Da alcuni giorni Facebook è nel mirino. A prendersela con esso ha cominciato qualche giorno fa Emilio Fede, in una campagna che si commenta da sé. Poi, oggi, è arrivato Maroni a lanciare i suoi strali, dopo che un premio Nobel per la furbizia ha creato un gruppo chiamato "Uccidiamo Berlusconi". Premio Nobel per la furbizia che è solo l'ultimo arrivato, e che segue altri premi Nobel per l'intelligenza già da tempo presenti su Facebook. E infatti, la keyword "uccidiamo" restituisce svariate centinaia di risultati: si va da Costantino a Mughini, da Mourinho a Nedved passando per Moccia e Spaccarotella - l'agente della Stradale responsabile della morte del tifoso laziale Gabriele Sandri.
Quello che questi furboni non capiscono è che, al di là della goliardata, così facendo non fanno altro che il gioco dei detrattori di Facebook, dei vari social network e di internet in generale. Detrattori che da tv e giornali hanno così gioco ancora più facile nella delegittimazione della rete; delegittimazione che fa naturalmente sempre presa su chi campa di sola tv e non conosce le dinamiche di internet.
Che voi sappiate, esiste un filtro per tenere fuori gli idioti dalla rete?
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> esiste un filtro per tenere fuori gli idioti dalla rete?
RispondiEliminaEsistesse, si potrebbe utilizzare per un mucchio di altri posti, magari anche a tempo, ovvero per quelle volte che, occasionalmente, gli idioti siamo noi!
Saluti!
BigFab.
>Esistesse, si potrebbe utilizzare per un mucchio di altri posti
RispondiEliminaLo so, ma da qualche parte bisognerà pure partire? :-)
ho dato un'occhiata a quel gruppo. vi sono migliaia di messaggi. circa 30.000 mi pare. di questi solo alcuni sono passibili di denuncia (ingiuria, diffamazione ecc.). Secondo Alfano tutti verranno denunciati. Ovviamente è impossibile denunciare delle persone che scrivono: "perché scrivete queste cose?", "mi sembrate scemi" ecc ecc.
RispondiEliminaquindi occorrerà fare una cernita: da una parte quelli passibili di denuncia e dall'altra quelli che non possono essere denunciati. quindi occorrerà avviare migliaia o centinaia di pratiche, avviarle al giudice, aprire inchieste, incartamenti, controlli ecc ecc.
Da quello che so, da un amico che si occupa di sicurezza informatica ed è poliziotto, per tracciare una chiamata non ci serve molto ma l'intera pratica può durare mesi, di solito riguarda una trentina di persone.
se si tratta di avviare migliaia di pratiche la questione si complica di parecchio e i costi diventano piuttosto sostenuti. ovviamente a carico dello Stato. si tratta di tantissimo lavoro in più per la polizia postale e per i tribunali.
alla fine mi domando se è il caso di spendere tempo e denaro per avviare inchieste che possono durare mesi, se non anni!
Non è internet che è piena di idioti, lo è tutto il mondo.
RispondiEliminaNon a caso è ritornato a galla l'emendamento d'Alia, e il ddl Carlucci che si pone contro ogni forma di anonimato in rete ! Oltre che essere idioti creano dei danni a milioni di altri blogger e utenti che hanno un uso diverso di internet
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