Lingua e religione
Il cancan alzato dalla destra contro il direttore del museo egizio di Torino, credo vada a buon titolo inserito nel novero delle polemiche più stupide apparse in questi tempi infausti. In primo luogo perché l'agevolazione alle persone di lingua araba, oltretutto di durata temporale limitata, non è stata l'unica iniziativa promozionale del museo ma ce ne sono state tante altre , alcune ancora in vigore tra l'altro. In secondo luogo perché non esiste alcun automatismo tra lingua parlata e religione professata, anche se è verosimile immaginare che la maggior parte delle persone che parla arabo professi la religione musulmana. Giova ricordare al vicesegretario delle lega Crippa che in Egitto circa quindici milioni di persone sono cristiani copti, cioè cristiani che parlano arabo. Ma noi siamo sicuri che il Crippa non può non saperlo, eh. Per mia natura non sono complottista, non ragiono in quel modo lì, ma non posso ignorare quella vocina che continua a suggerirmi che il profl