In Vaticano stanno pensando di abbassare l'età in cui dare la prima comunione ai bambini. A lanciare l'idea pare sia stato tale cardinale Antonio Canizares Llovera sull'Osservatore Romano. Attualmente il limite minimo d'età è 7 anni. Il cardinale vorrebbe portarlo a 4. Perché? Dice il cardinale: "...è ancora più necessario anticiparla. Di fronte a quanto sta accadendo con i bambini e all'ambiente così avverso in cui crescono, non priviamoli del dono di Dio...".
In sostanza, se non ho capito male, il ragionamento del cardinale dovrebbe essere il seguente (correggetemi se secondo voi sbaglio): siccome molti bambini a 7 anni capiscono già quel tanto che basta per rifiutarsi di ricevere il sacramento, noi glielo imponiamo a 4 anni: a quell'età non lo rifiutano di sicuro. Se le cose stanno così, non si capisce che valore abbia il sacramento stesso. Che differenza c'è fra un bambino che a 7 anni si rifiuta di ricevere la comunione e uno di 4 che la riceve non capendo un tubo e magari manda tutto alle ortiche quando è più grandicello?
E poi, francamente, non si capisce in base a quali ragionamenti il cardinale abbia avuto questa idea. Anche a 7 anni, infatti, è molto difficile che sia il bambino a scegliere di ricevere la comunione o meno. E' la famiglia che decide. Se è una famiglia cattolica la comunione la riceverà perché lo decidono i genitori (chi scrive ne sa qualcosa); se è una famiglia atea o di un'altra religione la comunione non la riceverà comunque.
Il tutto senza contare, come scrive Repubblica, che molti teologi, in controtendenza con quanto sostiene il cardinale, ritengono invece che l'età vada alzata proprio per permettere al giovane una scelta più responsabile e consapevole. Insomma, mi pare che la teoria del "diamogliela finché non capisce niente" non faccia molto onore al cardinale.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Il post sentenza
La sbornia post sentenza OpenArms ha dato la stura a dichiarazioni giubilanti che a tratti sembrano leggermente fuori dalla realtà. Cominci...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
per quello che hai detto l'inquisizione per te sarebbe un premio a confronto.
RispondiEliminaInvece di dire cretinate sotto anonimato, potresti dire cosa ne pensi in proposito. Non pensi che sarebbe più costruttivo?
RispondiEliminaInnanzitutto se tu consenti l'anonimato vurrà dire che lo accetti per quanto tale, inoltre, per essere più costruttivi, la tua deduzione è come quella che farebbe un gatto quando vede un cane scodinzolare.
RispondiEliminase tu consenti l'anonimato vurrà dire che lo accetti per quanto tale
RispondiEliminaCerto, i commenti anonimi sono consentiti, specie per chi non ha un account con Google o OpenId. Ma non capisco che difficoltà ci sia a firmarsi anche solo un nickname.
la tua deduzione è come quella che farebbe un gatto quando vede un cane scodinzolare
Grazie. Anche del tuo commento posso dire altrettanto.
La tua risposta era scontata, vedo, anche perché era scontato il tuo modo d intendere gli aforismi, come invece era mio intento fare, ma siccome la verità è una, anche il suo punto di vista dev'essere uno solo, e questo altro non vuol essere che quello comune della ragione umana, e del suo retto uso. Con chi ragiona a modo, e come vuol la logica, c'è da potersi intendere, con chi si vanta i aver un metodo proprio di raziocinio e d'investigazione razionale, il meglio che si può fare è stare a vedere come razzola e seguirlo nei suoi movimenti, non dimenticando però di tener ben stretto nei meandri del labirinto il filo di Arianna, ossia della ragione, per non andarsi a sperdere con lui nel buio, di là della realtà e dalla luce del vero.
RispondiEliminaE' inutile che giri attorno alla questione con tutte le tue belle parole. Lo so, come dici tu, che "la verità è una" e che ce l'avete voi, ma con me non attacca.
RispondiEliminaIo nel mio post ho buttato lì una questione, se è giusto o no che sia anticipata la prima comunione, e devo prendere atto che la tua opinione in merito non l'hai espressa. Per me il discorso è chiuso qui. Tutto il resto sono inutili chiacchiere che col mio post non c'entrano un bel niente.
Infatti hai ragione Andrea.
RispondiEliminaormai verso i sette anni i bambini iniziano a fare domande a cui i diversamente gonnati hanno problemi a rispondere.
Le operazioni di plagio devono essere iniziate ad un eta' piu' bassa per evitare che quei poveracci (i preti) si trovino in situazioni di inferiorità intellettuale con i bambini che dovrebbero circuire.
ps
w i protestanti che i "sacramenti" li elargiscono solo ad eta' in cui la "vittima" e' in grado di intendere e di volere.
State solo facendo il gioco dei soliti ignoti...
RispondiEliminaRitornate all'unica verità, cioè Gesù Cristo, morto in croce, per liberarci dalle insidie del demonio, che con la morte ci trascinava nella perdizione.
E' l'unica verità storicamente accertata, a differenza di altre pseudo religioni, come quella deviata cattolica protestante.
Già con in Vaticano II° è iniziata la battaglia per annientare il cristianesimo, assieme alla riforma scolastica della Montessori, e alla rivoluzione sessuale suggellata con Woodstock, che fatalità, fu organizzata da tre ebrei: Kornfeld, Lang e Rosenman. Dovete sapere che per loro, gli ebrei, il cristianesimo rappresenta la quarta cattività, da cui si devono liberare per fare spazio all'avvento del loro messia: il Dio del Mondo, l'eterno ingannatore, colui che tentò Gesù, invitandolo a prostrarsi a lui per avere il dominio sul mondo.
Non ci costa niente cambiare il modo di pensare, indipendentemente dal nostro credo, per poter riconquistare quei valori che la società ha perso, e credere in quell'unica verità, che è Cristo risorto, al contrario delle altre pseudo religioni, come appunto, la cattolico protestante, tendenti a divinizzare l'uomo, in quanto incarnazione del DIO IMMANENTE, e non trascendente, come in effetti è.
Ritornate all'unica verità, cioè Gesù Cristo
RispondiEliminaAndrea, Gesù Cristo non è l'"unica verità". E' una verità solo per chi ci crede. Anzi, non è neppure una verità, anche perché dal punto di vista terminologico, per verità si intende cioè che è vero in relazione a determinati e precisi fatti. Di fatti precisi nella religione cattolica, come del resto anche nelle altre, non ce ne sono. Ci sono solo dogmi che la chiesa impone in stile "prendere o lasciare". Dal mio punto di vista si tratta di un insulto all'intelligenza.
Perché ad esempio devo prendere per buono il dogma della verginità di Maria? Perché devo prendere per buono il dogma dell'infallibilità papale? Se a te non crea nessun problema prendere per buone in maniera acritica queste cose, benissimo. Io invece, in genere, ai dogmi non abbocco.
E' l'unica verità storicamente accertata, a differenza di altre pseudo religioni, come quella deviata cattolica protestante
Non c'è nessuna verità storicamente accertata. A parte quella - e questo sì, è accertato - che la Bibbia è stata rimaneggiata, riveduta, corretta, modificata una infinità di volte nel corso dei secoli, ad uso e consumo dei vari periodo storici, delle convenienze e dell'opportunità contingente. Non c'è niente di "genuino" nella bibbia, ed è una falsità pure il fatto che sia stata rivelata da Dio visto che è stata la Chiesa stessa, cioè gli uomini, che si è assunta il compito di decidere quali parti erano di ispirazione divina e quali no (e poi, eventualmente, se fosse un'opera rivelata lo sarebbe nei confronti del primo destinatario di questa rivelazione, dopodiché si dovrebbe parlare di opera tramandata, non rivelata).
Non ci costa niente cambiare il modo di pensare, indipendentemente dal nostro credo
Forse non costa a te. A me costerebbe tantissimo. E questo costo sarebbe rinunciare a pensare, riflettere, capire, criticare, ragionare, per fidarmi ciecamente e acriticamente di una bella favoletta. Mi dispiace: la vita è troppo breve e troppo bella per sprecarla correndo dietro a un'illusione.