mercoledì 22 settembre 2021

Otto ore

Spesso, quando sto per iniziare il turno di lavoro, come mi toccherà fare anche questo pomeriggio, mi chiedo perché le cose non siano andate diversamente. Mi chiedo cioè perché siamo obbligati a sacrificare otto ore del giorno, per cinque giorni a settimana, per lavorare. Sì, lo so, la risposta banale è che grazie al lavoro ci viene corrisposta una retribuzione e con quella retribuzione viviamo: niente lavoro, niente retribuzione; niente retribuzione, niente vita. Ma la domanda che mi pongo va a monte di questa banalità. Perché abbiamo inserito la nostra vita sul ricatto dei soldi? E anche: perché abbiamo vincolato il lavoro al denaro? Non si poteva fare diversamente?

Fino all'avvento del neolitico, quando a noi Sapiens è venuto in mente di inventare la maledetta agricoltura ed è iniziata la nostra schiavitù, i nostri antenati cacciatori-raccoglitori passavano le loro giornate andandosene a zonzo e raccogliendo e cacciando ciò che trovavano, poi, quando avevano fatto una buona caccia o avevano trovato frutti a sufficienza, se ne stavano in panciolle per tre o quattro giorni godendosi il frutto dei loro sforzi, poi ricominciavano. Non era meglio così? Non erano più liberi di noi? Sì, lo so, conosco l'obiezione secondo cui potevano lasciarci le penne mangiando un frutto o una radice avvelenati o venendo divorati da qualche animale, ma anche noi, oggi, possiamo lasciarci le penne investiti da una macchina o venendo fulminati dal phon, quindi cosa cambia, in fin dei conti? Ogni epoca presenta gli inconvenienti ad essa peculiari.

Vabbe', vado a lavorare, va'...

14 commenti:

  1. Vai a lavorare e pensa a chi lavora dodici ore al giorno, sei giorni su sette.
    Io ne ho sposato uno. 😔

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, allora effettivamente non mi lamento. Ma ci sono più fattori di cui tenere conto. Il mio lavoro, ad esempio, è noioso e fisicamente impegnativo, quindi è normale che mi pesi. Magari a tuo marito il suo lavoro piace e quindi gli può risultare meno pesante o addirittura gradevole.

      Elimina
    2. Mio marito fa il cuoco. Più che un lavoro è un'arte.
      Però, dopo otto ore in piedi, diventa un sacrificio a prescindere da quanta passione e fantasia lui possa avere.

      Elimina
    3. Capisco. Se ti può consolare, anche i mei turni di otto ore (straordinari esclusi) sono tutti in piedi.

      Elimina
  2. Tutte domande legittime, caro Andrea. E in definitiva, parlando proprio di orario lavorativo, penso proprio che in molti, moltissimi impieghi le 8 ore siano davvero eccessive. Io poi la vedrei anche in un'ottica d'impiego, se proprio volessimo mantenere 'ste benedette 8 ore: meno ore = più turni = più offerta di lavoro. Ma qui poi si va a parlare di altre cose...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. So che in alcuni paesi del nord Europa hanno accorciato la settimana lavorativa a parità di stipendio (36 ore al posto delle 40, se non ricordo male) e ne hanno tratto benefici, nel senso che la produttività è aumentata. Ma i dettagli non li so, avevo letto questa cosa tempo fa.

      Elimina
  3. Il nodo cruciale è l'invenzione del maledetto denaro, a cui pensarono i somar... ahem, i sumeri. Si fossero fatti i cazzi loro anziché inventare la causa primaria di tutti i mali del mondo, compresa la schiavitù del lavoro!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero, anche se c'è da dire che l'invenzione del denaro non ha avuto solo lati negativi. Prima del suo arrivo, infatti, il lavoratore/servo/schiavo doveva consegnare la sua intera vita al padrone, nel senso che il padrone era a tutti gli effetti proprietario della sua esistenza. Con l'introduzione del denaro il lavorstore/servo/schiavo non consegnava la sua vita al padrone ma solo la prestazione, che gli veniva remunerata. Da questo punto di vista il denaro ha rappresentato una forma di emancipazione.
      I problemi sono arrivati col concetto di profitto e col fatto che il denaro è diventato la forma del mondo, "il generatore simbolico di ogni valore", come direbbe Galimberti.

      Elimina
  4. Prima della pensione sognavo settimane corte, anche pagato di meno, o un giorno tutto libero, lavorando magari a turno il sabato.. ora mi godo tutto il tempo, con quota cento acchiappata per un pelo. Una scelta della quale non mi pentirò mai..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ancora dieci anni (spero) e ti vengo a fare compagnia :-)

      Elimina
  5. Di solito chi si lamenta del sistema denaro è chi ne ha poco, chi ne ha in abbondanza non lo ritiene un male.

    RispondiElimina
  6. Keynes diceva che potevamo lavorare 3 ore e mezzo al giorno.
    Quando andavo all'università sentivo dire : lavorare meno, lavorare tutti!
    Mi sembrerebbe giusto così.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il lavorare meno, lavorare tutti mi trova d'accordo, purché sia a parità di retribuzione.

      Elimina

Perché noi maschi non possiamo parlare di aborto?

Nella discussione sui social e fuori che va avanti da giorni sull'aborto, discussione che ha preso il via dopo la proposta di FdI di ins...