lunedì 21 ottobre 2024

Dobbiamo porre rimedio


Per corroborare e dare forza alla scemenza che quei cattivoni dei magistrati (solo quelli comunisti, eh, gli altri sono bravi) ce l'hanno con lei, ecco che Giorgia Meloni pubblica sui suoi social alcuni stralci di una mail che il giudice di Cassazione Marco Patarnello ha inviato ad alcuni colleghi.

Ora, sorvolando sulla legittimità del fatto che una mail privata venga data in pasto al pubblico (tutto ok? Si può fare? Come se l'è procurata?), c'è da notare come le poche frasi estrapolate surrettiziamente dal testo originale, un testo molto più lungo e articolato, sono state assemblate in modo da veicolare un certo significato, e cioè che i magistrati devono porre rimedio al fatto che la Meloni - dice Patarnello - è più forte di Berlusconi. Devono insomma tentare di ridimensionarla.

In realtà, se si legge il testo nella sua interezza, che è qui, si scopre che la frase "Dobbiamo porre rimedio" non è in alcun modo riferita alla Meloni, ma a tutt'altro. Per la precisione, ecco il paragrafo completo (il neretto è mio): [...] "In secondo luogo perché la magistratura è molto più divisa e debole rispetto ad allora. E isolata nella società. A questo dobbiamo assolutamente porre rimedio. Possiamo e dobbiamo farlo. Quanto meno dobbiamo provarci." [...]

Chiaro, no? In sostanza il magistrato chiede ai suoi interlocutori di porre rimedio al problema delle divisioni interne alla magistratura, non chiede di ridimensionare la signora Meloni. Ulteriore prova di questo è la chiusa della lettera (il neretto è sempre mio): [...] "Quindi il pericolo per una magistratura ed una giurisdizione davvero indipendente è altissimo. Dobbiamo essere uniti e parlare con chiarezza. Non dobbiamo fare opposizione politica ma dobbiamo difendere la giurisdizione e il diritto dei cittadini ad un giudice indipendente. Senza timidezze."

La manipolazione strumentale fatta dalla Meloni è ovviamente stata poi ripresa e amplificata da tutti i politici di destra (qui l'immancabile e patetico Salvini) e da tutto l'apparato mediatico al seguito e data in pasto al pubblico. Peccato che si tratti appunto di un falso, di una manipolazione.

Ora, quello che mi chiedo io è: se un capo di governo di un qualsiasi altro paese d'Europa avesse preso una mail privata di un magistrato, l'avesse manipolata ad arte per distorcere il significato del suo pensiero e l'avesse data in pasto all'opinione pubblica, sarebbe stato tutto ok? Nessuno avrebbe avuto niente da ridire? Nessuno sarebbe sceso nelle piazze e nelle strade per chiederne le dimissioni? Solo noi siamo ormai talmente abituati a ogni nefandezza da digerire tutto senza fiatare?

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