martedì 30 settembre 2014
Prospettiva Nevskij
Ancora con 'sta storia?
Ma ancora con 'sta storia? Ma veramente vuoi renderti uguale a lui in tutto e per tutto? Abbiamo già avuto chi ci ha triturato le appendici pendule per vent'anni col medesimo ritornello, pure tu ti ci metti? Non è una partita di calcio, non si tifa per una squadra o per un'altra, si tratta di qualcosa di molto più serio, e non puoi ridurre tutto a con me o contro di me.
Stiamo ancora subendo le conseguenze di vent'anni di berlusconismo, un ventennio che forse ha fatto più danni di quello fascista, in cui ci siamo sentiti ripetere come un mantra che se stavi con lui eri bravo, eri intelligente, stavi dalla parte giusta, altrimenti eri un coglione e uno sfigato. E tu sai benissimo l'impatto devastante che ha avuto sulla società questo mantra. Un mantra che ha trovato terreno fertile nella predisposizione tutta italiota a rinnegare il raziocinio e dividere tutto in compartimenti stagni, dove uno ha sempre ragione e l'altro sempre torto. E adesso tu stai di nuovo cavalcando questa dannatissima e deleteria pulsione tipica appunto del tifo calcistico. Si sta legiferando sul lavoro, ciò su cui è imperniata la società, e occorre essere super riflessivi, ponderare, valutare, andarci coi piedi di piombo. Si sta parlando di società, giovani, futuro, non puoi dividere il tutto in tuoi fans e tuoi detrattori, non su queste cose qui.
È una faccenda maledettamente più seria, cazzo.
I cretini non si riposano mai
Ma come si fa a legiferare su una materia che non si conosce? Qualcuno ce la può fare.
lunedì 29 settembre 2014
"L'imprenditore deve poter licenziare"
Non ti preoccupare, caro, dopo la riforma Fornero lo può già quasi fare senza grossi problemi, un ultimo colpetto e gli imprenditori potranno mandarci a spasso perché magari abbiamo gli occhi azzurri. Così, finalmente, saremo tornati nel 1800 e il lavoro potrà ripartire in pompa magna. Ah, già che ci siamo, dopo aver tolto l'art. 18 suggerirei, giusto per proseguire nel solco segnato, l'abolizione delle ferie e del sabato libero. Una volta che si inizia un lavoro, poi si finisce, no?
Il centrodestra di B. ha iniziato questa battaglia una quindicina d'anni fa, la sta per completare un governo di centrosinistra. Complimenti.
domenica 28 settembre 2014
Primarie
Le primarie del Pd a Bologna, e in generale in tutta la regione, sono state tipo una Caporetto (a Bologna -80% di affluenza rispetto alle primarie del 2012).
Possibili spiegazioni:
- la gente ne ha le palle piene. Anzi pienissime.
- vista la giornata tipicamente estiva, la maggioranza dei bolognesi è migrata verso la costa a godersi l'ultimo mare.
- piuttosto che buttare nel cesso 2 euro, hanno preferito usarli per un caffè e una brioches al bar, che danno più soddisfazione.
Per il momento non me ne vengono altre.
Chi tutela chi
Bene. A questo punto mi chiedo: se le tutele fornite da questa legge riguardano un numero praticamente irrilevante di lavoratori, su quali basi si afferma che è un freno agli investimenti?
sabato 27 settembre 2014
Elogio della pippa
Elogio della masturbazione, col beneplacito della scienza medica. E pensare che da piccoli ce l'hanno menata fino allo sfinimento con una fila interminabile di stupidaggini: che cascava il pisello, che si diventava ciechi, che era peccato e quando ti confessavi lo dovevi dire al prete. Mamma mia, quante balle ci hanno raccontato!
I lupi sono pericolosi (e Tosi?)
La motivazione più idiota data da Flavio Tosi per giustificare l'ordinanza con la quale autorizza l'abbattimento dei lupi, è che sarebbero pericolosi per i cittadini di Verona. Per chi non avesse letto la storia, stiamo parlando di una coppia di lupi, con alcuni cuccioli, stanziati all'interno del parco naturale della Lessinia. Ecco, il sindaco di Verona, nonché presidente di Federcaccia Veneto, dice che sono pericolosi per gli allevamenti e per i veronesi, quindi si possono abbattere tranquillamente.
Solo una domanda: cittadini di Verona, ma cosa cazzo vi è saltato in mente di votare sindaco questo qui?
Sappiamo tutto dell'altra metà?
Un bel matrimonio, il quarto e ultimo racconto contenuto nella raccolta Notte buia, niente stelle, dà da pensare e stimola la domanda fatidica: siamo sicuri sicuri di conoscere perfettamente chi ci sta accanto? Brevemente, il racconto narra le vicende di una donna che, dopo ben 27 anni di matrimonio, scopre in maniera del tutto fortuita che l'affettuoso e amorevole marito, nonché padre dei suoi figli, è in realtà anche uno spietato serial killer, autore di efferati omicidi di donne e per questo ricercato da anni dalla polizia. Da qui, due domande, che sono in realtà due varianti di uno stesso quesito: com'è possibile che un uomo riesca per 27 anni a vivere due vite in una senza dare adito al minimo sospetto? E ancora: com'è possibile che la donna che ha condiviso con lui metà della vita non abbia mai avuto il minimo sospetto di tutto ciò?
Le domande sono interessanti perché è vero che si tratta di un racconto di fantasia, ma, come scrive lo stesso King nella postfazione, ispirato a un caso di cronaca realmente accaduto nel Kansas, quello di Dennis Rader (in caso vi interessi, trovate la sua vicenda anche su Wikipedia).
Ora, intendiamoci, nessuno ha ovviamente un serial killer come partner - Chiara, sta' tranquilla, non vado in giro di notte ad ammazzare donne - ma forse qualcuno si è chiesto, a volte: so tutto della persona che condivide con me la vita? Ci sono delle cose (inclinazioni, manie, abitudini, vizi ecc.) di cui non sono a conoscenza?
Mi viene in mente una strofa di Van Loon, di Guccini: "quanti anni, giorno per giorno, dobbiamo vivere con uno per capire cosa gli nasca in testa, cosa voglia o chi sia?" Bella domanda, eh?
giovedì 25 settembre 2014
Assenteisti al parlamento europeo
Toti non so, ma Fitto e Salvini un po' li capisco. Fitto è molto impegnato coi tribunali (vedere la pagina dei procedimenti penali su Wikipedia), Salvini è molto impegnato con gli stand delle salsicce alle feste della Lega.
Pena ridotta?
Ecco, se qualcuno potesse spiegarmi la logica di questa cosa gli sarei grato, perché io proprio non riesco.
mercoledì 24 settembre 2014
Pierre Gourdel
Quello che più colpisce di questo assassinio, è che la vittima era un semplice turista appassionato di viaggi e fotografia, che gestiva un proprio sito internet in cui pubblicava le immagini dei posti che visitava. Credo che sia ormai chiaro a tutti che qui la religione non c'entra niente, questi sono solo dei criminali e degli assassini che sono rimasti indietro di due o tre secoli, rintanati nel loro medioevo. Hollande ha detto che i raid continueranno. Sono sempre stato contro la guerra e le operazioni militari in genere, ma stavolta faccio un'eccezione: di quella gentaglia facciano pure tabula rasa.
martedì 23 settembre 2014
lunedì 22 settembre 2014
Piccolo promemoria (Verdini & co.)
Siccome i fatti accadono con una certa velocità, è molto facile che di alcune cose ci si dimentichi. Prendete Denis Verdini, ad esempio. Il rinvio a giudizio di oggi con l'accusa di finanziamento illecito, non va a macchiare, come probabilmente molti pensano, una carriera politica finora illibata. Certo, di condanne definitive finora non c'è traccia, ma i procedimenti giudiziari in corso a carico del tipo, partendo dal 2010, riempiono una pagina intera di Wikipedia: questa. Ovviamente, la pagina relativa all'altro signore con cui Renzi ha siglato il famoso patto del Nazareno, è ancora più lunga e corposa, e se avete voglia di spulciarla la trovate qui.
Ecco, tutto questo per ricordare, in caso ce ne fosse ancora bisogno, chi sono i "signori" - a proposito, perché questi non sono stati rottamati? - con cui Renzi sta modificando la Costituzione e altre cosette. Ovviamente col beneplacito del Pd al gran completo.
domenica 21 settembre 2014
Pomeriggi tardo-autunnali nel New England
Quando vuole, Stephen King riesce con la scrittura a regalare immagini. Addirittura meglio che con una fotografia. Mi pare di averli davanti agli occhi quei pomeriggi tardo-autunnali nel New England.
Piccolo omaggio al genio assoluto in occasione del suo compleanno.
[Tratto da uno dei romanzi brevi contenuti in "Notte buia, niente stelle"]
sabato 20 settembre 2014
La bestia nera della chiesa
Un insolitamente parco di parole Marcello Veneziani ipotizza gli scenari futuri della chiesa verso quella che è ancora la sua "bestia nera": il sesso. Scenari che secondo il Veneziani dovrebbero andare nella direzione di un salutare cerchiobottismo. D'altra parte - è noto - la dottrina cattolica è granitica, statica, ingessata e imbalsamata, mentre per fortuna l'umanità evolve e si relativizza. E mettere d'accordo tutti non è mai stata impresa semplice.
Renzi e il fiume
Ora, non e' che qui si vogliano difendere i sindacati, intendiamoci - oltretutto non sono mai stato iscritto ad alcuno ne' ho intenzione di farlo - ma sarebbe stato interessante che Renzi avesse fatto qualche esempio concreto in proposito. Da quel che ricordo io, i sindacati, pur con tutti i loro difetti, sono sempre stati quelli che si sono scagliati contro il precariato, che ne hanno stigmatizzato l'essenza stessa e il concetto, e, sempre che la memoria mi sia fedele alleata, sono al contrario sempre stati i governi a fare si' che il suddetto precariato dilagasse. Scusate, ma i co.co.co. e i co.co.pro. mica li ha inventati il sindacato, sono stati istituiti da leggi dello stato partorite dai governi. E lo stesso governo guidato da Renzi sta proseguendo su quella strada li', perche' se tu togli il diritto al reintegro in caso di licenziamento senza giusta causa e lo sostituisci con un contentino in denaro, il precariato lo favorisci, non lo elimini. Anche il passaggio in cui dice che non devono esistere lavoratori di seria a e serie b ma tutti devono essere uguali e' sacrosanto, ma per fare questo occorre innalzare le tutele a chi ne e' sprovvisto, non toglierle a che ne e' provvisto.
Boh, a me sembra di sognare. Questo qui va avanti a sparare cazzate che non stanno ne' in cielo ne' in terra e tutti li' a fare si' col capino. Credo che l'unica cosa veramente giusta, in tutto questo guazzabuglio, l'abbia detta Landini: il problema delle aziende non e' l'art. 18 ma il fatto che non c'e' lavoro, non ci sono commesse, ed e' li' che il governo dovrebbe intervenire.
Comunque, il cazzaro vada pure avanti cosi': dalla riva del fiume abbiamo gia' visto passare Berlusconi, Monti e Letta, non dovrebbe mancare ancora molto.
Ebola è colpa dei gay?
Vecchi vizi, in alcune parti del mondo sempre duri a morire: sparar cazzate contando sull'ignoranza della gente. Una certa chiesa ha costruito la sua fortuna anche su questa roba qua.
giovedì 18 settembre 2014
mercoledì 17 settembre 2014
Contratto a tutele (schiavitu') crescenti
"nel periodo iniziale (sei mesi) il contratto non deve presupporre indennizzi per il lavoratore licenziato. A seguire, vengono introdotte alcune garanzie, come l'applicazione dell'articolo 18 in caso di licenziamenti disciplinari o discriminatori. Nei primi trentasei mesi di rapporto, dopo il periodo di prova, il datore di lavoro potrebbe recedere dal contratto senza motivazione ma ispettando il periodo di preavviso (da tre mesi a un anno). Sul lungo periodo, dopo i vent'anni, le tutele crescono ancora: l'onere di dimostrare che un licenziamento è motivato passa alle aziende."
Ecco, io non sono un giuslavorista, ma cosi', a occhio, mi pare di capire che il declassamento da lavoratore a carne da macello ci sia tutta. A corroborare la mia impressione, e questo credo tagli la testa al toro, c'e' l'entusiasmo di Sacconi.
Credo non serva altro.
(...)
martedì 16 settembre 2014
Retrogusto
lunedì 15 settembre 2014
Teatralità scolastica
I ministri - tutti, non solo questi - dovrebbero stare nelle classi tutti i giorni dell'intero anno scolastico, non solo il primo, magari riuscirebbero meglio a capire la realtà della scuola e legifererebbero di conseguenza. Andarci il primo giorno sa di teatralità, vuota gestualità, culto dell'immagine, dell'apparenza.
Dietro, il nulla.
domenica 14 settembre 2014
Indipendenza della Scozia
Boh, non so cosa succederà se il referendum avrà successo, ma la faccenda è comunque interessante.
Ah, a proposito: chissà come voterebbe lui? :)
Popoli padani e antichi splendori
Vi ricordate le patetiche sceneggiate della festa dei popoli padani? Gente vestita come i vichinghi, elmetti con le corna, richiami al dio Odino, improbabili figuri agghindati in stile Braveheart, ampolle per prelevare l'acqua alle sorgenti del Po e pagliacciate varie assortite. Tutto finito.
Giusto qualche anziano nostalgico (quelli ci sono sempre dappertutto). Poveracci...
sabato 13 settembre 2014
Indignazioni diverse
"Più indignazione per Daniza che per le suore in Burundi. Ma la vita umana vale più di quella di un animale." Lo scriveva ieri tale Chiara Geloni sull'Huffingtonpost.
E in effetti io mi chiedevo da tempo quando sarebbe arrivato il primo parallelismo idiota tra le due vicende. È arrivato ieri (sempre che non ce ne siano già stati in precedenza: non ho indagato, né mi interessa farlo).
Comunque, lasciando stare la faccenda della differenza di valore tra un umano e un animale, credo che la discriminante tra le due situazioni sia la stupidità. Uno squilibrato che ammazza tre suore provoca dolore e dispiacere. Anche a me è dispiaciuto per le tre poverette, così come mi ha addolorato la vicenda Foley e altre simili, ma la differenza con la vicenda di Daniza è che quest'ultima non è stata uccisa dalla follia di qualcuno, ma dalla stupidità, dall'incompetenza e dalla superficialità umane. Forse qualche differenza questa cosa la fa.
venerdì 12 settembre 2014
Che cos'è la destra
Non ci fossero in gioco tanti dolori, tante speranze e tante frustrazioni (come tanti, ci sono passato anch’io per la fecondazione assistita) Maroni e i suoi amici formigoniani andrebbero ringraziati perché ci ricordano limpidamente che cos’è la destra: boicottaggio di una libertà civile e (soprattutto) esclusione dal suo esercizio di chi non è benestante.
Quindi, alla fine, trasformazione di un dramma medico in una discriminazione sociale.
(gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/09/12/eterologa-come-privilegio-sociale/)
Ma, evitarlo del tutto?
Chi crede non penso troverà nulla da eccepire a quanto dichiarato da Lucia Annibali ("Il Signore mi ha salvato la vita" - tinyurl.com/kfeewml). La risposta ai molti interrogativi che la sua vicenda potrebbe creare - ad esempio: perché invece di salvarle la vita lasciandola sfigurata per sempre, Dio non ha deviato la mano dei due sicari che le hanno lanciato addosso l'acido? - i credenti di solito la trovano in quei famosi disegni divini che a volte non riusciamo a interpretare subito.
Per chi invece non crede e analizza la vicenda al lume della logica e della razionalità, quella domanda è destinata a restare senza risposta.
giovedì 11 settembre 2014
I due 11 settembre
L'undici settembre, in genere, si ricorda per almeno un paio di motivi: uno noto e uno un po' meno noto. Quello noto è l'attentato alle torri gemelle del 2001, sul quale è già stato detto di tutto e di più. Probabilmente ognuno avrà un ricordo suo di quel pomeriggio, legato magari a quello che stava facendo quando tv e radio, all'unisono, cominciarono la diretta con gli aggiornamenti in tempo reale. Quel pomeriggio io stavo lavorando, ero di ritorno da Ravenna alla guida di un furgone carico di giornali, e ricordo che ascoltavo alla radio la diretta che Mentana faceva dal Tg5. Credo di aver già raccontato in dettaglio di quel pomeriggio, forse qui sul mio blog; boh, non ricordo più.
Comunque, dicevo, ormai sull'11 settembre sappiamo tutto, rimangono solo le commemorazioni. Ah, e rimane anche Giulietto Chiesa, che continua imperterrito a scrivere articoli sul cospirazionismo undicisettembrino. Poveretto, fa quasi tenerezza. Probabilmente è rimasto solo lui a credere a queste panzane, però va avanti imperterrito: io gli darei un premio alla costanza (se volete provare la stessa tenerezza che ho provato io, l'articolo di quest'anno si intitola "11 settembre, 8 misteriose scatole nere", lo trovate sul sito del Fatto, anche se l'unico mistero è come facciano Padellaro e soci a dare ancora spazio a queste scemenze).
L'altro 11 settembre, quello meno noto, è quello del golpe cileno. In quel giorno, nel 1973, il generale Augusto Pinochet rovesciò, con un colpo di stato militare, il governo, democraticamente eletto, guidato da Salvador Allende. Nei giorni successivi alla presa del potere, Pinochet azzerò in maniera brutale ogni forma di opposizione, trasformando lo stadio di Santiago del Cile in un immenso campo di concentramento a cielo aperto. Lì gli oppositori politici furono torturati e in gran parte uccisi, le donne stuprate dai militari al comando del dittatore, e cominciò la "saga" dei cosiddetti "desaparecidos", sui quali sono stati scritti libri e girati film e documentari.
Da ricordare, nel 1987, la visita di Wojtyla in Cile. Il papa andava a trovare il suo grande amico di lunga data Pinochet, e memorabile rimane ancora oggi l'abbraccio fraterno che i due si scambiarono pubblicamente sulla terrazza del palazzo del governo cileno. Niente di cui scandalizzarsi, intendiamoci: tra i papi e le dittature di destra è sempre corso buon sangue. E, a proposito di sangue, in quei due undici settembre (1973 e 2001) ne è corso parecchio.
mercoledì 10 settembre 2014
Floris flop
L'esordio di Floris a La7 è stato un flop di dimensioni epiche, leggo in giro. Non che della cosa mi freghi granché, intendiamoci - ho smesso da anni di guardare la tv - ma penso che la gente stia cominciando seriamente a rompersi le balle di chiacchiere insulse in tv.
martedì 9 settembre 2014
Equità sociale
Quindi, ricapitolando, per 7 famiglie su 10 la Tasi sarà più cara della vecchia IMU, e a essere maggiormente penalizzate saranno le famiglie con figli e redditi più bassi.
È quella che si chiama equità sociale, immagino, no?
lunedì 8 settembre 2014
Chiarezza
"Bisogna fare chiarezza e impedire il ritorno delle malattie infettive in Italia." Ha perfettamente ragione, Grillo, ma invece di sparare cazzate con la bufala dei famosi 50.000 poliziotti a rischio tbc a causa degli immigrati, cominci a fare una seria campagna contro la moda dilagante e stupida di smettere di vaccinare i bambini. Magari, chissà, invece della bufala della tbc eviteremo il ritorno del molto più realistico morbillo e altre malattie debellate da tempo.
La auto blu (secondo Repubblica)
Ora, i dati pubblicati saranno sicuramente esatti, ma i numeri menzionati non rappresentano "l'intero parco auto", come vuole fare intendere Repubblica, ma solo l'insieme delle vetture di rappresentanza ministeriale di classe più elevata. L'intero parco macchine della pubblica amministrazione italiana, infatti, contava nel 2010 (bit.ly/1oYVo6h) la bellezza di 626.760 unità, che erano 7 volte le auto blu degli USA, così, giusto come paragone. Siccome è altamente improbabile che nell'arco di 4 anni anni scarsi le auto blu in Italia siano state tagliate di 10 volte, direi che quelli di Repubblica o non hanno fatto bene i conti, o hanno volutamente omesso i dati nel loro complesso.
Sarei più per la seconda.
(La vera notizia sarà quando 54.571 unità saranno le auto blu complessive effettive.)
domenica 7 settembre 2014
Gli occhi del drago
400 pagine fumate tra ieri e oggi (l'ho finito adesso). Il bello è che questo libro mi è capitato tra le mani per caso. Avete presente quando vi ritrovate di punto in bianco senza niente da leggere? A me capita spesso, ma, di solito, prima di farmi prendere dal panico do un'occhiata alla libreria qui in casa. E così l'occhio mi è caduto su questo libro, che ha attirato la mia attenzione perché non ricordavo che King avesse mai scritto libri fantasy, corredati di principi, re, maghi cattivi, eroi, castelli, torri... e allora mi sono detto: perché no? L'ho cominciato e non sono più riuscito a staccarmi.
Intendiamoci, King non è Tolkien, e qualsiasi accostamento ad anelli, Frodo e Gandalf vari sarebbe comunque una forzatura. Ma a me è piaciuto un sacco, anche se il genere fantasy non è mai stato il mio forte, né - credevo - quello di King. Ma, d'altra parte, quando uno è un narratore nato, il genere è secondario. O forse sono io ad essere ancora un po' ragazzino.
La guerra fredda è finita nel 2002
Secondo Berlusconi, la Nato con la sua irresponsabilità (?) nella vicenda Ucraina ha cancellato "i risultati che avevamo conseguito noi nel 2002 con il trattato di Pratica di Mare, mettendo fine a mezzo secolo di guerra fredda."
Capito? La Guerra fredda mica è finita con la progressiva distensione tra i due blocchi, negli anni '80, culminata con l'abbattimento del muro di Berlino. Ma va' là: doveva ancora arrivare lui col trattato di Pratica di Mare del 2002.
Eh, questi storici che non capiscono un tubo: mandiamoli tutti in pensione.
Cannabis legale
Leggo della legalizzazione della cannabis per uso terapeutico - in realtà i farmaci cannabinoidi erano già legali, ma le procedure per accedervi erano farraginose e complicate.
Adesso attendo con ansia che si torni a parlare di legalizzazione delle droghe leggere, come già hanno fatto molti paesi nel mondo, per dare un colpo mortale alle mafie e alla criminalità che ruota attorno al mondo della droga. Lo so che siamo il paese di Fini e Giovanardi, ma prima o poi toccherà muoverci per provare a diventare un paese più civile, no?
sabato 6 settembre 2014
(...)
Grillo persevera con la bufala dei 50.000 poliziotti a rischio tbc. E non c'è un Di Battista o una Taverna qualsiasi che si alzino e, in un sussulto di dignità, dicano: "Grillo, smetti con 'ste cazzate!"
Di questo passo sarà sempre più difficile continuare a tenere distinti i due cazzari da bar dai pentastellati in parlamento.
(Oltretutto a me la Taverna piace anche.)
Napoli, ma anche altrove
Il mio primo motorino, un Ciao PX nero che conservo ancora nel garage, me lo regalò mio padre a 14 anni. Fin da subito, nonostante all'epoca non fosse neppure previsto per legge, mi obbligò a indossare il casco. Io sbuffavo, mi chiedevo come mai dovessi indossarlo quando tutti gli altri andavano in giro tranquillamente senza che nessuno li obbligasse a sottostare a quella tortura. Sopra il parafango posteriore c'era un piccolo alloggio di plastica; lì dentro erano sistemati il libretto di circolazione e il tagliando dell'assicurazione, in caso mi avessero fermato per controlli, cosa che capitò più volte. Non c'erano storie: se volevo usare il motorino le regole erano quelle, altrimenti a piedi (o in bicicletta).
Non ho raccontato questo con l'intento di imbastire paragoni da cui desumere che qua si sia migliori di là, intendiamoci, ma è un dato di fatto che in alcune zone del nostro paese la cultura del rispetto delle regole è più marcata e presa in considerazione che in altre. Questo ovviamente non significa che episodi simili a quello successo a Napoli non accadano anche altrove.
Chi ha buona memoria, ricorderà ad esempio il caso di Ivan Liggi, il poliziotto che alcuni fa, qui a Rimini, uccise un ragazzo che con la sua A112 non si fermò all'alt della volante. Quindi, disgrazie di questo genere è destino che capitino, indipendentemente dal contesto sociale in cui si verificano. Poi, certo, credo sia innegabile che alcuni contesti le favoriscano in maniera maggiore.
venerdì 5 settembre 2014
Il perimetro di Napolitano
Scrive lettera43.it che Napolitano avrebbe chiamato a rapporto la Boschi, ministro delle Riforme, per sollecitare la ripresa dell'iter legislativo dell'Italicum, impantanato da mesi al Senato. Fin qui, diciamo, niente di male: ai solleciti e alle "moral suasion" di Napolitano siamo abituati, e, diciamolo, a volte questi richiami ci stavano anche.
Quello che dà da pensare è che il capo dello stato si sia spinto un tantino in là, arrivando addirittura a dare suggerimenti su come incardinare alcuni punti di questa legge, ad esempio: "soglia di maggioranza da alzare e calibrare rispetto al premio di governabilità, sbarramenti per le forze minori da adeguare e grande attenzione alla configurazione delle liste bloccate."
Ora, Napolitano conosce sicuramente il perimetro del suo raggio d'azione e delle sue competenze e prerogative costituzionali, e quindi il suo intervento sarà sicuramente regolare, ma io non ricordo altri presidenti che siano intervenuti in maniera così invasiva durante la definizione delle leggi, né - la mia è solo un'ipotesi - sono a questo punto sicuro che Napolitano sia rimasto all'interno del famoso perimetro. La mia immagine di presidente della Repubblica è di quel signore che sta lì a guardia della Costituzione, lascia che il parlamento lavori senza intromettersi in alcun modo e, alla fine, quando gli mettono sotto il naso la legge da firmare, lui la esamina, valuta se è conforme a quanto prevede il dettato costituzionale, e in base a ciò la firma o la rimanda alle camere corredata di eventuali osservazioni.
Forse sono io a essere rimasto un po' indietro.
Franca Falcucci
Il fatto è che non so i motivi per cui all'epoca si scioperasse. Non li so adesso e non li sapevamo neppure allora. Semplicemente, qualcuno organizzava uno sciopero contro la Falcucci e noi si era tutti felici perché si bucava una mattinata di scuola. E poi, in fondo, alle medie inferiori chi se ne fregava dei motivi?
Tbc, test di Mantoux e palle varie assortite
(Roberto Dadda via facebook)
giovedì 4 settembre 2014
Blocco degli statali
Eh, voglio dire: se non è un'altra promessa mancata questa...
mercoledì 3 settembre 2014
Le gioie della Corea del Nord
Bello, specialmente se si vede solo quello che si vuole vedere. Dal sito di Amnesty International, 12/04/2012:
"Quasi un milione di nordcoreani sono morti a causa della carestia dagli anni Novanta e altri milioni di abitanti soffrono le conseguenze della perdurante crisi alimentare."
[...]
"Oggi, centinaia di migliaia di persone sospettate di opporsi alle autorità sono detenute in condizioni brutali all'interno dei campi di prigionia, tra cui il famigerato campo per i prigionieri politici di Yodok. La libertà d'espressione in Corea del Nord non esiste."
[...]
"Centinaia di migliaia di persone vivono nei campi di prigionia nelle più disumane condizioni immaginabili, fuori dalla vista del resto del mondo e private di quasi tutte le protezioni relative ai diritti umani. Quello di Yodok, che ospita 50.000 detenuti tra uomini, donne e bambini, è uno dei sei campi di prigionia conosciuti della Corea del Nord, dove si stima 200.000 prigionieri politici e i loro familiari si trovino senza mai essere stati processati o a seguito di processi grossolanamente irregolari. Secondo le testimonianze di ex detenuti ed ex guardie carcerarie, a Yodok i prigionieri vengono frequentemente sottoposti a torture, obbligati a svolgere lavori forzati e messi a morte."
Salvini, va' a quel paese, va', te e Razzi.
martedì 2 settembre 2014
Terrazze e newtown
Non capisco tutto il clamore per il crollo del terrazzo in un appartamento delle famose newtown di berlusconiana memoria. In fondo stiamo parlando di alloggi che hanno già 4 anni sul groppone, eh.
lunedì 1 settembre 2014
La figlia del Marò
Il commento della figlia del Marò trovo che sia un concentrato di superficialità, inesattezze, luoghi comuni triti e ritriti, razzismo. Se la gioca alla pari con certi post di Salvini.
Merkel, Draghi e telefonate (?)
“Noi cristiani dobbiamo molto alle Crociate”
Non c'è alcun dubbio che il cristianesimo debba molto alle crociate, come diceva qualche tempo fa mons. Negri, così come non c'è alcun dubbio che debba molto all'inquisizione, a iniziative come l'indice dei libri proibiti e a tutta quella serie di geniali iniziative con le quali la chiesa ha potuto tenere in scacco nel corso dei secoli milioni di persone. Quindi Negri ha perfettamente ragione, almeno dal suo punto di vista.
Poi, certo, sarebbe interessante che l'illustre prelato ci spiegasse come si conciliano le crociate col recente anatema di Bergoglio, secondo il quale "non si uccide in nome di Dio", ma, purtroppo, l'intervista a Negri è precedente all'uscita del papa: magari ce lo spiegherà successivamente. Sono tra l'altro interessanti da notare, nella suddetta intervista, gli arzigogoli letterari e gli artifici retorici e storici (Negri è un grande sofista, gliene va dato atto) con cui cerca di giustificare secoli di massacri perpetrati da quelli che definisce, come se niente fosse, appartenenti a un grande "pellegrinaggio armato". Ma quello che fa più specie in tutto questo, è che Negri non esprime una parola su eventuali, remotissimi dubbi circa la giustezza di questi "pellegrinaggi". Non una sillaba che faccia pensare a una piccola ombra di dubbio. No: le crociate sono state giuste e finita lì, e poco importa che pure Wojtyla abbia riconosciuto quelle atrocità e chiesto scusa.
D'altra parte, pensandoci, la cosa è comprensibile, anche perché abbiamo di fronte non un don Gallo o De Capitani, ma un esponente del più duro e intransigente tradizionalismo cattolico, al confronto del quale pure Bergoglio sembra quel rivoluzionario che in realtà non è.
Un tradizionalista intransigente alla Ratzinger, per intenderci, non a caso menzionato nell'intervista come appiglio a cui aggrapparsi per giustificare le sue tesi. In fondo lo stesso Ratzinger che, in spregio a ogni forma di buon senso e umiltà, nel 2000 dichiarò che la chiesa cattolica è l'unica vera, le altre possono pure andare a quel paese. Alla faccia dell'ecumenismo e di ogni tentativo fatto fino ad allora per allontanare l'idea che cattolicesimo e fondamentalismo non hanno niente a che vedere l'uno con l'altro.
Mentalità di guerra
Dice il neo segretario della Nato che dobbiamo passare a una mentalità di guerra, che vuol dire dedicare una quota maggiore delle nostre sp...
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