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Visualizzazione dei post da ottobre, 2007

[libri] Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici) [/libri]

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Quando ero bambino andavo a Catechismo. Anche le mie figlie oggi ci vanno (seppure con qualche sbuffo e qualche uff...). Quando ci andavo io non era chiamato così, ma "dottrina". A "dottrina", ricordo, ci veniva insegnato che c'era Dio, che c'era Gesù, la Madonna, ecc... E ci veniva altresì insegnato che bisognava seguire certe regole (vedi comandamenti), pena la nostra esclusione dal Paradiso. Ci veniva inculcata l'idea (almeno per me così è stato) di un dio-giudice, unico e onnipresente/onnipotente, al quale rendere conto delle nostra azioni. La cosa naturalmente ha avuto un seguito: e cioè scuole medie e superiori anch'esse infarcite di ore di religione generalmente a senso unico. Probabilmente il rigetto attuale che provo oggi verso qualsiasi cosa che contempli al suo interno dogmi, pregiudizi, sacramenti, infallibilità vere o presunte, testi sacri ispirati e compagnia bella è figlio di quella dottrina a senso unico di cui parlavo prima. Questo

Il biodiesel affama?

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Prendo spunto da questo post di Anna Setari per ribadire come effettivamente i media non è che si prodighino eccessivamente nel riportare gli infausti effetti della conversione in massa di cereali per la produzione di carburante per autotrazione. Dell'utilizzo di carburante prodotto da olii vegetali al posto di quello tradizionale derivato dalla raffinazione del petrolio è già da tempo che si parla, specialmente da quando i prezzi dei carburanti tradizionali hanno raggiunto i prezzi alla pompa che sappiamo. A questo proposito segnalo questo interessante articolo pubblicato da Repubblica. A livello mondiale è in atto una tendenza sempre più spiccata a utilizzare i raccolti di granoturco per la produzione di biocarburanti, i quali hanno un costo (apparentemente) minore di quello tradizionale e permettono una certa riduzione delle emissioni inquinanti rispetto a quello tradizionale. Si legge nell'articolo di Repubblica che ho appena linkato: "Nei mesi scorsi, la Casa Bianca

Acer prende il toro per le corna

Ovviamente mi riferisco con questo titolo all' articolo pubblicato oggi da Punto Informatico. Brevemente, in questo articolo viene evidenziato come il quinto produttore di pc del mondo abbia deciso di semplificare la vita a tutti quegli utenti che vogliono acquistare un pc nuovo senza trovarsi Windows tra i piedi. Chi si interessa un pò di informatica e di sistemi operativi sa quanto sia difficile oggi trovare un pc senza Windows, e, soprattutto, quanto sia ancora più difficile ottenere un rimborso per un Windows inutilizzato (rimborso sulla carta previsto da Microsoft, ma allo stato pratico estremamente difficile da ottenere). Acer, probabilmente spinta un pò anche dalle ultime sentenze di questo periodo in merito, ha deciso di venire incontro agli utenti, evitando, tramite pochi e semplici passaggi, il ricorso a lungaggini burocratiche degne di miglior causa. Tutto ciò sperando, ovviamente, che altre aziende decidano di seguire l'esempio.

Le "grinfie" di Microsoft sul progetto OLPC

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OLPC sta per One Laptop Per Child (logo qui a fianco). Il progetto (sito ufficiale qui ), ideato dall'informatico Nicholas Negroponte , non ha finalità di lucro ed è stato concepito con l'intento di fornire a ogni bambino di molti paesi in via di sviluppo un pc col quale accedere alla conoscenza e alle moderne forme di comunicazione. La macchina in questione (immagine qui sotto) altro non è che un normale laptop, di dimensioni ridotte e a basso costo, studiato e concepito per ottimizzare al massimo l'impiego di energia, tanto è vero che per farlo funzionare è sufficiente un piccolo generatore che inizialmente era addirittura alimentato a manovella . Tra le caratteristiche tecniche principali vanno sicuramente segnalate la connessione WiFi, la tastiera impermeabile, prese usb e la webcam integrata. Da notare inoltre che non esiste hard disk ma una memoria Flash , che consente agevolmente di archiviare immagini e testi. (fonte immagine: Wikipedia ) Altra caratteristica inte

Cosa c'entrano la stupidità e la crudeltà con l'arte?

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Questo articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. (fonte immagine: liberoblog ) Quando mi sono imbattuto nella notizia ho pensato (anzi, sperato) che si trattasse di una delle tante bufale che girano in rete, ma mi sono purtroppo dovuto ricredere. Per farla breve, è online una petizione per chiedere che all'"artista" Guillermo Vargas venga impedito di esporre la sua "opera" alla Biennale Centroamericana 2008. Per opera si intende (o almeno il presunto artista intende) un cane malato, legato davanti a una parete bianca e lasciato deliberatamente morire d'inedia. Non mi sembra il caso di dilungarmi, vi lascio solo alcuni link sulla vicenda in caso desideriate approfondire. Qui trovate l'articolo del Giornale che ne parla, qui invece l'articolo sul Nacion.com , il quotidiano della Costa Rica che ha divulgato la vicenda (traduzione in inglese qui ). Ovviamente - come ho già segnalato qui sopra - una tale barbarie non poteva non dare lu

Assolto? Formalmente sì

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Come sicuramente avrete letto in questi giorni, il Cavaliere Berlusconi (foto) è stato assolto, con sentenza definitiva della Cassazione , dall'accusa di corruzione in atti giudiziari nell'ambito dell' inchiesta SME . Ora, non sarò certo io ad avere qualcosa da ridire sulla sentenza, ci mancherebbe: d'altra parte 7 e passa anni di processo avranno pure permesso di arrivare a conclusioni attendibili. Quindi, per me, come per tutti quelli che pensano che la magistratura abbia ancora una sua credibilità, Berlusconi da questa storia esce completamente pulito. Malgrado ciò non posso esimermi dal far notare che finora abbiamo avuto il solo "dispositivo" della sentenza, ossia appunto il pronunciamento dell'assoluzione (quello che ha dato il via al rito orgiastico dello strombazzamento di media). Le sentenze, però, come si sa, hanno un seguito, che sarebbero le motivazioni della sentenza. In pratica, nelle suddette motivazioni, il giudice che ha pronunciato la se

Il canone Rai sulla bolletta dell'Enel?

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Per una curiosa coincidenza questo tipo di proposta era stata tirata fuori dal cilindro giusto un anno fa. Allora l'ideatore della genialata si chiamava Angelo Maria Petroni , consigliere di amministrazione Rai. La proposta poi cadde nel dimenticatoio, dove sarebbe dovuta restarci. In questi giorni, invece, da quanto si legge in giro, qualcuno ha pensato bene di ritirarla fuori dal suddetto dimenticatoio, e per la precisione si tratta di Carlo Petruccioli, attuale presidente della Rai. Nelle intenzioni, stando a quanto riporta Corriere.it , l'adozione di questo provvedimento dovrebbe avere un duplice scopo: lotta all'evasione (del canone) e "sistemazione" del bilancio (in rosso) della nostra tv di stato. Ora, se una tale proposta passasse, converrete con me, almeno il primo dei due obiettivi verrebbe sicuramente raggiunto. Naturalmente la sparuta (ma pur sempre reale) minoranza di persone che la tv non ce l'ha potrebbe giustamente aver qualcosa da ridire circ

Due petizioni

Vorrei segnalare due petizioni piuttosto importanti che sono online in questo periodo. Una riguarda tutti; l'altra, invece, in particolare chi gestisce un blog o un sito internet (ma sarebbe comunque cosa buona che fosse sottoscritta anche dai semplici utenti). La prima si chiama Giustizia e Legalità in Calabria , ed è volta a sostenere quei magistrati che sono vittime di attacchi e delegittimazioni (anche da parte delle stesse istituzioni) per essersi spinti troppo "in là" nelle loro indagini (vedi il recente caso De Magistris del quale ho parlato anch'io ). Da notare che questa, nel momento in cui scrivo, ha raggiunt0 la ragguardevole cifra di 67.600 adesioni. La seconda, invece, fa riferimento alla vicenda di cui ho parlato in un post precedente , ed è sottoscrivibile qui . Il motivo di questa petizione può essere riassunto perfettamente con le parole di Quintarelli : "Se io metto un link a una pagina sul sito X e domani il padrone del sito X mette del contenu

No, non mi sono dimenticato (del Linuxday ^^)

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Ho avuto un pò da fare questi giorni, ma non mi sono dimenticato: domani, sabato 27 ottobre, in tutta la penisola si festeggia l'edizione 2007 del Linuxday. Penso che ormai siano relativamente pochi gli utenti - intendo quelli che in qualche modo hanno accesso a un pc - che sentono questo termine per la prima volta. Molto brevemente, si tratta di un sistema operativo per pc , diverso da Windows, col quale è però possibile fare le stesse identiche cose che normalmente si fanno con Windows. Qualcuno potrebbe giustamente chiedersi, visto che fa le stesse cose, perché mai si dovrebbe utilizzare un sistema operativo diverso, visto che Windows è praticamente lo standard ed è installato sulla stragrande maggioranza dei personal computer del mondo. La domanda non è campata per aria, tutt'altro. Il problema è che mettersi a descrivere in dettaglio le differenze nello spazio di un post è praticamente impossibile. Si potrebbe infatti dire che a differenza di Windows Linux è gratuito, che

Ebbene sì: su Twitter anch'io. Venite anche voi?

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Era da un pò che sentivo parlare di questo Twitter , e sinceramente (e superficialmente) non l'avevo finora degnato di attenzione (per carattere sono piuttosto refrattario a inseguire di corsa le ultime novità). Due o tre giorni fa, invece, sull'onda dell'entusiamo manifestato in giro per il web da chi aveva cominciato a utilizzarlo, ho deciso di attivare un account anch'io (probabilmente qualcuno di voi se n'era già accorto dal relativo link presente da qualche giorno nella colonna qui a destra). Si tratta sostanzialmente di un network di messaggistica combinato tra web e SMS. In pratica una sorta di microblog in cui postare note, fatti personali, commenti, link a fatti o notizie, ecc, il tutto sotto forma di messaggio che non deve obbligatoriamente superare i 140 caratteri (spazi compresi, ovviamente). Il flusso delle notizie può essere seguito via feed RSS, via telefonino, via chat, via e-mail, ecc... Se ad esempio volete seguire in tempo reale quello che sto fa

"Condi" e la pacifista

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"Condi" è ovviamente Condoleezza Rice , e la pacifista che vedete nell'immagine sopra - che ho tratto dal sito di Repubblica (sequenza completa qui ) - è la donna con le mani imbrattate di (finto) sangue che la accoglie al suo ingresso alla Commissione Esteri della Camera. L'attivista col suo gesto ha voluto emblematicamente ricordare alla Rice chi sono i reali colpevoli del bagno di sangue quotidiano che si consuma in quel paese, e ribadire la sostanziale inutilità del conflitto iraqeno (qualcosa di simile ho scritto anch'io qualche giorno fa). Penso che, simbolicamente, l'attivista abbia rappresentato la metà del popolo americano che pensa che la guerra voluta da Bush sia stato un gigantesco errore.

Italy in the world

Non so in quanti se ne siano accorti, ma la proposta di legge Prodi-Levi un merito l'ha avuto: quello di mostrare al mondo di che pasta siamo fatti. Qui c'è il Times con un articolo che è tutto un programma: "Assalto geriatrico ai bloggers italiani". E qui , invece, c'è boingboing.net, il terzo blog più seguito del pianeta ( più di 2.000.000 di visitatori unici mensili), che decanta le lodi della famosa proposta di legge. Non c'è che dire, quando vogliamo sappiamo farci riconoscere.

La McLaren perde? "Colpa della rete!"

Uno dei più grandi esperti mondiali di internet, Ron Dennis (che di macchine ci capisce poco ma di rete tutto), ha affermato che la McLaren ha perso il campionato per colpa di internet , anche se indirettamente (?). Dunque, ricapitolando, il dilagare della pedofilia è colpa della rete, la massiccia diffusione della pirateria sempre della rete, e adesso viene fuori che la McLaren ha perso il campionato per colpa della rete. Manca solo il Ministro dell'economia che affermi che il raddoppio del prezzo del pane è colpa della rete.

Esiste il "reato di link"?

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La questione non è completamente nuova per chi segue un pò quello che accade in rete. Sto parlando dell'annosa vicenda riguardante i link. In sostanza la questione è: possono essere - i suddetti link - considerati veicoli di reato? Tutto nasce dalla storia che ha visto protagonista, qualche tempo fa, l'amministratore di tv-links.co.uk/ (attualmente irragiungibile). In seguito infatti a un'operazione anti pirateria, condotta dalla polizia inglese assieme a funzionari di Fact , l'amministratore del suddetto portale è stato arrestato e il sito oscurato. Ma cosa conteneva tale portale di così "scottante" da provocare le ire delle alte sfere dell'industria discografica e cinematografica? Dei link, dei semplici link che indirizzavano gli utenti verso contenuti multimediali "proibiti" (ossia pretetti da copyright). Ecco quindi il succo della questione: è lecito punire chi linka? In linea teorica, se proprio si deve farlo (anche se in proposito la mia

Coste

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Beh, è meglio questa della ballerina . O no? (via moillusions.com )

Ddl editoria: abbiamo capito male noi (secondo lui)

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Lo so, mi ero ripromesso di non tornare più sull'argomento , perlomeno finché non ci fossero state novità. Ma qualcosa ieri pare essersi mosso, e anche se non dovrebbe essere niente che possa far presagire una definitiva archiviazione della questione, mi pare comunque che sia da segnalare. Corriere.it, infatti, ha pubblicato uno stralcio di un'intervista rilasciata dal sottosegretario Ricardo Franco Levi (foto), "padre" (anzi "co-padre") della disgraziata proposta di legge sulla riforma dell'editoria (compresa quella online) che ha mandato su tutte le furie una buona parte del popolo blogger, o di chi comunque si interessa di divulgazione in rete. In sostanza il sottosegretario ha pubblicamente dichiarato che i blogger possono stare tranquilli ("possono dormire non tra due, ma tra dieci guanciali") in quanto nelle mire della suddetta riforma finiscono più che altro gli "operatori del mercato dell’editoria, tutti quelli che professionalme

Vecchie librerie

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Stamattina sono andato insieme a Chiara giù a Rimini, approfittando del fatto che in questo periodo sono in ferie. Passeggiando in centro, nei dintorni di piazza Cavour, ho scorto in una via vicino al cinema S. Agostino una piccola libreria che vende libri usati e vecchi a metà prezzo. E ci sono entrato. Non so se avete presente quelle vecchie librerie polverose che si vedono ogni tanto nei film (a me ha ricordato quella de La storia infinita , dove il ragazzino protagonista ruba il famoso libro): beh, questa era molto simile: una piccola scrivania all'entrata - dietro la quale era seduta un'anziana signora con gli occhiali con le catenelle - e una serie di scansie piene fino all'inverosimile di libri di ogni tipo. Alcuni ingialliti dal tempo (non avrei mai pensato che a Rimini ci fossero ancora posti così). Il passaggio tra le scansie era molto stretto e la luce piuttosto fioca (probabilmente non c'erano finestre, o in caso erano sicuramente coperte dalle scansie). Di

Limiti minimi di querela

Fino a oggi pensavo che per essere querelati per diffamazione occorresse scrivere qualcosa di offensivo, oppure di lesivo della dignità e/o dell'operato di qualcuno. Se io ad esempio sul mio blog o sul mio sito scrivo che Pinco Pallino è una testa di c...o e che i suoi articoli sono delle balle senza spiegare perché, è più che legittimo che a Pinco Pallino girino le scatole e mi quereli per diffamazione. I dubbi circa la legittimità della querela sorgono (almeno a me) quando si viene querelati non per i motivi gravi che ho evidenziato qui sopra, ma per cose a mio avviso molto più leggere. Perché tutto questo preambolo? Probabilmente molti di voi conoscono o hanno sentito nominare Gigi Moncalvo . Si tratta di un giornalista che dopo aver lavorato per varie testate è diventato conduttore televisivo e quindi ancora giornalista come direttore de La Padania. Il suddetto giornalista - come riportato da ZeusNews - ha sporto querela per diffamazione contro Pierluigi Tolardo, uno dei redat

Domenica sulla neve

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Sabato notte ha fatto la sua comparsa la neve sui monti dei dintorni, e purtroppo le mie figlie sono venute a saperlo. :-) Ne abbiamo quindi approfittato per una gitarella domenicale nei dintorni di Villagrande, e per l'occasione ho caricato qualche foto su Flickr. Se volete darci un'occhiata potete sfogliarne qualcuna .

"Why not", arrivederci

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Premetto che non sono un esperto di inchieste giudiziarie, né, allo stesso modo, mi intendo di modalità di svolgimento delle stesse per tutto quel che concerne spostamenti di magistrati, incompatibilità, avocature di inchieste e così via. Mi limito semplicemente a leggere le notizie e a cercare di capire alcune cose. Alcune volte ci riesco, altre no. In questo caso la cosa che non capisco (o che forse capisco troppo bene) ha a che fare con la sottrazione dell'inchiesta why not al pm De Magistris (foto), per presunte e non meglio precisate forme di "incompatibilità". Ma vediamo di riassumere i fatti per chi magari fosse all'oscuro della vicenda. Brevemente, Luigi De Magistris è il pubblico ministero (ex) titolare, a Catanzaro, dell'inchiesta denominata why not . Tale inchiesta ha a che fare con una specie di "nuova tangentopoli", che ha per oggetto tutta una serie di reati finanziari che vanno dalla truffa riguardo a finanziamenti europei per finire col

[libri] La scomparsa dei fatti [/libri]

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Ho appena terminato di leggere La scomparsa dei fatti , di Marco Travaglio. Si potrebbero dire parecchie cose di questo libro; innanzitutto lo consiglio a tutti quelli che ancora pensano (qualcuno c'è sicuramente) che l'informazione in Italia sia corretta, limpida, precisa e autonoma, e che il giornalismo sia un servizio reso al cittadino. L'autore, infatti, tra le altre cose, analizza in dettaglio i metodi con cui vengono "selezionate" le notizie dalle redazioni di tg e giornali prima di essere date in pasto al pubblico. Notizie che vengono modificate, alterate geneticamente, pompate più o meno vistosamente a seconda di come - a giudizio del direttore di testata, in genere asservito a qualche corrente politica - devono essere "interpretate" dal pubblico. Un'informazione che si permette di "interpretare" pure le sentenze di chi è stato condannato (o prosciolto) in via definitiva, e che in caso di assoluzione di qualche potente si limita a r

Nuovi papà crescono

Ci sono alcune cose nella vita che si sa essere bellissime. Un conto però è saperlo perché si immagina che non possa essere altrimenti, un conto è saperlo perché questa cosa capita realmente. Insomma, tutto questo per segnalare - e divenire così partecipe della sua gioia - che uno dei miei più affezionati lettori sta vivendo la seconda opzione .

Rutelli è pronto a chiudere il portale di Gioacchino Fellini

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Ovviamente Gioacchino Fellini è in realtà Federico , il noto regista nato in quel di Rimini e non a Pesaro . E il portale è invece l'ormai arcinoto webmostro italia.it , quello che nelle intenzioni iniziali doveva rappresentare il portale dell'italia nel mondo, quello che avrebbe dovuto imprimere una spinta propulsiva senza eguali al turismo di casa nostra. Ho parlato spesso nel mio blog di italia.it, un portale costato 45 milioni di euro pubblici (alle cui richieste di chiarimenti sono sempre arrivate risposte molto esaurienti ), e che si è rivelato un'opera (opera?) inutile, con poche visite e grossolani e macroscopici errori di contenuti (tipo l'Abruzzo senza coste, il Monte Rosa in Lombardia, il Trentino senza Dolomiti e altre "leggerezze" tipo quelle evidenziate a inizio articolo). Ieri il ministro Rutelli (foto) ha annunciato - preso atto che il rapporto costi/benefici non pende decisamente a favore dei secondi - di essere pronto a chiuderlo , come si

Sono pronto a chiudere il mio blog e il mio sito

Questo articolo è stato aggiornato dopo la sua pubblicazione iniziale. Scrivo queste righe frettolosamente, mentre sto ancora cercando di capire bene i termini della questione che sta tenendo banco in rete da qualche ora e che sta allarmando chi si interessa di divulgazione e diffusione di contenuti (blogger compresi, a quanto pare). In attesa di approfondire un pò il tutto, vi lascio alcuni link che parlano della questione: link 1 link 2 link 3 link 4 Come giustamente osserva Paolo De Andreis, direttore di Punto Informatico, ci troviamo di fronte a un provvedimento che andrà poco lontano, tanto è raffazzonato, scritto male e macroscopicamente inapplicabile. E probabilmente presto cadrà nel dimenticatoio (mi auguro). Se per qualche oscuro motivo ciò non dovesse accadere, sono pronto a chiudere all'istante sia il mio blog che il mio sito internet. Io non sono un giornalista professionista: scrivo per passione. Non ho nessun ritorno economico da ciò che scrivo: i miei articoli così

La "Settimana Santa" dell'informazione

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Ieri sera i tg delle ore 20 delle reti ammiraglie Rai e Fininvest hanno entrambi aperto le rispettive edizioni con ampi servizi sulle ultime esternazioni di Ratzinger e company. E' stato un pò il culmine, o, se volete, la degna conclusione di una settimana in cui giornali e tv hanno fatto da corridoio privilegiato alle varie prese di posizione dell'entourage papale in merito a varie questioni sociali in questo periodo sul tappeto. Ovviamente non c'è niente di male in tutto questo (al limite c'è sempre il telecomando): abbiamo infatti la fortuna di non abitare in realtà tipo la Cina, dove la Chiesa (e più in generale la libertà di espressione) viene perseguitata senza andare tanto per il sottile, ma in un paese libero e democratico dove non si nega a nessuno la possibilità e l'opportunità di dire la sua. Opportunità che i zelanti rappresentanti delle alte sfere ecclesiali si guardano comunque bene dal lasciarsi sfuggire. E infatti ogni santo giorno ci dobbiamo sorbir

Il Viagra, l'Italia e Google

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Il noto motore di ricerca Google ha una funzione che consente di di comparare i vari termini inseriti per vedere quanto sono ricercati, sia a livello temporale che geografico. Questo servizio è Google Trends . Osservate cosa succede inserendo il termine "Viagra": Ecco qua, siamo il paese al mondo che più di tutti gli altri cerca informazioni riguardo alla famosa pasticca blu. Questo naturalmente non significa niente; i motivi infatti per cui si ricerca questo termine possono essere molteplici, e non implicano necessariamente una compromissione della nostra fama di latin lover. :-) Se volete, potete sbizzarrirvi anche voi con qualsiasi termine. Se volete una panoramica di quelli maggiormente ricercati in correlazione al paese di riferimento la trovate qui .

Primo arresto per phishing in Italia: "Non credevo abboccassero in tanti"

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La notizia del recente arresto per phishing del giovane di Varese (riportata anche dal Corriere ), presenta due peculiarità molto interessanti. La prima è che si tratta del primo arresto in Italia per reati di questo genere (speriamo il primo di una lunga serie), e la seconda è rappresentata dalla frase pronunciata dal giovane al giudice: "Non credevo abboccassero così in tanti". Questa affermazione la dice lunga su tutta una serie di cose, la più importante delle quali è sicuramente la conferma della gravità e dell'estensione del fenomeno phishing - tanto da lasciare sbalordito lo stesso autore della "bravata" -, molto spesso sottovalutata dall'utenza internet in genere. Per la maggior molti di noi, infatti, viene ormai naturale cancellare le varie e-mail con mittente Poste.it, Banca Intesa, Banca di Roma, ecc. Ma, purtroppo, in egual misura (se non maggiore), altrettanti abboccano e danno in pasto tranquillamente ai criminali della rete i propri dati pe

Wordreference.com, il vocabolario universale

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Può capitare di aver bisogno di tradurre un termine in più lingue. Se volete evitare la scocciatura di dover aprire diverse pagine per raggiungere lo scopo, potete fare un giro su Wordreference.com (versione italiana qui ). E' sufficiente inserire il termine da ricercare nell'apposito spazio e mettere il segno di spunta nell'opzione corrispondente alla lingua in cui lo vogliamo tradurre: Oltre a ciò, una peculiarità interessante del sito è la possibilità di vedere la coniugazione completa, in qualsiasi lingua, delle varie forme verbali nel caso il termine ricercato sia appunto un verbo. E tutto ciò semplicemente cliccando sul simbolo "=>" accanto al risultato ottenuto: 1 2 Mi pare che, specialmente per chi ha spesso necessità di consultare più lingue straniere, questo sito meriti sicuramente un posto nei segnalibri.

Andrea, perché non rispondi più alle e-mail?

M'aspettavo, prima o poi, di dover scrivere questo post, anche se speravo di poterlo rimandare ulteriormente. Abbiate pazienza, non ce l'ho con voi, ma da oggi ho deciso di non rispondere più alle e-mail che mi chiedono assitenza tecnica (solo ieri ne ho ricevute ben 4). Finché la cosa era gestibile (per gestibile intendo qualche messaggio ogni tanto) ho cercato di rispondere e di dare - nei limiti delle mie capacità - le dritte e i suggerimenti che potevo dare, ma purtroppo ora non è più possibile. E ciò per alcune semplici ragioni che vi illustro brevemente: Non sono un tecnico specializzato , ma solamente un appassionato che a furia di combinare disastri qualcosina ha imparato. Tuttavia, comprenderete, è molto difficile spiegare "perché la mia distro Debian non vede la mia fotocamera nuova?" , oppure "il Norton mi dice che ha eliminato un virus, ma al riavvio del pc è ancora lì!" , o ancora "ho installato il firewall tal dei tali e non riesco più a u

"Nightmare" Iraq

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Non hanno suscitato molto clamore, purtroppo, le recenti dichiarazioni del generale Ricardo Sanchez , ex comandante in capo delle forze armate USA in Iraq. "La guerra in Iraq è un incubo senza fine", ha affermato in una dichiarazione riportata dalla BBC e ripresa, poi, qui da noi da Repubblica . Una notizia che è stata accuratamente (chissà come mai) evitata dai telegiornali di casa nostra e che ha trovato un qualche spazio solo in rete. In sostanza l'alto ufficiale del Pentagono (tra l'altro in carica in Iraq ai tempi dello scandalo di Abu Ghraib ) ha affermato davanti al mondo semplicemente quello che è sotto gli occhi dello stesso mondo, e che solo Bush ormai si rifiuta di vedere: la guerra in Iraq è stata ed è un fallimento , sia per come è stata concepita che per come viene condotta. La cosa che fa ridere (si fa per dire) è che si continua a parlare di "dopoguerra", mentre invece la guerra è più che mai adesso. Una guerra che in poco più di 4 anni ha f

Un anno fa

Un anno fa, come oggi, scrivevo questo post . In genere ho poca memoria (e interesse) per le ricorrenze (cosa questa che mi fa dimenticare spesso anche il mio anniversario di matrimonio, con conseguenze facilmente immaginabili), ma il mio primo post me lo ricordo piuttosto bene. Un anno e 650 post dopo (senza contare gli articoli sul mio sito, che continuo ad aggiornare abbastanza regolarmente) qualcosa è cambiato: tipo ad esempio la mia newsletter (quella citata nell'articolo), che non esiste più da tempo. Per il resto non c'è granché da dire. Mi piace scrivere, ho uno zoccolo duro di persone che ogni giorno seguono (inspiegabilmente) le mie sgangherate farneticazioni letterarie, ho scritto alcuni articoli (tipo quello su drivecleaner e quello sullo scaricamento dei video da youtube) che ancora oggi la gente commenta e per i quali ricevo privatamente parecchie e-mail di ringraziamento, e niente di più. Non so cosa succederà in futuro. Vorrei fare tante cose ma il tempo purtrop

Il prodigio (che prodigio non è)

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Il Corriere, sempre sulla notizia, bolla come prodigiosa la foto che vedete qui sopra (fonte korazym.org ) - che raffigurerebbe Giovanni Paolo II - con tanto di gente che già griderebbe al miracolo. Repubblica, Ansa e tutti gli altri, invece, più prudentemente, a più due ore di distanza dallo "scoop" del quotidiano di Via Solferino non fanno menzione della cosa. Ovviamente mi pare sia inutile tentare di spiegare a quelli del Corriere che il miracolo, al limite, sarebbe una sequenza temporale piuttosto lunga di più immagini della figura stessa, e non una singola scattata casualmente proprio in quel preciso istante (sull'articolo del Corriere si parla di altre foto, ma per ora in rete non ce n'è traccia). Nell'attesa di poter vedere le altre foto (della cui esistenza dubito fortemente) che proverebbero il prodigio, ricordo che è piuttosto facile, fissando insistentemente un falò, riuscire a catturare e fissare con gli occhi particolari forme. Così come è molto faci

SuperLaugh.exe, attenzione al gatto veicola-virus

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E' in circolazione da qualche giorno un'e-mail trappola alla quale potrei abboccare anch'io. Si tratta di un messaggio, questa volta senza allegati, che invita a cliccare su uno dei link contenuti al suo interno per accedere a un sito in cui è (sarebbe) possibile visualizzare varie gallerie fotografiche con gatti come soggetti (ecco perché potrei cascarci anch'io ^_^). Il link contenuto nel messaggio si chiama "View your kitty card now" e, apparentemente, rimanda a SuperLaugh.com , un sito totalmente innocuo da cui è possibile scaricare card con vari soggetti. In realtà il link reindirizza a una specie di sito clone che si presenta così: (fonte immagine F-Secure.com ) Cliccando su CLICK HERE o su uno dei link presenti nella pagina si scarica in realtà nel pc un eseguibile chiamato SuperLaugh.exe , che installa nella macchina il virus Email-Worm.Win32.Zhelatin.KI , un trojan già noto alle aziende produttrici di antivirus che permette al suo creatore di prender

P2P: il "Grande Fratello" ti guarda?

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Sta facendo il giro della rete in questi giorni uno studio, condotto da un trio di ricercatori dell'Università della California-Riverside, che ha come oggetto il numero delle possibilità di essere individuati dai detentori dei diritti di copyright mentre si bazzica nei circuiti peer to peer. Lo studio in questione, di cui parla tra gli altri ArsTechnica e The Inquirer , si intitola appunto "P2P: Is Big Brother Watching You?" (il titolo è tutto un programma), ed è disponibile qui in pdf. Occorrono due righe di spiegazione. Brevemente, le organizzazioni dei detentori dei diritti di copyright immettono in rete, specialmente nei circuiti p2p, una certa quantità di cosiddetti "fake user", che altro non sono che indirizzi IP fittizi in realtà riconducibili a organizzazioni tipo MediaDefender , che hanno il "compito" di tenere monitorato il traffico dati con lo scopo di carpire informazioni sugli utenti che in un determinato momento stanno condividendo fil