domenica 28 ottobre 2007

Il canone Rai sulla bolletta dell'Enel?

Per una curiosa coincidenza questo tipo di proposta era stata tirata fuori dal cilindro giusto un anno fa. Allora l'ideatore della genialata si chiamava Angelo Maria Petroni, consigliere di amministrazione Rai. La proposta poi cadde nel dimenticatoio, dove sarebbe dovuta restarci.

In questi giorni, invece, da quanto si legge in giro, qualcuno ha pensato bene di ritirarla fuori dal suddetto dimenticatoio, e per la precisione si tratta di Carlo Petruccioli, attuale presidente della Rai. Nelle intenzioni, stando a quanto riporta Corriere.it, l'adozione di questo provvedimento dovrebbe avere un duplice scopo: lotta all'evasione (del canone) e "sistemazione" del bilancio (in rosso) della nostra tv di stato. Ora, se una tale proposta passasse, converrete con me, almeno il primo dei due obiettivi verrebbe sicuramente raggiunto.

Naturalmente la sparuta (ma pur sempre reale) minoranza di persone che la tv non ce l'ha potrebbe giustamente aver qualcosa da ridire circa tale provvedimento. In mancanza di direttive precise dovrebbe comunque ritenersi valida quella contenuta nel medesimo provvedimento partorito l'anno precedente, e che cioè chi non possiede un apparecchio televisivo è sufficiente che produca una specie di autocertificazione in merito. Ovviamente qualora si scoprisse che tale autocertificazione non corrisponde a verità si incorrerebbe in conseguenze di tipo penale (Punto Informatico qui).

Finora, però, si tratta di supposizioni e illazioni basate sul nulla, in quanto siamo ancora a livello di proposta (che mi auguro il Parlamento voglia mantenere tale).

Ora, intendiamoci, nessuno ce l'ha espressamente col canone (pardon, volevo dire "tassa di possesso"). In tutti i paesi esiste, e in alcuni è perfino più alto del nostro. Anzi, a chi come me lo paga regolarmente (anche se immaginate con quale stato d'animo), potrebbe paradossalmente apparire come un'agevolazione vedersi "spalmare" i 104 euro nell'arco di un anno (seppure a cadenza bimestrale) piuttosto che pagarli tutti in una volta. Il problema è che la solerzia con cui gli organi preposti si attivano per la ricossione di tale obolo è rivolta esclusivamente alle famiglie.

Siccome infatti per la Rai è apparecchio televisivo qualunque congegno in grado di captare il segnale televisivo, perché non si applica con altrettanto zelo alla riscossione della tassa anche per imprese? Date un'occhiata in proposito a questa indagine condotta dall'Aduc: si vede chiaramente come le aziende o gli enti, che in virtù dei requisiti appena illustrati dovrebbero concorrere alla "spesa", in realtà siano totalmente ignorate dalla Rai. Cosa che se non avvenisse permetterebbe l'incameramento (sempre secondo lo studio dell'Aduc) di quasi un miliardo di euro, ampiamente sufficienti a ripianare il rosso storico dell'azienda di viale Mazzini.

Questo, naturalmente, è solo uno dei possibili interrogativi che pone il pagamento di questo balzello. Ci si potrebbe chiedere, ad esempio, cosa abbiamo noi utenti in cambio. A questo proposito è interessante ricordare le parole dette dal Ministro delle Telecomunicazioni, Gentiloni, quasi un anno fa, in occasione della maggiorazione del suddetto canone da 96,60 euro a 104:
[...] "Mi attendo che le risorse del canone vengano investite per assicurare al servizio pubblico quelle caratteristiche di pluralismo e qualitá definite anche dal recente contratto di servizio tra Rai e Ministero delle Comunicazioni. Il cittadino che paga il canone ha il diritto di essere esigente nei confronti del servizio pubblico." [...] (fonte)
E infatti noi siamo esigenti. Tanto è vero che mi incavolo come una bestia (anche se ormai di meno) quando al lunedì sera il film in prima visione su Raiuno ogni tanto interrompe la pubblicità. E così per l'isola dei famosi, i giochetti a quiz scemi del tardo pomeriggio, il tg1 che racconta quello che vuole lui e via di seguito. Forse l'unica trasmissione per la quale vale veramente la pena il pagamento di qualcosa è Report, della Gabanelli.

Per il resto...

5 commenti:

  1. Gentiloni attende anche babbo natale ma dubito che verrà accontentato.

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  2. > Naturalmente la sparuta (ma pur sempre reale) minoranza di persone che la tv non ce l'ha potrebbe giustamente aver qualcosa da ridire circa tale provvedimento

    Appunto...

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  3. BigFab, prepara l'autocertificazione...

    :-D

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  4. Se questa non è dittatura e estorsione di stato ditemi che cosa è? Siamo alla frutta a questo punto gli uomioni imbecilkli di questo governo stannop veramente fomentandoi la guerra civile o un colpo di stato da parte di qualche nervoso di turno. E' una vergogna non si ragiona non si tratta ma si impone e basta.

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  5. Beh, per adesso pare che la proposta sia stata accantonata. Speriamo bene...

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