sabato 10 ottobre 2009

Notizie in pillole (31)

Account di posta elettronica bucati. Mettiamola così: se avessi un account di posta elettronica con uno di questi fornitori (Hotmail.com, Live.com, Msn.com, Gmail, Yahoo, Comcast, AOL, Earthlink e altri), cambierei la password di accesso - io l'ho appena fatto col mio account su Yahoo. Pare infatti che siano in circolazione in rete alcune decine di migliaia di indirizzi con relativa password. Ovviamente non sto qui a spiegare cosa potrebbe succedere nel caso in cui qualcuno avesse facoltà di usare la casella mail di un altro utente. Maggiori info qui da Paolo.

Berlusconi (1). Continuano, anche se adesso un po' si è calmato, le esternazioni post sentenza della Consulta da parte di Berlusconi. Dopo aver bollato come di sinistra praticamente tutto il mondo - Consulta, stampa, tv, trasmissioni di approfondimento, tribunali, giudici, Avvenire, comprese le 11 squadre che al momento sono sopra al Milan nella classifica di serie A - è tornato ieri per l'ennesima volta a ribadire che lui è il più perseguitato della storia, che non esiste al mondo nessuno che abbia avuto tanto a che fare coi tribunali come lui, che i giudici vogliono sovvertire il voto popolare e bla bla bla - ormai il ritornello è noto. Ora, a parte un "piccolo" lapsus (...per difendersi in tribunale in questi anni ha speso "200 milioni di euro per i giudici... Scusate, per gli avvocati - video) vale la pena segnalare, specialmente a quelli che la menano con la balla che lui ha cominciato ad avere noie con la giustizia da quando è entrato in politica, che in realtà la prima sentenza di condanna a suo carico arriva nel 1990, ben 4 anni prima che cominciasse a lavorare per noi; una condanna emessa dalla Corte d'Appello del tribunale di Venezia per falsa testimonianza. Il "curriculum" completo del nostro pimpante premier, se a qualcuno interessa, è qui.

Berlusconi (2), Non vorrei utilizzare queste pillole unicamente per controbattere a quanto detto ieri dal nostro presdelcons, ancora evidentemente in fase di "sbollitura", ma quando dice cose come "Sono stato sempre assolto, la prescrizione non è una condanna" non si può far finta di niente, c'è un limite a tutto. Ora, senza bisogno di scomodare la Wikipedia (in diritto penale, essa [la prescrizione, ndr] determina l'estinzione di un reato a seguito del trascorrere di un determinato periodo di tempo), basta ricordare un caso tra i più famosi di intervenuta prescrizione, quello di Andreotti e i suoi presunti rapporti con la mafia. Assolto in primo grado dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa perché il fatto non sussiste, è stato poi riconosciuto colpevole in appello, dopodiché è intervenuta la prescrizione. Ora, ufficialmente è vero, la prescrizione non è una condanna, come dice lui, ma altrettanto sicuramente neppure un'assoluzione.

Berlusconi (3). La faccio breve: non ho mai sopportato Rosy Bindi. Ecco, Berlusconi ha tra le altre cose il potere di farmi diventare simpatiche le persone che non sopporto. (non male neppure la battuta della Melandri).

Berlusconi (4). A proposito della questione sollevata dal premier sulla Consulta che - secondo lui - sarebbe di sinistra, il Corriere ha pubblicato ieri un'interessante intervista a Carlo Azeglio Ciampi, il predecessore di Napolitano - il titolo lo vedete qui sotto.


Purtroppo non l'ho trovata nella versione online del Corriere, e quindi vi rimando alla versione della rassegna stampa della Camera. Ora, non che ci fosse stato bisogno di scomodare Ciampi per certificare che quanto detto dal premier non sta né in cielo né in terra, ma una smentita autorevole è sempre la benvenuta.

Possibili escamotage (dopo la bocciatura del lodo). "I processi che mi scaglieranno sul piatto man mano sono autentiche farse. Sottrarro' qualche ora alla cura della cosa pubblica per andare la' e sbugiardarli tutti", tuonava ieri il premier, schiumando di rabbia, poco dopo aver appreso della sentenza della Consulta. Questo, naturalmente, a reti unificate a uso e consumo di quelli che credono a tutto. In realtà la strategia difensiva pare andare in tutt'altra direzione: il fido Alfano (il padre del lodo appena bocciato) pensa già a un ritorno alla vecchia cara immunità parlamentare, mentre contemporaneamente si sta tirando fuori dai cassetti - ne parlai a suo tempo qui - una piccola norma, ovviamente ad personam, tramite la quale vengono private del valore di prova le sentenze passate in giudicato. Perfetta per il processo Mills.

4 commenti:

Romina ha detto...

Gli insulti del premier alla Bindi dimostrano, ancora una volta, chi è davvero Berlusconi: arrogante e in preda a un delirio d'onnipotenza senza limiti. Ovviamente dimostrano anche la sua concezione delle donne, il cui unico compito consiste nel farsi belle e tacere, oppure nel dargli ragione mentre si autocelebra. Donne-soprammobili, insomma.
Ma a preoccupare è il fatto che quest'uomo abbia molte fans proprio fra le donne.

Gli attacchi di Berlusconi a Napolitano sono gravissimi perché in realtà sono attacchi all'istituzione che Napolitano rappresenta, e sono tesi a delegittimare la figura del Presidente della Repubblica per poter poi modificare gli equilibri democratici sui cui, pur tra tanti difetti, si regge il Paese.
Si vuole intervenire sulla Costituzione e limitarne pesi e contrappesi.

Ciao.

Andrea Sacchini ha detto...

>Ma a preoccupare è il fatto che quest'uomo abbia molte fans proprio fra le donne

Già. Aggiungo due cose che mi hanno lasciato perplesso:

1) Né Casini, né l'altro ospite a fianco della Bindi (non ricordo chi fosse) hanno fiatato. Silenzio assoluto. Il premier insultava in una maniera che non si usa più neppure tra i ragazzini delle medie e loro zitti.

2) Come hanno fatto notare molti, tipo ad esempio l'Unità, la trasmissione non è in diretta, ma viene registrata prima - in questo caso, scrive sempre l'Unità, era in differita di circa due ore. Cosa significa questo? Per caso c'è qualcuno che ascolta cosa si dice in trasmissione e, all'occorrenza, va ad avvisare chi di dovere? Mah...

andynaz ha detto...

a quella della Melandri preferisco la battuta di una tizia che ha mandato la su foto da "offesa" a Repubblica, che ha definito il nostro caro presidente del consiglio più alto che onesto :D

Andrea Sacchini ha detto...

Eh beh, certo che le varianti sul tema, volendo sbizzarrirsi, non mancano... :-)

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