martedì 23 marzo 2010

Il quartier generale racconta/8


Il Giornale oggi parte all'attacco. Di chi? Ma di Santoro e Travaglio, ovviamente, che diamine! E' una costante, fateci caso: quando non si hanno più argomenti per attaccare gli avversari si mette in piazza quanto guadagnano - se siete forti di stomaco l'articolo di Feltri è qui. Ma perché questo attacco? In fondo Annozero è chiuso per censura fino alle elezioni, che bisogno c'era di muovere i reggimenti? Beh, il motivo è semplice. Santoro e soci hanno trovato il modo di aggirare la censura utilizzando - pensate un po' - la rete. E grazie quindi a una miriade di siti internet, blog, radio e piccole reti locali, giovedì sera saranno regolarmente in onda e visibili in streaming via internet su ogni computer collegato alla rete. E siccome la voce si sta spandendo - stamattina ne parlavano quasi tutti i quotidiani - e ci sono serie possibilità che questa puntata "clandestina" di Annozero faccia gli stessi ascolti della normale versione tv, gli house organ non potevano restarsene con le mani in mano, impotenti, con travaso di bile in corso. Ecco quindi l'attacco.

Non la tiro per le lunghe, oggi. Mi limito a segnalare un interessante (e spassoso) articolo, a forma Giancarlo Perna, dal titolo emblematico - lo vedete qui a fianco. Voi sapete che Obama, dopo poco più di un anno che è alla guida dell'America, ha realizzato una delle più importanti riforme promesse in campagna elettorale: la riforma sanitaria. Il povero Perna, interpretando probabilmente i pensieri di molti berluscones, ammette che "Obama è stato il più veloce a mantenere le promesse" e si chiede come mai a Berlusconi questi miracoli non riescono. Ovviamente il Perna non si rende conto che il solo paragone tra i due personaggi è improponibile e rasenta il ridicolo. Da una parte un presidente, Obama, che pur essendo vistosamente sceso nei sondaggi è andato avanti a testa bassa con quello che voleva fare realizzandolo in poco più di una anno; dall'altra, qui da noi, un mezzo zoticone che è dal '94 che promette mari e monti senza essere mai riuscito a fare un tubo. Ah no, dimenticavo, anche a lui qualcosa è riuscito: il lodo Alfano. Peccato che la Corte Costituzionale gliel'abbia mandato al macero.

Pianeti (e presidenti) diversi.

4 commenti:

  1. paragonare Obama a Berlusconi è come paragonare Massimo Boldi ad Einstein!

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  2. Già, e poi stiamo parlando del miglior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni.

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  3. beh, sia Boldi che Einstein erano simpatici :-D

    interessante (e spassoso) articolo, a forma Giancarlo Perna

    o a sua immagine e somiglianza?? :-P

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