giovedì 18 marzo 2010
Il quartier generale racconta/5
Il Giornale e Libero questa mattina aprono all'unisono (che Feltri e Belpietro si siano telefonati, ieri sera?) con una notizia terrificante: qualcuno avrebbe organizzato un attentato per uccidere Berlusconi. Chi era quel qualcuno? Mah, non si sa. Qualche indizio potrebbe venire dalla prima pagina di Libero; l'immagine qui sopra purtroppo è in bianco e nero, ma l'originale in edicola ha lo sfondo dietro a Berlusconi di colore viola. Non può che trattarsi, quindi, di un appartenente alle famigerate brigate della morte che fanno capo al popolo viola. Ecco il motivo per cui Berlusconi telefonava all'AgCom; mica per far chiudere Annozero & c., ma va là: era per confessare a Innocenzi il suo timore per il possibile attentato.
Ma ecco alcuni passi del Giornale: "Altro che chiusura di Annozero, altro che intercettazioni col «botto». Di esplosivo c’è ben altro nell’inchiesta di Trani. Nel tentativo di dimostrare le indebite pressioni di Silvio Berlusconi sul membro Agcom Giancarlo Innocenzi, il pm è costretto ad allegare un’intercettazione agghiacciante del novembre scorso. Nella quale il premier, stanco del clima di odio e delle trasmissioni televisive che lo alimentano, rivela al suo interlocutore di essere stato oggetto di un progetto d’attentato con un’autobomba a Roma". Ecco la verità che è finalmente venuta a galla: Annozero va chiuso mica perché parla di Mills, D'Addario, Spatuzza, crisi economica e compagnia bella, argomenti rigorosamente censurati dappertutto, ma perché alimenta l'odio, e per lui che è il capo del partito dell'amore questa cosa è intollerabile. Dice poi Berlusconi a Innocenzi: "Ecco io farei così, io ho parlato con il direttore Masi e con tutti i nostri uomini, perché ho fatto uno studio sulle televisioni europee, non c’è nessuna televisione europea in cui ci sono questi pollai. E allora perché noi dobbiamo avere queste fabbriche di fango e di odio". A parte la baggianata dei pollai, la domanda vera che bisognerebbe porsi è se ci sia qualche altro paese europeo (o del mondo) dove il capo del governo è anche padrone della quasi totalità del sistema televisivo privato e gestisce indirettamente pure gran parte di quello pubblico. Sarebbe interessante consultare il famoso studio europeo di cui parla il Giornale per saperlo, ma naturalmente la risposta la sappiamo già.
"E allora non si può più vedere i Di Pietro che fanno quella faccia in televisione...". Eccolo là, Berlusconi è sicuro: l'ondata di odio che pervade ogni angolo della penisola viene da Di Pietro e dalle apparizioni del suo brutto muso in televisione. Se questa emerita cretinata avesse anche solo un minimo di fondamento bisognerebbe togliere dal video anche la Russa, a questo punto. A meno che uno che dice per tre volte in tv, rivolto ai giudici europei sulla nota vicenda del crocifisso, "possono morire!" sia considerato un messaggero d'amore e di ogni bene. E a questo punto si potrebbe tranquillamente censurare dalla tv uno come Brunetta, che coi suoi "la sinistra vada a morire ammazzata", e altre lodevoli espressioni in perfetto Dolce stil novo, fa sicuramente buona compagnia a la Russa nel novero dei messaggeri d'amori appartenenti al Pdl. Ma questi non fanno testo, la pietra dello scandalo è Di Pietro. Punto.
Naturalmente quelli del Giornale si guardano bene dal riportare anche la parte di intercettazioni in cui Berlusconi dice: "Dovete aprire il fuoco, non solo su Santoro, apritelo su tutte le trasmissioni di questo tipo. Quello che adesso bisogna concertare è che l'azione vostra sia un'azione che consenta alla Rai per dire 'chiudiamo tutto'". Ma la scelta del Giornale tutto sommato è comprensibile. Qualche lettore potrebbe infatti incautamente pensare che l'espressione "aprire il fuoco" stoni un pochino nella bocca di chi aspira ad ascendere alla destra del padre e ha pure fondato il partito dell'amore. E quindi evita accuratamente di riportarla.
Il Giornale, poi, ci delizia, sempre dalla prima pagina, con un altro bell'articolo dal titolo: "15 motivi per andare in piazza sabato". Si riferisce ovviamente alla manifestazione del Pdl di sabato prossimo a Roma. Ne cito alcuni perché sono veramente simpatici. "Per tutelare la democrazia da aggressioni extrapolitiche". Bella questa; un buon spunto per la sinistra. La prossima volta che andrà in piazza, infatti, potrà mettere tra i motivi "per tutelare la democrazia da aggressioni politiche", visto che Berlusconi è - ahimé - un politico e aggredisce regolarmente magistratura, Consulta, Quirinale, Parlamento, ecc... "Perché dietro Berlusconi non c’è un regime, ma una maggioranza. In democrazia si pesano i voti". Sì, di solito nei paesi normali è così. L'unica cosa che bisognerebbe verificare, e qui purtroppo non potremo mai accertarlo, è quanto influiscano sul "si pesano i voti" 20 anni di lavaggio del cervello televisivo sulle note di "Per fortuna che Silvio c'è" e simili. "Per dare un volto a questa maggioranza". Ecco, questo lo condivido. "Perché non si vive di solo antiberlusconismo. E la manifestazione del Pdl forse aiuta chi, nel centrosinistra, ne è cosciente". Che si riferiscano a D'Alema e ai suoi tre lustri di inciuci col cavaliere? "Perché il popolo non ha colore. Secondo la vulgata gli elettori di centrodestra sono solo telespettatori". Mi pare che sia un dato di fatto. "Perché non si vince permettendo agli altri di non votare". Se Milioni sta fuori a mangiare panini e sette sentenze tra Tar e Consiglio di Stato hanno certificato la non validità delle liste, con chi se la prendono?
"Anche perché molti potrebbero cedere alla tentazione di cercare vittorie a tavolino, ogni volta che si vota". Perfettamente d'accordo. Pensate se ogni volta che una lista viene esclusa, al relativo partito venisse voglia di farsi un decreto interpretativo. "Perché gli elettori del Pdl sono stufi di tribunali in piazza". Comprensibile. D'altra parte il loro capo nei tribunali normali non si fa vedere, non restano che quelli in piazza.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Il post sentenza
La sbornia post sentenza OpenArms ha dato la stura a dichiarazioni giubilanti che a tratti sembrano leggermente fuori dalla realtà. Cominci...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
oggi ho sentito un'invervista a La Russa il quale ha detto chiaramente che gli attacchi della sinistra sono irrispettosi e trasudano odio.
RispondiEliminaSecondo me tutto ciò è paradossale: una persona che ha preso a calci e a schiaffi un giornalista dice che gli attacchi verbali sono irrispettosi. quelli fisici invece come sono?
io - e tante altre persone specie all'estero - mi chiedo per quale motivo esistono ancora persone che votano per questi figuri!
perché?
tu mi sai dare una risposta?
anche la psichiatria d'oltreoceano se lo domanda.
ah dimenticavo
RispondiElimina"«Sempre una volta di più dico che l’amore vince su tutto, non solo sull’odio che rende violente contro l’avversario politico le menti più fragili. Al contrario di ciò che noi facciamo, perché noi rispettiamo l’avversario politico».
Silvio Berlusconi
incornicia questa "parabola". secondo me una copia dovrebbe essere distribuita ai vari ministri, in particolare a La Russa.
anche la psichiatria d'oltreoceano se lo domanda.
RispondiEliminaA proposito di oltreoceano.
mi dimentico sempre le cose..è che sono tante.
RispondiEliminami giunge voce che a radio padania abbiano parlato più volte dell'importanza della razza nel mondo di oggi e che un esponente di questo partito abbia auspicato i forni crematori per i gay.
il tutto lo puoi trovare in un libro recentemente uscito intitolato appunto
"il partito dell'amore" di Mario Portanova ed. chiarelettere.
buona lettura