lunedì 23 agosto 2010

Per quelli di memoria corta

Ottimo articolo pubblicato questa mattina da Michele Ainis sulla Stampa. Un articolo che dovrebbe essere letto da tutti quelli, Berlusconi, Bossi e pappagalli al seguito compresi, che affermano che la via obbligata in caso di crisi di governo sono le elzioni, mentre quanto prevede la Costituzione sono solo "formalismi".

Scrive Ainis:

E c`è anche un organo, un potere, un uomo scaraventato suo malgrado nel centro della mischia. L`uomo è Napolitano: dovrà sciogliere le Camere, come reclamano Bossi e Berlusconi se la maggioranza verrà sconfitta in Parlamento? La norma è l`articolo 88, secco e laconico com`era nel costume dei nostri padri fondatori:

«Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse».

È il potere più importante attribuito al Quirinale, e non a caso viene messo sotto schiaffo in questo tempo di rissa fra i poteri. Dicono che la nuova Costituzione materiale ne abbia svuotato i contenuti: siccome gli italiani votano con un pretendente al trono indicato per nome e cognome sulla scheda elettorale, allora se il monarca cade giù dal trono bisogna farli votare nuovamente, non c`è alternativa allo scioglimento anticipato.

Balle: nel 2006 Prodi vinse con questa stessa legge elettorale, e quando due anni dopo inciampò in un voto di sfiducia nessuno s`appellò alla sovranità violata. Nessuno si strappò le vesti per il mandato esplorativo che Napolitano conferì a Marini. Dopo di che il Presidente sciolse il Parlamento, ma solo perché non aveva incontrato una maggioranza di ricambio.

Un ottimo articolo per quelli, e sono tanti, che hanno la memoria corta.

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