Questa estate niente ferie, aveva detto, deve pensare alla riorganizzazione del partito. E cosa ha in mente di fare per evitare il famoso rosolamento a fuoco lento, dopo la rottura coi finiani, è da oggi nero su bianco. O quasi. E' la riforma della giustizia. Anzi, no, non è la riforma della giustizia, ma della sua giustizia. Una riforma della giustizia degna di questo nome, infatti, avrebbe come scopo principale quello di farla funzionare meglio, rendendo più celeri i processi e le cause e dando a un maggiore numero di persone la possibilità di vedersi riconosciuti torti e ragioni in tempi accettabili.
Ma loro non stanno discutendo di questo. Loro stanno discutendo di nuovo di processo breve, di lodo Alfano costituzionale e di legge bavaglio. E su questo Berlusconi, a settembre, aspetterà al varco i finiani, per vedere se ci stanno o no. Non è una riforma questa; non ci sarà un solo italiano, a parte il solito, che beneficerà di qualcuno di questi provvedimenti. E il ministro ad personam Alfano l'ha detto chiaro e tondo: noi dobbiamo salvare il culo al capo del governo: se i finiani ci stanno, bene, altrimenti tutti a casa e si torna al voto.
Di questo si discute nei palazzi della politica, quei palazzi in cui le persone che abbiamo mandato dovrebbero accapigliarsi su come far funzionare al meglio il nostro disastrato paese. E invece non lo fanno. Non stanno discutendo di come risolvere il dramma delle carceri da terzo mondo in Italia; non di come cercare di arginare il malaffare e la corruzione che attanagliano la penisola da nord a sud portandosi via ogni anno l'equivalente di una finanziaria. Loro stanno discutendo del modo migliore per salvare le chiappe al capo del governo. E non c'è tempo da perdere perché a dicembre la Corte Costituzionale si pronuncerà sul legittimo impedimento, l'unico scudo che al momento lo protegge dai suoi tre processi in corso (Mills, Mediatrade e diritti televisi).
Io non lo so. Penso che tra 100 o forse 200 anni, gli storici che analizzeranno il nostro periodo storico si chiederanno come è stato possibile che sia potuto accadere tutto questo. Cosa ha permesso che per quasi vent'anni un popolo intero si sia fatto abbindolare da un illusionista, un venditore di fumo. E magari, leggendo la nostra storia di questi anni, ci rideranno anche su.
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Un ovazione per lei compagno di merende!da bagatti:
RispondiEliminaDirigi i nostri passi, o sovrano Autore, facci sfuggire le trappole che i nostri nemici hanno preparato per noi; che la luce del tuo divino spirito ci illumini,affinché possiamo non cadere mai nell'oscurità;dacci i mezzi per esercitare la nostra carità e assistere il povero con i doni preziosi della tua generosa provvidenza;non rendere i nostri lavori vani e inutili;benedici e santifica noi;che noi possiamo proseguire nel tuo divino spirito, vivendo solo per la tua gloria, nel praticare continuamente le virtù che la Muratoria ci insegna, Amen,Amen,Amen.
Vi sembrano principi ostili a una benefica convivenza?
Vi sembrano principi ostili a una benefica convivenza?
RispondiEliminaAssolutamente no. Anzi, in nome della suddetta "benefica convivenza", ricordo a tutti i miei cari lettori che io pubblico anche i commenti idioti.
A simboleggiare appunto la "benefica convivenza" tra chi commenta in maniera seria e chi invece fa lo stupido.
Caro Bagatti, vedo che sei un poeta dell'etere, non avresti anche una preghiera per me umile peccatrice internauta?
RispondiElimina