Gli ultimi sviluppi dello scandalo che molti, ancora, qui da noi si ostinano a descrivere come "casi isolati", vedono la discesa in campo della chiesa cattolica austriaca. E non per dire, ipocritamente, "così fan tutti", ma con un'azione concreta e determinata. Scriveva ieri il Corriere: "La Chiesa cattolica austriaca ha deciso di nominare una donna come «rappresentante indipendente» delle vittime, per indagare sui casi di abusi sessuali commessi da esponenti del clero". Sempre ieri, invece, è arrivata la notizia che "la presidente della Confederazione elvetica, Doris Leuthard, vuole l'istituzione di una lista nera dei preti pedofili". Ma non è finita. Ci spostiamo infatti negli USA, dove "due corti federali americane in Oregon e in Kentucky, hanno ammesso nei mesi scorsi la possibilità di azioni legali contro il Vaticano per casi di abusi sessuali".
Cosa si evince da tutto ciò? Una cosa molto semplice: in molte parti del mondo ci si attiva a più livelli per tentare di capire le reali dimensioni del fenomeno, portare alla luce i moltissimi casi insabbiati dalla chiesa negli ultimi decenni e cercare di fare qualcosa per evitare che si ripetano. Insomma, lo scandalo viene elevato al rango di "caso": se ne occupa la stampa, la tv e, soprattutto, le autorità. Qui da noi, invece, non solo si assiste a una sostanziale inerzia, agevolata dal tradizionale servilismo informativo della maggior parte dei media nei confronti del Vaticano, ma addirittura si sentono dichiarazioni che sembrano voler inserire la chiesa nel ruolo di perseguitata, e non, in questo caso, carnefice. Ieri, ad esempio, papa Ratzinger, accusato nei giorni scorsi da autorevoli media americani di aver coperto religiosi cattolici macchiatisi di questo tipo di crimini, ha dichiarato: "Da Dio viene il 'coraggio che non si lascia intimidire dal chiacchiericcio delle opinioni dominanti'". Certo, non c'è stato il riferimento esplicito alla scandalo che sta travolgendo anche qui da noi la chiesa, ma è proprio alla luce di questo che le parole del papa si prestano molto facilmente a essere lette e interpretate.
Una sostanziale inerzia e un patetico continuare un'assurda autodifesa a priori proprio di fronte ai dati nudi e crudi sull'ampiezza del fenomeno; fenomeno, oltretutto, che non pare conoscere soste (qui, se siete forti di stomaco, la testimonianza dell'ultimo presunto caso). Una inerzia, c'è da aggiungere, che diventa irritante quando si viene a sapere che le vittime di questi abusi che protestano in San Pietro vengono identificate dalla Polizia. Non mi pare, arrivati a questo punto, che bastino le sibilline dichiarazioni di Ratzinger o il famoso "così fan tutti" degli alti esponenti vaticani per rimediare. Sempre ammesso che si possa ancora rimediare.
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nella foto sembra cappuccetto rosso
RispondiEliminase ti può interessare l'ipocrisia della Chiesa, il suo scendere in politica in maniera viscida, le continue liti tra finiani e berlusconiani mi hanno spronato a non votare per pdl.
RispondiEliminaho votato per la lista civica per Bonino.
ho letto anche quello che mi hai consigliato. i messaggi di finiani che si sono stufati e alcuni articoli su una rissa tra finiani e berlusconiani.
se il Paese deve andare a puttane ci vada senza il mio aiuto.
Altro che casi isolati! Una signora di 70 anni mi ha raccontato che un sacerdote, molti anni fa, l'ha messa in guardia verso un suo collega, e le ha detto:"Stai attenta ai tuoi figli, cerca di non mandarli all'oratorio, quando c'è lui."
RispondiEliminaLa chiesa si deve vergognare, difende la vita, ma quale vita?
Abusare di un bambino è peggio che ucciderlo, secondo me!
se il Paese deve andare a puttane ci vada senza il mio aiuto
RispondiEliminaOh, perbacco: sono riuscito a "convertire" una berluscones! :-) Scherzo, ovviamente, ma l'avevo capito subito che non eri una pidiellina convinta... ;)
Per quanto riguarda la Bonino, la sua candidatura mi sembra un'ottima scelta. Ma la vedo dura: contro di lei ci sono i palazzinari, i poteri forti della sanità, ecc... Incrociamo le dita.
Abusare di un bambino è peggio che ucciderlo, secondo me!
Pienamente d'accordo. L'unica puntualizzazione che vorrei fare, come del resto ho fatto tutte le altre volte, è di non fare di ogni erba un fascio. Ricordiamoci sempre che la piaga della pedofilia nella chiesa riguarda una piccola percentuale dei sacerdoti.
io la distinzione l'ho sempre fatta però devo dirti che nelle alte sfere ecclesiastiche è difficile trovare una persona pulita.
RispondiEliminae non ti pensare che i preti comuni siano tutti santi o almeno onesti. Nella mia città ne conosco diversi e se ci chiacchieri cinque minuti ti metti le mani nei capelli pure con i più moderati.
però devo dirti che nelle alte sfere ecclesiastiche è difficile trovare una persona pulita
RispondiEliminaE' proprio questo il punto: la responsabilità dei vertici nel coprire queste nefandezze; che danneggia e va a scapito anche della stragrande maggioranza dei preti e dei religiosi che si comportano correttamente.