giovedì 30 aprile 2009

Veronica? Santa subito

Se c'è una cosa che sicuramente non si può dire di Facebook, è quella di non sapere cogliere e aggregare gli umori e le pulsioni del momento. E' vero, a volte, anzi spesso, in maniera scherzosa e goliardica (io, ad esempio, mi sono appena iscritto al gruppo che si batte per il trasferimento del Vaticano in Groenlandia), ma comunque sempre sulla pregnante attualità.

Ulteriore prova ne è il fatto che nel giro di poche ore dallo sfogo di Veronica Lario, attuale consorte del premier, in merito alla nota questione della candidatura alle europee nelle file del Pdl di letterine e letteronze varie, sul noto social network siano comparsi i primi gruppi di "fans" dell'ex attrice. Gruppi dai nomi tipo "Vogliamo Veronica Lario leader del Pd" (da cui ho preso la foto che vedete sopra), "Veronica Lario fan club", "Veronica Lario la nostra Obama" e cose di questo genere. Gruppi nati, appunto, sull'onda di quanto detto ieri dalla first lady di casa nostra, ma visto in una chiave più improntata alla goliardia; probabilmente anche per contrastare lo stile serio, quasi ieratico, con cui ne parlano i media tradizionali.

Stile serio dei media tradizionali che a mio giudizio avrebbe ben poco da essere tale, visto che a questo punto, essendo le elezioni europee ormai praticamente uno scherzo, tanto varrebbe scherzarci su. Ma le recenti polemiche su tutto quanto ruota attorno a queste elezioni, sono solo segnali inequivocabili dell'infimo livello in cui è precipitata la politica. Non c'entra in modo particolare, o almeno non solo quello, il fatto che a rappresentare l'Italia in Europa, sempre nel Pdl, ci saranno Mastella (ebbene sì, ancora lui), la Zanicchi, Nino Strano (quello che si ingozzò di mortadella in Parlamento, ricordate?) e altri, ma è tutto l'insieme degli aspetti discutibili che da molti anni ormai sono riferibili alla politica di casa nostra.

Ecco, non c'è molto altro da dire, se non condividere quanto scritto in merito, ieri, da Inviato Speciale.

Vorremmo solo suggerire ai lettori che quando una democrazia (con tutta la stima che si deve riconoscere alla consorte del presidente del Consiglio) si riduce a discutere di uno ’scazzo’ tra un premier ultrasettantenne coi capelli trapiantati, tinti e ‘tirato’ dal lifting e sua moglie inviperita per motivi di veline, letteronze e presunte ballerine, inserite nelle liste del partito di famiglia (il Pdl) per ‘attizzare’ gli elettori e conquisatre i voti necessari all’elezione di ‘esseri viventi’ in rappresentanza del nostro Paese in Europa, vien voglia di inventare il granducato di Sconfortia ed andarci a vivere per sempre. Potrebbe essere decisamente un posto più eccitante.

Ah, dimenticavo, l'Udc di Casini ha candidato il principe Emanuele Filiberto di Savoia; così, giusto per non farci mancare niente.

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