giovedì 11 marzo 2010

Niente di importante

Mi pare di averlo già scritto altre volte: la lettura della rassegna stampa mattutina è un esercizio da raccomandare a tutti. Perché consente meglio di ogni altro modo di capire a che punto siamo come siamo ridotti. Quella di questa mattina ovviamente non è da meno; e ho pure trovato una cosa che mi ha un po' inquietato. Riguarda tanto per cambiare il mitico Giornale. Ma andiamo con ordine.

I titoli delle prime pagine, chi più chi meno, si assomigliano tutti e tutti fanno rifermento sia all'approvazione definitiva del legittimo impedimento, sia a quanto detto ieri da Berlusconi nella sua conferenza stampa-farsa, quella presa di mira dall'ormai famoso disturbatore. "Il legittimo impedimento è legge", apre il Corriere della Sera. Risponde Repubblica: "Liste, Berlusconi accusa i giudici". La Stampa: "Liste, Berlusconi accusa giudici e partito radicale" (eh già, Repubblica se n'era dimenticata). Il Sole24Ore, quotidiano economico/finanziario vicino a Confindustria, punta invece su lavoro e produzione: "Produzione ok, male il Pil". "Il legittimo impedimento è legge", scrive invece il Messaggero. "Balle spaziali" (a mio avviso il titolo che si è avvicinato di più alla realtà) è la prima pagina de L'Unità - il riferimento è ovviamente sempre alla famosa conferenza stampa. Ma ecco Libero: "Silvio spara ai ladri di voti". Questi presunti ladri, ovviamente, non sono quelli del partito che si è fatto un decreto apposta per sanare una violazione (quindi, eventualmente, vero ladro di voti in quanto in competizione elettorale in modo illegale), ma ai soliti radicali, giudici comunisti, ecc., ormai il ritornello lo sappiamo. Ma ecco la vera sorpresa che accennavo prima: il Giornale.


Oh cavolo! Il Giornale di Feltri mette in un angolino tutti i deliri i proclami di ieri del premier per dare spazio agli sviluppi venuti fuori ieri dell'inchiesta del G8. Sviluppi, tra l'altro, che hanno permesso di appurare come il via vai di zoccole fosse la principale "merce" di scambio attorno a cui ruotavano favori, raccomandazioni e appalti in quel gigantesco porcaio che è appunto l'inchiesta sulla Protezione Civile. Scrive a tal proposito Repubblica: "Un giro di escort d'alto bordo, circa 350, con tanto di nomi e cognomi e con tariffe che oscillavano tra i 500 ed i 700 euro, è finito nel grande calderone dell'inchiesta sul G8 della Maddalena, sui Grandi eventi e sulla Scuola marescalli di Firenze. Escort pagate dagli imprenditori amici della "cricca" (Angelo Balducci, Fabio De Santis, Mauro Della Giovampaola), i costruttori Diego Anemone, Guido Ballari ed altri in corso di identificazione da parte dei carabinieri del Ros e dei magistrati delle procure di Perugia e di Firenze. Escort sparse ed a disposizione in tutta Italia per i principali funzionari pubblici arrestati tranne che per Angelo Balducci che, come hanno messo in luce le intercettazioni telefoniche, aveva un altro giro, quello gestito dal corista del Vaticano (subito messo alla porta quando è venuta fuori la storia), che procurava a Balducci uomini, soprattutto di colore, che si prostituivano".

Un bel giretto, non c'è che dire. Curioso che il Giornale abbia aperto a tutta pagina proprio con questa storia (altri tempi quando al centro dello scandalo escort c'era Berlusconi con le sue feste a palazzo Grazioli). Sarà mica perché il cavaliere ha capito che non conviene insistere più di tanto sulle liste?

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