L'edizione che sarà in edicola domani fa il bis. E anche stavolta non ci va giù leggera per niente:
Dossier, minacce e ricatti velenosi volano come stracci, in un’Italia ridotta alle pezze. E con avversari da polverizzare, con ogni mezzo, perché il potere assoluto non ammette dissenso: non fa prigionieri, solo terra bruciata contro chi canta fuori dal coro.
Interessante anche il seguente passaggio:
Il Paese che si avvia a celebrare l’unità d’Italia è stufo di duelli, insulti e regolamenti di conti. Una politica responsabile, che miri al bene comune, richiederebbe oggi, da tutti, un passo indietro, prima che il Paese vada a pezzi, e un’intesa di unità nazionale (e solidale) che restituisca ai cittadini il diritto di eleggersi i propri rappresentanti
Il riferimento, qui, almeno da come ho inteso io, è alla proposta già avanzata da molti esponenti politici di un governo tecnico, o di transizione (o come cavolo desiderate chiamarlo), che faccia in un brevissimo lasso di tempo almeno qualcuna di quelle benedette riforme che l'armata brancaleone che ci governa è da due anni che promette.
E il "che restituisca ai cittadini il diritto di eleggersi i propri rappresentanti" si riferisce a una nuova legge elettorale che mandi in soffitta il "porcellum", voluto dai leghisti, e restituisca finalmente il diritto agli elettori di scegliere i propri rappresentanti, come prevede la nostra Costituzione.
Chi li sente, domani, quelli del Pdl?
Chi li sente, domani, quelli del Pdl?
RispondiEliminasarà interessantissimo sentirli... :-)
Ho stampato l'articolo prendendolo dal sito di Famiglia Cristiana. Almeno don Sciortino non usa mezzi termini e scrive con chiarezza ciò che tanti giornalisti, ben remunerati e presenti su importanti testate nazionali, non scrivono.
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