Non sono solo gli mp3 a essere "degradati", ma anche certi legislatori
Quando dico (e non solo io) che i nostri legislatori capiscono di tecnologia come un ciuco capisce di fisica quantistica, non vado molto lontano dal vero. L'ultimo in ordine di tempo di tali esempi, ce l'ha offerto un comma della nuova legge sul diritto d'autore appena licenziata, che avendo avuto sia l'approvazione della Camera che del Senato, attende solo di essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e non può più essere modificata. Ecco il testo del comma: "È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro" Come osserva giustamente Andrea Monti su Repubblica , chi ha scritto la legge, forte della sua evidente (in)competenza in materia, non si è reso conto che gli mp3 che gli utenti scaricano allegramente dai circuiti p2p, e non solo, rientrano a pieno titolo nel concetto di mu