Renzi e i morti di Bergamo e Brescia

Non so se i morti di Bergamo e Brescia, potendo parlare, chiederebbero di riaprire tutto, immagino piuttosto che chiederebbero perché non si sia chiuso prima. Ma Renzi, dall'alto delle sue doti di veggente che al confronto quelli di Medjugorje sono dei pivellini, ce lo dice con sicurezza, perché dunque non credergli? Iniziai a diffidare di Matteo Renzi quando si affacciò alla politica nazionale, attorno al 2013/2014. Non lo conoscevo ancora, era una diffidenza a pelle. Poi, col tempo, imparai a conoscerlo, e il suo primo governo, nato all'insegna del patto del Nazareno e che stava in piedi con l'appoggio di Berlusconi, avallò e corroborò quella diffidenza. Poi arrivò il famoso/famigerato referendum costituzionale e lì le mie perplessità e diffidenze si coagularono in una certezza: l'Italia aveva a che fare con un pericoloso cialtrone. Il twittare compulsivo, la smania di essere sempre al centro della scena, l'ostinata prontezza al facile slogan privo di ogni