
E' iniziato lo spoglio delle schede di questa tornata elettorale. Segnalo tre link interessanti per chi volesse seguirne l'andamento via internet:
Repubblica,
Stampa e il
blog di Di Pietro.
Se siete abbastanza forti di stomaco, verso metà pomeriggio dovrebbe esserci anche la diretta di Fede su Rete4. :-)
Tempo permettendo farò un po' di liveblogging, aggiornando questo post man mano che escono le proiezioni. A dopo.
16,30. Prime proiezioni. In Lombardia Formigoni, governatore uscente sostenuto dal centrodestra, è in vantaggio su Penati: 55,4% lui contro il 33, del candidato sostenuto dal centrosinistra. Ovviamente qui non c'è nessuna novità; la vittoria di Formigoni era ampiamente prevista (salvo ovviamente improbabili sorprese nel corso della giornata). Qua in Emilia Romagna, invece, altra regione che in genere riserva poche sorprese, è in vantaggio Errani (52,8%) sulla Bernini, attualmente ferma al 35,3. In Toscana Rossi (centrosinistra) è in vantaggio su Faenzi 59 a 34. Pure Marche, Puglia e Umbria vedono al momento una netta affermazione del centrosinistra. Da segnalare il non larghissimo margine di Vendola, in Puglia, sull'antagonista Caldoro - le previsioni mi pare dessero un margine di vittoria molto più ampio a Vendola.
16,47. In Veneto non ce n'è per nessuno. Luca Zaia, candidato leghista in quota centrodestra viaggia sul 62% abbondante, mentre il concorrente Bortolussi è attualmente fermo al 28. La Lega,
scrive il Giornale, "è il primo partito in regione, con una percentuale tra il 31 e il 33% delle preferenze. Seguono il Pdl con preferenze tra il 23,5-25,5% e il Pd con 20,5-22,5%".
17,00. Butta male per il centrosinistra nelle due regioni che fino all'ultimo sono state considerate in bilico, quelle cioè su cui i sondaggi non hanno saputo dare un'indicazione chiara in un senso o nell'altro. In Piemonte, ad esempio, attualmente il leghista Roberto Cota ha il 52,9% contro il 42,7 della Bresso. Nel Lazio, invece, regione contraddistinta dai famosi casini pre-elettorali che hanno portato all'esclusione delle liste del Pdl, la polverini è al 64% contro il 35,8 della Bonino.
17,15. Le proiezioni delle 17 hanno cambiato qualcosina. La Polverini e la Bonino nel Lazio sono adesso in perfetta parità: entrambe al 49,7%. Si è assottigliato anche il margine di Cota sulla Bresso in Piemonte: 48,1% lui, 47,8 lei. Complessivamente, in questo momento 6 regioni sono al centrosinistra e 4 al centrodestra.
17,46. Direi che dopo le proiezioni delle 17,30 è inutile continuare a parlare di quelle regioni dove, a meno di sorprese, il verdetto è sicuro. Escludiamo quindi Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Basilicata (conquistate dal centrosinistra), Lombardia, Veneto, Calabria e Campania (centrodestra). Rimangono in bilico Puglia, Piemonte e Lazio. In Puglia sembra molto probabile la vittoria di Vendola (attualmente ha il 47,1% contro il 44,1 di Rocco Palese). In Piemonte Cota è al 48,4 contro il 46,8 della Bresso. Nel Lazio invece continua l'incredibile testa a testa tra Polverini e Bonino. In questo momento viaggiano entrambe sul 49,7%. Lo so, sono di parte: forza Bonino! :-)
18,19. Bresso avanti a Cota in Piemonte, Bonino dietro nel Lazio.
18,51. 7 regioni al centrosinistra (Emilia, Toscana, Marche, Puglia, Liguria, Umbria, Basilicata), 5 al centrodestra (Lombardia, Piemonte, Veneto, Calabria, Campania), 1 in perfetta parità (Lazio).
19,35. In Piemonte, purtroppo, Cota allunga sulla Bresso (48,8 lui, 45,9 lei). Peccato. Per quanto riguarda il Lazio, invece, probabilmente nessuno tra i vari sondaggisti avrebbe mai pronosticato un testa a testa di questo genere. Qui mi sa che ci sarà da stare svegli fino a tardi. In questo momento è tornata in testa la Bonino: 373.447 voti contro 365.436. Le sezioni scrutinate sono 1640 su 5266. Nel frattempo emergono alcune curiosità. La "trota" (copyright Bossi)
pare abbia preso una barca di voti a Brescia, mentre il Movimento 5 Stelle che fa capo a Grillo
pare che in molte regioni abbia superato il 3%. In Piemonte questo risultato avrebbe, secondo il Corriere, danneggiato il centrosinistra e Di Pietro.
20,36. Riaperta la partita in Piemonte. In questo momento Cota ha 387.666 voti e la Bresso è salita a 390.635. Le sezioni scrutinate sono appena la metà. La Bonino ha adesso 622.516 voti contro i 609.068 della Polverini quando mancano ancora la metà delle sezioni da scrutinare. Vendola, in Puglia, può rilassarsi e festeggiare: 50% dei voti contro il 42 di Palese. Comunque vada a finire, comunque, un vincitore sicuro c'è: l'astensione. Su questo i dati sono pressoché definitivi: solo il 63,6% degli aventi diritto si è recato alle urne, un trend che è in continua ascesa anche alla luce delle consultazioni precedenti. Insomma, alla fine, con un elettore su 3 che è rimasto a casa, non so che significato possa avere la vittoria o la sconfitta.
22,17. Per la Bresso si sta mettendo male: 46,3% contro il 48,3 di Cota. Polverini e Bonino, invece, continuano a viaggiare appaiate: 49,6% la prima, 49,8% la seconda. Probabilmente si andrà a notte fonda. Io mollo qui perché mi cala la palpebra. Grazie a chi mi ha seguito nei commenti. A domani.