stanno più o meno tutti mettendo in risalto il fatto che l'assoluzione è conseguenza della famosa depenalizzazione del falso in bilancio (legge guarda a caso approvata dal centrodestra ). Tutto ciò in palese contrasto con le intenzioni della Boccassini, che aveva chiesto invece che fosse assolto per prescrizione. Ciò avrebbe in sostanza significato che il reato è stato commesso ma non è più punibile per motivi di scadenza dei termini temporali del processo. Ora, io non sono ovviamente un giurista, e dal di là del fatto se tecnicamente una posizione sia più o meno grave dell'altra, mi pare comunque di poter dire che il nostro uomo non ne esce proprio immacolato (come certi titoli a effetto cercano di presentare la cosa). Sbaglio?

Qtrax e la storia del dietrofront sul download gratuito

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C'è stato un dietrofront piuttosto clamoroso, l'altro ieri, riportato da parecchie testate online (ad esempio Repubblica, prima e dopo ), in merito alla vicenda Qtrax, il portale attraverso il quale sarebbe stato possibile scaricare gratuitamente e legalmente musica dalla rete. La cosa curiosa è che a "cascarci" non sono state solamente le cosiddette testate generaliste, che, si sa, di queste cose in genere scrivono un po' a spanne, ma anche molti siti che normalmente scrivono di tecnologia e informatica. Ma vediamo di fare un po' di chiarezza. Tutto nasce dall'annuncio - pubblicato in rete da molte testate, tra cui Wired - dell'attivazione di questa nuova piattaforma da cui è (sarebbe stato) possibile scaricare liberamente e gratuitamente musica. La piattaforma in questione si chiama appunto Qtrax e il sito ufficiale è qui . Se però si prova a cliccare sul relativo pulsante "download" non succede assolutamente niente in quanto la pagina è

Due o tre notizie sullo IOR

Questo articolo è stato modificato dopo la pubblicazione iniziale. "La sede dello Ior è uno scrigno di pietra all'interno delle mura vaticane. Una suggestiva torre del Quattrocento, fatta costruire da Niccolò V, con mura spesse nove metri alla base. Si entra attraverso una porta discreta, senza una scritta, una sigla o un simbolo. Soltanto il presidio delle guardie svizzere notte e giorno ne segnala l'importanza. All'interno si trovano una grande sala di computer, un solo sportello e un unico bancomat. Attraverso questa cruna dell'ago passano immense e spesso oscure fortune. Le stime più prudenti calcolano 5 miliardi di euro di depositi. La banca vaticana offre ai correntisti, fra i quali come ha ammesso una volta il presidente Angelo Caloia "qualcuno ha avuto problemi con la giustizia", rendimenti superiori ai migliori hedge fund e un vantaggio inestimabile: la totale segretezza. Più impermeabile ai controlli delle isole Cayman, più riservato delle banch

Ispettore in una fiction?

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(fonte immagine Corriere.it ) Pare che qualcuno non abbia apprezzato particolarmenre l'idea che Corona interpreti la parte di un ispettore in una fiction poliziesca. Si può forse dar torto a quel qualcuno?

La mobilitazione paga

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Qualcosa deve essere arrivato alle orecchie di Corriere.it. Probabilmente perché il numero dei blog in rete che ne parlavano era in continuo aumento. Per farla breve il problema era questo . Come vedete dal link che ora compare sotto a ogni immagine , pare che la questione sia stata risolta. Quello che mi chiedo è: perché noi blogger li mettiamo sempre i link quando citiamo le fonti e i grandi Corriere. it, Repubblica.it e compagnia bella mai? Aggiornamento 28/01/2008 Pare che PTWG abbia avuto un ripensamento , rimuovendo in toto la galleria fotografica sia da Flickr che dal suo blog. Vabbè, alla fine comunque qualcosa l'ha ottenuto .

Prospettive politiche

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Prodi ha chiuso. " Adesso farò il nonno! ", risponde a chi gli prospetta un eventuale coinvolgimento in qualsiasi progetto politico futuro. I temi e gli argomenti con cui siamo bombardati - in questi giorni post debacle governativa - dai mess media, si indirizzano sostanzialmente in due direzioni: cosa hanno prodotto di buono o di cattivo i 20 mesi sotto l'egida del professore e cosa succederà adesso. Sul cosa hanno prodotto questi 20 mesi ognuno avrà una sua idea: per qualcuno quel poco che è stato fatto sarà buono, per qualcun altro no (ovviamente questo tipo di analisi andrebbe valutata distaccandosi da tutto ciò che è "bene comunque" o "male comunque" tanto caro a chi equipara il tifo politico a quello calcistico). Di sicuro ci sono i fatti: questo esecutivo si scioglie con un ministro della giustizia pluriindagato e la moglie arrestata, che a essere maliziosi si potrebbe anche pensare che abbia fatto cadere il governo per rappresaglia; si sciogli

Un paio di novità che mi (vi) riguardano

A cadenza più o meno regolare, qualcuno di voi, cari amici lettori, si prende la briga di inoltrarmi alcune e-mail "strane" che ha ricevuto, chiedendomi lumi e chiarimenti. Probabilmente ciò è dovuto al fatto che ho parlato spesso (e continuo a parlare con una certa frequenza) di spam, phishing, truffe e trabocchetti informatici vari (alcuni link in proposito li ho raccolti nella sezione " informatica " del mio sito internet). La cosa ovviamente mi fa piacere, anche perché l'argomento è uno di quelli che mi interessa e mi intriga abbastanza. Per la verità non richiede particolari competenze tecniche riuscire a capire se ci si trova di fronte a un messaggio autentico piuttosto che a una bufala o una catena di S. Antonio (nel 99% dei casi è sufficiente una veloce googlata), ma visto che a quanto pare è più semplice inoltrare direttamente l'e-mail ricevuta piuttosto che cercare un po' in rete, ho deciso di "ufficializzare" questa cosa. I dettagli

Alla fine si è dimesso

Nonostante ciò che aveva annunciato a caldo , dopo la sentenza di primo grado, Cuffaro si è dimesso. E dice : Mi dimetto per non tradire quegli ideali ai quali sono stato educato. Lo faccio per la mia famiglia e lo faccio come ultimo atto di rispetto verso i siciliani Ovviamente noi prendiamo atto di ciò, anche se in prima battuta potrebbe venire il dubbio che la decisione non sia più di tanto il frutto di un ripensamento di coscienza. Se poi si legge ciò che scrive Di Pietro , ecco che il dubbio quasi svanisce.

Come al solito non hanno capito niente

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Uno ci mette tutta la sua buona volontà per tentare di (auto)convincersi che in fondo i giornali non sono tutti da buttare, che non tutti raccontano balle o sono incompetenti su certi argomenti. Ma è sostanzialmente una battaglia persa. Ieri ha cominciato a girare in rete la notizia di un pm romano, tale Paolo Giorgio Ferri, che ha chiesto e ottenuto l'archiviazione di un procedimento contro ignoti per questioni di p2p, ossia condivisione telematica illecita di file protetti da copyright (secondo le fonti). Vi riporto qui sotto tre titoli presi dalle versioni online di Ansa, Giornale e Messaggero: Questi articoli, letti senza i dovuti approfondimenti, danno - colpevolmente - l'idea che ci si possa attaccare a eMule o BitTorrent e si possa cominciare a scaricare a destra e a manca tranquillamente. Ovviamente non è così, e se si approfondiscono un po' i termini della vicenda (come ha fatto PI ) si scopre che le cose stanno ben diversamente rispetto a ciò che superficialmente

Il mio primo post scritto su un sistema operativo "virtuale"

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La marea di articoli e howto che trovate in questo blog e nel mio sito internet, li ho scritti per la maggior parte utilizzando il sistema operativo Linux (ovviamente dopo averlo conosciuto, prima usavo Windows). In ogni caso, sia che si trattasse dell'uno o dell'altro, erano sempre sistemi operativi "veri", diciamo così, cioè saldamente e permanentemente installati sul disco fisso del pc (eccetto alcune situazioni di emergenza in cui ho utilizzato Knoppix, un sistema operativo che gira su cd o dvdrom avviabile). Ho sentito spesso parlare di software di emulazione, di virtualizzazione dei sistemi e cose simili ( VMware e dintorni, per intenderci), ma non ho mai prestato a queste soluzioni molta attenzione. Poi ho trovato questo articolo sul blog di Salvatore e, più per sfizio che altro, ho provato. Ovviamente per chi già ha sperimentato questi software ho scoperto l'acqua calda, ma ne sono comunque rimasto affascinato ed entusiasta. Per testare il programma ho u

Io no

Estratto da Repubblica : "Per questo, in solitudine, voto la fiducia al governo Prodi". E' un attimo. Il senatore Nuccio Cusumano, democristiano agrigentino posteggiato sotto le insegne dell'Udeur di Mastella, finisce di parlare e nell'Aula del Senato irrompe come un cataclisma Tommaso Barbato, anch'egli senatore Udeur. Al grido di "pezzo di merda, traditore, cornuto, frocio", Barbato sale i gradini che lo separano dall'ormai ex amico e prova ad avventarsi sul malcapitato. Che in serata sarà espulso dal partito per "indegnità politica". Si sente spesso dire in giro che se abbiamo questi politici vuol dire che ce li meritiamo. Mi dispiace. Io, in tutta onestà, non sento di meritarmeli.

Identità svelata

Durante gli ultimi due giorni, avrete notato, giornali e telegiornali ci hanno rotto le scatole con la storia (o meglio, con la bufala) dell' immagine del marziano resa pubblica dalla Nasa (sulla quale qualcuno ha giustamente avuto qualcosa di ridire ). Beh, insomma, alla fine l'enigma sull'identità dell'essere è stata svelata:

Tra le pieghe dell'informazione

Nel can can mediatico di questi giorni, tutto volto a seguire le contorte vicende dell'agonizzante governo in carica, è passata quasi inosservata questa notizia . La cosa apparentemente può sembrare banale, ma denota un atteggiamento dei nostri cari legislatori a dir poco inquietante. Per farla breve, da tre mesi è in discussione una legge all'interno della quale c'è (c'era) un provvedimento che proibisce la vendita di alcolici dopo le 2 di notte nelle discoteche. Non sto qui a discutere l'utilità o meno del medesimo, mi preme solo sottolineare il fatto che dopo i tre mesi citati di vita, la suddetta legge è stata approvata eliminando il divieto di cui sopra. Infatti, nell'articolo del Corriere che ho linkato sopra, si legge: La commissione Trasporti della Camera all’unanimità ha approvato giovedì scorso il testo definitivo della riforma, e ha cancellato quel divieto che aveva fatto insorgere i gestori di discoteche. A Capodanno l’associazione che li raccoglie n

"Come, non lo sapeva?"

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E' la frase che si è sentita pronunciare Chiara dall'esattore al casello autostradale. Ma andiamo con ordine. Chiara (mia moglie), ha accompagnato lunedì scorso Michela (la più grande delle mie figlie) a Forlì per la visita bimestrale di controllo dal dentista. Il tragitto autostradale è sempre il medesimo: dal casello di Santarcangelo (Rimini Nord) a quello di Forlì e ritorno. Fino a cerca metà dell'anno scorso il suddetto tragitto costava 1,80€. Poi è aumentato fino a 2 euro. All'arrivo al casello, Chiara stava per allungare la solita moneta da 2 euro all'impiegato quando ha visto sul display luminoso che la cifra indicava 2,10€. La risposta dell'addetto alla richiesta di chiarimenti di Chiara è stata: "Sì, l'aumento c'è stato dal 1 gennaio, non lo sapeva?" La frase in sé ha sottinteso l'intenzione di far notare a Chiara che erano passati già ben 20 giorni dal 1 gennaio, molti (secondo lui) per non essere al corrente della questione (come

Gli italiani non si fidano più (e come dare loro torto?)

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L' Eurispes pubblicherà il 25 gennaio prossimo, a Roma, un sondaggio i cui contenuti sono in parte già stati anticipati dai vari organi di informazione. Si tratta di uno studio che si prefigge lo scopo di valutare il grado di fiducia degli italiani nei confronti di alcune delle principali istituzioni del nostro paese. Ovviamente con questo sondaggio non è che si scopre l'acqua calda: è infatti sufficiente girare un po' e parlare con la gente per rendersi conto, anche senza bisogno di sondaggi ufficiali e test rigorosi, dei livelli di fiducia e stima che il popolo italiano nutre verso i rappresentanti delle istituzioni. Ma vediamo qualche voce in dettaglio perché può essere interessante. Il Capo dello Stato, Napolitano, è l'istituzione che vanta percentualmente il maggior grado di fiducia da parte degli intervistati: 58,5%. Certo, un po' in calo rispetto alla rilevazione precedente (63,2%), ma pur sempre una percentuale accettabile. Probabilmente i motivi di questo

Giovanni Maria Valtramonti, il ritorno dello spam dell'avvocato

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Leggo in giro su siti e forum (un paio di lettori me l'hanno anche segnalato via e-mail) che sta tornando in auge in questo periodo una e-mail che sembra provenire dall'avvocato che vedete nel titolo. Tramite questa, il sedicente legale ci intima di smetterla di inviargli ingiurie ed infamie che a suo dire proverrebbero proprio dal nostro indirizzo di posta elettronica. Questo messaggio, che come dicevo sta piovendo nelle caselle di posta di molti utenti proprio in questi giorni, è una variante della più nota " e-mail dell'avvocato ", che ha inondato a più riprese le caselle di posta di molte persone a partire dalla fine del 2006. Cambia il messaggio e i "personaggi", ma la sostanza (truffaldina) è quella. Ecco il testo della versione più recente: Salve, Il mio nome è Giovanni Maria Valtramonti, le scrivo in quanto risulta che dal suo indirizzo di posta elettronica mi siano state inviate ripetutamente ingiurie ed infamie. Al fine di porre fine a tal

Omologazione dell'informazione

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Qualcuno si sarà probabilmente accorto che spesso e volentieri scrivo di informazione. O, meglio, dei mali che (secondo me) affliggono l'informazione: notizie tendenziose, maggiore o minore risalto a certi fatti in funzione dell'"impressione" che devono suscitare, spot pubblicitari camuffati da articoli, notizie importanti relegate in piccoli trafiletti nelle ultime pagine dei giornali, ecc... Penso che tutto ciò sia stato in modo esemplare riassunto da Daniele:

Bolle e ponti

Se le pietre di Ponte Milvio potessero parlare, quante cose avrebbero da raccontare in oltre 2000 anni di storia: battaglie leggendarie , generazioni di romani che ci hanno convissuto, imperatori che l'hanno attraversato. A suggello di tanta gloria, lo aspetta la prova probabilmente più dura di tutta la sua millenaria storia. Da Repubblica : Un'altra novità tenuta in serbo dagli autori fino a poche ore fa è la grande "bolla" trasparente di otto metri per quattro allestita a Ponte Milvio, a Roma. All'interno ci sono già tre concorrenti "sottovetro" che rimarranno sotto gli occhi di tutti i romani e anche dei telespettatori che potranno osservarli dal pomeriggio in varie finestre di programmazione su Canale 5. Ecco che la prova più dura sta per arrivare anche per lui: sopravvivere all'idiozia umana.

Notizie dall'Italia

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Ieri sera ho immaginato di mettermi nei panni di uno che dall'estero si sia collegato, in questi giorni, a qualche nostro sito di informazione per vedere un po' cosa succede di bello nel nostro paese. Beh, mi pare ci sia poco da aggiungere...

Quei confini così sottili...

"La tv generalista resta il nostro core business. Da un anno abbiamo iniziato a sviluppare una seconda linea di attività concentrandoci sui contenuti, con le acquisizioni di Endemol, Medusa e Taodue. La terza linea di sviluppo è la tv a pagamento, con l'obiettivo di diventare un editore aperto a tutte le piattaforme possibili" Quello che leggete qui sopra è un estratto (tratto da questo articolo del Corriere) di un'intervista al presidente Mediaset, Pier Silvio Berlusconi. Il relativo servizio televisivo, della durata di alcuni minuti, in cui si parla della nuova offerta a pagamento di Mediaset Premium, è andato in onda ieri sera durante l'edizione delle 20 del tg5. Non c'è che dire, la già sottile differenza tra informazione e pubblicità è sempre più sottile.

In silenzio

In sordina, senza rumore mediatico, il simbolo di ciò che è probabilmente stato (almeno tecnologicamente parlando) uno dei maggiori esempi di sperpero di risorse pubbliche se ne va . Tanti saluti (a lui e ai nostri soldi).

Prime timide avvisaglie di ritorno alla normalità

Pare che qualcosa, in senso positivo, si stia muovendo sul fronte del problema tecnico in cui sono incappato a inizio settimana. Dico subito, comunque, che la questione pare ancora ben lungi dall'essere risolta (alla faccia dei 2 giorni lavorativi indicati da Telecom) e un certo miglioramento c'è stato solo per quanto riguarda la connessione a internet: il telefono rimane per il momento ancora muto. Davanti a queste cose trovo che faccia un po' ridere l'ammontare dell'indennizzo a cui avrei diritto (una cosa che sembra più una presa in giro, ma vabbè...). Per la verità, poi, anche per quanto riguarda internet la situazione è tutt'altro che stabilizzata. Seppur meno frequentemente rispetto ai primi giorni, infatti, ancora la connessione tende a cadere, e quando accade l'unico modo per riattivarla è agire manualmente dalle impostazioni del router (il famoso http://192.168.1.1). Ho passato ieri mattina una buona mezzoretta al telefono col responsabile Telecom

Stop tecnico obbligato (grrr...)

Purtroppo, per motivi tecnici, sono obbligato a sospendere l'aggiornamento del blog e di tutto il resto fino a non so quando (conto comunque di poter riprendere al massimo entro uno o due giorni). Niente di grave, si tratta solamente della mia linea telefonica che ha improvvisamente deciso di dare forfait (telefono muto e collegamento adsl scarso e a macchia di leopardo). Ho già interessato della cosa (via telefonino) quelli di Telecom, i quali pare abbiano preso a cuore la questione promettendomi il ritorno alla normalità in un paio di giorni. Ho messo (a malincuore) provvisoriamente i commenti in moderazione e sto scrivendo velocemente queste righe in un attimo in cui l'aggancio alla portante adsl sembra funzionare. Li sbloccherò nuovamente non appena la situazione sarà risolta e stabilizzata. A risentirci a presto (spero!).

Immondizia e (ir)responsabilità

Non so a voi, ma a me questa cosa comincia un po' a stancare. Mi riferisco alle continue esternazioni di Prodi attraverso le quali annuncia, in ogni sede possibile, che la questione della spazzatura a Napoli "è una vergogna per l'Italia" (come se non lo sapessimo) e che occorre "responsabilità collettiva", stigmatizzando il comportamento di quelli che protestano contro l'ingresso del pattume nelle loro regioni. Scusate, ma io, pur essendo conscio del fatto che è cosa giusta che tutti concorrano nei limiti delle proprie possibilità a cercare di tamponare l'emergenza, non mi sento di condannare o di tacciare come "irresponsabile" chi non vuole averci a che fare. I motivi sono più di uno. Mi chiedo ad esempio perché, visto che si parla di responsabilità, non abbia ancora detto una parola sui veri motivi che nel corso degli ultimi 15/20 anni hanno portato a tutto ciò. Non mi riferisco in particolar modo a lui, che in fondo ci si è trovato tra c

La facciamo la fiction?

In una intervista rilasciata a Pierluigi Diaco , Bobo Craxi, figlio dell'arcinoto Bettino, risponde così alla domanda se sia il caso o meno che si cominci a pensare a una fiction su suo padre: “Concordo pienamente. La Rai ha il compito di pensare ad uno sceneggiato, ad un film, ad una docu-fiction che racconti la storia di mio padre. Mi pare evidente che insieme ad Aldo Moro, Bettino Craxi è stata sicuramente la figura più alta e più tragica dell’Italia del dopoguerra. Hanno fatto sceneggiati Rai su figure anche più banali di mio padre, mio auguro che RaiFiction accolga questo mio invito”. Ora, per carità, una fiction oggigiorno non si nega a nessuno. Quello che un po' mi incuriosisce è cosa intende Bobo quando indica suo padre come "la figura più alta e tragica dell'Italia del dopoguerra" (avrei qualcosa da obiettare anche sull'accostamento a Moro, ma vabbè). A me - opinione puramente personale - Craxi non è mai piaciuto. In particolare non ho mai digerito al

Dalla viva voce di Montanelli

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Bene o male i motivi che hanno indotto Indro Montanelli, nel 1993, a dare le dimissioni da Il Giornale li sappiamo tutti. Un conto, però, è venire a sapere queste cose leggendole e un altro è ascoltarle dalla sua viva voce. Ho trovato per caso questo video mentre ieri sera bighellonavo qua e là per la rete. E' un estratto di una puntata del 2001 de "Il raggio verde" di Santoro, e documenta una telefonata in diretta dello stesso Montanelli per spiegare (specialmente a Feltri) come effettivamente andarono le cose nel '93.

Senzaerrori.com, un virus che vuole "aiutarti"

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Forse qualcuno di voi ricorderà il mitico Drivecleaner , il tentativo di infezione del pc che faceva leva sulla paura che qualcuno venisse a sbirciare i "residui" dei siti visitati mettendo così a rischio la nostra privacy. In quel caso bastava scaricare un piccolo programmino per evitare questo rischio beccarsi un bel virus. Pare stia circolando con una certa insistenza (me ne sono accorto googlando un po') una specie di clone (o comunque qualcosa di molto simile) che ieri sera ci ha provato anche con me. Ho catturato al volo le varie schermate e ve le riporto qui sotto, così se doveste incapparci anche voi sapete cosa dovete fare. La finestra si apre all'improvviso mentre state tranquillamente navigando, complice, probabilmente, una gestione "leggera" delle impostazioni avanzate dei javascript del browser. Tali impostazioni, se usate Firefox, in condizioni di sicurezza dovrebbero essere impostate nel modo che vedete qui sotto (non ho al momento sul mio pc

Si poteva pretendere di più?

Cito un estratto dal sito tgcom: I deputati organizzano una raccolta per le vedove e gli orfani dei morti nel rogo della Thyssenkrupp, ma versano a testa solo 9 euro. La colletta era iniziata prima di Natale e aveva raccolto 1300 euro. Preoccupati per la gogna mediatica, i deputati hanno rimesso mano al portafogli, così la cifra è salita a 6mila euro. Somma misera, tanto che i gruppi parlamentari sono intervenuti. Risultato: dopo l'Epifania la raccolta è arrivata a 12.500 euro. Se pensate di riuscire a trattenere un conato di vomito, l'articolo integrale è qui , mentre Il Giornale ne parla qui .

Su Beppe Grillo mi sono sbagliato?

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Probabilmente questo titolo avrà incuriosito più di un lettore. Non so esattamente se effettivamente mi sono sbagliato e, se anche fosse, riguardo a "cosa" mi sono sbagliato. Fatto è che da un po' di tempo alcune cose che fa il comico genovese mi lasciano perplesso. La prima di queste è il recente video ( qui ) in cui annuncia il prossimo V-Day, quello del 25 aprile 2008 che avrebbe come obiettivo l'eliminazione dei finanziamenti pubblici agli organi di stampa. L'intento, così come le motivazioni, sono in larga parte condivisibili; è fuor di dubbio, infatti (ne ho scritto spessissimo anch'io in questo blog), che una buona parte dei media (giornali, tv, ecc...) tendono per la maggior parte a raccontarci quello che vogliono e sono ben lungi dal fornire un tipo di informazione veritiera e soprattutto utile. Ma, a mio giudizio, Beppe pecca - e molto in questo caso - di eccessiva generalizzazione. Non tutti i giornali sono così e non si può fare di ogni erba un fas

Casta (dei blogger)

Se dico "casta" a cosa pensate? Tralasciando l'aggettivo rivolto alle donne che per qualunque motivo si astengono dall'aver rapporti sessuali, il pensiero va inevitabilmente a qualche gruppo sociale un po' a sé stante, un po' snob, magari chiuso e poco incline a mischiarsi con altri gruppi. Le prime due categorie che mi vengono in mente, che contemplano tali caratteristiche, potrebbero ad esempio essere i politici e i giornalisti. Eppure anche io, in quanto blogger, appartengo ad una casta. Sì, non lo sapevo ma è così: la casta dei blogger, il temibile "campo di reclutamento di una crociata contro i santuari della grande stampa e le incongruenze di un modello giornalistico che si fa scudo dell'obiettività per nascondere le commistioni tra notizie e pubblicità." E' quanto scrive sul Sole 24 Ore Riccardo Chiaberge, il quale ha pensato bene di inaugurare il suo blog scrivendo un articolo di questo tipo . E vabbè, niente di grave, sono anni che d

Napoli e il coraggio

Non è che io possa aggiungere granché a quanto già detto e scritto in ogni dove sulla questione spazzatura a Napoli. Bene o male sappiamo tutti che ciò che sta succedendo non ha una causa specifica, ma un insieme di concause. Dispiace, inoltre - ma d'altro canto era inevitabile -, venire additati davanti al mondo (vedi BBC , CNN , addirittura Al Jazeera ) come un paese del terzo mondo. Che dire? Ora come ora mi sento di condividere quanto scritto da Martinelli nel suo blog. Cito un passaggio: La casta autoreferenziata intanto finge, a partire dall’autoctono Giorgio Napolitano che standosene ben lontano, si limita ad osservare col binocolo il variopinto scempio partenopeo dall’isola di Capri dicendosi “in pensiero per questo dramma da risolvere al più presto”. In un paese civile un presidente che parla così si dovrebbe dimettere e finire sotto inchiesta accusato di mancato intervento, attentato alla verità e presunta connivenza con la malavita locale affinché si giustifichi il farao

[libri] Google, un mondo da scoprire [/libri]

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Oddio, non è che questo sia un libro vero proprio, quanto piuttosto una sorta di manuale, una specie di "howto" su quello che è il più famoso e utilizzato motore di ricerca del pianeta. La prima cosa che si scopre leggendo questo libro - cosa che chi lo utilizza quotidianamente sul web più o meno ha già scoperto - è che Google non è solo un motore di ricerca, anzi. Si potrebbe quasi azzardare che agli esordi, forse, era esclusivamente un motore di ricerca, ora è quasi un mondo a sé stante, per alcuni addirittura una filosofia. Questo libro, in pratica, non è altro che un elenco esaustivo di tutte (o quasi) le funzionalità aggiuntive integrate (quelle che si trovano cliccando su "altro" nell'home page) in quello che comunemente, in maniera riduttiva, si definisce motore di ricerca. La narrazione prende avvio da metà anno '90, quando Larry Page e Sergey Brin, due amici dottorandi dell'Università di Stanford, mossero i primi passi nella concezione di un mot

Ipocrisia di una preghiera

Come probabilmente avrete letto, il Vaticano ha proposto, per bocca del cardinale Claudio Hummes, una giornata mondiale di preghiera per "le vittime delle gravi situazioni di condotta morale e sessuale di una piccolissima parte del clero", si legge su Repubblica . In pratica, con questa iniziativa, la Chiesa vuole far sentire la sua vicinanza alle vittime di abusi sessuali da parte dei preti pedofili. Dal mio personalissimo punto di vista l'iniziativa mi sembra un tantino ipocrita. Provo a spiegare perché. La pedofilia esiste, non c'è purtroppo niente da fare, e allo stato attuale pare non ci sia mezzo valido che consenta di estirparla. Non è un male caratteristico della famosa "minima parte" del clero cattolico, ma comprende (sempre in minima parte, sia chiaro) tutte le categorie sociali: dai padri di famiglia ai medici, dagli imprenditori ai pensionati. Tanto è vero che ogni anno qualcosa come 80.000 italiani prendono il loro bravo aereo e volano in estrem

Allarmismi (inutili)

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A questo punto non ho più dubbi: si tratta di "terrorismo mediatico". Scusate, ma ogni santo giorno è proprio necessario titolare a piena pagina ogni minima variazione (verso l'alto) dei prezzi di gasolio e benzina? A cosa (e a chi) serve? Se uno non usa la macchina, ma solo la bicicletta o le gambe, della cosa non gli frega ovviamente niente, mentre invece chi guida lo vede da sé quando va alla pompa. Che ci sia sotto qualcos'altro?

Censure e parabole (satellitari)

Probabilmente qualcuno ricorderà, tra i tanti fatti accaduti nel 2007, le vicende della Birmania ( ne ho parlato a suo tempo anch'io). Alessandro Gilioli, in proposito, scrive dalle colonne dell'Espresso di una interessante (si fa per dire) novità arrivata col nuovo anno. Cito pari pari dal suo articolo: In Birmania, con il nuovo anno, chi possiede una parabola per ricevere i programmi tv satellitari dovrà pagare una tassa di quasi 800 dollari all’anno. La cifra equivale a tre volte uno stipendio medio annuale. Il disegno è semplice: tagliare fuori dall’informazione tutta la popolazione eccetto la ristretta fascia di very rich, quelli che sono tutti o quasi vicini al regime. In Birmania, dove Internet è censuratissimo e la stampa è solo quella del governo, i satelliti permettevano di vedere le tivù in inglese - soprattutto Bbc Asia - e di sapere in questo modo che cosa succedeva nel loro stesso Paese. Se a ciò aggiungiamo - come scrive sempre lo stesso Gilioli nell'articol

Intanto, loro, zitti zitti...

Ho spulciato nell'ordine: Repubblica, Corriere, Ansa, Sole 24 Ore e Stampa, ma nessuno ieri ha parlato della notizia che mi è arrivata da un uccellino. Avranno avuto sicuramente un po' di pudore e qualche remora. Comprensibile del resto: difficile, infatti, tra rincari di luce e gas e minacce di sciopero dei sindacati contro i salari troppo bassi , andare a strombazzare ai 4 venti il fatto che i deputati si sono alzati lo stipendio di 200 euro al mese. Avranno pensato che sicuramente si tratta di una di quelle notizie poco degne di visibilità, e che è molto meglio continuare a distogliere l'attenzione del popolo-plebe continuando a martellare con le maxi nevicate al nord e la "monnezza" a Napoli. Fortunatamente qualcuno che si è preso la briga di buttare giù un trafiletto con la notizia c'è stato . Bello no? Questi qui in quattro e quattr'otto si aumentano lo stipendio cercando di non fare troppo rumore. Per i nostri, invece, " ci vuole pazienza &quo

Il sorpasso

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Non mi riferisco ovviamente al celebre film di Risi del '62, ma ai risultati di una ricerca condotta dal Politecnico di Milano in collaborazione con l'Istituto Nielsen. Dati che descrivono un'inversione di tendenza di un certo rilievo e degna di essere menzionata. Brevemente, da questa ricerca (se tali dati saranno confermati), si evince che l'interesse per internet ha superato quello per la televisione (la percentuale degli utenti dai 14 anni in su che preferiscono il web si aggira intorno al 54%), e che il 2008 sarà probabilmente l'anno del sorpasso definitivo. Questo dato, di per sé, potrebbe a prima vista non essere troppo significativo. Lo diventa, invece, a mio parere, per il fatto che questo sorpasso avviene proprio nella cosiddetta fascia prime time , l'orario, tra le altre cose, più "redditizio" per la tv (quello cioè in cui si concentrano la maggior parte degli investimenti pubblicitari). Ciò significa che la suddetta fascia di utenza, dopo