mercoledì 15 settembre 2021

Referendum digitali

Quando avevo firmato per il referendum sull'eutanasia non era ancora stata introdotta la possibilità di farlo per via telematica tramite SPID e l'avevo quindi firmato nella maniera tradizionale, recandomi di persona a un banchetto in piazza a Santarcangelo. Da qualche settimana questa possibilità esiste e la relativa comodità di poterlo fare tramite cellulare senza muoversi da casa ha dato un notevole impulso alle altre iniziative referendarie in cantiere, come quella sulla abolizione della caccia e la legalizzazione della cannabis.

La proposta referendaria per l'abolizione della caccia la condivido e la sottoscriverò, quella relativa alla legalizzazione della cannabis la devo ancora valutare bene, ma sono orientato a sottoscrivere anche questa.

Scrive Il Post che la relativa facilità con cui è possibile raggiungere il quorum grazie al sistema di sottoscrizione digitale sta facendo storcere il naso a qualcuno, tanto che già si pensa di portare il numero di firme necessario per richiedere un referendum da 500mila a 800mila. C'è però uno scoglio di notevoli dimensioni da superare per poter ottenere questo risultato. Le 500mila firme necessarie sono infatti previste dalla Costituzione in un apposito articolo, che per essere modificato richiede una lunga e complessa procedura di revisione costituzionale. Ci provò Renzi nel 2014 ma senza fortuna (non ha mai avuto molta fortuna con le modifiche alla Costituzione, come è noto).

Comunque, in generale, questa possibilità di sottoscrivere referendum tramite firma digitale è sicuramente apprezzabile. Rimane comunque - almeno così dicono - anche la possibilità di farlo recandosi ai banchetti. In fondo, parlare faccia a faccia coi promotori, scambiare opinioni, è sempre buona cosa.

9 commenti:

  1. Ci sarebbe tanto da discutere, personalmente invito anche chi firma a donare qualcosa perché la raccolta online non è gratis ma ogni firma costa 1 euro ai promotori. Spero che anche quelli sulla giustizia possano godere della stessa attenzione ma anche lì ormai sono superate le 500000 firme. Direi che noi radicali ci stiamo dando un po' da fare negli ultimi mesi...

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    1. Il referendum sulla giustizia lo devo ancora studiare bene. So che tra i principali sostenitori c'è la Lega e questo mi fa storcere un po' il naso. Siccome però credo di essere intellettualmente onesto, lo studierò senza pregiudizi di sorta e, se mi convincerà, non avrò alcuna difficoltà a sottoscriverlo.

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  2. Io sono contraria alle legalizzazione della cannabis, se non ovviamente ad uso terapeutico. In particolare mi preoccupa l'aspetto relativo alla responsabilità della guida sotto l'influenza di sostanze.

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    1. Io in linea di principio sono favorevole alla legalizzazione, ma alcuni aspetti li devo ancora approfondire.

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  3. Io invece non ci sono riuscita... volevo firmare quello sull'eutanasia, ma non mi è mai arrivata l'email, e ci ho provato pure più di una volta.

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  4. Ho provato a firmare quello sull'eutanasia ad un banchetto, ma vicino casa non ce ne erano. Ce ne era uno vicino a dove lavoro, ma era un comune diverso da dove abito e non sapevo se andava bene. Per fortuna che qualche giorno dopo hanno attivato anche questa possibilità, veramente molto comodo.

    Sarebbe curioso perché qualcuno storce il naso, e quali siano le sue motivazioni.
    Cioè, si rende possibile e più facile a più persone firmare ed esprimere il proprio consenso... cosa ci può essere che non va?
    Troppa partecipazione dei cittadini spaventa? 🤔

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    1. Cito dall'articolo del Post linkato: "In realtà circolano già estesi timori sulla quota minima di 500mila firme per richiedere un referendum, ritenuta troppo bassa: basti pensare ai milioni di follower di cui dispongono politici e celebrità varie sui social network. Ma la quota di 500mila era ritenuta antiquata anche prima dell’introduzione delle firme digitali: già nel 2014 l’allora governo Renzi provò ad aumentarla a 800mila."

      In sostanza, non tutti vedono di buon occhio la relativa facilità con cui adesso si possono raggiungere le 500mila firme necessarie. Il Vaticano, ad esempio, che è rimasto totalmente in silenzio fino al raggiungimento delle firme necessarie proprio per non aggiungere pubblicità alla raccolta, aveva tutto l'interesse che non si raggiungesse il numero.
      In generale, le parti politiche schierate contro i quesiti referendari che non condividono hanno tutto l'interesse che i suddetti referendum falliscano, ecco il motivo del loro storcere il naso relativamente alla facilità con cui ora è invece possibile raggiungerlo.

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  5. Bisogna stare attenti a non firmare due volte o si annullano entrambe.
    Sembra stupido dirlo ma, nel caso della caccia, essendo - a seconda del comitato promotore - due o tre referendum, si rischia come me di vedersi presentare un solo modulo in Comune e non sapere quali altri poter firmare con SPID, pena l'annullamento dell'unico firmato di sicuro.
    Purtroppo sul web tutti bravi a chiacchierare ma pigri nel dare informazioni precise: sapevo deL referendum, non che i quesiti fossero due o tre, ciascuno con una propria raccolta firme.

    Per l'eutanasia ho invece tranquillamente firmato via SPID.

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