giovedì 10 marzo 2011

Rinnovabili: "faremo presto"


Sì, non c'è fretta. In fondo si tratta solo del destino di 100.000 famiglie. Curiosa la dichiarazione del cavaliere in proposito: "Il 'boom' del settore fotovoltaico determina sulle bollette dei cittadini un aggravio che era necessario calmierare". Un aggravio? Cioè, non ho capito, uno installa sul suo tetto un impianto fotovoltaico e tutto ciò determina un aggravio sulle bollette? Probabilmente ho capito male io, come al solito.

Però penso che tutti quelli che aspettano risposte dal governo sulle modalità del ripristino degli incentivi sulle rinnovabili, possono stare tranquilli. "Entro poche settimane il governo stabilirà il nuovo quadro di incentivi che consentirà alle aziende del settore la programmazione di investimenti", ha detto lui. Capito? Poche settimane. Viene in mente quando Scajola si dimise in seguito alla vicenda della casa pagata da qualcuno a sua insaputa. Berlusconi assicurò la nomina del successore al ministero dello sviluppo economico in capo a pochi giorni. Arrivò Paolo Romani dopo 5 mesi.

Vabbè, in fondo non è che si può pretendere più di tanto da un governo che ha fatto del nucleare la sua bandiera.

Nessun commento:

Chi vota ha sempre ragione

L'uscita di Salvini sull'esito delle elezioni russe non è da rigettare per il suo manifesto apprezzamento per Putin - Salvini è suo...