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Il post sentenza
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Sei convinto che la democrazia non ha fatto altro che accentuare la differenza fra poveri e ricchi? Quali sentimenti potrebbe aver suscitato tale differenza alla luce della dichiarazione dei diritti universali dell'uomo, e poi quelli degli animali, in contraddizione con il principio di uguaglianza, fratellanza umanitaria?
RispondiEliminaA prescindere dalla fede o meno che ognuno ha, non pensi che il decalogo sia un valido metro per misurare la morale di ognuno di noi?
A prescindere dalla fede o meno che ognuno ha, non pensi che il decalogo sia un valido metro per misurare la morale di ognuno di noi?
RispondiEliminaTi riferisci ai 10 comandamenti?
si.
RispondiEliminaSei convinto che la democrazia non ha fatto altro che accentuare la differenza fra poveri e ricchi?
RispondiEliminaSe ti riferisci al nostro paese no, sinceramente non ne vedo il nesso. Però magari sbaglio,eh...
non pensi che il decalogo sia un valido metro per misurare la morale di ognuno di noi?
Valido sì, ma parziale. Se prendi ad esempio "non rubare", mi pare che sia il parametro per antonomasia, anche se non l'unico, sul quale misurare la morale di ogni persona.
Se prendi invece "non avrai altro dio all'infuori di me", beh, ho paura che con la morale c'entri poco. Qui si va sulla fede (che io tendo in genere ad equiparare alla creduloneria).
Tieni conto, poi, che il concetto di "morale" non è univoco, si presta a molte interpretazioni. Una cosa che per te è immorale, ad esempio, potrebbe non esserlo per me.
"Esplorate il vostro intimo e scoprirete la vostra Divinità", dice il Vangelo di Tommaso, alto iniziato da Gwsù sui misteri più segreti. Non è quindi necessario ricostruire la vostra divinità con il ricorso all'ascesi. "VOI SIETE DEI": questa è la salvezza predicata dalla gnosi. Il principio fondante della gnosi è l'androgino= il padre del Tempio della pace di tutti gli uomini.
RispondiEliminaOk, mi arrendo... :-)
RispondiEliminaIl punto di approdo dell'umanesimo ateo è il relativismo morale iniziatico, la cui riduzione panteistica, che identifica l'uomo con Dio, svincola l'uomo da ogni soggezione, conferendogli la facoltà di autodeterminazione morale.
RispondiEliminaC'è qualcosa di male in tutto ciò?
RispondiEliminaAll'estremo della perversione gnostica sta l'adorazione del Serpente, ossia di Satana, che rivela all'uomo la sua origine divina e lo porta all'AUTONOMIA MORALE.
RispondiEliminaSecondo il Rahner, l'ateo si salverebbe in forza di una conoscenza implicita di Dio, e cioè, Dio raggiunge la piena coscienza di sé nell'uomo.
Andrea, abbi pazienza, cerchiamo di usare un linguaggio più terra terra in modo che magari possano capire anche gli altri che leggono.
RispondiEliminaAllora, io sono ateo, credo cioè che Dio non esista e sia solo il frutto di una bella favoletta. Perché secondo te sbaglio?
Perché, così facendo, non facciamo altro che agevolare il progetto Sinarchico teocratico del Lucis Trast.
RispondiEliminaPer un ulteriore approfondimento di consiglierei di leggere i due volumi di E. Delassus: "il problema dell'ora presente" 1907.
Andrea, se uno chiede a me le ragioni del mio ateismo, io le spiego con parole mie, non rispondo per citazioni di opere terze o invitandolo a leggere libri sull'ateismo.
RispondiEliminaIl discorso è un altro, nel senso che io ho la fede, tu no, quindi non ti posso dire dove sbagli perchè la risposta la conosci da ssolo in fondo al tuo cuore, ciò non toglie che tu prova sentimenti veri. Il perchè ti ho consigliato certe opere, o citazioni, è solo per invitarti ad approfondire il discorso, alla luce di nuove verità celate dal sistema,e che tu possa discernere la verità fra tante illusioni e farti un'idea di cosa sta all'origine dei problemi del mondo. Tutto qui, e penso che l'ateismo non sia innato, ma si acquisisca col tempo per motivi che possono derivare o da esperienze personali oppure da contaminazioni esterne. Ed è sbagliato confondere la fede con i comortamenti immorali di certe personalità clericali. Insinuare il dubbio è l'arma più potente del sistema, assieme all'ateismo. Non prenderla come un'offesa, ma è la mia idea, come del resto tu hai la tua e la rispetto anche se non la condivido; idea che mi spinge a credere sulla presenzsa di Dio. Anche perché, che io rispetta o no questo dogma, è scontato che mi debba comportare bene verso me stesso e verso gli altri, indipendentemente dalla mia credenza, ciò non toglie che, se dovessi prendere per vero il fatto che uno meriti la vita eterna se ha rispettato questo principio, ci si debba comportare secondo il proprio egoismo, in quanto, che sia vero o no, se ti comporti bene in fondo lascerai un bel ricordo ai posteri, che potranno ricordarti per le tue buone opere.
RispondiEliminaio ho la fede, tu no, quindi non ti posso dire dove sbagli perchè la risposta la conosci da ssolo
RispondiEliminaCosa ti fa credere che uno che non ha fede sia in errore, mentre uno che ce l'ha sia nel giusto? Non ti pare che una affermazione di questo genere abbia al suo interno un certo non so che di supponenza e poca obiettività? Distribuire torti e ragioni solo sulla base delle credenze religiose non mi sembra corretto, o comunque non mi sembra un parametro di valutazione valido a livello generale.
Io non penso di essere nel giusto perché sono ateo. Sono ateo: punto e finita lì. E in genere non rinfaccio a chi crede di trovarsi dalla parte del torto o di sbagliare (anche se in cuor mio sono convinto che stia prendendo una cantonata pazzesca). Questo mi pare un punto fondamentale. E su questo aspetto ho spessissimo "litigato" con chi ha fede. Proprio perché, di solito, chi ha fede si sente una sorta di "illuminato"; crede, esattamente come hai fatto tu, di essere dalla parte del giusto mentre gli altri, gli atei, poveretti, sono dalla parte del torto. Penso che sia profondamente sbagliato.
Ed è sbagliato principalmente perché la fede, per definizione, non è certezza. Il termine fede, come saprai, viene dal latino fides, fidarsi, e significa - leggo dal dizionario - "Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive". Ecco perché non condivido la tua classificazione.
Ti faccio un esempio. Se io dico che la radice quadrata di 9 è 2, e tu magari dici che è 3, allora sì che si può valutare senza ombra di dubbio chi ha torto e chi ha ragione. E questo perché si può provare matematicamente al di là di ogni ragionevole dubbio. Con la religione non vale.
Il perchè ti ho consigliato certe opere, o citazioni, è solo per invitarti ad approfondire il discorso, alla luce di nuove verità celate dal sistema,e che tu possa discernere la verità
Beh, ti ringrazio, ma allo stato attuale non ho interesse ad arrivare a nessuna verità. E, lo dico chiaramente, ho sempre guardato con molta, moltissima diffidenza quelli che dichiarano a vario titolo di avere la verità in tasca.
Ed è sbagliato confondere la fede con i comortamenti immorali di certe personalità clericali. Insinuare il dubbio è l'arma più potente del sistema, assieme all'ateismo. Non prenderla come un'offesa, ma è la mia idea, come del resto tu hai la tua e la rispetto anche se non la condivido
Io non ho mai fatto confusione tra fede e comportamenti immorali (penso tu ti riferisca alla questione dei preti pedofili). Anzi, in più di un articolo che ho pubblicato nel tempo, qui nel mio blog, ho spesso elogiato l'opera di quei preti che nel loro piccolo si battono, coi pochi mezzi a disposizione, per chi ha bisogno.
Io ce l'ho col "sistema chiesa" ai suoi più alti livelli. Ce l'ho col Vaticano per aver coperto sistematicamente per decenni i preti pedofili; ce l'ho per il suo predicare la povertà e arricchirsi con l'8 x 1000 all'insaputa della maggior parte dei contribuenti italiani; ce l'ho perché da una parte predica il disarmo e la pace e dall'altra investe in armi (è successo recentemente in Germania); ce l'ho perché criminalizza il sesso; ce l'ho perché da una parte predica la fratellanza e l'amore e dall'altra criminalizza e discrimina gli omosessuali, fino ad arrivare a rifiutarsi di firmare la convenzione dell'ONU per l'abolizione della pena di morte per gli omosessuali ancora in vigore in molti paesi; ce l'ho per l'ottusità e la diffidenza nei confronti del progresso scientifico e di qualunque cosa rappresenti innovazione e ricerca nel campo medicina. Devo continuare?