martedì 8 marzo 2011

Sì, l'ha detto davvero...

Lo so, i vari esponenti di questo governo ci hanno abituato da tempo alle cretinate più plateali, alle fesserie più improbabili e alle giustificazioni più ridicole per perorare la causa comune. Tanto che l'assuefazione, spesso, ci porta a digerire tutto e a negare il peso che certe cose dette hanno.

E' quindi passata come una delle tante anche l'affermazione di ieri della Santanché: "dopo la vicenda della piccola Yara i magistrati dovrebbero dimettersi" [...] "se avessero impiegato per le ricerche le stesse risorse e tecnologie che hanno speso per indagare sull’Olgettina forse Yara sarebbe ancora viva".

Ecco, faccio notare (non si sa mai) che la signora Santanché non ha detto queste cose tra le quattro mura di casa sua o magari sorseggiando un caffé al bar con un'amica, no, le ha dette in un'intervista a un quotidiano. Intervista che poi, come è normale che sia, è stata ripresa da altri quotidiani, dalle rassegne stampa, ecc...

Ovviamente, la procura di Bergamo, titolare dell'inchiesta sulla povera ragazza, ha reagito alle stupidaggini della Santanché, dicendo che la signora ha perso una buona occasione per tacere. Al di là della diatriba, tutto questo solo per evidenziare, ancora una volta, di che pasta è fatta la gente che ci governa.

1 commento:

Romina ha detto...

La Santanchè dovrebbe vergognarsi, e molto, visto che poi gli elettori fanatici del Pdl ripeteranno questa stupidaggine. La povera Yara è morta quasi subito, la sera stessa della sua scomparsa. Pertanto nessuna azione della magistratura avrebbe potuto restituirla viva.

Speculare su simili disgrazie per fini politici - in questo caso la difesa del premier - è una cosa disgustosa, e significa offendere la vittima e la sua famiglia. Non ho alcuna pietà né considerazione per chi fa politica in questo modo. Solo disprezzo, totale.

Ciao!

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