mercoledì 13 gennaio 2010
Google saluta Pechino?
La connivenza più o meno palese tra Google e il regime cinese era cosa stranota. Ora, dopo quello che è successo, nell'aria aleggia l'ipotesi che il motore di ricerca più famoso del mondo, volontariamente o meno, possa abbandonare il mercato cinese, che significherebbe rinunciare a un business valutato attorno ai trecento milioni di dollari e, soprattutto, significherebbe lasciare campo libero al concorrente Baidu.
Vedremo come andrà a finire. Va ricordato che Google non è un ente di beneficenza, è un'azienda che mira a far profitti. Ecco perché, nonostante i buoni propositi, occorrerà tenere d'occhio gli sviluppi della vicenda. Se poi, alla fine, farà quanto ha dichiarato, la speranza è che altre aziende nelle stesse condizioni facciano altrettanto. Sarebbe uno smacco non da poco per un paese ha fatto della censura di stato un modo di governare.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Se tutto è antisemitismo
Le immagini che vedete qui sopra sono prese dalle prime pagine di alcuni dei principali quotidiani di destra di questa mattina: Foglio, Li...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Nessun commento:
Posta un commento