martedì 7 settembre 2021

Alessandro Barbero e il Green pass

Confesso che vedere Alessandro Barbero schierarsi nelle file dei docenti contrari all'obbligo del Green pass per poter accedere alla vita universitaria mi ha abbastanza sorpreso. Diciamo che non me l'aspettavo. Tuttavia non ritengo questa sua posizione, con la quale ovviamente non concordo, sufficiente a fare diminuire la stima e l'ammirazione che nutro nei suoi confronti (tutt'al più si può parlare di una scalfittura), perché ciò che ho imparato leggendo i suoi libri e ascoltando le sue lezioni e le sue conferenze, cosa che naturalmente continuerò a fare, è qualcosa che rimane lassù, in alto, ben al riparo dagli effetti di una posizione con cui non concordo. 

Anche nei confronti di Massimo Cacciari vale lo stesso discorso. Come forse qualcuno ricorderà, il noto filosofo si è recentemente lasciato andare a dichiarazioni non molto lontane da quelle dei teorici di una (per me) inesistente dittatura sanitaria. Anche lì ho storto il naso, sono rimasto sorpreso, perché mai avrei pensato di ascoltare certe cose da chi non ho mai sentito esternare un concetto meno che intelligente. Eppure, evidentemente, può succedere, e sto lentamente cominciando a imparare e a mettere in conto - da questo punto di vista il covid ha rappresentato e rappresenta un discrimine di importanza notevole - che anche persone di cui nutro altissima stima possono lasciarsi andare a quelle che a mio parere sono stupidaggini, senza che questo influisca più di tanto sul pregresso.

35 commenti:

MAX ha detto...

Concordo pienamente con quello che scrivi.

Franco Battaglia ha detto...

Io rimango integralista. E attendo a breve posizioni ancor più intransigenti.

Gas75 ha detto...

Preferisco rinunciare a quello che potrei fare avvalendomi del "foglio verde", dato che nel tunnel delle pandemie ci siamo entrati e non vedo interesse collettivo a uscirne in maniera sostenibile. E la nuova "normalità" è più che altro deprimente.

siu ha detto...

Leggo, dal Corriere, a proposito di Barbero:

Lui stesso, del resto, qualche giorno fa, non aveva usato mezzi termini per criticare un provvedimento definito come «ipocrita», tanto da meritare ai suoi promotori un girone dell’Inferno dantesco. «Un conto — aveva detto Barbero intervenendo a un dibattito organizzato dalla Fiom fiorentina — è dire: “Signori, abbiamo deciso che il vaccino è obbligatorio perché è necessario, e di conseguenza, adesso introduciamo l’obbligo”. Io non avrei niente da dire su questo». Altro invece è dire che non c’è nessun obbligo, «però, semplicemente, non puoi più vivere, non puoi più prendere i treni, andare all’università».

Un po' per simpatia, e un po' perchè si dichiara d'accordo con un eventuale obbligo vaccinale, tenderei a perdonarlo...

Alberto ha detto...

Il covid ha scompaginato. Vedo che questo verbo vuol dire "Guastare l'ordine o la struttura di un insieme organico."

Andrea Sacchini ha detto...

Integralista è un termine che indica un indirizzo ideologico non amo molto. Integralisti sono certi cattolici, certi musulmani, certi politici. Integralismo è sempre sinonimo di rifiuto categorico di ascoltare l'idea altrui e implica una valenza egemonica che non mi appartiene.
Questo in generale. Applicato al Green pass credo abbia ancora meno senso. Nota bene che io sono favorevole al GP e ancora di più all'obbligatorietà del vaccino per tutti.

Andrea Sacchini ha detto...

Vero, ma nel tunnel della pandemia non è che ci siamo entrati per sfortuna o fato malevolo. La pandemia l'abbiamo creata noi, è il prodotto e il risultato di un nostro sconsiderato comportamento. L'interesse collettivo a uscirne a mio avviso ci sarebbe anche, ma è purtroppo accompagnato a una sottovalutazione, a un lassismo e a un sostanziale menefreghismo riguardo al problema che lascia allibiti.

Andrea Sacchini ha detto...

Concordo. Tra l'altro, qui Barbero mette il dito in una piaga che è reale e di cui avevo parlato qualche tempo fa anch'io su queste pagine, e cioè l'ambivalenza, la latente tolleranza da parte del governo nei confronti di chi non vuole vaccinarsi. Barbero si è vaccinato e non avrebbe niente da ridere se il vaccino venisse reso obbligatorio. Ma non si può gettargli addosso il crucifige solo perché ha messo in rilievo l'incongruenza tra un inesistenze obbligo di vaccinarsi e l'obbligatorietà del GP.

Andrea Sacchini ha detto...

Verissimo. Me ne sono reso conto di persona non solo nei confronti di molti personaggi pubblici che stimo, ma anche nei confronti di tanti amici e persone che conosco.

Andrea Sacchini ha detto...

Ridire*, ovviamente.

leggerevolare ha detto...

Ipocriti. I ristoratori si e gli insegnanti no?? Cosa facciamo adesso le caste? ... e dovrebbero insegnare democrazia e uguaglianza. Che amarezza!!

leggerevolare ha detto...

purtroppo è così

leggerevolare ha detto...

Ma se si insegna a rigirare la frittata, come si suol dire allore non ne veniamo fuori, davvero.

Sari ha detto...

Ti stimo ma non sono del tuo parere... infatti non ritengo siano stupidaggini le ragioni dei docenti che si dichiarano contrari al green pass perchè loro sanno, vedono e possono valutare la portata dei provvedimenti e dei rischi che comportano. Non è certamente il tuo caso ma, abituati come siamo a esprimerci a favore o torto con un semplice click, non abbiamo sviluppata la capacità di chiarire a noi stessi il motivo del nostro gesto e allora ben vengano i saggi ad aprire punti interrogativi che non possono farci che bene.

A me ha fatto piacere leggere quel documento e sapere che quel che penso è condiviso da persone che stimo.
La scuola ha aperto i battenti e fra poco gli studenti cominceranno il loro anno scolastico. A leggere quel che non è stato fatto, delle difficoltà di cui si sapeva fino dallo scorso anno, viene da chiedersi con chi abbiamo a che fare... e se la levatura è quella che si tocca con mano in certi frangenti, mi chiedo come sia possibile fidarsi ciecamente in un tema delicato come quello sanitario.
Ciao Andrea.

Ettore Fobo ha detto...

Diversi miei amici criticano il Green Pass. Non cessano per questo di essere miei amici e la stima non muta.Abbiamo idee diverse su quest'argomento.Ci sta. Nessuno ha la verità in tasca. Si discute. Mi pare si chiami democrazia. Diverso è il fanatismo antivaccinale. Patologico.

cristiana marzocchi ha detto...

Ho conosciuto Barbero grazie a te e lo stimo molto e, anche se quesata sua posizione mi sconcerta leggermente, lungi da me l'idea di criticarlo usando quell'intransigenza tipica degli ignoranti.

Mr. Loto ha detto...

Questa pandemia è servita a mostrare la natura di molte persone che, prima, immaginavamo diverse. È stato interessante.

Romina ha detto...

A volte gli intellettuali si soffermano su questioni sottili e di principio, questioni da "accademia", e ciò può entrare in conflitto con posizioni più pratiche e sbrigative, generando incomprensioni.
Da vaccinata con doppia dose e munita di carta verde, dico che per me Barbero ha ragione: il green-pass è profondamente ipocrita, per cui sarebbe meglio imporre l'obbligo vaccinale.
Con l'obbligo vaccinale, siamo tutti uguali di fronte alla legge e non dobbiamo girare con una tessera in tasca, che, lo si voglia o no, crea sempre discriminazioni, perché nell'immaginario produce una distinzione fra buoni (i vaccinati) e cattivi (i non vaccinati).
Non è il caso di alimentare dall'alto il conflitto sociale, di generare diffidenze e antipatie fra i cittadini, oltre che disguidi pratici, tutte cose che invece stanno avvenendo. Si renda il vaccino obbligatorio e facciamola finita.
Ciao, Andrea.

Andrea Sacchini ha detto...

E infatti, di questo passo, dubito che ne verremo fuori.

Andrea Sacchini ha detto...

In realtà, nel post, quando parlavo di stupidaggini mi riferivo più a quella di Cacciari che di Barbero, ma, giustamente, non avendolo specificato è normale interpretarlo come l'hai interpretato tu.
In realtà, il documento sottoscritto da Barbero e da altri l'ho letto ma, pur non considerandolo una stupidaggine, continuo a non condividerlo.
Che il Green pass sia un provvedimento discriminatorio è vero, è nella sua natura esserlo,ma io penso che, in ambito universitario, se si vogliono guardare le discriminazioni occorra guardare ben altro rispetto al GP. Penso a cose come ad esempio i numeri chiusi, le rette che non tutti si possono permettere; oppure penso al nepotismo e al sistema baronale, e si potrebbe continuare. Ê questo il motivo che non mi fa essere d'accordo con la posizione di Barbero. Ovviamente si tratta di un'opinione mia, quindi va presa per quello che è.
Per quanto riguarda la stima, penso che la premessa che hai inserito nella prima riga del tuo commento sia superflua. Anch'io ti stimo, e non è che l'avere opinioni differenti su un dato argomento influisce su questa. Almeno per me è così.
Ciao, Sari.

Andrea Sacchini ha detto...

Sottoscrivo ogni parola.
Ciao, Ettore.

Andrea Sacchini ha detto...

Certo. Non essere d'accordo non significa automaticamente randellare. Queste cose lasciamole ai no-vax.

Andrea Sacchini ha detto...

Concordo. Da questo punto di vista, interessantissimo.

Andrea Sacchini ha detto...

Concordo con te in toto. Sulla questione dell'introduzione dell'obbligo vaccinale, che mi vede favorevolissimo, ho già scritto in passato. Se si fosse fatto subito, tante ipocrisie e tanta confusione ce le saremmo probabilmente rispatmiate.
Ciao, Romina.

Gwendalyne ha detto...

Come ho scritto l'altroieri, la mia stima nei confronti di Barbero si è inevitabilmente ridimensionata dopo questo episodio... soprattutto quando ho ascoltato le sue argomentazioni contro il green pass. Lui l'ha definito un modo ipocrita per imporre surrettiziamente l'obbligo vaccinale... e fin qui non posso dargli tutti i torti, se sorvoliamo sul fatto che il green pass concede a chi proprio non vuole saperne di vaccinarsi l'alternativa del tampone. Barbero preferirebbe che venisse introdotto l'obbligo vaccinale; in linea teorica anch'io sarei favorevole, tanto più che il green pass è una misura imperfetta che si presta a innumerevoli scappatoie tali da comprometterne l'efficacia, ma al momento l'obbligo vaccinale non mi sembra attuabile per varie ragioni. Non solo per una questione di consenso politico, non tanto per Draghi quanto per tutti i partiti che dovessero sostenere una legge tanto controversa, ma anche se non soprattutto perché prefiguro veri e propri problemi di ordine pubblico (quanto baccano hanno fatto i no-greenpass?). Inoltre, finché il vaccino non passerà dallo stato di approvazione emergenziale al riconoscimento ufficiale, com'è appena accaduto negli USA per Pfizer/BioNTech, una misura del genere sarà priva dei necessari fondamenti normativi. Spero davvero che non si arrivi al punto in cui imporre l'obbligo vaccinale diverrà indispensabile perché la situazione epidemiologica sarà tornata ai livelli delle precedenti ondate... (finché i contagi sono sotto controllo è ancora più difficile far accettare obblighi e restrizioni di sorta)

Andrea Sacchini ha detto...

Io penso che se si arriverà all'obbligatorietà del vaccino, cosa che, come ho detto, auspico, dopo aver risolto le pastoie burocratiche riguardanti il riconoscimento ufficiale, non ci saranno problemi di ordine pubblico eclatanti. Sì, i contrari scenderanno in piazza, protesteranno, magari faranno un po' di rumore, ma i recenti clamorosi flop delle manifestazioni anti GP autorizzano una certa tranquillità.
Leggevo giusto poco fa che in Italia siamo vicini all'immunità di gregge, altro fattore che credo lermetterà di non arrivare all'obbligo vaccinale.
Tornando a Barbero, come ho già scritto, il fatto di non essere d'accordo con lui in questa occasione non ne inficia la stima: lo stimo troppo. Probabilmente è un limite mio :-)

Franco Battaglia ha detto...

Il mio integralismo legato all'occasione è solo sinonimo di "bando alle ciance", mantenere una linea che preservi dallo sfascio: vaccino obbligatorio. Punto. Come lo intendi tu siamo dalle parti del fondamentalismo cieco. E siamo d'accordo.

leggerevolare ha detto...

Mio figlio ha preso il Covid 3 settimane fa... avendo fatto la prima dose di vaccino i sintomi non sono stati gravi, ma comunque ha difficoltà a respirare bene, non avendo la malattia pagata ha perso dei soldi e oltretutto anche se si è negativizzato poteva evitare tutto questo se i suoi amici si fossero vaccinati come ha fatto lui. E chiudo.

Andrea Sacchini ha detto...

Mi spiace. Purtroppo sono cose che possono succedere quando non si è tutti vaccinati, anche se il vaccino non offre comunque una difesa sicura al 100%.

Sara ha detto...

Il video che hai postato tempo faceva capire che se non vacciniamo l'Africa è tempo perso programmare una terza dose.

Andrea Sacchini ha detto...

Non solo l'Africa, ma anche l'India. È il virus è contentissimo di questa cosa (per usare il tipo di linguaggio usato da Telmo Pievani).

Gas75 ha detto...

Esatto, la pandemia è un prodotto della nostra scelleratezza.
E se è vero che un virus sa fare una cosa nella vita che è riprodursi in un organismo ospite, le condizioni per sconfiggerlo le riusciamo ad applicare a spot. Inoltre è in corso una "guerra" (con virgolette che non so quanto opportune) tra pro e no-vax, quando sarebbe più maturo e responsabile fare una propria scelta e rispettare gli altri.

Gwendalyne ha detto...

Se è per questo sono io quella limitata, dal momento che non riesco ad impedire che la posizione presa da Barbero – che nel suo campo è indubbiamente impareggiabile – infici la mia stima totale nei suoi confronti. ;-) Ma non posso farci nulla, le sue esternazioni contro il green pass le trovo indifendibili, tanto più che l'obbligo vaccinale non si può ancora attuare per le ragioni che ho già spiegato (l'unica veramente consistente è la mancata approvazione ufficiale del vaccino, ma può bastare... e comunque non sottovaluterei il rischio di disordini conseguenti a una misura sicuramente più "invasiva"). Se non intende sfruttare il seguito di cui gode per sostenere quanto sia importante il green pass è liberissimo di non farlo, ma che remi contro lo trovo irresponsabile, tanto più che per il momento è questo, che passa il convento. ;-) Comunque c'è chi ha saputo argomentare molto meglio di me.
Quanto alle affermazioni di Figliuolo sull'immunità di gregge, quando l'ho sentito ho avuto un soprassalto. Magari fosse vero... ma a me risultava che con il dilagare della variante delta gli esperti avessero escluso che si potesse raggiungere, o perlomeno ritenevano che fosse necessaria una percentuale di immunizzati di gran lunga superiore a quella messa in conto all'inizio della campagna vaccinale. Se poi pensiamo che Antonio Tajani ha dichiarato «Forza Italia farà di tutto affinché si raggiunga l'immunità di gregge entro l'inizio di ottobre. Se ciò non fosse allora bisognerebbe introdurre l'obbligo vaccinale per tutti i cittadini italiani», è lecito supporre che si stiano gettando le basi per un'introduzione dell'obbligo vaccinale a breve. Qualcosa di analogo è capitato più volte dall'inizio della pandemia: sono stati introdotti vincoli e restrizioni spacciandoli ogni volta come risolutivi, un po' perché non era possibile prevedere con precisione l'evoluzuibe della pandemia, ma soprattutto perché era necessario convincere la popolazione che i sacrifici a cui doveva sottoporsi non erano inutili.

Gwendalyne ha detto...

(evoluzione, vabbè)

Andrea Sacchini ha detto...

Gwendalyne, concordo su tutto quanto dici. Mi pare però che forse, nel profluvio della discussione, si sia perso di vista il fatto che io, come ho scritto nel post, critico e non condivido la posizione di Barbero. E, al pari di te, non ritengo difendibile la sua posizione per tutti i motivi da me e da te elencati.
Dopodiché (nota che dopodiché è la locuzione avversativa più utilizzata da lui :-) sul suo ridimensionamento da parte mia devo ancora lavorarci, ma conto di farcela con un po' di impegno :-)

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