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Ovviamente le associazioni ambientaliste, ma non solo, non hanno preso bene questa decisione. In primo luogo perché con un colpo di mano sono stati ignorati i già noti pareri negativi del Ministero dell’Ambiente e dell’ISPRA, l’autorità scientifica nazionale che si occupa della materia; senza contare quelli, pure questi già precedentemente espressi, delle commissioni competenti della Camera e dello stesso Governo. E ciò è dimostrato dal fatto che pure Stefania Prestigiacomo, ministro dell'ambiente di questo governo, ha parlato di "colpo di mano del Senato". A questo punto c'è da chiedersi per quale motivo il governo abbia deciso, in maniera così repentina, per la caccia no limits. Che voglia ragranellare una manciata di voti dai fanatici delle doppiette? (sapete com'è, le regionali sono alle porte).
Tra l'altro va ricordato, a proposito del numero 3 di cui parlavo sopra, che questo è il terzo tentativo di questo governo di liberalizzare, con modalità più o meno simili, la caccia. E' già accaduto a marzo dell'anno scorso e a maggio - per fortuna tutto è finito in un nulla di fatto. Occorre poi ricordare, a volte qualcuno se lo fosse dimenticato, che sempre questo governo aveva messo in campo, a marzo, l'idea di dare il fucile in mano ai sedicenni. Mi sembra che il cerchio si sia chiuso.
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