mercoledì 17 marzo 2010

Le "pippe" del solare e dell'eolico

Se nella valutazione complessiva che si può dare a un ministro potesse essere inserito anche il modo in cui si esprime, ho paura che Brunetta (foto) non ne uscirebbe bene. Certo, bisogna considerare che nel suo partito da questo punto di vista è in buona compagnia: Bossi, Calderoli, La Russa, ecc., quindi qualche attenuante ce l'ha. E poi si sa, in campagna elettorale i paroloni e i proclami volano più facilmente che nei normali periodi di attività politica.

Penso però che liquidare la questione delle energie rinnovabili con un "pippe a costi inaccettabili", oltretutto senza spiegare perché, non renda un gran servizio agli elettori che su queste tematiche avrebbero piacere di essere informati meglio. Certo, Brunetta non è nuovo all'utilizzo di questo tipo di linguaggio particolarmente sintetico e diretto - ricordate ad esempio i "registi parassiti" o "la sinistra vada a morire ammazzata"? -, e non si può neanche pretendere che le sue posizioni siano diverse da quelle che ha amabilmente espresso, visto oltretutto che il suo governo è impegnatissimo a riportare il nucleare in Italia. Certo però che un approfondimento non avrebbe fatto male.

Anche perché dall'altra parte ci sono gli scienziati e i ricercatori che su questi temi sarebbero ben felici di confrontarsi pubblicamente con qualche autorevole esponente di governo. Scrive a tal proposito greenreport.it:

Due le richieste ai candidati: un incontro prima del voto per illustrare le loro ragioni e la sottoscrizione della loro petizione sul futuro energetico del paese, che chiunque può sostenere sul sito www.energiaperilfuturo.it. «Mentre i costi delle energie rinnovabili scenderanno certamente nei prossimi 10 anni i costi del nucleare sono per loro natura non ben definiti e destinati ad aumentare, tanto che probabilmente la costruzione delle centrali, se mai inizierà, dovrà essere molto probabilmente sospesa perché fra 10 anni il nucleare non sarà più economicamente conveniente».

Gli scienziati nel loro documento-lettera si concentrano anche sugli aspetti "temporali" della questione:« un euro investito oggi nelle fonti energetiche rinnovabili, può trasformarsi in energia pulita entro pochi mesi. Il nucleare, al contrario, richiede massicci investimenti finanziari, i cui frutti potranno raccogliersi, nella migliore delle ipotesi, solo tra 10 o 15 anni». Scorie radioattive e dipendenza da materie prime esauribili, quali l'uranio, che l'Italia sarà comunque costretta ad importare dall'estero sono gli altri aspetti sottolineati dai ricercatori che ribadiscono come il ritorno all'atomo sia profondamente sbagliato.

Insomma, prima di affermare a priori che le energie rinnovabili sono delle "pippe", forse se ne potrebbe parlare.

6 commenti:

andynaz ha detto...

secondo me intendeva usare una metafora: si sa che se fissi troppo il sole ti fai male agli occhi... :-P

Andrea Sacchini ha detto...

Solo se fissi troppo il sole? :-)

Anonimo ha detto...

mi ricorda una conferenza di un po' di tempo fa di un politico del posto. un giornalista gli chiese cosa pensasse delle energie alternative e lui rispose: "non so cosa mi trattenga da non prenderla a calci e in ogni caso io non parlo di queste cazzate!, avanti la prossima domanda e che sia seria altrimenti potrebbero volare oggetti!!"

era di un ex partito ora al potere.

indovina un po'!!

Andrea Sacchini ha detto...

Sarà mica lo stesso partito che vuole fare le centrali nucleari ma si guarda bene, sotto elezioni, dal dire dove verranno costruite?

Mantlin ha detto...

"dal punto di vista tecnico scientifico sono pippe a costi altissimi"
1) cosa centra brunetta con la Scienza???
2) forse centra con le pippe?
3) per farsi campagna elettorale non si può trovare qualcosa di più intelligente, o forse agli Italiani basta così poco?

Andrea Sacchini ha detto...

Buona la terza. °_°

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