Il blog di Andrea
Un blog pessimista
lunedì 5 giugno 2023
Il Titanic delle pensioni
domenica 4 giugno 2023
La donna che rise di Dio
sabato 3 giugno 2023
Gli altri e noi (occidentali)
mercoledì 31 maggio 2023
Screditare i corpi intermedi
Una a mio avviso azzeccata definizione di populismo la diede qualche tempo fa Galimberti: il populismo è una soluzione semplice, quindi facile, a un problema complesso. Il guaio è che la soluzione semplice, che in genere piace perché elimina la complessità del problema, è nella stragrande maggioranza dei casi una falsa soluzione. Quando ad esempio la signora Meloni, in campagna elettorale, strillava che il problema dell'immigrazione si risolve coi blocchi navali, faceva populismo, ossia proponeva una (non) soluzione facile a un problema che definire complesso è un eufemismo.
L'esistenza del populismo ha una sua naturale ragione di esistere nelle società complesse appunto per questo motivo: elimina la fatica di affrontare la complessità con soluzioni facili e seducenti che gratificano la pancia. La sua diffusione è agevolata anche dal fatto che i problemi e le questioni che la società odierna mette sul tavolo travalicano di gran lunga la competenza media di chi ci vive.
Questo è anche il motivo per cui populismo e consenso vanno d'accordo, tanto che oggi il modo più efficace per ottenere consenso è ricorrere al populismo. Si può risolvere questo problema? Sì, ma per farlo bisognerebbe che ci fossero una cultura e un sapere generalizzati che purtroppo non ci sono, e chi sta nelle stanze dei bottoni, chi gestisce il potere, ha per intuibili motivi tutto l'interesse che il sapere si diffonda il meno possibile.
Un'altra soluzione, probabilmente più praticabile della prima, è affidarsi ai corpi intermedi. Con corpi intermedi si intendono le categorie che stanno a metà strada tra chi gestisce il potere e le persone comuni, ossia chi ha competenze: medici, fisici, matematici, ingegneri, geologi, virologi, biologi, storici, letterati e via dicendo. Categorie, queste, che sono generalmente malviste e screditate da chi gestisce il potere usando il populismo. Il motivo è semplice: una persona che ha competenze può svelare e inchiodare chi fa populismo.
Quando ad esempio Salvini diceva che obbligare i bambini in età prescolare a fare dieci vaccini è inutile e potenzialmente pericoloso, faceva populismo allo stato puro. Raccontava una balla (una dei tanti milioni che ha raccontato e continua a raccontare) con lo scopo di screditare la scienza e gli scienziati e ottenere il consenso da parte dei contrari ai vaccini. Questo è il populismo. Lo stesso populismo a cui ha fatto ricorso Annalisa Chirico, ieri, quando, in polemica con Mario Tozzi sulla costruzione del famoso/famigerato ponte sullo stretto, ha detto che i ponti non li fanno i geologi ma gli ingegneri. Stessa cosa, stesso metodo, stesso populismo: screditare chi ha competenze per ottenere consenso.
Non credo usciremo facilmente da questo girone infernale. Anzi, non credo ne usciremo proprio.
lunedì 29 maggio 2023
Pizzo di stato
domenica 28 maggio 2023
Odifreddi vs Dufer
sabato 27 maggio 2023
Un libro al mese
Il ministro Sangiuliano, noto alle cronache non per via di particolari meriti legati alla funzione che ricopre ma per via dell'impressionante numero di uscite infelici degli ultimi mesi, legge un libro al mese, dice. Lo legge perché se lo autoimpone. Quindi la lettura di quel povero orfanello di libro non deriva da un desiderio ma da un'autoimposizione, altrimenti ciao, si presume.
In genere ci si impone di fare una cosa principalmente per due motivi: non si ha tempo di farla; non si ha voglia di farla. Non sapremo mai quale delle due spinga il ministro a un simile sacrificio, ma a occhio tenderei a escludere la mancanza di tempo.
Comunque sia, il ministro delle uscite infelici rincara la dose dicendo che lui legge (il famoso orfanello al mese), mica si ferma ai tweet o a Instagram, facendo finta di ignorare che quelli che si fermano ai tweet senza mai aprire un libro sono gli stessi che poi votano governi come quello di cui lui fa parte. E che, probabilmente, se ogni italiano leggesse un libro al mese lui non sarebbe ministro.
giovedì 25 maggio 2023
Il "clima" sta cambiando?
martedì 23 maggio 2023
Manzoni
domenica 21 maggio 2023
La ministra censurata
Il Titanic delle pensioni
Quando mi capita di leggere libri come questo mi chiedo sempre perché lo faccia. Dovrei smetterla, leggere solo romanzi, cullarm...
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