venerdì 26 luglio 2024

Alberto Angela Vs Temptation island

Sull'estenuante (e pallosissima) polemica Alberto Angela Vs Temptation island si è letto di tutto, ma a mio giudizio il commento più intelligente e sensato apparso finora è quello di Matteo Saudino, che non a caso è un filosofo.

Adesso passiamo oltre?

lunedì 22 luglio 2024

Prenderlo a bordo?


Elly Schlein faccia come crede, ma Renzi è uno che si è contraddistinto nel corso del tempo per l'acredine e il dileggio verso di lei e verso Conte, veicolando questo dileggio dai suoi social e da ogni intervista apparsa su ogni giornale.

Va poi ricordato che il partito fondato da questo ridicolo re delle giravolte e del populismo più bieco, da quando è in carica l'attuale governo ha votato:

- riforma Nordio

- La Russa presidente del Senato

- salvataggio della Santanché

- commissione parlamentare sul covid

- terzo mandato assieme alla Lega

- contro il salario minimo

- contro il reddito di cittadinanza

Ecco, adesso Elly Schlein metta tutto insieme e valuti se prendere a bordo questo ridicolo relitto della politica o se abbandonarlo al suo 2 per cento scarso, come meriterebbe.

domenica 21 luglio 2024

Vecchiaia e lettura

Interessantissime (come sempre) riflessioni di Odifreddi su vecchiaia e lettura. In particolare dal min. 10, dove il professore sottolinea come la nostra civiltà occidentale sia culturalmente competitiva e agonistica in ogni aspetto della vita, compreso quello della lettura dei libri, dove spesso si guarda alla quantità piuttosto che alla qualità. Cosa, questa, che va a detrimento dello stesso valore della lettura.

Mi ha fatto riflettere parecchio.

L'anima (secondo Jack)

"Non si può avere un'anima, se si è soli. Non si è niente."

Il dialogo finale fra John Silver e Jack vale da solo tutto il libro.




Björn Larsson

La vera storia del pirata Long John Silver

Sentenze che non ci riguardano

Un paio di giorni fa la Corte internazionale di giustizia, nel generale disinteresse (le sentenze internazionali ci interessano solo quando emettono mandati di cattura a Putin), ha sentenziato che l'occupazione dei territori palestinesi, che va avanti da quasi 60 anni, è illegale, perché viola il diritto internazionale e l'art. 49 della Quarta convenzione di Ginevra.

Scrive Kulturjam: "L’unica democrazia del medio oriente, come la vulgata mainstream ama definire Israele, è uno Stato colonialista che pratica apartheid. Questo è quello che ha stabilito la Corte Penale Internazionale, organismo che andava bene quando emetteva mandati d’arresto verso Putin e che ora invece viene additata come masnada di provocatori senza alcuna importanza. Ora abbiamo anche la conferma definitiva: Israele è uno stato che occupa illegalmente da 57 anni territori non suoi (striscia di Gaza compresa) e pratica sistematicamente l’apartheid nei confronti dei palestinesi."

Ecco, senza girarci tanto attorno, noi siamo complici (le armi con cui Israele massacra i palestinesi vengono fornite anche dall'Italia) di uno stato che usa metodi terroristici, pratica sistematicamente la pulizia etnica e l'apartheid. 

Dal 7 ottobre scorso l'esercito di Netanyahu, a cui noi regolarmente andiamo a stringere la mano, ha sterminato 40.000 palestinesi, per gran parte donne e bambini, ha bombardato scuole, università, ospedali, villaggi, campi profughi, ha ucciso giornalisti, medici, operatori umanitari, ha bloccato l'ingresso di cibo e medicinali affamando centinaia di migliaia di persone. 

Perché Israele si deve difendere, continuano a raccontarci.

sabato 20 luglio 2024

Noi e loro

In Germania il parlamento ha emanato una legge che vieta ai pro vita di avvicinarsi a consultori e studi medici. Chi sgarra si becca 5000 euro di multa. Da noi il governo ha fatto una legge che autorizza i pro vita a entrare dentro i consultori. 

Così, giusto per evidenziare la differenza tra un paese civile, che garantisce i diritti, e un paese medievale che di quei diritti fa strame.

venerdì 19 luglio 2024

Dio è con lui

 


Il richiamo a Dio ha sempre una potente valenza aggregatrice, specialmente in un paese come l'America, dove il motto nazionale, stampato anche sulle banconote da un dollaro, è il famoso "In God we trust", e Donald Trump non è certo il tipo che si fa problemi a utilizzare anche la strategia divina pur di raggiungere i suoi scopi.

Del resto anche noi abbiamo avuto politici che non si sono fatti scrupoli in questo senso; dal leggendario Berlusconi, che si considerava l'unto del Signore, a Salvini che ancora oggi non perde occasione per sventolare vangeli e baciare crocifissi nei suoi ridicoli comizi. Il ricorso alla religione dal punto di vista elettorale produce sempre dei buoni ritorni.

Il messaggio che Trump lancia al suo elettorato di riferimento non dà adito a dubbi: Dio mi ha salvato dell'attentato perché vuole che sia io a guidare di nuovo l'America. Dal punto di vista del mero raziocinio questo assunto si colloca tra il ridicolo e il patetico. Se infatti fosse stato effettivamente Dio a intervenire per sventare l'attentato non si capisce perché avrebbe messo in piedi tutta 'sta sceneggiata, sarebbe bastato che il giorno del comizio avesse fatto venire un attacco di coliche o avesse mandato un colpo della strega all'attentatore, in modo da impedirgli di alzarsi dal letto, e tutto sarebbe filato liscio.

Ma chi crede a queste cose, in genere appartiene a quella parte di genere umano che non si pone troppe domande, che poi sono sempre quelli che là votano Trump e qua Salvini e soci.

Comunque sia, già prima del fallito attentato Trump andava molto bene nei sondaggi, adesso vola. E a questo punto, a detta di molti analisti politici, non è affatto da escludere che dal prossimo anno ce lo ritroveremo alla Casa Bianca. Se poi ha anche Dio dalla sua parte...

mercoledì 17 luglio 2024

Schlein ha qualcosa da dire?

Temo che su questa cosa qui Elly Schlein non potrà restare in silenzio troppo a lungo. D'altra parte Giorgia Meloni, a cui non sembrava vero che il PD le avesse fatto un tale assist, l'ha chiamata in causa direttamente sui suoi social, in merito a questa faccenda.

Molto brevemente, nel 2022, all'indomani del suo insediamento, il governo Meloni varò il suo primo condono fiscale, provocando le ire del PD, di cui la Schlein era stata appena nominata segretaria. Tutti gli esponenti dem di maggior rilievo tuonarono a una voce sola contro la legge in questione. Oggi, grazie a una inchiesta di Open, si scopre però che anche il PD vi ha fatto ricorso per risparmiare le sanzioni previste e facendosi ammettere alla rateizzazione dei contributi per il personale che il partito non aveva versato agli istituti di previdenza, Inps e Inpgi prima di tutto.

È palese che non si può da una parte indignarsi nei confronti di un condono fiscale e poi, alla chetichella, utilizzarlo. Perché poi, se ti sgamano, ci fai una figura di palta. E dopo non puoi neppure prendertela col qualunquismo dilagante, con la generale disaffezione alla politica perché tanto "sono tutti uguali". Davanti a queste cose come si può dare torto ai qualunquisti e ai disfattisti che quando è ora di votare se ne stanno a casa? 

Cioè, se si vuole mandare a casa questo governo di scappati di casa bisogna almeno dimostrare di essere migliori di loro. Andiamo, su.

domenica 14 luglio 2024

L'attentato a Trump

Già la rielezione di Trump era fino a oggi piuttosto probabile, adesso direi che sia quasi sicura. L'immagine di lui col viso insanguinato, il braccio alzato e l'urlo con cui, ferito, incita alla lotta contro il male, resterà tra le più iconiche di questa campagna elettorale americana. E su buona parte di elettorato, l'immagine dell'energico leone ferito che compete con un anziano signore che sembra non distinguere neppure il giorno dalla notte ha indubbiamente una sua efficacia mediatica e comunicativa.

Per il resto non è che ci sia molto da dire, se non che il prossimo presidente che prenderà posto alla casa bianca, chiunque sia, qualche domanda sulla legittimazione a possedere armi, negli USA, dovrà per forza farsela.

A questo proposito suona abbastanza patetica la dichiarazione di Biden dopo l'attentato a Trump: "Non c’è posto per questo tipo di violenza in America. Non possiamo tollerarla e dobbiamo condannarla tutti."

Peccato che, secondo Wikipedia, solo nei primi sei mesi di quest'anno ci sono state negli USA 302 sparatorie tra la folla con 390 morti e 1.216 feriti. Viene da chiedersi dove fosse Biden nel frattempo.

mercoledì 10 luglio 2024

Il crollo dei miti

Non credo di aver mai letto niente di Alice Munro. La conosco di fama (è impossibile non conoscere una scrittrice che ha vinto anche il Nobel) ma sono ragionevolmente sicuro di non aver mai letto niente di lei. Questo mi consente di poter giudicare la vicenda delle rivelazioni della figlia Andrea, di cui tanto si parla in questi giorni, in maniera più distaccata, meno coinvolta. E il mio giudizio sulla scrittrice è negativo. Difficile che possa essere altrimenti.

Capisco però che per chi la ama la cosa si complica parecchio. Perché un artista che si ama, sia esso uno scrittore, un cantante, un attore ecc., lo si idealizza totalmente, nel perfetto compimento di una sineddoche. Se un artista ci conquista, tutto di quell'artista è perfetto, non si concepisce l'idea che possa avere difetti o lati oscuri.

Questa cosa è perfettamente naturale. Anche io non concepirei, ad esempio, che Stephen King, o Francesco Guccini, o altri artisti che sono stati e sono colonne della mia vita possano avere lati poco commendevoli della loro vita che non conoscevo. Insomma, la caduta di un mito, anche a livello psicologico, non è una cosa indolore e genera un contraccolpo notevole. Bisognerebbe avere la capacità di poter scindere in una persona ciò che è buono da ciò che buono non è, ma è molto più facile a dirsi che a farsi.

martedì 9 luglio 2024

Indignazione collettiva a senso unico

 


Sarebbe un'ottima cosa se la sacrosanta ondata di indignazione collettiva per l'ennesimo massacro fatto da quel criminale di guerra di Putin fosse rivolta anche all'altro criminale di guerra: Netanyahu.

Perché l'esercito israeliano ai suoi ordini questi orrori, che quando li commette Putin si guadagnano titoloni a caratteri cubitali per giorni, li commette un giorno sì e l'altro pure bombardando ospedali, scuole, università, campi profughi, villaggi, oppure affamando la popolazione col blocco degli aiuti. Tutte azioni che da quel famigerato 7 ottobre hanno provocato quasi 40.000 morti, per il 70 per cento bambini.

Sarebbe bello che lo stesso spazio mediatico riservato al criminale nemico fosse riservato anche al criminale amico. Così, giusto per non dare l'impressione di usare due pesi e due misure nell'esternazione di cotanta vibrante indignazione.

lunedì 8 luglio 2024

Il bene maggiore

Guardo cosa succede in Francia e mi chiedo se anche nel nostro paese, un giorno, le opposizioni riusciranno a mettere da parte i personalismi, le divergenze e fare un fronte comune in nome di un bene maggiore, che è mandare a casa questa gentaglia che abbiamo al governo. 

Poi, magari, da domani anche là ritorneranno i personalismi e i litigi, ma intanto quel fronte comune sono riusciti a farlo e la destra estrema di Le Pen e Bardella è stata messa all'angolo contro ogni pronostico.

Anche la gente ha capito il pericolo che incombeva è si è recata in massa a votare. Da questo punto di vista le elezioni francesi sono state anche un gigantesco spot contro l'astensionismo. 

Noi non credo che riusciremo mai a fare quello che hanno fatto loro.

domenica 7 luglio 2024

Cosa abbiamo mangiato e cosa mangiamo

Non so se a qualcuno interessano questi argomenti, ma qui c'è una splendida lezione di Francesco Cavalli-Sforza, che in poco più di un'ora riesce a fare una esaustiva storia del rapporto tra cibo ed evoluzione umana a partire da quando i nostri antichi progenitori camminavano ancora a quattro zampe fino a oggi.

Illuminante.

sabato 6 luglio 2024

Un aeroporto a Silvio

L'idea di intitolare l'aeroporto di Malpensa a Berlusconi, un uomo che ha contribuito in maniera determinante alla devastazione etica, morale ed economica di questo paese, alla fine non sorprende. Se ne parlava già in occasione della sua morte e adesso quell'idea balzana sta per trasformarsi in realtà.

Lo stridore generato dall'accostanento ai nomi con cui sono intitolati altri grandi aeroporti italiani (Falcone e Borsellino, Sandro Pertini, Cristoforo Colombo, Marco Polo, Catullo, Pitagora ecc.) grida vendetta. Ma questo è.

Che poi, alla fine, se ci si pensa, fuori dai nostri confini gli unici motivi per cui è conosciuto Berlusconi sono i suoi scandali, mica altro. Come dimenticare gli articoli sul bunga bunga che all'epoca uscivano sui maggiori giornali americani e inglesi (per non parlare di quelli europei)?

Immagino quindi un americano che arriva a Milano, legge il nome dell'aeroporto e pensa: Ma come, gli hanno pure dedicato uno scalo?

giovedì 4 luglio 2024

Mille euro

Non sono un giurista e quindi potrei sbagliare, ma così, a occhio, una roba del genere, qualora vedesse la luce, credo sarebbe palesemente incostituzionale.

Altra cosa. Se tu dai mille euro alle donne italiane per non abortire, significa che non t'importa niente se a ricorrere all'aborto è una donna di un'altra nazionalità. Quindi il suo bambino ha meno valore del bambino di una donna italiana?

Terza cosa. Questa proposta di legge rimarrà una proposta e cadrà a breve nel dimenticatoio, come migliaia di altre proposte di legge ogni anno, ma è utile per capire come ragiona chi ci governa, quali sono le sue idee, i suoi valori, la sua visione del mondo ecc.

Alla luce di tutto questo, direi che la visione del mondo di Gasparri fa abbastanza schifo.

Ah, quarta cosa. Per attuare la 194 e dare la possibilità a tutte le donne di farvi ricorso non servono idiozie come questa, è sufficiente togliere i medici obiettori dalle strutture sanitarie e mandarli a fare un altro mestiere.

mercoledì 3 luglio 2024

Nuovi arrivi felini





Lui è Sgangherino, un trovatello capitato qui, non si sa da dove, qualche tempo fa. Perché Sgangherino? Perché quando arrivò era piuttosto malmesso, tanto che pensavamo fosse stato investito da un'automobile. Poi piano piano si è ripreso, grazie anche alle cure di mio babbo, e oggi sta abbastanza bene, anche se qualche acciacco ce l'ha ancora.

Quando arrivò qui io lo chiamai Moribondo, proprio perché era messo piuttosto male, adesso invece si è abbastanza ripreso e quindi da Moribondo gli ho cambiato il nome in Sgangherino.

È un gatto abbastanza rompipalle, nel senso che vuole continuamente attenzione e coccole, e oltretutto è sempre tra i piedi. Letteralmente: quando si cammina occorre fare attenzione perché potrebbe far cadere (mia mamma ha già rischiato un paio di volte). Però è simpatico.

E niente, per adesso bazzica qui e sembra abbastanza intenzionato a restarci in pianta stabile.

Vedremo.

Razza italica

Ci sarebbe da fare presente al signor Guido Bertolaso che il concetto di razza, per quanto riguarda gli esseri umani, dal punto di vista biologico non ha senso. Ci hanno provato per due secoli molti scienziati a stilare un catalogo delle razze umane, ma alla fine si sono arresi perché è impossibile.

A partire più o meno dagli anni '60 del secolo scorso, poi, con l'avvio degli studi genetici sul DNA, è stato definitivamente accertato che per quanto riguarda gli esseri umani una divisione in razze non è fattibile. Il motivo principale sta nel fatto che, fin dalla nostra comparsa sul pianeta, noi umani ci siamo sempre spostati, abbiamo migrato costantemente e ci siamo incessantemente rimescolati.

Quindi non solo la locuzione "razza italica" è una stupidaggine, ma lo è proprio il concetto di razza in sé. Probabilmente il povero Bertolaso aveva in mente una distinzione di tipo fenotipica, ad esempio riguardo al fatto che noi italiani abbiamo generalmente la pelle chiara o cose simili, ma i caratteri fenotipici non indicano alcunché, anche perché sono generalmente transitori e mai definitivi.

Chissà, ad esempio, che faccia farebbe il povero Bertolaso, ma anche i vari Vannacci, Salvini ecc., se sapessero che fino a circa 7000 anni fa il continente europeo, attuale Inghilterra compresa, era popolato di persone con una strana combinazione di pelle scura e occhi chiari.

Probabilmente noi italiani non scompariremo a causa dell'inverno demografico, ma a causa della nostra ignoranza.

venerdì 28 giugno 2024

Attenti a quei due

Lo spettacolo offerto dai due candidati alla Casa bianca, un anziano signore con qualche problema cognitivo e un cazzaro da bar, può creare qualche apprensione. Tuttavia non drammatizzerei. 

C'è un bel libro di Dario Fabbri, Geopolitica umana, in cui si spiega che, nonostante ciò che comunemente si pensa, i presidenti USA hanno pochissimo potere, potere che invece è detenuto dai cosiddetti "apparati", sostanzialmente Pentagono, Congresso e Dipartimento di stato. 

Nel libro, Fabbri fa un lungo elenco di cose che sia Trump che Biden, durante le rispettive amministrazioni, avrebbero voluto fare ma non è stato loro concesso. Poi certo, lo spettacolo desolante dei due rimane, ma ci si rincuora pensando che le decisioni che contano non le prendono loro ma vengono prese altrove.

lunedì 24 giugno 2024

Referendum sul lavoro della Cgil

Anche se i media non hanno dato alcun risalto (chissà come mai) alla notizia, nei primi giorni di giugno è stato raggiunto il traguardo delle 500.000 firme raccolte per il referendum popolare sul lavoro proposto dalla Cgil.

Nonostante il numero di firme necessarie sia stato raggiunto e superato, la campagna referendaria non si ferma e prosegue per poterne ottenere il maggior numero possibile e dare ancora più forza all'iniziativa.

Il referendum popolare conterrà quattro quesiti, il più importante dei quali chiede che venga abrogata quella parte del Jobs Act che impedisce a un lavoratore assunto dopo il 2015, e licenziato senza giusta causa, di venire reintegrato sul posto di lavoro, una delle porcate più grosse contenute nella famigerata riforma del lavoro targata Renzi.

Qui c'è il link alla pagina in cui sono riportati i quattro quesiti oggetto di referendum e in cui è possibile lasciare la propria firma.

Qui invece c'è un bellissimo appello del grande Alessandro Barbero per spronare a firmare.

Come dicevo, il numero minimo di firme è già stato raggiunto e ormai ampiamente superato, ma vale la pena firmare comunque.

venerdì 21 giugno 2024

I generali e Netanyahu


Questa cosa la dicevano in tempi non sospetti vari analisti geopolitici come ad esempio Lucio Caracciolo, Dario Fabbri e altri. Tutti quelli che lo dicevano venivano, e vengono tuttora, apostrofati dai sostenitori della mattanza in corso come pacifinti, traditori, amici di Hamas e sciocchezze simili.

Che lo scopo di distruggere Hamas è una balla lo ammette oggi, apertamente, il portavoce dell'esercito israeliano, che può essere accusato di tutto tranne che di amicizia con Hamas: "Bombardateli quanto vi pare. Non moriranno mai. Hamas è un'ideologia. E non possiamo eliminare un'ideologia con le bombe. Dire che faremo sparire Hamas, significa gettare sabbia negli occhi della gente."

L'insistenza con cui il criminale di guerra Netanyahu continua a ripetere che la guerra (in realtà non è una guerra ma un genocidio) andrà avanti finché Hamas non sarà eliminato era ed è una balla, dietro la quale si nasconde la sua reale intenzione di sterminare i palestinesi. Appunto perché Hamas è un'ideologia e il terrorismo una tecnica di guerriglia, e non si può fare la guerra a una tecnica, sarebbe come pretendere di fare la guerra al 4-4-2 nel calcio.

È già il secondo scontro in pochi giorni tra i vertici dell'esercito israeliano e Netanyahu, il quale, dopo otto mesi di "guerra", viene oggi accusato dai suoi generali di non avere una strategia precisa e di non avere idea di cosa fare una volta che la "guerra" sarà terminata.

Nel frattempo i civili palestinesi continuano a essere sterminati nell'indifferenza dell'occidente, anzi con la complicità dell'occidente, il quale continua a fornire armamenti a Israele. Lo stesso occidente che nella guerra tra Russia e Ucraina fornisce armi a quest'ultima perché invasa e oggetto delle angherie di Putin, mentre nella guerra a Gaza fornisce armi all'aggressore e a colui che sta commettendo un genocidio. 

Il nostro leggendario doppio standard, ormai famoso nel mondo.

martedì 18 giugno 2024

Armi e perché

 



Mi chiedo se esista un limite di presa in giro oltre il quale questi signori non possono andare.

Ok, va bene, sono disposto a riconoscere, pur con un miliardo di dubbi, che è giusto inviare aiuti all'Ucraina invasa dai russi, ma non sono disposto a essere preso per i fondelli. Continuare a inviare armi all'Ucraina per ottenere la pace è una contraddizione in termini e una stupidaggine logica.

Abbiamo cominciato a imbottire l'Ucraina di armamenti il 25 febbraio 2022: si è ottenuto qualcosa? Quelle armi hanno consentito di aprire spiragli in direzione della pace? Ci si arriva anche usando il buon senso: non si doma un incendio buttandogli sopra benzina. 

Volete continuare a mandare armi agli ucraini? Va benissimo, anche se io continuo a tenermi il mio miliardo di dubbi, ma per favore, non perculateci filosofando sui perché. Dite, piuttosto: Sì, vogliamo continuare a riempire di armamenti l'Ucraina e vogliamo che la guerra vada avanti fino alla sua (impossibile) vittoria sui russi. 

Ditelo chiaramente e smettetela di prenderci per i fondelli con la storiella della pace.

lunedì 17 giugno 2024

L'odio al Pride


Boh, non so se al Pride di Roma si sia manifestato tutto questo odio. Ma se anche fosse, dove sarebbe il problema? Non mi risulta che il nostro codice di procedura penale contempli il reato di odio.

In altre parole, io posso odiare chi voglio - e mi sembra che, storicamente, la chiesa cattolica di motivi per farsi detestare ne abbia accumulati parecchi - a condizione che questo odio rimanga sentimento e non si tramuti in azioni conseguenti.

Io accantonerei questo stucchevole e un po' ipocrita vittimismo e mi farei un esame di coscienza.

Ritorni (letterari) al passato

In uno dei racconti di You like it darker c'è un ritorno al passato.

Chi conosce King, sa :-)

(Ma vogliamo parlare della struggente bellezza di questa pagina?)

sabato 15 giugno 2024

Il migliore (finora)

Sia messo agli atti che il racconto L'incubo di Danny Coughlin, quarto della raccolta You like it darker, è a mio giudizio uno dei racconti più belli di sempre mai scritti da Stephen King.

martedì 11 giugno 2024

Tra astensionismo e Paola Cortellesi

Continuano a circolare sui social post indignati in cui si mette in correlazione la quota di astenuti alle europee dello scorso weekend col film di Paola Cortellesi C'è ancora domani

Ciò che sta generando questa sorta di indignazione collettiva sarebbe la presunta incoerenza tra il favore e il successo ottenuto dal film, che tra le altre cose celebra l'introduzione del diritto di voto anche alle donne, e i numeri dell'astensionismo alle scorse europee, dove più del 50 per cento di italiani è rimasto sul divano. 

Io questa incoerenza non la vedo, o comunque mi sembra sia tutta da dimostrare. 

Il film della Cortellesi è stato visto nel 2023, anno in cui è uscito, da 4.395.868 persone. Gli italiani che hanno diritto di voto sono 47,3 milioni. Il 50 per cento di 47,3 fa 23,65. Perché si possa parlare di incoerenza bisognerebbe dimostrare che tra i 23,65 milioni di non votanti ci sono i 4 milioni e rotti che hanno visto il film. Ma ovviamente questo non si può dimostrare in alcun modo.

Se anche, per ipotesi, si potesse accertare che tutti gli spettatori del film sono rimasti a casa, sarebbe comunque un'incoerenza che riguarda una percentuale minima di persone, non quell'esercito che i post indignati si adoperano per fare credere. 

Ci sarebbe poi da dire qualcosa sulla suddetta incoerenza.

In primo luogo si tratta di un tratto peculiare dell'essere umano, proprio a livello antropologico. Noi siamo incoerenti per natura, c'è poco da fare. De André l'aveva capito benissimo e aveva celebrato questa incoerenza nei bellissimi versi di Bocca di rosa: "Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio. Si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio". Questo ovviamente non significa che l'incoerenza è da giustificare, ma è solo per dire che è appunto una nostra peculiarità intrinseca.

In secondo luogo, il film della Cortellesi è ambientato negli anni Quaranta del secolo scorso. Oggi, nel 2024, molti potrebbero ritenere che il significato del voto sia diverso da allora. Ne sia diversa la valenza rappresentativa, la struttura, le finalità, il peso. Quindi molti potrebbero aver apprezzato C'è ancora domani per l'evento che celebra e, in virtù di come è cambiato il sistema di rappresentatività democratica rispetto ad allora, non vedere incongruenza col fatto di non essere andati a votare.

D'altra parte, come dicono Luca Sofri, Michele Serra e altri, anche il non-voto come scelta attiva ha una sua ragion d'essere, in quanto si influisce sulle cose anche non votando. Posizione che non condivido granché, ma legittima.

Insomma, alla fine della storia, i post indignati sulla presunta incoerenza tra apprezzamento del film della Cortellesi e astensionismo mi sembrano dei buoni acchiappa-like ma poco altro.

lunedì 10 giugno 2024

Europee

Lo so, si scrive sempre che il partito vincitore in assoluto è quello dell'astensionismo, ma questa volta a buonissima ragione, dal momento che per la prima volta nella storia delle tornate elettorali i votanti non hanno raggiunto il 50 per cento degli aventi diritto. Che poi, tutto sommato, qui in Italia non è stato neppure il risultato peggiore. In alcuni paesi non si è arrivati al 40, un insieme di dati che dovrebbe fare pensare parecchio.

Tra i vincitori c'è sicuramente Elly Schlein, la quale esulta per il risultato ottenuto e a mio avviso ne ha motivo. Certo, la vincitrice è Giorgia Meloni, indiscutibile, anche se sostanzialmente ha confermato i risultati delle scorse politiche e non ha portato a casa il risultato-spallata che auspicava. Elly Schlein, invece, ha preso in mano un partito ridotto quasi a brandelli, dopo essere stato distrutto da Renzi, e dal 19 per cento del 2022 l'ha portato al 24 e oltre di oggi, oltretutto senza cannibalizzare voti a sinistra, come dimostra l'inaspettato successo della lista Alleanza Verdi Sinistra. Notevolissimo, direi.

Sicuramente hanno pagato alcune battaglie che si è intestata, come il salario minimo, la campagna contro il Jobs Act, la battaglia per tentare di salvare ciò che resta del nostro ormai a brandelli servizio sanitario nazionale e altre, tutte condivisibilissime. Questo ha portato il PD a superare la soglia psicologica del 20 per cento ottenendo un risultato che neppure i maggiorenti del partito si aspettavano, e non è certo un segreto di Pulcinella che molti capibastone, più o meno palesemente ostili alla Schlein, si auguravano un altro risultato.

Si spera però che Elly Schlein capisca che questo 24 e passa per cento portato a casa non è stato generato solo da chi ha votato PD per effettiva convinzione, ma anche da chi ha voluto semplicemente provare a fermare l'avanzata delle destre in Europa. E non è la stessa cosa. In ogni caso, adesso che la sua segreteria e la sua linea escono da queste elezioni notevolmente rafforzate, si spera che Elly Schlein sappia farne tesoro, abbandoni le titubanze e la poca chiarezza che ancora mostra su certi temi e faccia crescere il partito fino a essere in grado di mettere in difficoltà Fratelli d'Italia alle prossime politiche.

Per quanto riguarda l'Europa, è vero che c'è stato un certo, diciamo pure notevole, allargarmento generale di consensi verso le destre più o meno estreme - basta guardare Francia, Austria e Germania - tuttavia i partiti moderati non ne sono stati travolti. Anzi, la cosiddetta "maggioranza Ursula" (Partito popolare europeo, Socialisti, Renew Europe e Verdi) è più forte che mai e nella legislatura che sta per iniziare darà le carte nelle trattative per le nomine nella Commissione.

Tra gli sconfitti, qui in Italia si può sicuramente citare la Lega a trazione salviniana, superata addirittura da Forza Italia ed entrambi, Lega e FI, schiacciate dal peso elefantiaco di FdI. È curioso a questo proposito rilevare come abbia preso più voti Berlusconi da morto che Salvini da vivo (Tajani aveva impostato tutta la campagna elettorale puntando sul nome di Berlusconi, arrivando perfino a dire che sarebbe stato considerato valido anche il voto di chi avesse indicato il defunto organizzatore di cene eleganti sulla scheda). Pure Bossi non ha avuto problemi ad ammettere di aver votato Forza Italia, provocando le ire (a denti stretti) di Salvini e Vannacci. Curiosa la reazione di Salvini, riassunta nella parola "tradimento", quando in realtà il vero "tradito" dalla via imboccata dalla Lega a trazione Salvini non è un mistero che sia proprio il suo fondatore.

Sconfitta cocente anche per i Cinquestelle, una sconfitta che comunque era da mettere in conto in quanto i pentastellati alle competizioni europee non hanno mai ottenuto risultati degni di nota, anche perché, data la loro storia, sono l'unico partito a non avere mai avuto "referenti" in Europa.

Chiudo la lista degli sconfitti col duo Renzi-Calenda (e la Bonino in coppia con Renzi), ridotti all'irrilevanza in Italia e, non avendo superato la soglia di sbarramento, esclusi anche dall'Europa. Chissà, magari sarà la volta buona che si renderanno conto che nella vita si può fare anche altro, se in politica non va.

Voglio ricordarli così, con questa bella immagine. Quando ancora erano vivi.

domenica 9 giugno 2024

Troppa carne


Finito adesso. Non è il primo libro che leggo su questi argomenti, ma si aggiunge agli altri che già hanno contribuito a farmi aprire gli occhi su cosa si nasconde dietro la bistecca che arriva nel nostro piatto e sugli impatti planetari, a tutti i livelli, che ciò provoca. 

Credo che libri simili andrebbero letti non tanto come spinta a diventare vegetariani o vegani (neppure io lo sono), ma come forma di responsabilizzazione e presa di coscienza di un problema gigantesco.

Poi è ovvio che ognuno rimane libero di mangiare ciò che crede, ma acquisire consapevolezza, sapere, conoscere rientra nel novero di ciò che in filosofia viene definito etica della responsabilità.

(No, non ho letto il libro di Hans Jonas ma ne ho sentito parlare.)

venerdì 7 giugno 2024

Quarant'anni fa


Queste sono le mie due musicassette originali del doppio live intitolato Fra la via Emilia e il West. Le conservo ancora in casa, anche se non ho più un mangianastri con cui ascoltarle (ebbene sì, sono abbastanza vecchio da aver ascoltato musica su nastri magnetici, ahimè).

Mi è venuto in mente di averle ancora dopo aver letto che il prossimo 17 giugno Francesco Guccini tornerà in Piazza Maggiore, a Bologna, per celebrare il quarantennale di quel memorabile evento. Era il 17 giugno 1984 e più di 100.000 persone affollavano Piazza Maggiore per assistere al concerto con cui il grande cantautore modenese celebrava vent'anni di carriera.

Io all'epoca avevo 14 anni e già Guccini era entrato prepotentemente nel novero dei cantautori che maggiormente amavo.

Quarant'anni fa non c'ero ad assistere a quel memorabile concerto, magari questa volta ci sarò.

giovedì 6 giugno 2024

Campagne elettorali e pubblicità


Le campagne elettorali credo possano essere equiparate alla pubblicità. Anzi, sono fondamentalmente pubblicità. La differenza con la pubblicità classica è che quest'ultima si occupa di piazzare sul mercato dei prodotti, le campagne elettorali cercano di generare consensi, ma grosso modo i meccanismi psicologici su cui fanno leva sono simili e basati su messaggi generalmente fuorvianti e spesso falsi. 

(Sulla pubblicità classica ci sarebbe da dire che oggi non si occupa più di reclamizzare prodotti ma bisogni. La nostra società è infatti satura di cose e prodotti, quindi la pubblicità si occupa in prima battuta di reclamizzare il bisogno, poi, una volta che il bisogno è interiorizzato, ecco il prodotto. Chi ha letto qualcosa di Umberto Galimberti questi temi li conosce già.)

Nel caso specifico, il manifesto della Lega che vedete nell'immagine è sia falso che fuorviante.

In primo luogo, nessuno in Europa invita a cibarsi di insetti, come surrettiziamente si cerca di far credere dal messaggio. Non esiste nessun invito, nessun documento ufficiale, nessun provvedimento e nessuna direttiva che vada in questo senso. Molto più semplicemente, dal 2021 l'unione europea ha autorizzato l'immissione sul mercato di alimenti contenenti ingredienti basati su alcuni tipi di insetti, autorizzazione concessa dopo rigorose verifiche da parte dell'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare. Questo non significa che qualcuno ci obbligherà a mangiare questi alimenti. Significa semplicemente che sugli scaffali dei supermercati è possibile che si trovino anche questi tipi di prodotti, che ovviamente saranno debitamente contrassegnati ed esposti in reparti a sé stanti. Chi vorrà li potrà provare, chi (come me) li schiferà li lascerà dove sono e tirerà dritto.

Per quanto riguarda la carne, l'aggettivo "chimica" non significa niente e ha il solo scopo di incutere timore verso chi legge. Timore generato dal fatto che, nella psicologia collettiva, tutto ciò che viene definito naturale è buono e fa bene, tutto ciò che invece è chimico è brutto, cattivo e fa male. Ovviamente anche queste sono tutte stupidaggini. L'Amanita Phalloides che trovate camminando nel bosco è naturale, ma se la mangiate, dopo tre minuti siete già davanti alla porta di San Pietro, mentre l'insulina, che è chimica, a un diabetico salva la vita. 

Tra l'altro, se chiamiamo chimica la carne prodotta in laboratorio, che in realtà è carne coltivata e si ottiene tramite proliferazione cellulare, dovremmo definire chimica anche la birra, oppure lo yogurt, dal momento che si tratta di alimenti prodotti con gli stessi procedimenti della carne coltivata. 

Ma lo slogan della Lega è fuorviante anche perché, allo stato attuale, la produzione e la commercializzazione di carne coltivata sono vietate su tutto il territorio europeo. Quindi non si capisce di cosa si stia parlando. In sostanza, quelli della Lega dicono no a una cosa che non esiste. 

Il problema di questo tipo di propaganda elettorale è che fa leva sull'ignoranza generalizzata riguardo a questi temi, ma fa leva anche sulla pancia delle persone, le quali, non sapendo come stanno le cose e vedendo quindi dei pericoli laddove pericoli non ce ne sono, si sentono tranquillizzate da chi li può salvare. In pratica la Lega, con questi messaggi, raccatta consensi ingannando i propri elettori. Esattamente come fa la pubblicità che deve piazzare i prodotti sul mercato.

mercoledì 5 giugno 2024

Il sospetto

Ci sarebbe da fare notare a quelli della Verità che il giornalismo è per definizione l'antitesi del sospetto. Fare giornalismo, inteso nell'accezione più nobile del termine, significa proprio fugare i sospetti tramite ricerche, inchieste, indagini, allo scopo di accertare la verità.

Una testata giornalistica che in prima pagina insinua dei sospetti, invece di chiarirli, non è una testata giornalistica, è una barzelletta.
 
Una tragica barzelletta, in questo caso.
 
(Poi vabbe', stiamo sempre parlando della Verità, non è che si possa pretendere più di tanto.)

Lucio Caracciolo

Nutro da sempre una sorta di venerazione per Lucio Caracciolo, per la sua pacatezza, il suo garbo, le sue competenza e cultura. 

Qui è dove spiega in poche battute la differenze tra dialogo (che noi rifuggiamo) e retorica (di cui riempiamo i social).

domenica 2 giugno 2024

Fabio Concato

Fabio Concato è un cantautore che quand'ero giovane ascoltavo volentieri. Poi, col tempo, l'ho un po' perso di vista. È un musicista abbastanza di nicchia, anche se alcuni suoi pezzi sono diventati successi che tutti hanno cantato. È una persona pacata, gentile, tranquilla, molto alla mano, e soprattutto è un bravissimo musicista.

Ieri sera ha tenuto un concerto sul porto canale di Bellaria, a mezz'oretta da casa mia, e ne ho approfittato per fare un tuffo nella mia giovinezza.

(La qualità dei video e delle foto è abbastanza mediocre, ma compatibile con le potenzialità altrettanto mediocri del mio smartphone.)





Generale


Generale, uno dei pezzi più belli e significativi di De Gregori, parla di un ritorno alla normalità dopo una guerra e il grande cantautore l'ha scritto ispirandosi al suo periodo di leva. 

È una canzone splendida. Dentro ci sono metafore, storia, poesia. Il treno che corre verso il sole sta a significare il ritorno a casa. Il sole è la propria abitazione, gli affetti, il paese dove si è vissuti prima di partire.

"Generale dietro la collina, ci sta la notte crucca e assassina" è invece un richiamo storico. La collina citata è il colle di Tarces, situato nella zona della Val Venosta dove sorgeva la caserma in cui De Gregori espletò il servizio di leva. L'aggettivo "crucca", invece, palese riferimento ad austriaci e tedeschi, indica i gruppi terroristici indipendentisti altoatesini che chiedevano l'indipendenza dall'Italia e l'unificazione all'Austria.

C'è poi quella bellissima immagine poetica della contadina curva sul tramonto che sembra una bambina, una bambina di 50 anni e di cinque figli, tutti partiti per il fronte. Non è chiaro, qui, se De Gregori l'abbia davvero vista da una finestra della caserma, questa contadina, o se sia frutto di fantasia. Fatto sta che si tratta di un'immagine fortemente evocativa, potente, che richiama tutta l'assurdità della guerra e la sua valenza disgregatrice di famiglie e affetti.

Ecco, vedere un capolavoro poetico di questo livello accostato a gente come Salvini e Vannacci e sfruttato per la loro sguaiata e becera campagna elettorale è una cosa che stride, che quasi fa male.  Un abominio che grida vendetta davanti al mondo.

mercoledì 29 maggio 2024

Sulla liberal democrazia

Dopo aver ascoltato questo discorso di Matteo Saudino sulla liberal democrazia ho cominciato a capire perché da un po' non si vede piu in Rai.


Manifestazioni


Mi pare di averlo già scritto in altre occasioni. Non condivido questo modo di manifestare, pur condividendone in questo caso le motivazioni. In generale trovo non accettabile che l'espressione di una propria idea provochi nocumento ad altri. Vale per chi blocca i treni, per chi blocca strade, servizi ecc.

Vuoi manifestare? Sacrosanto che tu lo faccia, ma lo fai in modo da non danneggiare altri. Anche perché la creazione di disagi non porta mai simpatia verso la causa per cui si manifesta, ma ottiene esattamente l'effetto contrario.

Sempre.

I tormentoni

Interessanti queste riflessioni sui tormentoni. 

In sostanza Saverio spiega i motivi per cui una volta, e io questa cosa me la ricordo, i cosiddetti tormentoni musicali erano tipici del periodo estivo (chi ha suppergiù la mia età ricorderà ad esempio cose come Vamos a la playa dei Righeira), mentre oggi sono la regola tutto l'anno. 

Anche l'equiparazione tormentone = mediocre livello musicale mi sembra fondata.

Il fatto poi che oggi il tormentone sia la forma musicale imperante, o che comunque abbia assunto l'importanza che ha, credo sia perfettamente coerente col decadimento qualitativo generale della nostra società.

martedì 28 maggio 2024

La "frociaggine" del papa

Alla fine sembra che quell'espressione papa Francesco l'abbia usata davvero. Dal Vaticano si affrettano a metterci una pezza dicendo che il papa non conosce benissimo la lingua italiana e quindi, probabilmente, non era a conoscenza della valenza offensiva dell'espressione. Boh, non so, magari sarà anche così; comunque sia, era difficile pensare che l'espressione in questione non avrebbe sollevato un putiferio.

Mi pare di notare un parallelo con quanto accadde a Giorgia Meloni mesi fa, quando cadde vittima dello scherzo telefonico organizzato dai due comici russi. In pratica, uno dei due buontemponi riuscì a ottenere un dialogo telefonico con lei spacciandosi per un politico di alto rango di un paese sudafricano. Nel colloquio, che Meloni credeva sarebbe rimasto privato, la pdc denunciava stanchezza verso il conflitto russo-ucraino e necessità di arrivare al più presto a un negoziato che accontententasse entrambe le parti. In pubblico, invece, la linea era sempre stata, e lo è ancora, quella della belligeranza a oltranza fino alla vittoria finale.

In entrambi i casi (anche il contesto in cui Bergoglio ha pronunciato la frase dello scandalo era privato e privo di giornalisti) si nota la discrepanza tra ciò che si dice in pubblico e ciò che si pensa realmente, con grande rammarico di chi, me compreso, aveva sempre riconosciuto a questo papa una evidente linea progressista, sicuramente più progressista dei suoi due predecessori, nell'approccio a queste tematiche, a cominciare dal celeberrimo "chi sono io per giudicare un gay?" enunciato all'indomani del suo insediamento al soglio di Pietro.

Che il papa fosse a conoscenza o meno della valenza offensiva dell'espressione, espressione che lo mette sullo stesso piano di un Vannacci qualsiasi e provoca i tweet esultanti di Pillon (figurarsi!), credo comunque che a questo punto delle pubbliche scuse sarebbero il minimo, anche se oramai il danno è fatto, un danno anche difficilmente rimarginabile, a mio avviso. In ogni caso, mi pare che l'episodio in questione dimostri inequivocabilmente come l'omosessualità, per la Chiesa, sia ancora un problema apertissimo.

lunedì 27 maggio 2024

Pandemia e veggenti

Che una nuova pandemia arriverà lo dicono da tempo gli scienziati, non serve la veggente. Anche il Sars-CoV-2 era stato annunciato. Chi nel 2012 aveva letto Spillover, di David Quommen, probabilmente non si sarà sorpreso troppo del suo arrivo. 

In generale, gli scienziati sono in grado di prevedere con una certa approssimazione la possibilità che si verifichino disastri del genere. Il problema è che non li ascoltiamo, anche perché non viene dato loro spazio nell'informazione (la scienza annoia, si sa, molto più interessante il gossip). 

Un allarme che già da qualche anno stanno lanciando gli scienziati, ad esempio, è quello sull'antibiotico-resistenza. In Italia, ma anche nel mondo, sono in continuo aumento i ceppi batterici resistenti agli antibiotici, tanto che molti scienziati prevedono già che il protagonista della prossima pandemia potrebbe essere un batterio, non un virus com'era il Sars-CoV-2. 

Ogni anno in Europa muoiono circa 35.000 persone (un terzo in Italia) a causa dell'antibiotico-resistenza, sia perché ne abusiamo come terapia e sia perché presenti in modo massiccio nella carne che mangiamo. Nessuno ne parla e nessuno ci dà peso. Finché la prossima pandemia non busserà alla porta.

mercoledì 22 maggio 2024

Genocidio?


Ho da sempre grande stima della signora Segre, ma questa sua affermazione mi sembra alquanto discutibile. Anche perché, tecnicamente, non è ancora stato acclarato se ciò che sta facendo l'esercito israeliano nei confronti dei civili di Gaza può essere definito genocidio. 

Lo scorso dicembre il governo sudafricano ha presentato un'istanza contro Israele alla Corte internazionale di giustizia dell'Aia accusandolo, in base alla documentazione raccolta, di genocidio. L'istanza è ancora all'esame della Corte e quando questa si esprimerà sapremo ufficialmente se i massacri della popolazione civile di Gaza possono essere definiti genocidio. Fino ad allora, qualsiasi giudizio personale lascia il tempo che trova, compreso quello della signora Segre.

Non mi è piaciuta, in aggiunta, l'equiparazione tra genocidio e bestemmia. Perché ipotizzare che l'esercito israeliano stia commettendo un genocidio dovrebbe essere una bestemmia? 
Mi pare qui di intravedere un approccio di tipo "fideistico" alla questione. Come se Israele fosse Dio in terra e, in virtù di questo, non passibile di essere accusato di alcunché. Non è così. Io lascerei da parte il fideismo e guarderei i fatti documentati. E i fatti documentati dicono che finora Israele ha ucciso nella striscia di Gaza oltre 35.000 persone, metà delle quali bambini. Ha distrutto campi profughi, ospedali, università, villaggi, infrastrutture; ha impedito che alla popolazione civile arrivasse cibo, medicinali, assistenza. 

La Corte di giustizia dell'Aia si pronuncerà e dirà se tutto questo può essere definito genocidio, ma non credo che il responso, quale che sia, tolga o aggiunga qualcosa alla realtà fattuale. E se alla fine si tratterà effettivamente di genocidio, la vera bestemmia non sarà dirlo, ma semmai negarlo.

sabato 18 maggio 2024

Dal 1947 a oggi

Cosa è successo dalla risoluzione ONU del 1947, che prevedeva la divisione del territorio palestinese in due parti, una per gli arabi e una per gli ebrei, all'attentato del 7 ottobre scorso. 

Quasi 80 anni di torti e ragioni di entrambi i contendenti.

Una storia di una complessità tale che forse non ha eguali nei conflitti di epoca contemporanea, raccontata da un bravissimo Marco Travaglio. Una delle lezioni più chiare che mi è capitato di ascoltare su questi temi.

giovedì 16 maggio 2024

Food for profit

Alla fine ho guardato Food for profit, il documentario-inchiesta di Giulia Innocenzi e Paolo D'Ambrosi trasmesso da Report qualche giorno fa.

È impressionante.

Avevo già letto molto su cosa sono e come funzionano gli allevamenti intensivi, ma non credevo che si arrivasse a questi abissi. 

Consiglio di guardarlo non tanto per fare opera di proselitismo verso il vegetarianesimo - neppure io lo sono, anche se la carne l'ho da tempo quasi totalmente eliminata - ma come forma di responsabilizzazione e di presa di coscienza riguardo a tutto quello che c'è dietro al petto di pollo o alla braciola che arriva nel nostro piatto. 

Poi, ognuno, continui pure a mangiare ciò che vuole, come è giusto che sia.

Il documentario integrale è qui.

martedì 14 maggio 2024

Canfora e Sant'Agostino


Gli estratti qui sopra sono tratti dal libro Il fascismo non è mai morto, di Luciano Canfora, libro di cui suggerisco la lettura a chi ancora, superficialmente, pensa al fascismo come a qualcosa che non può più tornare.

Il breve video qui sotto, invece, sempre a proposito di Canfora, documenta un'intervista di Luca Sommi all'anziano intellettuale. Ho sorriso molto quando Sommi gli chiede come si appresta a vivere il processo per diffamazione verso Giorgia Meloni e Canfora risponde: "Leggendo Sant'Agostino" :-)


lunedì 13 maggio 2024

Fanatismo e voto


Credo che la contestazione a Elena Cecchettin al Salone di Torino da parte della donna col rosario sia un ottimo esempio di fanatismo religioso, nella sua variante più degenere che sfocia nella patologia.

Il fenomeno non è da sottovalutare.

Quando vedete i vari Salvini e soci che nei loro comizi sventolano rosari, vangeli, crocifissi, madonne ecc., è a queste persone che si rivolgono. Persone che - è bene tenere a mente - poi votano.

domenica 12 maggio 2024

La denatalità simpatica


A me la denatalità sta diventando simpatica. Viene talmente demonizzata che stanno cominciando a farmela piacere. Non che prima la detestassi o ne avessi la visione drammatico-apocalittica che hanno questi. Diciamo che sostanzialmente è sempre stato un problema sociale a cui non ho mai dato molto peso.

Da un po' di tempo a questa parte, invece, probabilmente a causa della marea di stupidaggini che ogni giorno tirano fuori per tentare di contrastarla, mi sta diventando simpatica.

Che poi, diciamo la verità, il fenomeno sociale del calo delle nascite allarma più che altro per la sua valenza economicistica, non meramente umana. Detto in altre parole, chi amministra la cosa pubblica spinge a fare più figli per timore (fondato) di arrivare al famoso punto di non sostenibilità del sistema previdenziale del nostro paese, non per altro. E ormai molti esponenti politici lo dicono anche chiaramente, senza tante perifrasi.

A questo si aggiunge, specialmente da parte di governi con una impronta cultura come quella dell'attuale, il timore che la denatalità spalanchi definitivamente le porte a masse di giovani stranieri potenzialmente in grado di colmare le nostre strutturali carenze, con tutto ciò che ne può conseguire a livello sociale-demografico.

Aggiungo che, a mio parere, il problema della mancanza di figli non ha solo ragioni economiche, ma anche socio-culturali. Nel senso che non sono convinto che se anche tutti avessero possibilità economiche e infrastrutturali (asili ecc.) valide l'andamento cambierebbe più di tanto.

Non sto dicendo che le suddette condizioni non sono importanti, lo sono eccome, ma secondo me c'è anche altro. C'è, credo, una scala sociale di valori ormai imperante nella quale famiglia e figli sono stati sopravanzati da altre priorità, come il lavoro, lo svago, il successo, il desiderio di non avere noie e impicci, una maggiore refrattarietà al sacrificio (i figli non sono solo gioia, ma anche sacrifici e rinunce). D'altra parte non è un mistero che viviamo ormai da tempo in una società dove il valore pedagogico del sacrificio è stato parecchio ridimensionato rispetto al passato. Per non dire annullato.

Boh, non so, è un'idea mia, prendetela per quello che vale.

venerdì 10 maggio 2024

Il papa e gli anticoncezionali


Non comprendo chi si sorprende per questa uscita del papa sugli anticoncezionali. Il papa fa il papa e la dottrina della chiesa su questi argomenti è chiara. Molto semplicemente, Bergoglio va ascoltato e apprezzato per ciò che dice su migranti, capitalismo, guerre e ignorato quando si abbandona a questi palesi anacronismi.

Ci sarebbe poi da fare notare quello che potrebbe apparire un atteggiamento lievemente schizofrenico, e cioè riuscire nello stesso tempo a lanciare anatemi contro gli anticoncezionali e contro l'aborto, ma immagino che per un cattolico le due cose non siano confliggenti.

giovedì 9 maggio 2024

Sogni

Stanotte ho sognato che guidavo un autobus locale e facevo la linea Massa Lombarda - Jesi (e già qui mi scappa da ridere perché non esiste). Ma era la prima volta che percorrevo quella linea e non conoscevo il percorso. Quindi andavo un po' a spanne, seguendo la strada, che tra l'altro era una strada con molti tornanti e io cercavo di destreggiarmi col mio torpedone come potevo.

A un certo punto sono arrivato a un bivio e non sapevo quale direzione prendere. Ho attivato Google Maps sul cellulare ma funzionava male. Panico. Sono andato a destra ma dopo un po' ho scoperto che si trattava di una strada senza sbocco. Sono riuscito in qualche modo a fare manovra e a tornare indietro. Arrivato di nuovo al bivio precedente ho imboccato l'altra strada e... mi sono svegliato. 

Sollievo, immenso sollievo.

mercoledì 8 maggio 2024

Normale e anormale


Ieri sera, da Floris, la biologa Barbara Gallavotti ha cercato di spiegare, con una chiarezza che solo i grandi divulgatori scientifici hanno, perché l'affermazione secondo cui i gay non sono normali, contenuta nel primo libro del noto maître à penser Vannacci, non sta né in cielo né in terra.

Non sta né in cielo né in terra perché, per definizione, tutto ciò che esiste in natura non può essere catalogato secondo parametri di normalità o anormalità. Esiste, punto. Ma, soprattutto, non regge l'assunto secondo cui la normalità sta nella maggioranza. E qui la Gallavotti ha fatto alcuni esempi.

Il gruppo sanguigno preponderante negli esseri umani del pianeta è lo zero. Questo per caso significa che la parte minoritaria di umanità che ha A o B è anormale? No, significa semplicemente che chi ha il gruppo A o B possiede altri gruppi sanguigni, ma ciò non implica che la maggioranza con lo zero sia normale e l'altra anormale. Semplice, no?

Nel nostro paese tre donne su quattro hanno i capelli castani. Se seguissimo il Vannacci pensiero, il 25% di donne con capelli biondi o di altro colore non sarebbe normale.

Per gli orientamenti sessuali vale lo stesso identico discorso. Se l'eterossesualità è la forma di interazione sessuale preponderante tra gli esseri umani, non significa che la minoranza che pratica l'omosessualità è anormale. Significa semplicemente che ha un altro orientamento sessuale rispetto a quello della maggioranza. 

Non sono concetti difficili, se ci si pensa. Con un po' di sforzo potrebbe arrivare a comprenderli anche il lettore medio dei libri di Vannacci.

martedì 7 maggio 2024

Valditara e i dinosauri


Per come la vedo io, un ministro dell'istruzione degno di questo nome non dovrebbe porre una tale domanda, cioè a cosa serve studiare questo o quello, ma dovrebbe essere lui il primo a spiegare perché è bene conoscere i dinosauri. Così come è bene conoscere il sacco di Roma, le guerre puniche, Leopardi che ammira l'infinito, la fotosintesi clorofilliana, il ciclo del carbonio o qualsiasi altro argomento dello scibile umano. 

(A proposito di dinosauri, conoscere la loro storia è un buon modo per evitare di fare figure come quella che fece Al Bano durante la pandemia, quando disse che l'uomo è stato capace di sconfiggere i dinosauri, quindi avrebbe avuto ragione anche del Sars-CoV-2.)

Studiare senza chiedersi a cosa serva permette di acquisire una certa cultura generale, di ampliare gli orizzonti, di affinare la capacità di critica, di provare a capire la complessità del presente raffrontando ciò che succede oggi con ciò che è successo in passato; permette anche di poter acquisire gli strumenti per capire che certi ministri dell'istruzione forse sarebbe stato meglio che nella vita avessero fatto altro.

C'è poi il discorso utilitaristico che tale frase sottende. Quel "a cosa serve?". A niente. È proprio il verbo "servire" nella sua accezione utilitaristica che non c'entra una cippa con la scuola, nonostante ciò che tutti pensano. A scuola, almeno fino ai 18 anni, si dovrebbe andare per formare l'uomo, non un bravo funzionario. Le competenze da spendere sul mercato del lavoro, dopo. Prima l'uomo, pena il rischio di trovarsi con funzionari perfettamente formati ma disumani. 

Ma è proprio la valenza mercantile che il ministro dà alla scuola che fa orrore. Abbiamo già una civiltà e una società dove tutto è mercimonio, mercato. Vogliamo almeno conservare un'isola franca, la scuola appunto, da cui il concetto di mercato resti fuori? O vogliamo sacrificare anche quella su quell'altare?

lunedì 6 maggio 2024

San Gennaro

Si è ripetuto il "miracolo" di San Gennaro, come forse avrete letto. Una volta di fronte a queste cose la mia reazione istintiva era una risata mista a un po' di commiserazione verso chi ci crede. 

Poi mi è capitato di ascoltare questa interessante riflessione di Umberto Galimberti e ho un po' modificato ciò che pensavo. In fondo non ha tutti i torti. Se uno per stare bene e trovare un po' di sollievo ha bisogno di queste cose, perché no?

Elly Schlein e il Jobs Act

Cito pari pari, qui di seguito, quanto scritto da Alessandro Gilioli su facebook. 

Con qualche imbarazzo,  i cosiddetti "riformisti" del Pd hanno liquidato la scelta di Schlein - firmare per l'abrogazione del Jobs Act - dicendo che "non bisogna guardare al passato, ma al futuro".

Già: il passato è tuttavia abbastanza recente (meno di dieci anni); e soprattutto quel passato è ciò che ha distrutto la credibilità del Pd come partito che difende gli strati più bassi della piramide sociale.

Non ha fatto tutto il Jobs Act, certo: dal "pacchetto Treu" al "decreto Poletti", è stata una deriva con molti colpevoli; una deriva che poi Renzi ha portato a pieno compimento - e con lui, al tempo, tutto il partito o quasi, compresi quelli che oggi sono ancora esponenti dem di primo piano.

Ecco: emanciparsi da quel passato - cioè dall'emulazione della destra economica - è la fatica di Sisifo della segreteria Schlein. Per far ritrovare al Pd identità, senso, dignità. Una fatica di Sisifo frenata, tra l'altro, dai mille liberisti e dai mille cacicchi che nel Pd purtroppo ancora contano parecchio.

Coraggiosa quindi è (finalmente) stata Schlein nel firmare, nel segnare un passaggio che è di fatto storico per il Pd. Insomma a segnare la differenza radicale con quel recente passato.

Che poi ci riesca, nel tempo, a far recuperare reputazione e credibilità a un partito che per anni ha fatto di tutto per perderla, è tutt'altra questione, e davvero nessuno lo sa.

sabato 4 maggio 2024

Veganesimo ed evoluzione

Tempo fa ebbi una discussione con un amico vegano il quale tentava di giustificare, come in genere fanno i vegani, il suo regime alimentare anche adducendo motivazioni di tipo evoluzionistico. In sostanza, diceva lui, i nostri antenati erano erbivori, quindi noi siamo antropologicamente programmati per mangiare vegetali. 

Ovviamente non è così, dal momento che è noto (e documentato) che i nostri antichi antenati erano cacciatori-raccoglitori, ossia per campare cacciavano (animali) e raccoglievano bacche e frutti (dalle piante). 

Mi è venuta in mente questa cosa dopo essermi imbattuto in un breve video di Giacomo Mauretto, il quale fa notare come non abbia alcun senso giustificare un tipo di dieta su presupposti evoluzionistici. Anche perché noi, umani di oggi, biologicamente non siamo gli stessi di un nostro antenato cacciatore-raccoglitore, ma abbiamo sviluppato adattamenti anche in virtù del modo in cui ci siamo nutriti nel tempo.

In sostanza, un vegano che volesse giustificare e diffondere il suo tipo di dieta avrebbe molte più chance adducendo argomentazioni di tipo scientifico, dicendo semplicemente che la scienza ha oggi incontrovertibilmente dimostrato che una dieta vegetale è molto più salutare di una dieta basata sul consumo di carne.

Il breve intervento di Giacomo è qui.

Paola Cortellesi

Mi hanno fatto piacere i numerosi riconoscimenti a Paola Cortellesi. Non so se il suo film sia un capolavoro, non sono un critico cinematografico, ma a me è piaciuto molto specialmente perché, tra le altre cose, racconta benissimo la condizione sociale della donna in un passato che tutto sommato non è lontanissimo. Sarebbe cosa buona che lo guardassero soprattutto i giovanissimi.

Sono contento anche per Matteo Garrone. Io capitano, però, non l'ho ancora visto, quindi non do giudizi, per ora.

giovedì 2 maggio 2024

Votare?

Tra le mie perversioni c'è quella di interessarmi di politica. Stavo pensando che, allo stato attuale, non riesco a trovare una sola motivazione che l'8 giugno mi spinga a uscire di casa per andare a votare. A cominciare dalla truffa delle finte candidature - una presa per il culo immane - in giù.

mercoledì 1 maggio 2024

Primo maggio

Faccio sommessamente notare a chi si scandalizza per i centri commerciali aperti il primo maggio, che non c'è nulla di cui scandalizzarsi. Ci sarebbe da storcere il naso, semmai, se il lavoro, oggi, avesse valenze di tipo sociale, ideale, valoriale; se fosse cioè inquadrato e ascritto ad ambiti che esulano da quello meramente consumistico, e quindi capitalistico.

Non lo è, o almeno a me non sembra.

Quindi, perché scandalizzarsi? I centri commerciali aperti il primo maggio sono perfettamente in linea con questa tendenza.

martedì 30 aprile 2024

Proteste

Vorrei nel mio piccolo fare presente che le proteste nelle università americane non sono iniziate oggi. Neppure ieri. Neppure un mese fa. Sono iniziare il 7 ottobre dello scorso anno in conseguenza dell'attentato di Hamas a Israele. Da allora, diversi gruppi studenteschi hanno protestato sia per manifestare solidarietà a Israele, sia per rigettare le politiche di Netanyahu, che ormai da mesi ha assediato e invaso Gaza uccidendo fino ad oggi 35mila persone. 

So bene che approcciarsi alla complessità sui social è impresa ardua, ma accusare genericamente di antisemitismo chiunque in America protesti è una semplificazione che grida vendetta. La maggior parte delle persone che protestano, sia nelle città che nelle università, non lo fa in nome dell'antisemitismo ma unicamente per manifestare contrarietà al modo in cui il governo israeliano sta gestendo la guerra e le trattative per liberare gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. 

Poi, certo, nessuno è nato ieri e nessuno che sia intellettualmente onesto può negare che nella moltitudine dei manifestanti ci sia anche chi lo fa per spirito antisemita/antisionista. Ma ricondurre a questo tutte le proteste in corso negli USA denota, credo, una certa dose di malafede. Anche perché la componente ebraica non è assente dalle proteste. 

Le imponenti manifestazioni di New York di ottobre e novembre erano composte di persone perlopiù ebree, che manifestavano per i civili palestinesi massacrati dall'esercito israeliano. Accusiamo di antisemitismo anche loro?

La realtà è complessa e davanti alla complessità l'uomo, per sua natura, sceglie sempre la semplificazione e la partigianeria manichea. È fatto così, non gliene si può fare una colpa. Ma ha anche la possibilità di emanciparsi da queste puerili semplificazioni, basta che lo voglia.

Ritratti


Guardavo Mick Jagger saltare come un ventenne sul palco di Houston (prima data del nuovo tour nordamericano dei Rolling Stones) e pensavo che lui e Biden sono praticamente coetanei: Jagger classe '43, Biden classe '42, con la differenza che Biden ormai manco distingue il giorno dalla notte. 

Evidentemente Jagger ha in solaio il famoso ritratto che invecchia al posto suo, mentre Biden ha il ritratto che rimane sempre giovane e invecchia lui al posto del ritratto.

Comunque sia, lode a questi grandi vecchi del rock.

domenica 28 aprile 2024

Gatti assassini

Il gatto di mia figlia maggiore, Peste, ieri sera ha ucciso un piccione (a Santarcangelo i piccioni abbondano) nel giardino di casa sua, gli ha staccato il collo e poi, con la carcassa del volatile in bocca, si è avvicinato alla porta per entrare.

Ovviamente mia figlia, schifata, e il suo compagno non l'hanno fatto entrare. 

Stamattina, del povero piccione era rimasto solo un nugolo di piume: durante la notte Peste l'aveva divorato. Michela è rimasta un po' sconcertata da questa cosa. Sa benissimo che i gatti sono predatori, ma credeva che il fatto di essere un gatto casalingo avesse un po' attenuato i suoi istinti. Evidentemente non è stato così.

Tornato a casa, le ho linkato su whatsapp questo video di Giacomo Mauretto in cui si spiega come i gatti siano, dopo Homo Sapiens, la specie più invasiva e distruttiva di biodiversità del pianeta. 

Credo che adesso Michela non guarderà più il suo Peste con gli stessi occhi di prima.




Morale di oggi e di ieri

In una sua conferenza Telmo Pievani, parlando di paleoantropologia, raccontava di certi ritrovamenti che hanno un po' ribaltato alcune convinzioni riguardo ai nostri antichi progenitori. 

Una di tali convinzioni voleva che questi nostri lontani antenati, che avevano come occupazione fondamentale quella di procacciarsi cibo per sopravvivere, abbandonassero al loro destino coloro che per qualsiasi motivo non erano più in grado di provvedere al mantenimento di se stessi o del gruppo: individui ormai troppo anziani, oppure infortunati, o malati. 

Ciò che ha ribaltato questa convinzione è stato il ritrovamento di resti umani risalenti ad alcune decine di migliaia di anni fa, sia di Sapiens che di Neanderthal, con certe particolari caratteristiche, come ad esempio scheletri in ottimo stato di conservazione di persone molto anziane e prive di dentatura. Oppure parti di scheletri in cui si vedevano chiaramente fratture che avrebbero reso impossibile la deambulazione senza aiuto di terzi.

I paleoantropologi che hanno studiato questi reperti sono giunti a una conclusione: qualcuno si era preso cura di queste persone. Macinandogli preventivamente il cibo, oppure costruendo delle "slitte" o qualcosa che assomigliava a barelle su cui caricare gli infortunati e portarli con sé. In altre parole, i più deboli non venivano lasciati indietro e abbandonati, ma venivano assistiti. E tutto questo in contesti sociali dove la vita giocava al lotto ogni sera e ogni energia veniva spesa per cercare di sopravvivere. 

Ma, soprattutto, in contesti sociali in cui la morale e i principi etici ancora non esistevano. In altre parole, nessuno aveva insegnato a queste persone che era giusto prendersi cura dei più deboli e ingiusto abbandonarli a se stessi. Però lo "sentivano" e lo facevano, correndo anche rischi, perché prendersi cura degli altri era un'attività totalmente inutile dal punto di vista dell'economia dell'esistenza del gruppo.

Pensavo a queste cose mentre leggevo del generale Vannacci che invoca l'istituzione di classi differenziate per i ragazzi con più difficoltà. Neppure i nostri antenati di 50.000 anni fa abbandonavano al loro destino i più deboli. Bisognava arrivare in pieno terzo millennio per regredire a un livello morale sconosciuto perfino agli uomini primitivi.

sabato 27 aprile 2024

Il Vannacci che è in me


Parafrasando il grande Giorgio Gaber, a me non spaventa il Vannacci in sé, ma il Vannacci che è in me, in noi, in tutti. 

Quando certe idee e certi personaggi arrivano a occupare posizioni apicali (non ci giriamo attorno: molti di quelli che stanno nelle stanze dei bottoni queste cose le pensano e le condividono), lo fanno in virtù di una legittimazione popolare. Detto in termini mangiabili: andate in qualsiasi bar, piazza, strada, supermercato e ascolterete facilmente le stesse farneticazioni.

Vannacci non è il problema, è il sintomo di un problema che va ben al di là del singolo personaggio e che riguarda la collettività, la società. Questo non significa che la maggioranza delle italiche genti abbracci o condivida il Vannacci pensiero, anzi si tratta sicuramente di una minoranza, ma una minoranza rumorosa che comunque ha un certo peso. 

Quando Salvini, che come politico non vale niente ma come capacità di fiutare gli umori collettivi e trasformarli in voti è imbattibile, candida un personaggio simile a una tornata elettorale, non lo fa solo per una sorta di comunanza ideale con le assurdità propalate dal generale, ma lo fa perché sa che su quel terreno molti lo seguiranno, magari consentendogli di raggranellare un numero di voti sufficiente a fargli dire: Visto? Mi davate per morto e invece sono ancora qua. 

E un certo numero di voti li prenderà, purtroppo. Li prenderà perché appunto il problema non è Salvini, e neppure Vannacci, ma i Salvini e i Vannacci che sono in noi.

Alberto Angela Vs Temptation island

Sull'estenuante (e pallosissima) polemica Alberto Angela Vs Temptation island si è letto di tutto, ma a mio giudizio il commento più int...