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Visualizzazione dei post da giugno, 2022

Ius scholae

Siamo all'ennesima puntata di una telenovela assurda che si trascina da almeno tre lustri. Ho scritto post su post, in passato, su questo argomento e non mi ci dilungo più. Mi limito a notare come la destra, divisa da tempo su quasi tutto, riesca sempre a compattarsi quando è ora di negare diritti. Fateci caso, succede sempre: quando si tratta fare muro contro leggi di civiltà, di buon senso, di progresso sociale; quando si tratta di concedere diritti che nulla tolgono a chi dei medesimi diritti gode già, la destra più becera e razzista, quella di Salvini e Meloni in primis, c'è sempre. E io, oltre alle innegabili evidenze ideologiche e di pregiudizio che stanno alla base dell'atteggiamento di chi rema contro la civiltà, non ho mai trovato niente di valido, di razionale, di epistemologicamente sostanzioso nel suddetto atteggiamento. Non sono mai riuscito a capire, cioè, perché un bambino che nasce qui, cresce qui, va a scuola qui, è integrato con l'ambiente sociale e cu

Anziani

Nella palazzina accanto a casa mia vivono tre persone molto anziane: Armando e Giovanni hanno più di 90 anni, la signora Elsa 89. Armando e Giovanni mostrano tutti i segni dell'età che hanno: camminata lenta, un po' strascicata, qualche difficoltà nei movimenti. La signora Elsa mostra invece, ancora, una certa scioltezza. La sera si ritrovano tutti e tre nel cortile della palazzina, seduti su delle sedie, a chiacchierare, e io li vedo quando passo a piedi per andare a gettare l'immondizia. Con loro c'è Svetlana, la badante russa di Giovanni.  Ogni volta che li vedo mi viene sempre da pensare a quanto, in fondo, è breve la vita, e mi vengono in mente questi versi di De Gregori: "Vent'anni sembrano pochi, poi ti volti a guardarli e non li trovi più." Poi, tra me e me, mi domando: Chissà se pensano mai, magari senza dirselo, a chi di loro tre se ne andrà per primo?

Obiezione di coscienza

Tra tutto ciò che ho letto e ascoltato relativamente all'obiezione di coscienza in campo medico, le parole più belle e condivisibili le ho trovate in questi cinque minuti di Umberto Galimberti .

Siccità e preghiere

Ogni anno, in occasione dell'arrivo della siccità, giornali e telegiornali si premurano di informarci che, mediamente, metà dell'acqua che circola negli italici acquedotti va perduta a causa della loro fatiscenza. Ce lo dicono ogni anno, è un problema che si trascina da decenni a cui nessuno vuole porre rimedio. Sul perché nessuno si prenda la briga di porre rimedio a questa situazione mi sono fatto una mia idea: perché le tubature scorrono sotto terra, quindi un riammodernamento e un ripristino della efficienza della rete degli acquedotti non li vedrebbe nessuno. Siccome è noto che gli amministratori pubblici preferiscono fare opere visibili (fontane, piazze, strade ecc.) piuttosto che invisibili (quelle invisibili non portano consenso appunto perché invisibili), ecco che delle tubature sotterranee non frega nulla a nessuno. Ma è solo un'idea mia, prendetela per quello che vale. Non si sistema la rete degli acquedotti però, per sconfiggere la siccità, si prega. Come in mol

L'ha voluto Dio

È stata la prima dichiarazione di Trump dopo la sentenza con cui la Corte suprema USA ha eliminato il diritto all'aborto a livello federale, ribaltando la storica decisione del 1973 che garantiva l'accesso volontario all'interruzione di gravidanza su tutto il territorio degli Stati Uniti. Quindi, da oggi, gli americani sono liberi di farsi ammazzare dal primo fuori di testa che vada in giro tranquillamente armato di una pistola o di un mitragliatore ma non possono scegliere di ricorrere all'interruzione di gravidanza. Questo perché la difesa della vita va messa prima di tutto, naturalmente. La frase di Trump va inquadrata come una sorta di sublimazione del suo smisurato e ridicolo narcisisimo, dal momento che gioca sul doppio senso di Dio inteso come divinità e come colui, Trump appunto, che prima di terminare il suo infausto mandato da presidente ha nominato i giudici conservatori della Corte suprema che hanno emesso la sentenza. Non c'è niente da fare: ovunque, n

Collasso

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Ci sono libri che cambiano la vita. Oddio, forse cambiano la vita è esagerato, diciamo che consentono di cambiare radicalmente modi di pensare e convinzioni ormai assodati. La gravissima crisi idrica che ci sta flagellando in questo periodo, giusto per fare un esempio, non può venire interpretata allo stesso modo in cui si interpreta normalmente, dopo aver letto questo libro. Di Jared Diamond, forse uno dei più competenti e autorevoli scienziati in materie ambientali ancora viventi, avevo letto qualche tempo fa Armi, acciaio e malattie (ne avevo parlato qui ), che nel 1998 vinse il premio Pulitzer per la saggistica. In questo libro Diamond analizza i motivi che hanno portato, in passato, intere civiltà a collassare, collasso avvenuto sempre, o quasi sempre, in maniera velocissima subito dopo il massimo splendore. Sono analizzate società e civiltà del passato come i Maya, i Vichinghi, l'isola di Pasqua, e anche paesi del terzo mondo di oggi (Ruanda, Haiti, Repubblica Do

Come Trento e Trieste sotto l'Austria

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Mi è piaciuto molto questo parallelo con Trento e Trieste all'inizio della Prima guerra mondiale. Credo sia molto efficace nel far capire (attenzione: capire, non giustificare) i motivi dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. D'altra parte sono sempre l'efficacia e la chiarezza a cui Alessandro Barbero ci ha abituati.

Il vescovo di Verona e il gender

Nulla da eccepire sulla lettera inviata dal vescovo di Verona ai preti della diocesi con la preghiera di esortare i devoti fedeli a votare in un certo modo per l'elezione del sindaco. In fondo si tratta di indicazioni rivolte da un pastore alle sue pecorelle, i seguaci della religione cattolica, e si sa che la religione cattolica sui temi etici la vede in un certo modo. Poi, sulla "famiglia voluta da dio" (un concetto totalmente privo di senso per chi non crede, ma anche per molti che credono), sull'eutanasia, sull'aborto, libero di ricordare alle devote pecorelle le indicazioni della chiesa, ma la teoria del gender, intesa come complotto predefinito con lo scopo di distruggere la famiglia "naturale", è una bufala, e continuare a tirarla in ballo regala ad essa una dignità che non ha. Sarebbe come esortare i fedeli a non votare per chi si fa portatore dei valori del terrapiattismo. È un concetto semplice, e stupisce che un vescovo non si accorga del gra

Assange (forse) estradato

Alla fine l'Inghilterra ha concesso l'estradizione di Julian Assange, il quale ora, salvo accoglimenti di ricorsi dell'ultimo momento, verrà trasferito negli USA dove marcirà in galera (per usare un linguaggio caro a Salvini) finché vivrà. Là rischia infatti una pena di 175 anni di carcere per aver divulgato tramite l'organizzazione WikiLeaks documenti top secret sulle nefandezze americane compiute nelle guerre in Iraq e Afghanistan. In pratica, Assange verrà incarcerato con l'unica colpa di aver fatto il giornalista, per aver cioè fatto conoscere al mondo notizie vere e che era giusto che la gente conoscesse. A meno che si voglia porre oggetto di discussione il fatto se sia giusto o no che i cittadini di una nazione sappiano ciò che combina il governo della nazione a cui appartengono. Sono amareggiato. Il democratico e moralista Occidente aveva la possibilità di dimostrarsi diverso dalla Russia di Putin, dove i giornalisti scomodi sono trattati come sappiamo, e inv

Io non disprezzo Brunetta

Al contrario di Brunetta, che disprezza chi lavora, io non disprezzo Brunetta, perché se lo disprezzassi per ciò che pensa e ciò che è mi posizionerei al suo livello. Il sentimento principale che provo nei suoi confronti è un misto di compassione e pena, perché capisco che se si nasce e si cresce in un certo contesto sociale, politico e culturale, poi è naturale che si ragioni in questo modo. Io sono un lavoratore dipendente da 32 anni, esattamente come il signore deriso da Brunetta ("torna a fare il tappezziere, dipendente") nel suo comizio con quattro gatti ad ascoltarlo. Lasciando da parte tutta la componente arrogante e fascista della sua uscita ("tu non parli, il microfono ce l'ho io e comando io"), c'è da rimarcare come questo atteggiamento sia figlio di una cultura largamente dominante improntata al disprezzo verso chi fa lavori ritenuti umili. Questo disprezzo, platealmente ostentato da Brunetta, che annulla il concetto elementare che vede ogni lavo

Madri che odiano i figli

So che sembra difficilmente concepibile, ma genitori che uccidono i propri figli ci sono sempre stati e ci saranno sempre. Succede in natura in tutte le specie animali, compresa la nostra. Ciò che noi non riusciamo assolutamente a comprendere e ad accettare è il fatto che i genitori amano i propri figli ma spesso li odiano anche. C'è un bellissimo libro scritto da Umberto Galimberti che si chiama I miti del nostro tempo , dove vengono destrutturate tutte le narrazioni e i miti che la nostra società si è costruita, e tra questi c'è quello dell'amore materno, che noi diamo per scontato e assolutamente naturale.  Non è sempre così; le mamme amano i propri figli ma a volte li odiano anche, e quando questo odio esplode genera casi come quello terribile di cui si parla in queste ore. La spiegazione del perché le mamme a volte detestino i propri figli, o almeno una delle spiegazioni (quella evidenziata nel libro), sta nel conflitto che viene a crearsi tra la specie e l'io. I

Democrazia?

Mentre leggevo della dolorosa vicenda di Fabio Ridolfi pensavo a un paradosso. Il paradosso insito nel fatto che noi ci fregiamo e vantiamo di essere una democrazia, dove per democrazia si intende che la gestione della cosa pubblica avviene secondo il volere dei cittadini (almeno formalmente), e poi non siamo liberi nemmeno di decidere della nostra vita.

Come vorrei morire

Penso spesso a come vorrei morire. Mio padre è morto recentemente dopo una lunga malattia ai polmoni. Non era più autonomo, e il suo ultimo anno di vita è stato molto penoso. Non voglio morire in quel modo. Avrò forse del sangue freddo, ma ecco come vorrei morire se potessi scegliere. In questa mia fantasia Pat morirebbe prima di me, perché quando ci siamo sposati ho promesso di amarla, rispettarla e prendermi cura di lei, e se morisse per prima sarei certo di aver adempiuto a quella promessa. Inoltre, non ho un'assicurazione che potrebbe aiutarla, dunque sarebbe dura per lei se mi sopravvivesse. Dopo la morte di Pat (così continua la mia fantasia), cederei la casa a mio figlio Cody e poi me ne andrei a pescare trote ogni giorno, finché fossi nelle condizioni fisiche per farlo. Quando non fossi più in grado di andare a pescare, mi procurerei una forte dose di morfina e mi inoltrerei nel bosco. Sceglierei un posto isolato e lontano dove nessuno potrebbe trovare il mio corpo e da cui

Votare in solitudine

Alla fine, come avevo già accennato , ieri pomeriggio sono andato a votare i quesiti referendari. Non l'ho fatto per motivi ideologici o politici, non me ne frega nulla, semplicemente per dire la mia nel merito delle questioni. Per la cronaca, ho votato No al quesito sul decreto Severino, No a quello sulla modifica della custodia cautelare, No a quello sulla separazione delle funzioni. Sui due rimanenti mi sono astenuto perché per me sono incomprensibili e non avrei saputo dove mettere la croce: in genere non mi esprimo su cose che non capisco. L'impressione che ho avuto è stata quella di combattere una battaglia già persa, in quanto era chiarissimo che il quorum non si sarebbe raggiunto, ma io ho sempre avuto un debole per le cause perse. Il seggio era praticamente deserto e gli scrutatori delle tre sezioni erano tutti raggruppati in una sala a chiacchierare coi due finanzieri di guardia. Quando mi hanno visto arrivare mi hanno guardato come se fossi uno capitato per caso nel

Central Park

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Ogni tanto mi imbatto in romanzi da cui non mi stacco neppure per andare in bagno. Tipo questo, ad esempio, iniziato ieri e terminato stamattina. È un noir caratterizzato da una notevole componente psicologica e strutturato su diversi piani temporali con frequenti ricorsi a flashback. Narra le vicende, in verità spesso caratterizzate da qualche eccesso di inverosimiglianza, di due persone, un uomo e una donna, che una mattina si svegliano ammanettate l'una all'altra su una panchina di Central Park. Lei è una poliziotta di Parigi, lui un pianista jazz americano. I due sono perfetti sconosciuti totalmente ignari del perché si trovino ammanettati su quelle panchina. Da qui comincia il viaggio per riuscire a venire a capo di questa assurda situazione, un viaggio caratterizzato da colpi di scena, sprazzi di ricordi che affiorano e poi scompaiono, indagini su un omicidio, incursioni nella devastante malattia degenerativa chiamata Alzheimer. È il primo romanzo di Guillaume

Negazionisti climatici in televisione

Credo che Luca Mercalli abbia fatto benissimo ad alzarsi e ad andarsene . Anzi, io, al suo posto, forte di curriculum simile , non mi sarei neppure presentato per dibattere con Francesco Borgonovo e una imbarazzante Bianca Berlinguer coi suoi "si dice" (ma si dice cosa? Non sei una giornalista?). Più in generale, episodi come questo dimostrano ancora una volta il livello infimo raggiunto dal giornalismo televisivo in Rai e più in generale nella televisione italiana.  Per come la vedo io, le trasmissioni che danno spazio ai negazionisti del climate change andrebbero abbandonate a sé stesse, gli scienziati non dovrebbero parteciparvi e lasciare che i cretini se le cantino e se le suonino da sé. (Piccolo consiglio non richiesto: Luca Mercalli ha scritto per i tipi di Einaudi un libro bellissimo intitolato Non c'è più tempo. Come reagire agli allarmi ambientali . Se volete imparare qualcosa su questi argomenti e sapere come stanno le cose, spegnete la televisione, o almeno ce

Tre quesiti referendari che probabilmente contrassegnerò con il No

Uno è quello che chiede l'abrogazione della legge Severino, l'altro la separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante, il terzo la modifica della custodia cautelare. Sugli altri due credo che mi asterrò perché, pur avendo cercato di capirci qualcosa, non ci sono riuscito, e generalmente non do giudizi su cose che non capisco. Al quesito che chiede l'abrogazione della legge Severino voterò No per una questione di principio. Da quello che ho capito, il quesito viene presentato come risultato dell'esigenza di evitare che sindaci o amministratori locali non condannati in via definitiva, quindi potenzialmente innocenti, non possano ricoprire cariche pubbliche. Presunzione di innocenza che naturalmente è giusto venga preservata e riconosciuta. Il problema è che il quesito non si propone di risolvere questi aspetti effettivamente problematici del decreto, ma lo abroga in toto, permettendo a condannati in via definitiva di poter tornare a ricoprire pubblici

Il capofamiglia

Le missive indirizzate al capofamiglia , fatte recapitare dalla Lega nelle cassette della posta dei residenti a Verona in vista del voto di domenica prossima, sono un eloquente esempio di cosa è la Lega: un insieme ben amalgamato di ignoranza e di retaggi culturali e sociali che affondano le radici in un ormai anacronistico patriarcato. La figura del capofamiglia, tanto cara alla Lega, non esiste infatti più da quando, nel 1975, è stato riformato il Diritto di famiglia con la legge n. 151, che ha riequilibrato i diritti tra uomo e donna all'interno del nucleo familiare e ha spazzato via la figura appunto del capofamiglia, eredità dall'antico paterfamilias del diritto romano. Una ignoranza, quella tipica leghista, non solo relativa agli articoli del codice civile attuale che regolano e definiscono il concetto di famiglia, ma anche relativa alla composizione dei nuclei familiari odierni. Secondo l'Istat, infatti ( dati 2020 ), oggi il 33,3 per cento delle famiglie censite ne

L'antifascismo non serve più a niente

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Questo, che ho appena terminato, è uno di quei libri che servono. Che oggi servono tantissimo. Perché mai come in questo particolare periodo storico c'è una tendenza collettiva ad avallare una sorta di revisionismo storico dove tutto si confonde, dove tutto diventa liquido, ondivago; dove, strumentalmente e nemmeno tanto surrettiziamente, si tende a smussare la bestialità del regime fascista che fu, a edulcorarne la sostanza e, nel contempo, a trasformare la Resistenza in una eredità scomoda da relegare in soffitta. Perché sì, la Resistenza ha avuto qualche merito, ma in fondo anche loro, i partigiani, o almeno molti di essi, erano dei poco di buono e narrazioni di questo genere. Chi ha vissuto consapevolmente questi ultimi 25 anni della nostra storia, è difficile che non si sia accorto di questa deriva. Dalla riabilitazione dei "ragazzi di Salò" da parte di Violante al  Sangue dei vinti di Pansa; dal confino degli oppositori del fascismo, trasformato nella &

19 milioni di evasori

Naturalmente nessuno pensa che i 19 milioni di evasori fiscali conteggiati dall'Agenzia delle entrate, in cui sono compresi singoli contribuenti, società, ditte, partite Iva ecc. siano composti interamente da furbi. Certo, ci sono anche quelli, e probabilmente sono la maggioranza, ma in quell'insieme di soggetti ci sono anche persone in reale difficoltà per i più disparati motivi; rimane comunque il fatto che l'evasione fiscale, da tempo immemorabile, è uno dei problemi più grandi che attanagliano il nostro paese e che contribuisce a ridurlo nello stato in cui di trova. Il non riscosso dal fisco, a oggi, ammonta a 1100 miliardi di euro e l'entità media annua del mancato gettito è di circa 70-80 miliardi. Giusto per fare un paragone, i furbetti del tanto vituperato reddito di cittadinanza hanno sottratto illecitamente alle casse dello stato 48 milioni in tre anni , una goccia nel mare magnum dell'evasione fiscale, e tuttavia questa goccia viene sistematicamente usat

Città in fiamme

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Terminato oggi pomeriggio con un po' di sforzo. L'avevo iniziato l'altro ieri perché ne avevo letto buone recensioni in rete, ma le aspettative sono andate sostanzialmente deluse. Narra la storia di due famiglie criminali, una irlandese, l'altra italiana, che si spartiscono il controllo degli affari illeciti in una vasta zona del New England e che, a causa della comparsa di una donna (una specie di "femme fatale"), cominciano a farsi una sorta di guerra senza quartiere tra loro. A parte alcuni sprazzi interessanti qua e là, niente di eclatante. È il primo romanzo di una trilogia, ma mi fermo qui.

Parlare di sesso a scuola

Salvini se n'è uscito qualche giorno fa con una delle sue innumerevoli stupidaggini, confondendo (volutamente? Molto probabile) pornografia ed educazione sessuale. Non sto a riportare la vicenda, ne hanno già parlato benissimo, tra gli altri, la sempre brava Gwendalyne e Paolo Attivissimo . Mi limito solo a fare presente, collegandomi al tema in questione, che qua in famiglia l'argomento sesso non è mai stato tabù e con le nostre figlie ne abbiamo sempre parlato liberamente fin da quando ci siamo accorti che l'argomento cominciava a destare la loro curiosità. E l'abbiamo fatto spiegando loro le cose chiaramente e senza ricorrere ad artifici retorici o espedienti metaforici di qualche tipo. Per il semplice motivo che il sesso, nonostante gli atavici retaggi sociali di una certa cultura cattolica improntata alla sua demonizzazione, fa parte della vita, ed è giusto che venga spiegato esattamente come si spiegano tutti gli altri aspetti che ne fanno parte, nella convinzion