Leggo delle minacce mafiose rivolte a don Ciotti, e, facendo un po' mente locale, mi accorgo che i destinatari delle intimidazioni mafiose sono generalmente preti in prima linea, imprenditori che si sono ribellati, giornalisti scomodi, magistrati. Magari ho la memoria corta, ma ricordo di aver letto raramente di minacce rivolte a politici.
domenica 31 agosto 2014
A volte ritornano
Ho terminato A volte ritornano, una delle più celebri raccolte di novelle di Stephen King. A volte ritornano è, oltre che un libro e un film, anche una delle locuzioni credo più utilizzate nel linguaggio comune, specie nella sua accezione ironica. Dài, diciamo la verità: chi non ha mai usato questa espressione riferendosi, che ne so?, a un politico che torna alla ribalta dopo un periodo più o meno lungo di oblio, oppure a un musicista che pubblica un nuovo album a distanza di molto tempo dal precedente, oppure a un collega che torna al lavoro dopo un periodo di ferie? E si potrebbe continuare.
In realtà, questo libro, a cui sono molto affezionato perché è stato uno dei primi coi quali mi sono avvicinato a King, l'ho solo riletto. Lo lessi per la prima volta da ragazzino - credo fossi in prima o seconda media, o giù di lì - e, da quella volta, ha sempre avuto una posizione di rilievo nella mia libreria. L'ho sempre tenuto in vista, e ogni volta che ho avuto voglia, o che mi sono momentaneamente trovato sprovvisto di libri, l'ho preso in mano leggendo qualche racconto qua e là.
I racconti hanno quasi tutti come denominatore comune la paura, il mistero, e, cosa che forse molti non sanno, da molte di queste novelle sono stati tratti adattamenti cinematografici. Penso ad esempio a quello che dà anche il titolo alla raccolta, A volte ritornano, oppure a Camion, in cui si narra di alcune persone intrappolate in una specie di autogrill che cercano di sopravvivere in un mondo in cui macchine e camion hanno cominciato a vivere di vita propria, rivoltandosi contro chi le aveva progettate e costruite. Oppure penso a I figli del grano (il film relativo, Grano rosso sangue, ebbe una certa notorietà qui in Italia una ventina d'anni fa), in cui si leggono le vicende di una coppia, marito e moglie, che si ritrovano per caso in uno sperduto paesino del Nebraska, Gatlin, completamente circondato da infinite distese di campi di granoturco e abitato solo da una setta di pazzi assassini e fanatici religiosi.
In mezzo a tutti questi, uno dei racconti più belli è senz'altro L'ultimo piolo, la storia di due ragazzini, fratello e sorella, che si fronteggiano in una pericolosa sfida all'interno del granaio della fattoria dei genitori, mentre questi sono assenti. Alla ragazzina, Kitty, questa sfida col fratello arriverà ad un passo dal costare la vita, ma... beh, non ve lo racconto: in caso vi venga voglia di leggerlo vi rovinerei la sorpresa. Vi dico solo che il finale non è dolce, anzi, ma l'umanità che permea l'intera novella vale comunque la lettura.
Fa sempre un certo effetto rileggere libri e racconti già letti anni addietro, perché ci si imbatte in particolari, frammenti, scene, che magari alla prima lettura erano sfuggiti oppure capiti e interpretati in maniera diversa, e quindi ogni volta si aggiunge qualcosa di nuovo e/o diverso.
Dài, dite la verità (mi rivolgo ovviamente a chi non l'ha ancora preso in mano): non vi ho fatto venire voglia di leggerlo?
sabato 30 agosto 2014
Sana e meritevole d'essere riconosciuta
"L'omogenitorialità è sana e meritevole d'essere riconosciuta." Uh, adesso chi li sente i tradizionalisti, i puristi, i seguaci della famiglia ortodossa del mulino bianco sempre felice, scanzonata e sorridente; quelli che a tirar su i bambini devono essere inderogabilmente un maschio e una femmina, perché sennò i bambini vengono su male, complessati, rovinati.
Gli stessi che rifiutano come il demonio l'idea che genitorialità e biologia possano viaggiare su binari separati, come del resto ogni studio fatto su questa terra ha già dimostrato da anni.
Poveri bambini. Speriamo che Renzi li tuteli e li protegga, evitando di seguire le richieste di Scalfarotto e altri pericolosi sovversivi.
La valenza culturale degli 80 euro
Un presidente del consiglio serio non dice, con quell'aria strafottente, "ho letto in giro", come se si trattasse di dar credito all'oroscopo del mago Otelma, ma legge e verifica i dati reali forniti dalle rilevazioni economiche, e ammette che, effettivamente, questi benedetti 80 euro non sono serviti a niente. E non sposta furbescamente il tiro, prima dichiarando che dovevano rilanciare l'economia e poi, a flop conclamato, dicendo che si trattava di una misura culturale. La sceneggiata del gelato, poi, un misto tra e il patetico e il ridicolo, non merita neppure di essere commentata. Se sei un presidente del consiglio serio, caro Renzi, a una copertina satirica di un settimanale economico fai spallucce e tiri dritto, fregandotene. Siamo tornati ai tempi e ai livelli del cucù di Berlusconi alla Merkel, mentre dovremmo essere già un bel po' più in là.
La mia movida
E niente. Stasera sono giunto alla conclusione che la movida notturna riminese non fa più per me. Sì, è vero, da ragazzo ci andavo a nozze, ma adesso il traffico, il casino, il rumore, i clacson impazziti, le code interminabili a passo d'uomo sul lungomare. E poi la ressa, l'impossibilità di camminare senza urtare qualcuno, la lotta contro un fiume umano che ti ingloba e ti trascina con sé. E poi il tipo che ti vuole vendere le rose, quello che ti vuole fotografare, i truffatori improvvisati agli angoli dei marciapiedi che ti vogliono alleggerire il portafogli col trucco delle tre carte - sembra incredibile, ma ancora qualcuno ci casca. Poi, ancora, gli ubriachi, quelli che urlano, la musica (musica, vabbe'...) che arriva dalle macchine perennemente in coda, dai negozi, dai locali, le sirene impazzite delle ambulanze bloccate nei fiumi di lamiera. I pachidermici bus della linea 11, Rimini-Riccione, perennemente a passo d'uomo, stracolmi di ogni possibile varietà del genere umano. No, non sono più ragazzo - per fortuna, mi viene da dire - adesso la movida che apprezzo è quella tranquilla di casa mia, dei miei libri, delle mie gatte, delle passeggiate con Chiara sulla pista ciclabile, fino alla gelateria, e la possibilità di starmene seduto con lei a chiacchierare a un tavolino riuscendo ad ascoltare ciò che dice. E poi la mia chitarra, il pianoforte, la gatta che dorme pigramente sul suo sgabello, e io che alle 2.39 mi ritrovo qui a scrivere. Lasciatemi questa movida, che in fondo non è affatto male.
giovedì 28 agosto 2014
Facebook, perché devo installare Messenger?
Ho dato un'occhiata, per curiosità, alle recensioni e ai commenti che gli utenti lasciano su Play Store, lo spazio web da cui si scaricano le applicazioni per i dispositivi mobili equipaggiati col sistema operativo di Google. Beh, ce ne sono una montagna simili, se non uguali, a quello che vedete qui sopra.
La principale obiezione degli utenti riguarda l'obbligo imposto da facebook di scaricare e installare un'app supplementare, che ovviamente occupa memoria e consuma batteria, per svolgere una funzione (chat e messaggi) che è già compresa nella app principale facebook. Non che scaricarla e installarla sia un'operazione complicata, intendiamoci, è che si tratta agli occhi degli utenti di una perfetta inutilità, quale in effetti è.
Neppure io l'ho installata, in primo luogo perché il servizio di messaggistica lo uso pochissimo, e poi perché, all'occorrenza, si può aggirare il problema utilizzando facebook tramite browser anche sui dispositivi mobili. Faccio una previsione: se le proteste degli utenti continueranno in questo modo, entro l'anno Zuckerberg eliminerà questa perfetta inutilità.
Magdi Allam e l'islamofobia
Flop 80 euro certificato
Nel totale disinteresse dei media, specie quelli filo-renziani, cioè quasi tutti, l'Istat pubblica i dati relativi ai consumi al dettaglio nel mese di giugno. Giugno ha una sua importanza dal punto di vista della rilevazione perché è il primo mese in cui tutti gli aventi diritto ai famosi 80 euro ne hanno avuto piena disponibilità. Bene, rispetto a maggio la crescita è stata zero, cioè non si è mossa una foglia. Anzi, se l'analisi si allarga su base annuale, la contrazione delle vendite al dettaglio è stata del 2,6%.
Ora, che questi benedetti 80 euro siano stati un flop lo aveva già ammesso pure Padoan; adesso, coi dati dell'Istat, abbiamo la conferma anche dai numeri.
mercoledì 27 agosto 2014
Figlie e padri
Ogni volta che un figlio compie gli anni, in genere qualche pensiero viene sempre. Che poi, pensandoci, i pensieri sono quasi sempre quelli: come passa in fretta il tempo, sembrava un fagottino appena ieri, loro crescono e noi invecchiamo e cose di questo genere. Però, 18 anni... certo, se si guarda la cosa dal punto di vista del freddo e asettico sommarsi dei numeri, è solo l'anno che segue il 17 e precede il 19. Se invece la si guarda da un'angolazione meno cinica e più umana, è quasi sbalorditivo che praticamente senza che tu te ne sia accorto ti ritrovi con una maggiorenne in casa. Insomma, quel tocco di ragazza che impiega ore a truccarsi e a scegliere cosa mettere prima di uscire, è sempre quella che l'altro giorno ti svegliava di notte strillando dalla fame, e ti costringeva a cercare una farmacia notturna in cui prendere il Nidina. E allora è qui che capisci che 18 anni non sono né molti né pochi, ma relativi alla angolazione da cui li guardi.
Diciotto anni sono un lasso di tempo sufficiente anche per gettare uno sguardo all'indietro, fare qualche bilancio. Ma è un esercizio che, niente niente che posso, cerco di evitare, anche perché non ne esco bene. Insomma, il premio padre dell'anno, se ci fosse, in questi 18 anni l'avrei vinto ben poche volte. La parte del leone nel tirar su le nostre figlie l'ha infatti sempre fatta Chiara. Certo, non è che io non ci sia stato, ma sostanzialmente ho sempre avuto un sacco di cazzi per la testa (il lavoro, la musica, i libri, i computer, ecc.) che non mi hanno consentito di essere un padre come dio comanda. E adesso che a 44 anni mi ritrovo con una figlia maggiorenne e un'altra che lo sarà tra un anno, mi rendo conto di aver perso parecchio del periodo più bello della vita, quello in cui i figli crescono. Di questo mi rammarico, ma d'altra parte la perfezione non è di questo mondo, come si dice, e forse la categoria dei padri imperfetti non è così esigua - mmh... starò mica cercando di autoassolvermi, per caso?
Vabbe', sono le 22.39, chiudo e vado a dormire, ché domattina mi suona presto.
Chiara, Michi e Fra: vi voglio bene.
martedì 26 agosto 2014
Senatori e macumbe
Calderoli chiede al papà della Kyenge di togliergli la macumba. Cioè, voi vi rendete conto, vero, che questo qui è un senatore della repubblica italiana (oltretutto è uno di quelli che ha messo mano alla Costituzione per la riforma del Senato)?
Prescrizione e intercettazioni, siamo ancora qui
Capire in che direzione dovrebbero andare questi interventi non è difficile, basta fare un po' mente locale e andare indietro con la memoria a quando Berlusconi, ancora in sella, si sbatteva come un ossesso per ottenere le stesse identiche cose. Difficile dimenticare, all'epoca, chi fosse il suo più stretto trombettiere riguardo questi temi: Angelino Alfano, ovviamente, quello che, da ministro della Giustizia (sic!), per perorare la causa del suo padrone riguardo le intercettazioni se ne uscì con quel fantastico "Tutti gli italiani sono intercettati!" Una cazzata di dimensioni tali che neppure Ferrara al suo meglio avrebbe partorito.
Ecco, sono passati gli anni e siamo ancora qui. Stesso scenario. Alfano (Berlusconi) vuole da Renzi l'accordo per mettere mano a questa roba qua e Renzi... già, e Renzi?
Detassiamo l'iscrizione alle paritarie?
In attesa di capire meglio la faccenda dell'abolizione delle supplenze, la ministra Giannini, dal pulpito del Meeting di Rimini (e da dove, altrimenti?) ha detto che si pensa a una forte detassazione delle iscrizioni alle scuole paritarie e confessionali.
Come notate, questo qui si conferma essere, ogni giorno di più, un governo di sinistra.
lunedì 25 agosto 2014
Lasciamo stare, va'...
Sembra che Salvini si sia prefisso un solo scopo nella vita: abolire Mare Nostrum, come se fosse l'origine di ogni male. Ora, tra tutti quelli che applaudono belanti a ogni rutto che pubblica, qualcuno si sarà chiesto se è effettivamente questo il problema? Ho molti dubbi. Beh, me lo chiedo io, anche se non sono una delle sue pecore belanti.
Mi chiedo: Salvini è veramente convinto che abolendo l'operazione Mare Nostrum gli immigrati non arriveranno più sulle nostre coste? In caso non fosse chiaro, stiamo parlando di persone che non vengono qua a fare passeggiate, non arrivano sulle nostre coste pensando: massì, andiamo là a vedere che c'è e poi semmai torniamo indietro. Stiamo parlando di persone che non hanno più niente da perdere, che fuggono perché l'alternativa è la morte per miseria, fame o guerra (o tutte queste cose assieme). E credete davvero che a questi importi qualcosa che l'operazione Mare Nostrum sia attiva oppure no? Questi qui si imbarcherebbero anche se sapessero di correre il rischio di venire accolti a fucilate, perché sanno che di là la loro sorte sarebbe comunque segnata. Arrivavano quando Mare Nostrum non esisteva, arrivano adesso che c'è e arriveranno dopo, quando non ci sarà più. Invece di sparare cazzate strumentali e propagandistiche, Salvini contribuisca proponendo soluzioni serie, visto che oltretutto è lautamente pagato per questo. Soluzioni serie? Salvini? Lasciamo stare, va'.
Niente 80 euro ai pensionati
E niente, è solo una delle tante promesse incautamente date in pasto agli elettori e non mantenute. Da questo punto di vista c'è da dire che Renzi ha perfettamente appreso la lezione impartitagli dal suo nume tutelare, il tipo delle cene eleganti.
Vicino all'eugenetica
Tutto nasce da un tweet dello scienziato britannico Richard Dawkins, col quale, prendendo spunto dal caso di una donna in stato interessante al cui è feto è stata diagnosticata una gravissima malformazione, ha detto che mettere al mondo un feto gravemente malato è immorale. L'aggettivo immorale, questo è bene precisarlo, Dawkins lo utilizza intendendolo come contrario al buon senso - come fa notare giustamente Malvino sul suo blog, è facile rendersene conto leggendo Il gene egoista, uno dei suoi libri.
La questione è delicata, me ne rendo conto, e ha moltissime implicazioni: etiche, morali, religiose, e relative alle convinzioni personali. Per quanto mi riguarda, in questi casi anche io sono favorevole all'interruzione di gravidanza. Ormai le diagnosi prenatali sono diffusissime e utilizzate da tantissime donne, ed è normale che sia così, perché credo che sia desiderio naturale e primario di ognuno avere un figlio che sia sano, piuttosto che uno gravemente malato fin dalla nascita. E visto che la scienza, oggi, ci dà la possibilità di conoscere praticamente da subito lo stato di salute del nascituro, credo anch'io che sarebbe contro ogni buon senso fare finta di niente.
domenica 24 agosto 2014
Alternative
I casi sono due: o Salvini non capisce un cazzo di ciò che scriveva De André, oppure sta parlando di un suo omonimo a me sconosciuto. Altre spiegazioni non ne vedo.
(Gli ho linkato questo nei commenti. Chissà, magari riesce a scrollarsi di dosso un po' di quell'ottusità che lo opprime.)
Il femore dell'alieno su Marte?
L'osso di un alieno su Marte. E i giornali mica si buttano via, ma va' là, quelli ci si buttano a pesce, scherziamo? Titoli su titoli. D'altra parte Giacobbo l'abbiamo o no inventato noi?
Gli unici alieni che meriterebbero di finire su Marte a scrivere le loro cazzate si trovano nelle redazioni di certi giornali.
Di chi è la legge del taglione
Non è che io voglia mettere in dubbio le tesi sostenute da Camillo Langone sul Giornale, ci mancherebbe, mi permetto solo di far notare che la legge del taglione, contemplata nel secondo capitolo del Corano (Sura della Vacca), se non ricordo male è contemplata anche nella Bibbia, precisamente nel Levitico. Magari è espressa in maniera più edulcorata, ma è quella.
Insomma, se il Langone si basa su questo per affermare che il cristianesimo è migliore dell'Islam, forse avrebbe potuto prendere un altro esempio più pertinente.
sabato 23 agosto 2014
Quella virgola in più
Sto leggendo il racconto Campo di battaglia, una delle novelle contenute nel libro A volte ritornano, e trovo: "Scagliò il cuscino, che li colpì, mandandoli a gambe all'aria, poi urtò la scatola, aprendola del tutto." Ora, ditemi voi che ci sta a fare la virgola tra le parole "colpì" e "mandandoli". Niente. Già è abbastanza fastidiosa quella tra "scatola" e "mandandoli", ma quella precedente non c'entra niente, è d'intralcio alla fluidità della frase. Se infatti proviamo a toglierla, risulta: "...che li colpì mandandoli a gambe all'aria..." Non è più scorrevole e comprensibile la frase, così?
Ecco, adesso che mi sono tolto questo sassolino potete chiamare uno psichiatra anche per me.
La favoletta del raptus
Da far leggere ai giornalistucoli de noantri che continuano a menarla con la favoletta del raptus ogni volta, purtroppo spesso, che ci si scanna in famiglia.
(...)
Che stavano facendo i Tornado?
Il colonnello dell'aeureonatica Urbano Floreani smentisce categoricamente che, come qualcuno ha già cominciato a ipotizzare, i due aerei si stessero affrontando in una specie di temeraria sfida tra colleghi, adducendo la storia della professionalità dei piloti, delle molte missioni alle spalle, ecc., come se ci fosse una correlazione accertata tra professionalità e voglia di provare qualche scarica di adrenalina.
Vabbe', aspetteremo la fine dell'inchiesta e, forse, sapremo cosa stavano combinando quelli là.
venerdì 22 agosto 2014
Armi italiane in Iraq?
Alcune persone stanno cominciando a interessarsi alla questione dell'invio di armi dall'Italia ai curdi iraqeni. Niente di irregolare, intendiamoci, dal momento che l'invio è stato deciso a livello governativo (a proposito: a livello etico e di coscienza il Pd non ha niente da rimproverarsi?), ma alcune cose circa la provenienza di quelle armi sembra si sia scoperto. E forse non è tutto così luccicante come vogliono farci credere.
(...)
Non so se avete letto le notizie di cronaca di questo ultimo periodo. Cronaca nera, intendo. Beh, se l'avete fatto, vi sarete accorti che gli episodi di sangue che si verificano all'interno del nucleo familiare sono frequentissimi, tanto da non meritare piu' neppure il titolo di prima pagina: padri e madri che si uccidono a vicenda, oppure che si accaniscono sui figli, grandi o piccoli che siano - l'ultimo e' roba di oggi, nel catanese: il padre che accoltella la figlia dodicenne.
Ecco, boh, non so, a me 'ste cose fanno ancora impressione, e molto, e, chissa' perche', ogni volta mi viene in mente quella pubblicita' del Mulino Bianco.
Ebola e ringraziamenti
Il medico guarito da Ebola ha ringraziato Dio per avergli salvato la vita. Bello. Quando la gioia e la contentezza, alle quali ovviamente ci uniamo, saranno un po' sopite, magari il suddetto medico troverà cinque minuti per chiedersi come mai la sua vita sì e quella di altre migliaia di persone no.
Magari, avendo voglia di spingersi un tantino più in là, chiedersi anche come mai il dio che l'ha salvato abbia permesso che contraesse la malattia. Non sarebbe stato più semplice e logico evitargliela tout court?
giovedì 21 agosto 2014
Perché Twitter deve decidere per me?
Io quel video non l'ho cercato e non l'ho visto perché non avevo alcun interesse a farlo, qualcun altro avrà voluto vederlo. Ha fatto bene? Ha fatto male? Non so, deciderà lui. Perché deve decidere una piattaforma web?
Genny 'a carogna va a piedi
Roba da poco, intendiamoci, ma una di quelle notizie in grado di metterti addosso un certo buonumore, ché qua ci si accontenta di poco.
(Tutto questo ammesso che al tipo freghi qualcosa della patente come documento necessario per guidare, ovviamente.)
E dopo l'Expo?
Vi siete mai chiesti cosa succederà dopo che l'Expo sarà finito? Le varie ipotesi le spiega il buon Barbacetto sul Fatto, segnalando come l'eventuale vincitore del bando pubblicato per l'assegnazione dei terreni potrebbe essere solo un santo, visti i soldi che dovrà sborsare e i vincoli a cui dovrà sottostare.
Non voglio gufare, ma quanto ci scommettete che tra qualche anno resterà un milione di metri quadri di strutture abbandonate a se stesse?
mercoledì 20 agosto 2014
Daniza
Scusate, non vorrei sembrare superficiale o eccessivamente ingenuo, ma qualcuno mi può spiegare il motivo per cui stanno cercando di catturare l'orsa Daniza? No, perché io mica l'ho capito. Da quel che ho letto, l'animale ha solamente cercato di fare ciò che la natura ha previsto che faccia: difendere i suoi cuccioli. Certo, il cercatore di funghi non aveva intenzione di fare del male né a lei né alla prole, ma questo l'orsa mica lo sapeva. Si è accorta del rompicoglioni impiccione e, secondo il suo istinto, l'ha qualificato come potenziale pericolo.
Quindi, per quale motivo dovrebbe essere catturata e rinchiusa?
Una sana estinzione
Tanto ormai, è dimostrato, siamo una razza maledetta e a vivere su questa terra non siamo capaci, quindi tanto vale sperare in una salutare estinzione, no? Questo povero pianeta l'abbiamo ormai ridotto a una pattumiera a cielo aperto, avevamo solo questo e non siamo stati capaci di preservarlo un pochino, non siamo mai stati capaci di vivere in pace, siamo egoisti, meschini, approfittatori, prevaricatori, gretti, insensibili, bellicosi, rancorosi, tagliagole. Ci facciamo la guerra e ci ammazziamo spesso per delle cazzate, e allora la soluzione, drastica ma necessaria, sapete quale sarebbe? Vi ricordate, una sessantina di milioni di anni fa, quel meteorite che spazzò via i dinosauri? Ecco, ce ne vorrebbe un altro che spazzasse via in egual modo la razza umana. Pensate che pulizia: via i fanatici religiosi di ogni tipo, via gli imbecilli, via i guerrafondai, gli idioti, gli sfruttatori, i giornalisti alla Sallusti. Certo, come danno collaterale verrebbero spazzati via anche quei pochi che non rientrano nelle citate categorie, ma nel complesso tutta l'operazione sarebbe salutare e benefica. Dopo la caduta del meteorite, ci sarebbero alcune centinaia di secoli di buio e polvere e poi, piano piano, alla stessa maniera di 60 milioni di anni fa, la vita lentamente ricomincerebbe il suo ciclo.
E magari, chissà, col tempo potrebbe nascere una nuova razza umana fatta un pochino meglio di quella attuale. Con buona pace di tutti i tagliagole del mondo.
martedì 19 agosto 2014
La coerenza di Tavecchio
Poi, per quel mi riguarda, a cagare poteva andarci prima e ci puo' andare tranquillamente anche adesso.
Che fa Barbara Spinelli?
(...)
Cioe', per dire, tu sei li' in casa che ti occupi dei fatti tuoi e due simpatici aerei militari giocano a fare l'autoscontro sopra le tue tegole. Certo, stavolta e' andata bene, sembra, ma santiddio, non potete andare a fare le vostre piroette sul mare o in luoghi disabitati?
Prelievo sopra i tremila euro?
Si vocifera di un prelievo extra sulle pensioni attorno ai tremila euro mensili lordi, provvedimento che riguarderebbe circa 800.000 italiani. L'eventuale gettito andrebbe a finanziare la defiscalizzazione di nuove assunzioni, se ho capito bene. A destra s'incazzano, ovviamente. Che dire? Considerando che la media delle pensioni corrisposte se non ricordo male viaggia sugli 800 euro al mese, non credo sia la morte di nessuno se i fortunati che ne prendono 3000 si privano di una percentuale.
Detto cio', pero', e se mai questa cosa si fara', sara' una delle tante promesse mancate di Renzi, dal momento che fu lui a promettere che al rientro dalle vacanze non ci sarebbero state ne' manovra ne' nuove tasse. E se non e' una tassa questa...
Michael Brown
Gia' la versione delle autorita' non sta ne' in cielo ne' in terra. Ma mettiamo che sia vera, che cioe' il povero Michael Brown abbia davvero tentato nella collutazione di sottrarre la pistola al poliziotto: e' un motivo sufficiente per scaricargli addosso 6 (sei) colpi d'arma da fuoco?
Maddai.
lunedì 18 agosto 2014
Chi va e chi resta
Così, per dire
Così, per dire.
domenica 17 agosto 2014
L'orrore fuori dai libri
Certo che è strano. M'imbatto in questa notizia mentre sto (ri)leggendo "A volte ritornano", una delle raccolte di novelle dell'orrore più famose di King - ci andavo matto da ragazzo ma mi piacciono ancora molto - e penso a come sia strano, a volte, che fantasia e realtà si sovrappongano tragicamente in questo modo. Magari noi siamo convinti, o cerchiamo di autoconvincerci, che l'orrore sia solo nelle opere di fantasia (libri, film, ecc.), e invece esiste purtroppo anche nella realtà. Anzi, gli scrittori di questi generi prendono spunto proprio da ciò che accade nel mondo reale.
Triste ma è così.
sabato 16 agosto 2014
Mohammed supera i nomi inglesi (da almeno 4 anni)
Grande scoop di Magdi Allam: nel Regno Unito i nuovi nati a cui viene dato il nome Moahmmed (Maometto) hanno superato quelli a cui vengono dati i tradizionali nomi inglesi: John, Harry, George, ecc. "Per la prima volta nella storia della Gran Bretagna un nome straniero supera quelli autoctoni tra i neonati", strilla scandalizzato il nostro dalla sua pagina facebook, citando un articolo letto sul Giornale - e dove, altrimenti?
Accidenti, questa sarebbe grossa davvero. Peccato che quello che Allam sventola come uno scoop sia in realtà roba vecchia di almeno 4 anni. Repubblica, ad esempio, ne parlava già in questo articolo datato 29 ottobre 2010, nel quale fra l'altro si legge: "Nessuno per il momento se ne lamenta, nessuno dà l'allarme sul tramonto dell'identità britannica. Al contrario,i giornali, anche quelli filo-conservatori e più critici delle libere frontiere all'immigrazione, spiegano che il sorpasso di Mohammed non è il risultato di un incremento del numero dei musulmani del Regno Unito, che rimane pressochè invariato, intorno ai 2 milioni di persone su un totale di 60 milioni di abitanti."
Quindi, ricapitolando, si tratta di una notizia vecchia di 4 anni di cui neppure agli inglesi sembra fregare una beata cippa. Però Allam è preoccupato. Anch'io sono preoccupato: per lui.
Trattare con i terroristi? No
Alessandro Di Battista ha sollevato un pandemonio con le sue dichiarazioni riguardo i terroristi dell'Isis. Riassumendo brutalmente, il deputato grillino ha detto che sotto certi punti di vista le loro ragioni sono condivisibili e che con loro si potrebbe pure trattare. Com'era logico aspettarsi, il putiferio si è scatenato immediatamente e gli epiteti poco lusinghieri sono volati a camionate. Il problema, però, e ormai lo sapiamo bene, è che chi insulta lo fa prendendo come pretesto solo alcune parti di un discorso o di una dichiarazione, in genere quelle che si prestano meglio alla causa, invece del tutto. In questo modo è più facile far passare l'idea che il dichiarante abbia detto una castroneria e dileggiralo di conseguenza. Nel caso di Di Battista è stata presa la frase dove si auspica un dialogo con questa gente e da lì è partito il fuoco di fila.
Siccome non mi fido di quello che scrivono i giornali, sono andato a leggermi l'intero intervento del deputato grillino: questo, e devo dire che l'ho trovato abbastanza interessante e sostanzialmente esatto. Ovviamente, non essendo io uno storico, mi affido alla memoria, e mi pare che l'analisi storico/politica fatta da Di Battista partendo da quando Francia e Inghilterra si divisero ciò che restava dell'impero Ottomano sia sostanzialmente corretta. Corretta è anche la parte in cui Di Battista analizza la successione degli interventi USA in Iraq, Iran e Afghanistan. Sappiamo tutti, ad esempio, che Saddam Hussein era grande amico degli USA finché non decise di invadere il Kuwait; sappiamo bene che le armi di distruzione di massa utilizzate come pretesto per rovesciare Saddam non furono mai trovate e le uniche esistenti, i gas utilizzati dal regime iraqeno per gasare i curdi, erano state fornite proprio dall'amministrazione USA. È vero anche che, alternativamente, gli USA hanno imbottito di armi sia l'Iran che l'Iraq, e che questi due hanno potuto ammazzarsi a vicenda per anni proprio grazie agli armamenti forniti dagli USA. Sappiamo bene, infine, che, seppure indirettamente, gli USA nel corso degli anni si sono macchiati degli stessi crimini di quei terroristi dell'Isis che oggi combattono. Ma basta questo per giustificare una qualsiasi forma di dialogo con questi ultimi? No, non basta assolutamente, ed è qui che a mio parere Di Battista sbaglia, e di grosso.
Con questi non si tratta, né si ragiona, perlomeno finché non saranno stati ridotti a più miti consigli. Non c'è alcuna ragione, economica, sociale, politica, o quello che volete voi, che possa giustificare i genocidi in corso perpetrati da questi terroristi fanatici, e neppure il fatto che gli USA abbiano fatto altrettanto è una ragione valida. Io non ce la faccio, come fa Di Battista, a "smetterla di considerare il terrorista un soggetto disumano con il quale nemmeno intavolare una discussione." Però, magari, lui è più bravo di me.
Ricordi di libreria
Deviazioni teologiche della chiesa cattolica
venerdì 15 agosto 2014
Vu cumprà, Alfano e Treccani
"Nella propria base dati lessicale, Treccani registra l’espressione ‘vu cumprà’ a scopo di documentazione, senza volerne in alcun modo legittimare l’uso. In altre sezioni del portale, trattando in forma più distesa di questa specifica espressione, ne sottolinea espressamente il registro d’uso spregiativo."
La risposta della Treccani al ministro Alfano, dopo che questi, pateticamente, aveva dichiarato che il sostantivo "vu cumprà" compariva anche nella suddetta enciclopedia.
Vergognamoci per lui.
Non c'è (c'è, c'è) un problema Italia
L'ottimo Giulio Zanella, dati alla mano, spiega perché Renzi quando dice che "non c'è un problema Italia perché l'Europa è tutta in frenata" è intellettualmente disonesto. In altre parole: ci sta prendendo per i fondelli.
Modelli economici disumani (in Corea)
Chi arma Israele
La Spagna e l'Inghilterra, dopo una serie di dibattiti nei rispettivi parlamenti, hanno deciso di fermare la vendita di armi allo stato israeliano. Da noi non solo una simile discussione non si è neppure vista, ma, dati alla mano, continuiamo allegramente a essere il primo paese europeo fornitore di armamenti a Israele (41% del totale).
La non-recessione della Germania
Capisco che in Italia abbiamo il giornalismo che abbiamo, ma vorrei far notare che la Germania non è in recessione, ha solamente registrato un calo (-0,2%) della sua produzione che ha portato il PIL da +0,7 a +0,5. È una cosa ben diversa dalla recessione. Per quella ci siamo già noi.
giovedì 14 agosto 2014
Alfano, Renzi e l'articolo 18
Per quei pochi che ancora non lo sapessero, l'art. 18 dello statuto dei lavoratori è il cardine della disciplina limitativa dei licenziamenti e quello che assicura le più ampie garanzie ai diritti di chi lavora, compreso quello di non venire licenziati solo perché si sta sulle balle al datore di lavoro, ad esempio. Già l'efficacia di questo articolo era stata ampiamente ridimensionata dalla famigerata legge Fornero, che il Pd, notoriamente sempre dalla parte di chi lavora, aveva votato senza battere ciglio, adesso arriva Renzi in combutta con Alfano: provano a dargli il colpo di grazia.
Mi girano leggermente le balle.
mercoledì 13 agosto 2014
Fuori dalla rete
Il tipo (un tipo a caso) non ha il pc, è fuori dalle cose della rete, e non appena provi a nominargli facebook, blog e compagnia bella, ti guarda come se avessi nominato belzebù. Per lui i social network sono il male assoluto e si domanda che gusto provino quelli che li frequentano a mettere in piazza i cazzi propri. Tu ti armi di pazienza e provi a spiegargli che è vero: spesso i social pullulano di soggetti che non hanno niente da fare e trascorrono il tempo scrivendo scemenze, spesso di portata megagalattica, ma il nodo della questione è che i soggetti in questione le suddette scemenze le sparerebbero anche se fossero al bar, o in piazza, o al lavoro. Insomma, se uno è un cazzaro da bar lo è indipendentemente dalla piattaforma, virtuale o reale, utilizzata per seminare le sue scemenze.
Allargando un po' il discorso, c'è da considerare un altro aspetto della faccenda. I social network, a prescindere dall'uso che se ne fa, sono solo un aspetto di internet, un modo di utilizzarla che a mio avviso ne svilisce un po' il valore, perché la rete - questa è una cosa che a molti credo sfugga - rappresenta un privilegio che nessuna generazione umana ha mai avuto da quando l'uomo si è affacciato sulla terra, e il privilegio è quello di avere a portata di clic praticamente tutto lo scibile umano, un privilegio che, ad esempio, già alla generazione precedente era negato. Ecco perché utilizzare la rete solo per scambiarsi cretinate su whatsapp equivale a svilirne il valore. E al tipo di cui sopra dico: rimani pure nel tuo passato, quando ti accorgerai cosa hai perso sarà sempre troppo tardi.
Don Gelmini
Ho dato una letta alla sua biografia, anche se alcune cose le sapevo già. Nel complesso, direi luci e ombre, anzi, mi sembrano molte di più le ombre. Non ve la prendete, vero, se dico che sono molto più dispiaciuto per la morte di Robin Williams?
Non c'è più rispetto
Io posso anche accettare di mettermi a tavolino per cercare di capire cosa sia l'Isis, cosa rivendichi, a cosa aspiri, ma chiedere di avere rispetto per chi sta mettendo in atto un genocidio con meticolosa determinazione, no, mi spiace, non se ne parla.
martedì 12 agosto 2014
Robin Williams
Molti siti parlano di sicuro suicidio, altri ci vanno più cauti, limitandosi a inserirlo nel novero delle ipotesi. Ma non è questo l'importante. L'importante è che se n'è andato un personaggio a cui moltissime persone hanno legato un pezzettino della loro vita, magari anche solo per una piccola scena di un suo film. Penso che Robin Williams sia ricordato su tutta internet con commozione perché sostanzialmente i suoi film erano umani, trasudavano umanità, che è uno dei sentimenti che le persone nel loro insieme stanno via via perdendo. Il mondo e la società, oggi, non insegnano più a essere umani, ma insegnano il cinismo, il fregarsene; insegnano a dare valore alla sciatteria, alle insulsaggini, e questo è uno dei motivi, credo, per cui a Robin Williams riserveremo sempre un posto particolare nei ricordi. Perché nei suoi film c'era l'essere umano. Quando se ne andrà, che ne so?, Stallone ad esempio, per cosa lo ricorderemo? Probabilmente per essere stato niente di più che una macchina sparattutto che ammazzava i nemici a frotte, un po' come la scarica di un fucile a pallini fa fuori un nugolo di storni. Volete mettere la differenza con un umile insegnante che ti insegna a capire il valore della poesia o un semplice speaker di una radio in Vietnam che con le sue canzoni riesce a trasmettere sentimenti anche in mezzo alle carneficine? Non è che qui si voglia divinizzare o mitizzare quello che in fondo è stato un semplice attore hollywoodiano, intendiamoci - ce ne sarebbero un oceano prima di lui - ma ricordare con affetto un personaggio che con i suoi film è riuscito a trasmettere umanità. E guardate che non è poco, oggi.
18 anni
Penso che come regalo di compleanno possa andare bene, no? :)
(Approfitto per ringraziare tutto lo staff di Fly Zone Fermo, e faccio loro pure un po' di pubblicità perché la meritano tutta. Un ringraziamento particolare va ad Alberto, quello che vedete nelle foto, l'istruttore che domenica scorsa ha accompagnato Michela nel lancio col paracadute, mio collega di lavoro nonché amico personale. Ah, dimenticavo: io ho paura dell'aereo e una cosa così non la farò mai.) :)
Raccomandazioni bergogliane
lunedì 11 agosto 2014
Due in un giorno, quelle di Alfano
Difficile mettere insieme due stupidaggini in un giorno solo. Ci è riuscito oggi l'immarcescibile Angelino Alfano, quello dallo sguardo penetrante e profondo. La prima è quella sui vu' cumprà che avrebbero stancato gli italiani. Intendiamoci, non è completamente sbagliato l'assunto in sé - è innegabile che moltissima gente si sia stancata di avere sempre tra i piedi questi petulanti venditori di carabattole - ma ho il fondato sospetto che lo stesso numero di italiani, se non maggiore, sia altrettanto stanco di avere tra le appendici pendule Alfano.
La seconda stupidaggine riguarda l'appello a Renzi di abolire l'art. 18 dello statuto dei lavoratori, per i nuovi assunti (nuovi assunti?), entro agosto. Se al posto di Renzi ci fosse uno anche solo minimamente di sinistra, lo avrebbe mandato a cagare senza passare dal via, ma Renzi guida un partito che notoriamente con qualsiasi cosa che si richiami a sinistra non ha più niente a che fare da un pezzo. E infatti quelli del Pd si sono subito premurati di tranquillizzarlo dicendo che la questione è in agenda. Ecco, non credo serva aggiungere altro, tranne un pensiero triste per quelli che alle scorse primarie hanno pagato due euro per avere Alfano ministro.
domenica 10 agosto 2014
Colpa del bicameralismo?
Come ammette lo stesso Scalfari, la media delle leggi partorite dallo stato italiano è perfettamente in linea con quelle degli altri paesi europei, anzi, ne produciamo pure di più. I problemi, quindi, non stanno nel bicameralismo, ma altrove, ed è piuttosto facile capire dove. E Renzi lo sa benissimo. Ma forse è troppo impegnato a fare pissi-pissi col delinquente per ammetterlo.
Nomadi e famiglia Sacchini
Il primo concerto dei Nomadi lo vidi nel 1983, all'età di 13 anni. Poi non mi sono più fermato. Sono passati gli anni, mi sono fidanzato, sposato, è arrivata la prole, ma i Nomadi sono sempre rimasti una mia passione. Come è noto, le passioni sono contagiose, e la mia famiglia ne è (volente o nolente, direi :)), rimasta coinvolta.
Venerdì sera hanno tenuto un concerto a Novafeltria, una mezzoretta di macchina da dove abito, e quindi abbiamo preso l'occasione al volo. È stato anche il regalo che io e Chiara abbiamo fatto a Michela, nostra figlia più grande, che in questo mese diventa maggiorenne.
La festeggiata :)
Francesca e Michela.
E infine, immancabili, le foto di rito con alcuni di loro: il grande Beppe Carletti, Massimo Vecchi e Cico Falzone.
Durante il concerto c'è stato anche qualcuno che si è divertito a farsi i cavoli miei, riprendendo la mia chioma e le mie attività su facebook. Lui sa chi è, e sa anche che me la pagherà :)
Ah, una raccomandazione: se capitano i Nomadi nelle vostre zone, andateli a vedere. Non è pubblicità, è una calda raccomandazione da amico. :)
sabato 9 agosto 2014
Scie chimiche e lui
Una volta, quando ero ancora su twitter, fui bloccato da Red Ronnie perché l'avevo spernacchiato dopo che aveva affermato che il terremoto in Emilia del 2012 era stato previsto dai Maya. E pensare che una volta mi piaceva, come giornalista. Le sue trasmissioni sulla musica degli anni '60 le trovavo interessantissime. È triste, a volte, rendersi conto che persone che stimavi sono in realtà dei poveri creduloni. E ancora più triste è che, grazie alla loro notorietà, spargano letame bufalaro-complottistico ai 4 venti.
Bah...
Da Galileo in qua
"Gli occhi li usamo eccome," gli risponde il teologo, "coi nostri occhi abbiamo letto tutti i trattati di Tolomeo e di Aristotele, e quelli non si discutono." Alla fine i tre se ne vanno, dopo essersi rifiutati di provare a osservare la volta celeste con lo strumento di Galileo.
Sono passati cinque secoli da quei fatti, molte cose sono cambiate, ma molte sono rimaste tali e quali; è cambiata magari la cornice, ma il contenuto, la sostanza, sono rimasti, tranne alcune eccezioni, quelli. Anche oggi, come allora, chiunque voglia provare a proporre visioni nuove, senza necessariamente essere rivoluzionarie, chiunque provi a mettere in dubbio o a scostarsi da certi dogmi, certe abitudini consolidate, viene visto come un pazzo, o, nella migliore delle ipotesi, qualcuno da cui guardarsi perché potrebbe essere pericoloso.
Ah, dimenticavo: sto leggendo 'sta roba qua.
venerdì 8 agosto 2014
State sereni, non è ancora passata
Vorrei far presente a quelli che magari non fossero al corrente, che i titoloni cubitali dei siti che fanno intendere che i giochi siano fatti, andrebbero un tantino ridimensionati, perché qualcuno potrebbe convincersi che già da domani il Senato sia elettivo e il bicameralismo perfetto cancellato. Beh, non è così. Il testo licenziato dal Senato dovrà adesso tornare alla Camera dando così inizio alla cosiddetta "navetta", ossia la procedura prevista dalla Costituzione per le modifiche alla Costituzione medesima. Insomma, è una faccenda che andrà avanti ancora alcuni mesi, anche se, come pronosticano molti, alla fine i numeri per completare la porc... ehm, l'opera il governo li avrà. Come ho già scritto altre volte, ma ci tornerò, a me questa riforma non piace per tutta una serie di motivi, e spero che alla fine non passi. Non per disfattismo o "sfascismo", ma per una serie di ragioni che a me paiono validissime.
giovedì 7 agosto 2014
L'Ebola di Salvini
Ci sarebbe da avvisare Salvini che il primo caso di Ebola in Europa, di cui andava cianciando ieri sulla sua pagina facebook, è una bufala. È vero che in Spagna si è verificato un caso, ma non ha nulla a che fare con l'immigrazione né, tantomeno, con Mare Nostrum. Per la cronaca, si tratta di un anziano missionario spagnolo, contagiato dalla malattia in centro Africa, che il governo iberico ha mandato a prelevare con un aereo per essere curato in Spagna. Tutto qua.
Ora, io capisco che Salvini deve tirare acqua al suo mulino, e capisco anche che il quoziente intellettivo della massa di rincoglioniti che lo commentano entusiasti non è nelle condizioni di verificare le palle che racconta, ma trovo che soffiare sul fuoco della tragedia Ebola e strumentalizzarla per i propri squallidi fini, definisca e qualifichi perfettamente il tipo di personaggio.
Certificati simultanei?
mercoledì 6 agosto 2014
Tecnicamente in recessione (e lui va dal tipo delle cene eleganti)
martedì 5 agosto 2014
Libera Nos Domine (dagli intolleranti)
Piuttosto, qualcuno ci salvi dall'intolleranza di quelli come Allam.
Ridateci la social card, va'...
lunedì 4 agosto 2014
(...)
No, ma io li invidio quelli che fanno footing qui sulla pista ciclabile. Non sto scherzando, li invidio davvero. Corrono, sudano, ansimano, si fanno un mazzo tanto, pero' i risultati si vedono: fisici scolpiti, atletici, muscolosi, e chi e' Stallone?
Li invidio perche' io non ce la farei a fare come loro. Mai. Io non mi metterei a correre neppure se a un ipotetico traguardo trovassi il diritto automatico di andare in pensione. Neppure se il premio fosse un weekend con Sandra Bullock. No, no, non se ne parla. Lasciatemi la mia pancetta e i miei trigliceridi leggermente spallati.
Si campa una volta sola.
50 anni dal Tonchino
Pantani e cautele
Dall'altra, pero', penso anche che se, come effettivamente sembra, sono emersi elementi nuovi che possono portare a rivedere la posizione del campione, e' giusto che siano valutati attentamente come meritano. Perche' c'e' una differenza abissale tra un suicidio, come e' stata catalogata la sua vicenda, e un omicidio. E lasciamo stare che si tratta di Pantani, ossia di un campione famoso in buona parte del globo. Sarebbe giusto e sacrosanto fare luce anche se si trattasse di un perfetto sconosciuto come ad esempio un nostro vicino di casa. Insomma, che sia mamma Tonina o il nostro vicino, entrambi credo abbiano il sacrosanto diritto di sapere la verita'.
E i giornali, se in Italia avessimo un giornalismo con la G maiuscola, saprebbero trattare la faccenda con le cautele che merita. Cosa che invece, purtroppo, non accade mai.
domenica 3 agosto 2014
Domenica pomeriggio
Numericamente piu' rilevante e' sicuramente quella delle "olive ascolane" (cit.). Questa dicitura e' contenuta in un celebre pezzo di Max Gazze' (La favola di Adamo ed Eva) e sta indicare quelle macchine talmente stipate di bagagli e persone da non esserci piu' posto neppure per l'aria. Ecco, quando piove e' tutto un viavai di questa roba qua: gente che probabilmente era al mare e si e' trovata costretta di punto in bianco, dal temporale, a caricare tutto l'armamentario e a togliersi velocemente dalle balle. Siccome e' ancora primo pomeriggio, questi non se la sentono di sprecare il restante, e allora li vedi girovagare un po' cosi': andatura lenta, sguardi un po' tristi se non proprio incavolati, mèta generalmente ignota. La probabile destinazione e' un centro commerciale aperto di domenica, a mio avviso una delle peggiori aberrazioni inventate dall'umanita' dopo le cipolline sott'olio e la messa della domenica. Un'altra categoria interessante e' quella degli amati/odiati ciclisti. Quando arriva il temporale improvviso, questi si dividono solitamente in due categorie: gli irriducibili e i rassegnati. I primi sono quelli tosti, probabilmente adepti del leggendario celodurismo inventato da Bossi; per intenderci sono quelli che non ci stanno a farsi bagnare da Giove Pluvio, morirebbero piuttosto che subire un simile affronto, e allora li vedi che passano ai 200 all'ora, correndo come forsennati, urlando e incitandosi a vicenda a pedalare piu' forte della pioggia. Ecco, questi qui non so bene se collocarli nel girone dei patetici o dei grotteschi; piu' probabile il primo, comunque. I secondi, invece, sono i rassegnati, quelli che prendono il temporale con filosofia, senza starsela tanto a menare. Ormai sanno di essersi bagnati e... chissenefrega? E quindi li vedi pedalare tranquillamente come se niente fosse, tanto - pensano - arrivati a casa ci asciughiamo. Ecco, questi mi stanno decisamente piu' simpatici, probabilmente perche' nel loro atteggiamento un po' mi riconosco: il giusto mix di "chissenefrega?" e "filosofando pure sui perche'" (cit.).
Rimangono, dopo i ciclisti, i motociclisti. Anche qui, sostanzialmente, le categorie sono due: i rassegnati e quelli che non ci stanno. Per i rassegnati vale sostanzialmente quanto scritto sopra per i ciclisti: ormai sono bagnati: pace e amen. Quelli che non ci stanno, invece, sono coloro che fanno di tutto pur di non bagnarsi, e allora li vedi ad esempio fermarsi a tempo indeterminato sotto il portico della Settimia, qui di fronte a casa mia. Di solito si fermano sempre in due o tre: chiacchiere, sigaretta, lievi accenni di malcelato nervosimo... Se il temporale e' di breve durata, ripartono. Se, viceversa, la faccenda va per le lunghe, questa categoria si suddivide in due ulteriori sottocategorie: quelli che mandano a cagare l'universo mondo e, incazzattissimi, partono anche se ancora diluvia, e quelli che invece rimangono li' anche se va avanti a piovere per un paio di giorni. Ecco, qui faccio fatica a dire in quale delle due sottocategorie riconoscermi, sono sincero.
Vabbe', comunque adesso non piove piu', la disamina delle categorie di viaggiatori che popola la Santarcangiolese e' finita e posso anche tornare in casa.
Statista per statista
Si', Grillo, hai ragione, un grande statista, una cretinata cosi' potevi dirla solo tu.
sabato 2 agosto 2014
La serieta' secondo Renzi
"E' importante che Berlusconi stia al tavolo della riforma elettorale così come è stato a quello per la riforma costituzionale: un segnale importante, di serietà del sistema."
Certo che e' importante, caro Renzi. Perche' se noi oggi scorriamo l'elenco dei padri costituenti, troviamo, solo per fare qualche nome, Pertini, Moro, Nenni, Togliatti, Calamandrei, De Gasperi, solo per citare i piu' noti, e quindi come sarebbe stato possibile non affiancare a questi uno che alla patria e allo stato ha dato (e sottratto) tanto? D'altra parte, i contributi di importanza e serieta' portati dal delinquente sono sotto gli occhi di tutti, no?
Ma perche' non sei rimasto al Cairo?
#2agosto1980
2 agosto. In Italia questa data ha ormai assunto un significato peculiare, tutto suo: il legame con la strage alla stazione di Bologna del 1980. Cioe', si nomina il 2 agosto e questa tragedia e' la prima cosa che salta in mente. E' una sorta di riflesso condizionato. Parlo ovviamente per chi ha la mia eta' o piu'. Nel 1980 avevo 10 anni e di tutto quel casino ricordo solo le incessanti dirette che seguivano i miei dalla tv. Forse intuivo che doveva essere successo qualcosa di grave, ma tra l'intuizione e la consapevolezza passa di mezzo l'Oceano Pacifico, specialmente a quell'eta'.
1980-2014. Da quel giorno, ogni anno si commemora e si ricorda quella strage, cosi' come in altre date si commemorano piazza Fontana, Italicus, Ustica e altre. Il copione e' sempre quello: corteo, discorsi, politici che si beccano uova, solito insulso pistolotto di Napolitano, retorica a gogo e poco altro. Puntuale torna la polemica su quanto di segreto debba essere ancora desecretato, sui veri mandanti, su chi o cosa ci sia dietro e blablabla. Le ricorrenze diventano cosi' rito piu' o meno stanco e piu' o meno stantio; in fondo abbiamo bisogno anche di ritualita', no?
E allora celebriamo e ricordiamo, consolandoci col fatto che, almeno di questi fatti, Salvini non potra' incolpare gli immigrati.
Storture
L'amministratore delegato (ex) di Stellantis, Carlos Tavares, dopo quattro anni alla guida del secondo produttore europeo di automobili ...
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Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
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L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
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Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...