Bergoglio ha visitato Auschwitz e si è chiesto dove fosse Dio mentre Hitler gasava e bruciava in quei forni milioni di ebrei, zingari, omosessuali ecc. Poi ha allargato il ventaglio delle situazioni che sono da sempre, per tutti, stimolo alla domanda di cui sopra, e si è chiesto: "Dov'è Dio se nel mondo c'è il male, se ci sono uomini affamati, assetati, senzatetto, profughi, rifugiati? Dov'è Dio, quando persone innocenti muoiono a causa della violenza, del terrorismo, delle guerre? Dov'è Dio, quando malattie spietate rompono legami di vita e di affetto? O quando i bambini vengono sfruttati, umiliati, e anch'essi soffrono a causa di gravi patologie?" Ora, a mio modestissimo parere c'è qualcosa che non torna quando Bergoglio si chiede dove sia Dio, e il qualcosa che non torna sta proprio nel fatto che sia lui a porsi la questione. Sarebbe infatti molto più logico che me la ponessi io e assieme a me tutti i laici e atei. Saremmo noi che dovremmo chiedere