Ovviamente sono tutte balle; infatti è solamente passato alla Camera il decreto attuativo sul federalismo municipale, quelli ben più impegnativi sul federalismo regionale e provinciale sono ben lungi dal venire. E in più manca ancora la firma di Napolitano. Quindi non è assolutamente vero niente che "il federalismo è legge" (altrimenti come avrebbe potuto, Calderoli, chiedere una ulteriore proroga dei termini di altri 4 mesi?), ma si sa, per i lettori del Giornale questo e altro.
Anche il "Berlusconi e la Lega ci sono", sparato a caratteri cubitali sempre sulla gazzetta di Sallusti, sembra, eufemisticamente, una forzatura. La fiducia è stata infatti ottenuta con 314 voti (la soglia di sicurezza è 316), e lo stesso Calderoli, chiedendo di allungare i tempi, ammette implicitamente i timori di non riuscire a completare l'opera. Per Berlusconi c'è poi adesso il problema di come "ringraziare" quelli che sono venuti a rimpinguare la maggioranza.
Eppure, Silvio non è tranquillo; sostiene di esserlo, ma chi gli sta intorno giura di no. Gli sta esplodendo tra le mani la questione-rimpasto e lui non sa bene che pesci prendere; c’è fibrillazione specie tra quei «peones» che l’hanno salvato nella guerra con Fini, e adesso chiedono posti nel governo a titolo di ricompensa; alcuni altri deputati che si dovevano aggiungere in questi giorni pare ci stiano ripensando, il Cavaliere non saprebbe più con cosa premiarli. L’esito è paradossale: proprio nel giorno in cui la Lega sventola in Aula la bandiera del Nord, il ministro Calderoli è costretto a concedere quattro mesi in più approvare la legge delega una volta portato a casa il decreto sul federalismo di Regioni e Province.
Per quanto riguarda la questione tecnica sul federalismo, non mi esprimo perché non sono in grado (un riassunto delle misure contenute nel decreto lo trovate qui). Del resto, sono già sufficienti i commenti contrapposti dei vari tromboni televisivi. Sapete infatti qual è il bello di questo cavolo di federalismo? La Lega dice che abbasserà le tasse, l'opposizione che le alzerà. In realtà non lo sa nessuno: sono tutte ipotesi. Chi avrà torto e chi ragione si saprà solo quando il tutto sarà a regime, fra alcuni anni. E penso che le sorprese non mancheranno.
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