martedì 13 ottobre 2009

Sputtanamento globale, la Brambilla corre ai ripari

Bisogna fare qualcosa, non si può tollerare questa situazione, non è pensabile che la stampa di mezzo mondo, anzi del mondo intero ormai, continui impunemente a gettare fango sul nostro paese. Questo è quello che deve aver pensato la sciura Brambilla - poi vi spiego.

Ultimo in ordine di tempo, all'interno del complotto internazionale ordito ai nostri danni dalla stampa mondiale, è arrivato ieri il Washington Post, il quale si chiede come mai gli italiani continuino a votare Berlusconi. E si dà varie risposte, tra cui questa:

Un'altra ragione del motivo per cui gli italiani continuano a votarlo, afferma la Applebaum [l'autrice dell'articolo, ndr], è che Berlusconi "ha uno strumento che altri non hanno: la televisione", i tre canali di sua proprietà e quelli di stato che controlla politicamente come capo del governo. "Ci sono giornali, riviste e programmi televisivi che lo criticano", scrive la columnist del quotidiano americano, "ma non raggiungono lo stesso numero di persone (dei canali tivù). Come il suo amico Putin in Russia, Berlusconi non cerca di influenzare tutti i media, ma solo quelli che raggiungono la maggior parte della gente. Ciò può non determinare il risultato delle elezioni, ma di sicuro aiuta, e ha anche fatto dell'Italia il paese con il più ampio movimento che si batte per la libertà di stampa, al di fuori dell'ex-Unione Sovietica".

Ecco, tutto il mondo ha capito quello che da noi è chiaro solo a una minoranza; ma prima o poi ci arriveranno tutti. Dicevo all'inizio della Brambilla.

Siccome ormai la questione del complotto della stampa mondiale ha raggiunto livelli non più tollerabili, è scesa in campo la Brambilla, il ministro del Turismo. Dirigerà una task force appositamente pensata per tutelare il prestigioso nome dell'Italia nel mondo. Scrive il Corriere:

Così la ministra ha preso provvedimenti. E dentro l’unità di crisi, già rodata ai tempi dello scandalo rifiuti, sta nascendo una squadra che si occuperà di riparare alla denigrazione interna­zionale evocata dal Cavaliere. Funzionerà così: «Un gruppo di giovani giornalisti ed esperti di comunicazione. Età media massimo trenta», spiega la Brambilla. «Con un doppio compito. Primo: monitorare tutta la stampa straniera, quo­tidiani, periodici e tv, ad ogni latitudine, dal Giappone al Perù». Seconda missione: «Bombar­dare quelle stesse redazioni con comunicazioni veritiere e positive».

Cioè, non so se vi rendete conto. Siamo arrivati al punto che il governo deve prendere provvedimenti contro i danni d'immagine creati... da esso stesso. Sarà interessante, se mai questo progetto prenderà realmente piede, leggere quali saranno le "comunicazioni veritiere e positive" che verranno date in pasto ai media stranieri. Teniamoci pronti.

7 commenti:

  1. scusami ma con queste illazioni di giornali di estrema sinistra non posso fare altro che segnalare il tuo sito ai miei amici del partito.

    mi spiace ma te la sei cercata.

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  2. Giusto. Andrea, ma non ti vergogni di abbeverarti alla fonte dei giornali di estrema sinistra? Quando capirai che il Silvio-pensiero è buono e giusto, e che bisogna adottarlo con fervore e senza discutere?
    A quando la tua conversione ai mirabili insegnamenti dell'Eccelso? :D :D

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  3. non posso fare altro che segnalare il tuo sito ai miei amici del partito.

    mi spiace ma te la sei cercata.


    Porca miseria... l'ho fatta grossa. E adesso? Che mi succederà? Che ne sarà di me e del mio blog?

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  4. Ah, dimenticavo. Visto che ci sei, segnala "ai miei amici del partito" anche il Newsweek, l'Observer e qualche altro giornale in giro per il mondo. E non dimenticare questo pericolosissimo sito, che ogni giorno traduce in italiano tutto quello che la stampa estera racconta dell'Italia.

    Mi raccomando, non ti scordare. Fai un lavoro fatto bene.

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  5. sarebbe meglio da parte tua puntualizzare che quei giornali che citi sono di estrema-sinistra anglosassone. si tratta di giornali comunisti in tutto e per tutto.
    purtroppo il comunismo è sempre stato molto forte in alcuni Paesi europei e non solo

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  6. si tratta di giornali comunisti in tutto e per tutto

    Davvero? Anche Le Figaro ti risulta essere comunista? :-)

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  7. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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