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Qualcuno può avvisare il webmaster della Brambilla?
Vorremmo solo suggerire ai lettori che quando una democrazia (con tutta la stima che si deve riconoscere alla consorte del presidente del Consiglio) si riduce a discutere di uno ’scazzo’ tra un premier ultrasettantenne coi capelli trapiantati, tinti e ‘tirato’ dal lifting e sua moglie inviperita per motivi di veline, letteronze e presunte ballerine, inserite nelle liste del partito di famiglia (il Pdl) per ‘attizzare’ gli elettori e conquisatre i voti necessari all’elezione di ‘esseri viventi’ in rappresentanza del nostro Paese in Europa, vien voglia di inventare il granducato di Sconfortia ed andarci a vivere per sempre. Potrebbe essere decisamente un posto più eccitante.
Description
Mozione sulle scie chimiche approvata il 16 aprile 2009 al
consiglio comunale di Cesena con voto favorevole del PD, RIF. COMUNISTA, UDC, FORZA
ITALIA, un voto contrario di Angeli del popolo delle libertà e la clamorosa
astensione di Fabbri dei verdi.
Noi vogliamo rinnovare la nostra classe politica con persone che siano colte, preparate e che garantiscano la loro presenza a tutte le votazioni. E che magari non siano maleodoranti e malvestite come certi personaggi che circolano nelle aule parlamentari da parte di certi partiti. (fonte)
Questo "sistema di salvataggio" rischia di incepparsi, però, se la popolazione non segue razionalmente le raccomandazioni di comportamento, perdendosi nelle sue ansie. E qui arriviamo al secondo pericolo. Tutti capiamo bene che i media per loro natura sono alla ricerca della notizia e vivono sull'onda emotiva che questa inevitabilmente scatena. Nel caso però di un allarme di malattia, l'emotività può creare fragilità nelle strutture sanitarie e indurle ad adottare misure sproporzionate, con l'obiettivo di debellare più la paura che il virus. Ad esempio per l'influenza aviaria son stati investiti milioni di euro in farmaci che non sono mai stati utilizzati. Era forte la pressione della popolazione spaventata e a questa forza certo hanno contribuito le immagini di migliaia di polli arsi vivi che rimbalzavano da una tv all'altra. Ho vissuto in prima persona, quando ero ministro della Sanità, l'odissea dell'encefalite bovina da prione (mucca pazza) che mise il mio ministero e l'intero Paese in serie difficoltà. L'impegno maggiore per noi fu di controllare e bonificare gli allevamenti bovini, ma lo sforzo più duro fu quello di rassicurare gli italiani, sapendo che il rischio di ammalarsi risultò per loro inferiore a quello di aspirare una boccata di fumo di sigaretta o percorrere 700 metri in auto.
L'instaurazione della Repubblica Sociale Italiana sotto diretta tutela della Germania fu l'inizio della caccia all'ebreo anche in territorio italiano, cui contribuirono attivamente gli apparati della Repubblica Sociale. Secondo Liliana Picciotto Fargion, risulta che del totale degli ebrei italiani deportati, il 35,49% venne catturato da funzionari o militari italiani della Repubblica Sociale Italiana, il 4,44% da tedeschi ed italiani insieme e il 35,49% solo da tedeschi (il dato è ignoto per il 32,99% degli arrestati).
Fra le retate completamente organizzate ed eseguite da italiani della RSI assume particolare rilievo il rastrellamento di Venezia del 5-6 dicembre 1943: 150 ebrei furono arrestati in una sola notte. La stessa triste vicenda del rastrellamento e della deportazione degli ebrei romani (effettuata dai tedeschi sotto il comando di Herbert Kappler) vide l'attiva collaborazione delle autorità della Repubblica Sociale Italiana, in primis nella persona del capo dell'Ufficio Razza presso la Questura di Roma, Gennaro Cappa. (fonte)
Da ora in poi, per esempio, si potrà mangiare il trancio di pizza, la brioche o il cono gelato solo dentro locale e non più in strada.
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Inoltre, questi esercizi dovranno chiudere rigorosamente all’una di notte (la richiesta iniziale del Carroccio era stata addirittura a mezzanotte).
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Pena il pagamento di una sanzione da 516 a 3.098 euro, che nel caso di recidiva comprende anche la sospensione della licenza per tre mesi. Multa che scende da un minimo di 154 euro a un massimo di 1.032 euro per chi non rispetterà solo i nuovi limiti orari.
«Conosco la questione che ho seguito anche prima. Anche prima c'era la preoccupazione per quella norma e l'avevamo espressa subito. In ogni caso prendo atto che questa mattina il ministro Sacconi si è dichiarato pronto a riscrivere la norma per evitare interpretazioni che non sono state volute e che sarebbero pesanti anche agli effetti del processo Thyssen. Siamo in attesa di vedere questa nuova scrittura della norma» (fonte)
Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, in merito alle polemiche sull'articolo contestato - inizialmente per una mobilitazione di Fiom-Cgil - aveva detto che di fronte a incertezze interpretative «siamo pronti, tranquillamente, a riscrivere quel testo perché ne sia chiara la finalità, rispetto ad interpretazioni capziose e malevoli».
Le potenziali eurodeputate [per il Pdl, nda]. Alla lezione ha assistito Eleonora Gaggioli che ha recitato nella terza edizione della fiction Elisa di Rivombrosa. C'era anche Camilla Ferranti, nota alle cronache soprattutto per aver interpretato una parte in Incantesimo, decima edizione. Poi Angela Sozio, pugliese classe 1973, la rossa partecipante alla terza edizione del Grande Fratello. E Barbara Matera, nel 2000 giovane concorrente dell'edizione pugliese di Miss Italia, poi annunciatrice per RaiUno dal 2003 al 2007 e attrice in alcune fiction.
La nuova formulazione dell’art. 10 bis «prevede infatti che la responsabilità del datore di lavoro - hanno spiegato Elena Poli e Sergio Bonetto, avvocati del foro di Torino - sia subordinata ad alcune condizioni tra le quali spicca quella di cui alla lettera ’d’, in base alla quale la responsabilità è esclusa se l’evento sia imputabile a preposti, medico competente, progettisti, fabbricanti e soprattutto ai lavoratori, per violazione delle norme previste dal testo unico sulla sicurezza.
«L'articolo 10-bis va a ribaltare il senso delle responsabilità in caso di incidente sul lavoro – spiega Bonetto - . Per rimanere alla Thyssen finora la responsabilità della mancanza degli estintori è di chi aveva in potere di comprarli, che aveva il budget per farlo e quindi i manager al massimo livello italiano e tedesco. Se passerà questa norma si farà il contrario: la responsabilità sarà al livello più basso, quello più vicino all'evento. Se passerà questa norma, per il rogo di Torino al massimo a pagare sarà il responsabile dello stabilimento. I top manager italiani e tedeschi sarebbero non imputabili». La norma ha infatti applicazione immediata. «Si tratta di norme penali e quindi migliorando le condizioni degli imputati sono valide per i processi in corso e hanno anche valore retroattivo», completa la spiegazione Elena Poli.
La disposizione, contenuta nel comma 13 bis dell'articolo 1 del decreto Alitalia, cosi' come approvato da Palazzo Madama, riguarda l'applicabilita' delle disposizioni penali della legge fallimentare. La novita' e' una limitazione all'applicabilita' delle sanzioni penali alla legge fallimentare che sono ridotte ai soli casi in cui si arriva al fallimento definitivo. In sostanza, se non c'e' un fallimento definitivo, perche' magari un'azienda viene in qualche modo salvata, nei confronti del manager che ha operato male non si puo' esercitare l'azione penale. Prima di questa norma i responsabili di reati fallimentari potevano andare a giudizio.
Barack Obama "assolve" gli agenti della Cia che hanno usato «in buona fede» maniere forti su detenuti usando tecniche di tortura come il waterboarding. Il presidente americano, in un comunicato che accompagna la pubblicazione di quattro memorandum dell'amministrazione Bush sui metodi di interrogatorio ammessi nella guerra al terrorismo, ha assicurato che gli agenti Cia non passeranno guai con la giustizia. «Pubblicando questi documenti intendiamo assicurare che gli agenti, che hanno agito in buona fede basandosi sul consiglio legale del Dipartimento della Giustizia, non saranno messi sotto inchiesta», ha detto Obama spiegando che questo è un momento di «riflessione», non di «vendetta».
"Per favore non perdiamo tempo, cerchiamo di impiegarlo sulla ricostruzione e non dietro a cose che ormai sono accadute"
"Se qualcuno è colpevole, le responsabilità emergeranno, ma per favore non riempiamo le pagine dei giornali di inchieste"
Quando ci sono questi eventi - insiste dall'Aquila il Cavaliere - c'è chi si rimbocca le maniche e chi invece si prodiga a ricercare responsabilità. Io sono diverso, non è nel mio dna. E poi, per indicare responsabilità ci devono essere prove consistenti"
"A me sembra inverosimile - continua il presidente del Consiglio - un costruttore che costruisce su una zona sismica e risparmia sul ferro e sul cemento può essere solo un pazzo o un delinquente. E comunque, conclude, se ci sono state responsabilità nei controlli non sono della mia parte politica, in quanto negli anni passati questa regione e questa provincia sono state amministrate dalla sinistra"
«Tre case su quattro saranno agibili in 30 giorni»
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«lo Stato ricostruirà il 100% delle case che sono state distrutte o lesionate dal terremoto». «Se qualche cittadino poi volesse costruire per se stesso la casa altrove - ha aggiunto - lo Stato ricostruirà ovunque la sua casa distrutta ma farà anche di più: darà a quel cittadino un contributo tra il 33 e il 50% e la possibilità di coprire la restante parte con un mutuo trentennale»
«I finanziamenti li abbiamo - ha detto il premier -. C'è la sicurezza che i soldi necessari ci sono e che non si trasformeranno in nuove tasse per i cittadini. Ho voluto io decidere, visto che la filosofia del governo è diminuire e non aumentare la tassazione»
«Le risorse non sono sufficienti»: parola di Giulio Tremonti, ministro dell' Economia, che ieri ha passato più di due ore a Palazzo Grazioli a ragionare insieme al premier, Silvio Berlusconi, e al responsabile della Protezione civile, Guido Bertolaso, subito dopo un vertice politico con la Lega. La ricostruzione delle aree abruzzesi colpite dal terremoto costerà tantissimo, diversi miliardi, e i risultati dovranno arrivare entro la fine della legislatura, cioè entro il 2013.
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Questa è una partita complicatissima per Tremonti e Berlusconi, nella quale non valgono le regole tradizionali perché c' è una crisi mondiale che riduce gli spazi di manovra. E i due non sono in totale sintonia, soprattutto sull' opportunità di agire sul fronte fiscale. Ieri, implacabili, a ricordare le difficoltà sono arrivati gli ultimi dati della Banca d' Italia: debito pubblico a livello record (oltre quota 1.708 miliardi di euro) e entrate tributarie in caduta libera (-7,2 per cento) nei primi due mesi di quest' anno. Numeri gelidi, dalla recessione. Eppure bisogna trovare i soldi. (fonte)
Gioacchino Genchi, additato dal Copasir, da politici di destra e sinistra e dalla stampa al seguito come un mostro che spia tutto e tutti e dunque «merita l’arresto» (Gasparri), «ha agito correttamente» senza violare alcuna legge. Lo scrive il Riesame di Roma, presieduto da Francesco Taurisano, nelle motivazioni all’annullamento dei sequestri dei computer di Genchi, disposti dai procuratori Toro e Rossi ed eseguiti dal Ros. Di più: i giudici demoliscono pure le fantasiose accuse mosse a suo carico (abuso d’ufficio, accesso abusivo a sistema informatico, violazione dell’immunità parlamentare e del segreto di Stato). Genchi «non ha violato le guarentigie dei parlamentari interessati all’acquisizione dei tabulati» (Mastella & C.): «agiva di volta in volta in forza del decreto autorizzatorio del pm De Magistris, comunicandogli ogni...coinvolgimento di membri del Parlamento intestatari delle utenze». L’accesso all’anagrafe dell’Agenzia delle Entrate «non ha arrecato nocumento» ad alcuno. Quanto ai tabulati di uomini dei servizi segreti, «non è dato comprendere il nocumento per la sicurezza dello Stato», ma soprattutto «il tribunale non rinviene la norma di legge» che vieterebbe di acquisire i tabulati di uno 007: «Genchi agì nell’esercizio delle sue funzioni di ausiliario del pm De Magistris». Domandina: quando tre pm di Salerno perquisirono la Procura di Catanzaro e il Riesame diede loro ragione, il Csm li cacciò su due piedi. Ora che due pm di Roma han perquisito Genchi e il Riesame ha dato loro torto, cosa pensa di fare il Csm? Per coerenza, non potrà che promuoverli.
L’Italia vende un po’ a tutti. Paesi belligeranti compresi. Un comparto che non conosce crisi, flessioni. Nel 2008 il volume d’affari è cresciuto del 222% rispetto all’anno precedente, con le transazioni bancarie schizzate da 1.329.810.000 a 4.285.010.000. Scrive la Presidenza del Consiglio nel suo ultimo rapporto sulle esportazioni, importazioni e transito dei materiali d’armamento: «Tale comparto rappresenta un patrimonio tecnologico, produttivo e occupazionale non trascurabile per l’economia del Paese». L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, è anche scritto nella Costituzione. Il maggior acquirente di armi italiane è la Turchia, programmi intergovernativi eslcusi. Le imprese italiane hanno ottenuto dal governo 11 autorizzazioni a stringere affari con Ankara. Si tratta del 35,86% del totale, per un valore di 1092 milioni di euro (quattro volte il Regno Unito, al secondo posto con 254 milioni). Il primato della Turchia è dovuto all’acquisto di elicotteri da combattimento dell’Augusta che saranno utilizzati, secondo il ministro della Difesa turco, per «ricognizione tattica e attacco bellico.
Il valore complessivo delle autorizzazioni rilasciate nel 2008 è pari, per l’Africa, a 268 milioni e 447 mila euro. Tre volte tanto il dato del 2007 (quasi 76milioni) e più del doppio del 2006 (quasi 110 milioni).
La parte del leone l’ha fatta, come sempre, l’Africa del Nord (quasi 188 milioni) con cui l’Italia ha un rapporto privilegiato. Con l’amico Gheddafi, Roma non tratta solo di immigrati e idrocarburi. Ma anche di bombe, siluri, razzi, missili, aerei ed elicotteri, in particolare gli A109 dell'Agusta. Roma ha dato il via libera nel 2008 alla vendita di armamenti all’ex nemico numero uno dell’Occidente per un valore superiore ai 93 milioni di euro, collocando la Libia ai primi posti nella speciale classifica dei paesi destinatari del nostro export militare.
Subito dopo si colloca l’Algeria, con più di 77 milioni, alla quale abbiamo venduto elicotteri Eh 101 Sar dell’Agusta Westland.
Mi chiedo come sia possibile che dopo trent'anni dall'infausto avvento del berlusconismo ancora la destra riproponga ossessivamente ...