mercoledì 30 marzo 2011

Ormai è tutto alla luce del sole


Una volta i giochetti di palazzo si cercava di tenerli nascosti, un po' defilati. Guai a parlarne pubblicamente, e soprattutto guai se fosse venuto a saperlo la stampa. Adesso questa forma di pudore non ha più senso, tanto lo sanno tutti (compresi gli insonnoliti italiani) che queste cose accadono e fanno parte della normalità.

E quindi neppure più il Giornale si preoccupa di cammuffare un po' le cose, tanto che gli accordi in corso da giorni tra i "responsabili" (di cosa, poi, non l'ho mai capito) e il premier vengono raccontati alla luce del sole. Addirittura si dice che i pretendenti alle poltrone devono essere "placati", tanta è la fame che hanno.

Il capo dei responsabili, Saverio Romano, è stato accontentato, ricorderete, con la nomina a ministro dell'Agricoltura. Napolitano aveva avuto parecchio da ridire per via della sua situazione giudiziaria, ma Berlusconi è andato avanti lo stesso, la tenuta della maggioranza era più importante. Il problema è che accontentato uno, ci sono tutti gli altri (la pattuglia è piuttosto consistente), che stanno cominciando a scalpitare e a dare segnali d'impazienza.

E quindi ecco all'orizzonte un bel disegno di legge (un decreto Napolitano non lo firmerebbe mai) con cui rimpolpare la schiera di sottosegretari, pagata con soldi pubblici ma che agli italiani non recherà alcun beneficio, che consentirà solo di prolungare ancora un po' l'accanimento terapeutico per la maggioranza. Tutto questo alla luce del sole.

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