martedì 28 novembre 2023

Complotti (di nuovo)

Chi non è più un giovin virgulto e in qualche modo ha seguito la politica negli ultimi quattro o cinque lustri, sa perfettamente che la tesi complottista avanzata da Crosetto, che ha innescato un altro conflitto tra politica e magistratura, non ha niente di inedito ma è un film già visto e rivisto durante gli infausti anni del berlusconismo. 

La sempiterna idea è che da parte della magistratura (di sinistra) si ordiscano trame oscure e complotti misteriosi per provocare la caduta di un governo (di destra).

Naturalmente non esiste alcun complotto, almeno fino a prova contraria. Umberto Eco, che sui complotti e la loro psicologia ha scritto pagine ancora ineguagliate, diceva che per capire se un complotto è reale o inventato basta guardare la sua durata: un complotto reale viene generalmente scoperto subito, un complotto immaginario dura per sempre. Il fatto che dei famosi complotti ai danni dell'uomo di Arcore ancora si parli e ci si fantastichi su, è la prova provata che esistevano solo nella mente di B.

Ma il complotto serve anche a identificare un nemico, in questo caso la magistratura, e anche qui ci viene in aiuto, ancora una volta, il sempre grande Umberto Eco, il quale diceva che occorre sempre costruire un nemico per sentirsi giustificati nella propria miseria.

Diciamo che se io fossi stato nei panni di Crosetto, di tutte queste cose avrei tenuto conto, prima di dare fiato alle trombe. Che poi, voglio dire, dare in pasto alla stampa illazioni, insinuazioni, si dice che, mi è arrivata voce che ecc. è un modo di fare ambiguo e anche puerile, che non ha finalità pratiche se non quella di alzare inutili (o utili, dipende) polveroni. Torniamo ancora una volta alle famose armi di distrazione di massa?

Se Crosetto ha notizie certe e conosce fatti circostanziati, vada nelle apposite sedi e faccia regolare e dettagliata denuncia. Ogni comportamento diverso da questo non ha alcunché di serio e non ha il minimo motivo di essere preso in considerazione.

lunedì 27 novembre 2023

La gravità

Alla fine, sembra che il terribile assalto a una sede dei Pro vita a Roma, che ha spinto la signora Meloni a vergare un indignato e vibrante appello rivolto alla sinistra a condannare tali fatti, sia stato niente di più che alcune scritte spray vergate su una saracinesca. Che poi vabbe', come è prassi in questi casi, a seconda delle fonti che si consultano è stato un terribile assalto con morti e feriti o una cosa da niente. 

Premesso che io sono contrario a qualsiasi atto di vandalismo, fossero pure delle semplici scritte spray su una saracinesca, trovo infinitamente più grave che una manifestazione nazionale per sensibilizzare sul tema della violenza contro le donne, manifestazione che ieri ha visto scendere nelle piazze decine e decine di migliaia di persone (50.000 solo a Roma), sia stata snobbata da un capo di governo. Per di più donna. Questo sì mi sembra grave e totalmente privo di giustificazione, non un assalto a colpi di spray alla sede di un gruppo di Pro vita (qualunque cosa voglia dire Pro vita).

domenica 26 novembre 2023

Vita e mercato

Al bar. Il tg alla televisione racconta della donna morta a Roma perché investita dall'albero caduto per le raffiche di vento. Un tipo al banco commenta: "Eh vabbe', ormai era anziana, sarebbe stato peggio se fosse morto un giovane. Ormai valeva poco."

Siamo talmente impregnati di cultura mercantile e di denaro come "generatore simbolico di ogni valore" (cit.) che ormai misuriamo il valore della vita in base a criteri meramente economici e diciamo queste cose senza neppure pensarci.

giovedì 23 novembre 2023

Lollobrigida e il treno

Boh, non so se Lollobrigida si debba dimettere per la storia del Frecciarossa fatto fermare a Ciampino (fermata non programmata nel tragitto) perché doveva scendere. 

Forse sì, si dovrebbe dimettere, ma non dimentichiamo che siamo in Italia, non in altri paesi europei dove ministri si dimettono perché si scopre che in gioventù avevano copiato alcune pagine della tesi di laurea o perché beccati a pagare la tata in nero o perché sgamati a non pagare il canone tv. Siamo in Italia, il paese in cui gente come Berlusconi è rimasta in parlamento per quasi trent'anni, con tutto quello che ha combinato, e pretendiamo che un Lollobrigida si dimetta per aver fatto fermare un treno per cinque minuti? 

Ma non scherziamo, su.

mercoledì 22 novembre 2023

Il punto di non ritorno dell'ipocrisia

Secondo l'Unicef, dal 7 ottobre al 15 novembre sono stati uccisi a Gaza 4609 bambini, un numero superiore a quello di tutti i bambini morti negli ultimi tre anni di conflitti a livello globale. Quelli feriti sono oltre 6000. Non sono neppure numeri certificati, si tratta di stime, i numeri reali non li conosce nessuno. 

Netanyahu, in una intervista alla CBS di qualche giorno fa, ha detto: "Non riusciamo a ridurre le vittime civili".

C'è o no un corto circuito in questa affermazione? C'è o no qualcosa di incredibile? Eppure l'ha detto davvero. E l'Europa, l'Occidente, nessuno ha niente da dire? 

Dall'inizio della guerra in Ucraina sono stati inflitti, giustamente, alla Russia 12 pacchetti di sanzioni. Ne vogliamo infliggere uno, anche solo simbolico, a Israele? Vogliamo almeno fingere di non essere ipocriti oltre misura? Oppure ce ne freghiamo e di questo mare di ipocrisia in cui siamo immersi ci facciamo motivo di vanto anziché di biasimo?

martedì 21 novembre 2023

Noi e gli alberi


Oggi è la Giornata mondiale degli alberi, una delle tante giornate mondiali di qualcosa che ci siamo inventati non si sa bene perché.

Quando si parla di alberi, a me vengono sempre in mente alcune pagine di "Sapiens, da animali a dèi", di Yual Noah Harari, in cui lo storico israeliano dice che quando vede le immagini degli ambientalisti che abbracciano gli alberi, un po' sorride.

Sorride perché la nostra specie, Homo Sapiens, da quando è apparsa su questo pianeta, circa 200mila anni fa, ha causato l'estinzione dell'83% di tutte le specie di mammiferi selvatici della Terra e del 50% delle piante. Ancora oggi il ritmo con cui si deforesta e si disbosca in tutto il mondo è impressionante, e forse non molti sanno che c'è correlazione tra deforestazione e eventi pandemici come quello del Sars-CoV-2. 

Si deforesta principalmente per tre motivi: 

1) La creazione di nuove aree coltivabili: la necessità di creare nuovi terreni per l'agricoltura e l'allevamento è uno dei principali fattori alla base della deforestazione. Si aggiungono anche i terreni utilizzati per scopi minerari e edilizi, o acquisiti da grandi speculatori per le monocolture.

2) Legname come combustibile: il legno è ancora la principale fonte di combustibile per un terzo della popolazione mondiale che lo utilizza per il riscaldamento domestico.

3) Legno pregiato: la domanda di legno pregiato spinge il taglio degli alberi nelle foreste equatoriali e tropicali.

Molti studi, peraltro convergenti, dicono che per ripristinare l'originale tasso di biodiversità presente sul pianeta prima che arrivassimo noi, occorrerebbero cinque milioni di anni. In altre parole, in soli 200mila anni abbiamo distrutto ciò che la natura aveva creato in milioni di anni di vita senza di noi.

Siamo quelli che Harari definisce "serial killer ecologici", la più invasiva e distruttiva specie mai apparsa sul pianeta. Però ogni tanto abbracciamo gli alberi. Così, come moto di simpatia e affetto per gli ultimi rimasti.

lunedì 20 novembre 2023

Tra giustizia e vendetta

Lo so, sono impopolare, ma io voglio che quel ragazzo venga giudicato e punito da un tribunale e da un collegio giudicante di questo paese in base alle leggi vigenti. Non mi riconosco in chi strilla scompostamente di darlo in mano ai familiari della povera ragazza allo stesso modo in cui, in altre epoche e in altri posti, i criminali venivano dati in pasto alla folla inferocita per essere giustiziati.

In primo luogo perché tale eventuale trattamento non riporterebbe comunque in vita quella sventurata ragazza; in secondo luogo perché dal codice di Hammurabi a oggi sono passate alcune migliaia di anni e qualche passo in avanti in termini di civiltà l'abbiamo fatto, o almeno dovremmo averlo fatto.

Tra l'altro, faccio notare che il padre della vittima, ricevute le condoglianze da parte dei familiari dell'assassino, ha replicato non scagliandosi contro quella famiglia e augurando al ragazzo di fare la stessa fine, ma porgendo ad essi la sua vicinanza per il dramma che anche a loro è capitato.

A volte la linea che separa la sacrosanta giustizia dalla vendetta sembra fin troppo sottile, ma quel padre, nonostante l'immensa tragedia che gli è capitata, è riuscito a mantenere la capacità di vederla. E di ciò gli va reso merito.

sabato 18 novembre 2023

Evoluzione casuale e dignità sono incompatibili (secondo Wojtyla e Ratzinger)

Se avete cinque minuti liberi, e naturalmente se questi argomenti vi interessano, ascoltate ciò che dice Telmo Pievani a partire dal min. 13 circa di questa conferenza. È il suo commento a ciò che disse papa Wojtyla il 22 ottobre 1996 in occasione di un suo messaggio alla Pontificia accademia delle scienze. La frase incriminata, che verrà poi ripresa da papa Ratzinger nel discorso del suo insediamento al soglio di Pietro, è questa: "...le teorie dell’evoluzione che, in funzione delle filosofie che le ispirano, considerano lo spirito come emergente dalle forze della materia viva o come un semplice epifenomeno di questa materia, sono incompatibili con la verità dell’uomo. Esse sono inoltre incapaci di fondare la dignità della persona".

Il sotteso di questo discorso, che poi non è neppure tanto sotteso, è che noi non possiamo essere figli del caso e della mera evoluzione per contingenze, come ci insegna Darwin e come oggi la scienza ha definitivamente accertato, e chi crede questo non solo si pone al di fuori degli insegnamenti della chiesa, che uno potrebbe anche dire: chi se ne frega?, ma secondo Wojtyla e Ratzinger ragionare in termini di evoluzione casuale, cioè escludere che la nostra presenza qui sia frutto di un "disegno" che era già tracciato, preclude la possibilità di poter avere una morale, un'etica e perfino una dignità.

Non so se è chiara la gravità di questa affermazione e se si riesce a comprenderne appieno le implicazioni. Poi mi raccomando, tutti a indignarsi e a mettersi sulle barricate se per caso a volte capita di dire qualcosa di offensivo nei confronti delle religioni. 

Ma l'obiezione più bella e ineccepibile a questa delirante affermazione, Pievani la dà verso la fine del suo intervento, dal min. 25:30, cioè quando dice che è solo grazie alla contingenza e alla casualità che noi possiamo apprezzare la nostra presenza qua, perché se ci fossimo evoluti solo in virtù di un disegno che già ci prevedeva saremmo niente di più che pedine di altri giochi, mentre invece è proprio la casualità, il fatto che la storia sia andata in questo modo quando sarebbe potuta andare in milioni di altri modi a renderci preziosi e unici.

E comunque in fin dei conti siamo Sapiens, con tutti i nostri limiti e i nostri difetti, ma con la capacità unica su questo pianeta di poter organizzare ed elaborare i pensieri ricorrendo alla razionalità, e credo che il modo più consono di appartenervi sia quello di farne uso.

venerdì 17 novembre 2023

Hamburger vegano

Avevo già scritto relativamente alla questione della carne "sintetica", di cui si parla in queste ore dopo che alla Camera è passata la legge che ne proibisce produzione e utilizzo, quindi non ci torno sopra. Mi limito, velocemente, a linkare un paio di video.

Qui Roberto Mercadini spiega la stupidità di proibire di chiamare un hamburger vegano hamburger vegano. Qui Dario Bressanini spiega la stupidità di fare una legge che proibisce ciò che è già proibito. 

Mi chiedo ogni giorno cosa abbiamo fatto di male per meritarci una classe politica di tale livello di incompetenza e cialtronaggine. Forse dobbiamo scontare qualcosa, chissà, magari qualche colpa atavica. Se no non si spiega.

mercoledì 15 novembre 2023

Complotti (di nuovo)

Chi non è più un giovin virgulto e in qualche modo ha seguito la politica negli ultimi quattro o cinque lustri, sa perfettamente che la tesi...