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Visualizzazione dei post da maggio, 2019

Qua i compagni sono duri a morire

Santarcangelo e Poggio Torriana sono due comuni tosti. Dal dopoguerra a oggi sono sempre stati amministrati dalla sinistra, in tutte le sue evoluzioni (o involuzioni, a seconda) e trasformazioni, senza soluzione di continuità. Stavolta c'era il sentore che qualcosa potesse rompersi, che il granitico monopolio dei compagni, come li chiama anacronisticamente mio suocero, mostrasse qualche crepa, un accenno di usura. Niente da fare, il PD vince al primo turno a Santarcangelo e una lista a lui collegata (non ricordo il nome) straccia la concorrenza a Poggio Torriana. Qua i compagni non li ammazza nessuno, e per Salvini i porti son chiusi. Mio suocero è incazzato nero.

Corrispondenze

Francesca, mia figlia minore, corrisponde epistolarmente da parecchi anni con una sua amica di San Marino, conosciuta ai tempi della scuola. Epistolarmente nel senso più arcaico del termine. Cioè, non è che si scambiano e-mail, si scrivono con penna, carta, busta e francobolli, a cadenza più o meno mensile, vere e proprie lettere vergate su più fogli. Peccato che il postino giri in scooterone invece che in bicicletta, altrimenti una certa atmosfera di tempi andati potrebbe ancora crearsi.

Pillon e l'anima (di Zucconi)

I cattolici integralisti sono così: hanno la verità dalla loro e dall'alto di questa verità pontificano e giudicano. Ecco perché Pillon, da di qua, è perfettamente al corrente di ciò che Vittorio Zucconi vede solo adesso di là, e prega per la salvezza della sua anima. Mettiamola così: se sant'Agostino, quella volta, quando gli è venuto in mente di inventarsi l'anima, concetto fino ad allora sconosciuto ai cristiani, avesse saputo che quella sua invenzione sarebbe secoli dopo stata brandita dal nano Pillon come clava per dare addosso al gigante Zucconi, sicuramente avrebbe lasciato perdere.

Padri e figli

"A vent'anni si è stupidi davvero, quante balle si hanno in testa a quell'età", cantava Guccini nella celeberrima Eskimo . Poi, certo, c'è sempre l'eccezione che conferma la regola.

Ha tutto questo consenso?

C'è differenza tra il 34% assoluto e il 34% del 56% di elettori che sono andati a votare? Sì, solo che a volte non ci pensiamo . Me compreso.

Grandi speranze

Ho iniziato alcuni giorni fa il romanzo Grandi speranze , sperando che fosse un titolo ben augurante in vista delle europee di ieri. Non è stato così, purtroppo. Non che ci facessi troppo affidamento, intendiamoci, dal momento che i sondaggi parlavano chiaro circa l'entità del successo che avrebbe ottenuto la lega, ma, ingenuamente, mi illudevo che un barlume di resipiscenza last minute avrebbe investito almeno una parte degli elettori orientati verso il felpato. Niente da fare, il buon vecchio Charles Dickens non ha fatto il miracolo, ma gli voglio bene lo stesso. Per il resto, che dire? Se si mettono insieme i voti andati al felpato e alla Meloni viene fuori che quasi metà di quelli che si sono recati ai seggi è andata verso una destra più o meno estrema, intollerante, rancorosa, incattivita, gretta, eufemisticamente filofascista. I motivi? Un po' di anni fa Corrado Augias pubblicò un bel saggio dal titolo Il disagio della libertà . Sottotitolo: Perché agli italiani pia

Zucconi

Non sempre sono stato d'accordo con ciò che diceva o scriveva, in particolare riguardo a un certo smaccato filo-renzismo, ma è stato comunque un grande giornalista. Se avete la possibilità, leggete uno dei suoi libri più belli, ormai datato ma di sorprendente attualità: Stranieri come noi . Ciao, Vittorio.

Europee

Ogni consultazione elettorale porta con sé, almeno in chi scrive, cioè uno che di certezze ne ha poche, la solita, angosciosa, domanda: come voto? Domanda che non rappresenta un'incognita riguardo alle idee che ho, quanto semmai in quale partito o candidato queste idee abbiano possibilità di essere rappresentate. Il buon Gilioli ha scritto: "Non si votano i fasciotrash, quelli che ci si sono alleati e quelli che ci si vogliono alleare. Per il resto, a piacere e vicinanza ideale." Bello, ma tradotto in termini pratici? Non so. Stamattina mi sono preso un'oretta di tempo e ho dato un'occhiata in giro per vedere partiti, programmi e personaggi della circoscrizione nord-est. Non so se ci avete fatto caso, ma generalmente i programmi sono abbastanza simili, tutti rigorosamente riassunti in punti, e, almeno macroscopicamente, le cose che vogliono tutti i partiti sono le stesse: più crescita, più democrazia, più lavoro, più centralità della persona, più leggerezza buro

Se

Se non avessi la malattia dei libri scriverei di più. Mi piace scrivere, ma quando comincio a farlo avverto, dopo poco, l'impellenza di smettere perché ho come l'impressione che la scrittura sottragga tempo alla lettura. C'è uno psicologo in sala?

Flop editoriali

Il libro su Matteo Salvini, edito dalla nota casa editrice vicina a casapound, è finora un flop . La cosa, in verità, non stupisce. Se infatti fosse un successo significherebbe che anche i leghisti leggono. Ma un leghista che leggesse non sarebbe un leghista, perché l'abitudine alla lettura sviluppa tra le altre cose il senso critico e la capacità di capire quando un politico racconta balle. Insomma, tutto torna. E Salvini stia pure tranquillo: il flop del suo libro è la migliore premessa affinché la gente continui a votarlo.

Soffitti e sicurezza

È crollato il soffitto in una scuola del torinese. I soffitti e le pareti delle scuole crollano oggi come ieri, come l'altro ieri e via indietro fino alla notte dei tempi. Quando l'obnubilamento collettivo delle coscienze, che identifica il concetto di sicurezza unicamente nel blocco dei barconi, si sarà attenuato, magari molti, risvegliandosi dal letargo, si accorgeranno che i milioni di problemi che attanagliano il nostro paese sono ancora tutti lì, e che se il medesimo attivismo profuso per bloccare gli arrivi dei disperati fosse profuso diversamente, magari avrebbe più senso parlare di sicurezza.

Nozioni comuniste

Considerare il Diario di Anna Frank come un libro che trasmette nozioni comuniste è un assunto che può avere una sua ratio solo nell'epoca in cui stiamo vivendo, dove il principio di non contraddizione non ha più cittadinanza e l'ignoranza crassa non solo regna sovrana, ma diventa addirittura punto di appiglio su cui imperniare cause e ricorsi. Non oso pensare come questa mammina, preoccupata che al pargolo vengano inculcate fantascientifiche nozioni comuniste, possa considerare Se questo è un uomo , di Primo Levi, oppure, che ne so?, In quelle tenebre di Gitta Sereny. Ma immagino sia un quesito che non ha ragione di porsi.

Serie tv e libri

Oltre o divorare libri, amo divorare serie TV. In fondo, se ci pensate, leggere un corposo romanzo può benissimo avere qualche analogia col seguire una serie TV: si mette un segnalibro dove ci si ferma e il giorno dopo si riprende da lì; si interrompe la visione alla fine di una puntata e il giorno dopo si riprende da quella successiva. Mi è venuta in mente questa cosa mentre leggevo, su vari siti, che è in corso l'ultima stagione de Il trono di spade , stagione che naturalmente guarderò, dal momento che la serie l'ho seguita tutta fin dagli esordi e mi è piaciuta. Ma non ora. Voglio prima aspettare che termini perché detesto lasciare che trascorra una settimana tra una puntata e l'altra, preferisco accumularne un po' per poi gettarmi in pantagrueliche video-abbuffate. In questi giorni, ad esempio, sto guardando tutta la nona stagione di The walking dead , stagione terminata già da qualche settimana, mi pare. A proposito. Pensandoci, mi pare di notare una qualche rass

È sempre emergenza

La replica del Viminale alle osservazioni dell'Europa in merito al decreto sicurezza bis, al netto di quel patetico invito a pensare al Venezuela, invito perfettamente all'altezza del trogloditico livello comunicativo di questo esecutivo, contempla due aspetti. Uno riguarda le sanzioni. Dicono quelli del Viminale: "È singolare che l'Alto Commissariato per i Diritti Umani non si fosse mai accorto che la multa per chi favorisce l'ingresso non autorizzato di immigrati fosse già presente da tempo nell'ordinamento italiano" . In effetti, l'articolo 12 del T.U. sull'immigrazione, recita : [...] "...chiunque, in violazione delle disposizioni del presente testo unico, promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato ovvero compie altri atti diretti a procurarne illegalmente l'ingresso nel territorio dello Stato [...] è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa di 15.000 euro

Come si fa a non volerle bene?

"Il mio dovere di insegnante è quello di formare buoni cittadini, consapevoli e capaci di pensare con la propria testa, di confrontarsi e accettare anche le opinioni altrui. Questo ho sempre fatto e continuerò a fare finché sarò in servizio". Come si fa a non volere bene istintivamente a una signora così ?

La vuole incontrare

Salvini vuole incontrare la professoressa di Palermo sospesa. Non perché gli freghi qualcosa di quanto è successo, ma perché è il caso mediatico di questi giorni e l'occasione per cavalcarlo è da prendere al volo. Non pensate che ci siano altre motivazioni oltre a questa.

Soldi usati male

Dice l'impresario della paura che la procura di Catania ha usato male i soldi pubblici degli italiani. Perché? Perché l'inchiesta avviata due anni fa dai magistrati catanesi per verificare collusioni tra Open Arms e scafisti è stata archiviata : nessuna collusione. Naturalmente, se fosse accaduto il contrario sarebbero stati soldi ben spesi (sorvoliamo sul fatto che a parlare di soldi pubblici ben spesi sia il capo di un partito travolto da anni da scandali finanziari). Se questo è la forma mentis che sta alla base di gesti, esternazioni e fare politica di un ministro, come si può in qualsiasi modo interagire o ragionare con siffatta persona? Come si può pensare di provare a controbattere argomentando? Non si può. Punto. Può ragionare con lui solo chi, bontà sua, accetti di azzerare il proprio quoziente intellettivo fino a raggiungere il suo livello, ogni altra opzione è esclusa. È la stessa linea di pensiero che caratterizzò Berlusconi prima e, in parte, Renzi poi: la str

Langone e Bukowski

Camillo Langone, il teorico della donna che non deve andare all'università ma stare in casa a fare figli, si chiede quale scrittore vivente, oggi, in un'epoca segnata dal politically correct, avrebbe il coraggio di scrivere ciò che scriveva sulle donne il principale esponente del cosiddetto realismo sporco, e lo fa, come da consolidata consuetudine, estrapolando ad arte alcune frasi dalla sua gigantesca produzione letteraria. Se vogliamo restare alle estrapolazioni ad arte, tanto care al Langone, si potrebbe menzionare questa: "Il capitalismo ha sconfitto il comunismo, certo, e ora il capitalismo sta divorando se stesso". Chissà cosa ne pensa Langone.

Fuori da tutto

Mi sono preso una settimana di relax in una bella zona a cavallo tra Umbria e Toscana (Castiglione del lago, per la precisione). Relax a parte, sapete qual è il lato migliore di questa cosa? Avere come unica preoccupazione l'individuazione di borghi e paesini da visitare ogni giorno. Stop. Attività che mi consente anche di disinteressarmi di ciò che succede nel mondo e, soprattutto, di non seguire ogni cialtronata di Salvini. Bellissimo.

L'orrore

Queste cose non le fanno vedere in TV per non impressionarci e perché è bello pensare che tutto nel mondo funzioni bene. Così abbiamo ancora gentaglia che può blaterare di inesistenti invasioni e costruire fortune politiche su atrocità disumane.

Armi di distrazione di massa

I grembiuli, la cannabis, la legittima difesa, e aggiungete pure quello che volete all'elenco degli annunci con cui promette di risolvere emergenze che non esistono. Ogni giorno un'arma di distrazione di massa. D'altra parte a chi non piacciono le distrazioni? Siamo il popolo che consuma più televisione e legge meno libri d'Europa, forse del mondo, e non è che si guarda la televisione per documentarsi su qualcosa, ma per distrarsi. Prova ne è il fatto che i programmi che insegnano qualcosa li trasmettono dalle due di notte in poi, mica in prima serata. Quando la televisione nacque e cominciò a occupare le case degli italiani, fine anni cinquanta inizio sessanta, alle otto e mezza di sera, in prima serata, c'erano trasmissioni su Pirandello, Manzoni. Oggi c'è Ciao Darwin. Ci abbiamo perso o guadagnato? Ci abbiamo perso, perlomeno in capacità e abitudine al pensiero, specialmente quello critico. Se una popolazione non legge, non pensa, e se non pensa è normale c

Cannabis vs alcol

Il felpato chiude i negozi di cannabis legale perché, dice , la droga è un'emergenza nazionale. Sapete quante persone sono morte in Italia negli ultimi dieci anni per consumo di cannabis? Zero. Sapete quante persone sono morte a causa dell'abuso di alcol negli ultimi dieci anni? 435.000 . Lui sì che sa quali sono le emergenze nazionali.

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Non dà porti

La Marina militare italiana salva una quarantina di naufraghi e il ministro di tutto dice che non dà porti. Perché è noto che i porti sono suoi e la Marina militare non può che obbedire ai suoi diktat. Ma come può una nazione intera essere ostaggio di uno così, di questo patetico comiziante? Davvero siamo a questo punto? E come abbiamo fatto ad arrivarci? P.s. Non è una domanda retorica, non so davvero come ci siamo potuti ridurre così.

Non è mai morto, il fascismo

Le manifestazioni neofasciste, che quasi giornalmente vengono riportate dalla stampa in ogni angolo dello stivale, dimostrano che il fascismo non è mai morto. Probabilmente è sempre rimasto latente, in ombra, in attesa che arrivassero tempi maturi per uscire fuori e palesarsi. Di qualche rigurgito, anche nei tempi passati, ogni tanto si aveva notizia, magari nelle cronache locali, in località minori, e con i partecipanti sul chivalà, in qualche modo timorosi di una possibile riprovazione collettiva. Ora gli argini credo che siano definitivamente caduti. Le manifestazioni, affollate, avvengono alla luce del sole e in grandi centri - Roma e Milano, ad esempio, solo per citare i casi più recenti. Teste rasate (rigorosamente vuote), braccia alzate, passo dell'oca, svastiche e croci uncinate sulle giacche. Sarà il sempre maggiore disagio economico e sociale, sarà che un governo palesemente filofascista ha autorizzato chi aveva ancora qualche remora ad abbandonarla e uscire allo scopert

Il mutuo

Dice il felpato di essere tranquillo e che se indagano Siri per avere acquistato un immobile con un mutuo, allora devono indagare ogni italiano che ne accende uno e ne paga le rate. È noto infatti che chiunque può ottenere un mutuo di 600000 euro da una banca di San Marino senza lasciare nulla in garanzia , no?

Salone del libro e stand neofascista

Al Salone del libro di Torino c'è lo stand di un editore vicino ai neofascisti? Chi se ne frega! Non è questo il problema. Il problema è che purtroppo non ho mai avuto la possibilità di andarci. Se l'avessi, ci andrei di corsa (avendo cura, naturalmente, di tenermi a debita distanza da quello stand). Poi, per carità, ognuno la pensi come vuole e faccia come crede.

Possiamo volare un pochino più in alto?

Per come la vedo io, perculare la Meloni per un lapsus pone i perculanti più o meno al medesimo livello della perculata. Per quanto ignorante possa essere la signora in questione, e nel corso del tempo ce ne ha dato ampie dimostrazioni, dubito fortemente che non sia al corrente del fatto che le zucchine non si tirano su dal mare con la canna da pesca. Andiamo, su, cerchiamo di volare un po' più in alto.

Lo stipendio di Fazio

Mi sfugge il motivo per cui il felpato sia ossessionato dallo stipendio di Fabio Fazio, al dimezzamento del quale ha subordinato la sua partecipazione al programma. È vero che a noi comuni mortali può sembrare elevato, e forse lo è, ma si tratta comunque di uno stipendio in linea con quello di altri conduttori di programmi di successo (Bonolis, ad esempio, per condurre quella specie di trasmissione per menti inferiori, prende tre volte tanto : niente da dire?). Sarà mica che la faccenda degli stipendi faraonici fa sempre breccia nel popolino e tutto fa brodo per raccattare qualche altra briciola di consenso per le europee? O magari sarà mica uno dei tanti espedienti per distrarre l'attenzione dalla ormai conclamata inettitudine nel condurre il ministero che sciaguratamente presiede?

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(da Tecnologie per il potere - Giovanni Ziccardi)

Il grembiule

La proposta di ripristinare l'obbligo del grembiule a scuola va nella direzione già imboccata da questo esecutivo fin dal giorno del suo insediamento: fornire risposte e dare soluzioni ai problemi più gravi, pregnanti, urgenti e improcrastinabili che attanagliano il nostro paese.

I ciclisti e le bestemmie

I ciclisti bestemmiano? Sì. Non tutti, naturalmente, ma alcuni di quelli che regolarmente passano qui sulla Santarcangiolese bestemmiano, e pure ad alta voce. Perché c'è un incrocio e delle strisce pedonali, ed essendo la Santarcangiolese una strada assai frafficata, nasce con una certa frequenza una conflittualità tra i tre soggetti principali che occupano questi spazi: pedoni, ciclisti, automobilisti, e dal momento che all'arrivo di ogni primavera si cominciano a tenere le finestre aperte, è più facile udire il turpiloquio degli amanti della bicicletta. Ora, che uno bestemmi a me non fa né caldo né freddo, ciò che mi infastidisce è che può infastidire altri, nello specifico mia madre al piano di sopra, la quale pure lei tiene le finestre aperte in primavera, e siccome ritengo che il famoso detto evangelico che predica di non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te abbia una sua validità, ecco spiegato il motivo per cui, indirettamente, il sentire bestemmiare mi infas

Filosofando

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Questo libro è uscito questa mattina insieme a Repubblica. L'argomento mi interessa e nella prefazione Emanuele Severino specifica chiaramente che il suo intento è di rivolgersi "a chi non sa nulla di filosofia". Quindi, perché no? Poi magari vi dico com'è andata.

È andato a vedere il muro

È andato dal suo amico Orban, un altro che ti raccomando, e insieme sono andati in pellegrinaggio al muro, un'alta recinzione sormontata da filo spinato che "difende" il confine più orientale dell'Europa dai migranti. E si vedono nelle immagini i due poveretti a naso in su mentre ammirano l'opera. A naso in su, perché non esiste cosa o persona che Salvini possa guardare dall'alto: tutto è più alto di lui, da ogni punto di vista, compresa quella recinzione che riporta alla memoria i fili spinati di Auschwitz e Treblinka e che deve difendere l'Europa dai miserabili e da chi ha fame. Fra trent'anni saremo dieci miliardi, sulla terra, e di questi dieci otto avranno fame, e dopo voglio vedere di quelle patetiche recinzioni che cosa resterà. Io non ci sarò più, ma non fatico a immaginarlo. Mi viene in mente la chiusura del bellissimo The wall , quando il giudice ordina a Pink di abbattere il muro entro cui si è rinchiuso per isolarsi dal mondo. Sarà così an

Perché i video?

Continuo a chiedermi i motivi per cui vengono pubblicati i video delle nefandezze compiute dagli otto di Manduria e dai due di Casapound. Non è sufficiente riportare le notizie, già a mio avviso viziate da eccessi di enfasi? Sì, è sufficiente, ma ormai la morbosità regna sovrana, morbosità che si trascina dietro un florido mercato di clic.

Il mio primo maggio

Nel 1989 mi arrivò la chiamata per il servizio militare, allora obbligatorio. Mollai ragioneria al quarto anno - non ne potevo più - e partii. Feci domanda di svolgere la ferma di leva nel Vigili del fuoco: domanda accettata. Tre mesi di corso a Roma, alle Capannelle, poi quattro mesi a Vigevano e gli ultimi cinque qua a Rimini, praticamente a casa. Terminata la leva, dovevo trovare qualcosa da fare. Venni a sapere che un'agenzia di distribuzione stampa, a Rimini, assumeva ogni anno ragazzi per la stagione estiva. Mi presentai per il colloquio e fui assunto, erano i primi di aprile del 1990. In settembre, quando il mio contratto era ormai prossimo alla scadenza, il titolate mi chiese se mi fosse interessato restare. Non avendo in quel periodo altre prospettive, accettai e restai: il mio lavoro estivo si trasformò in un contratto a tempo indeterminato. Oggi, trent'anni dopo, lavoro ancora lì, e se non si presenteranno imprevisti, sotto questi chiari di luna sempre da mettere in