giovedì 28 gennaio 2010

Anche le toghe nel loro piccolo s'incazzano

Scusate il turpiloquio, ma quando ho letto il tipo di protesta che hanno intenzione di mettere in atto i magistrati mi è venuta in mente la celebre raccolta di battute di Gino & Michele, anche se in questo caso c'è molto meno da scherzare. Il ministro Bondi, quello che usa scrivere e dedicare appassionate poesie a Berlusconi su Vanity Fair, ha già parlato di "profonda e oltraggiosa lesione dell'ordine democratico e costituzionale", come se chi sta sfasciando la nostra democrazia, le istituzioni e ogni regola del vivere civile fossero i magistrati.

Ma cos'hanno intenzione di fare le toghe? Sabato prossimo ci saranno le annuali celebrazioni per l'inaugurazione dell'anno giudiziario. I magistrati, come forma di protesta nei confronti dello scempio della giustizia che ha in cantiere il governo e le continue e reiterate delegittimazioni a cui sono sottoposti, hanno deciso di alzarsi e andarsene, dopo aver letto un documento condiviso, quando prenderà la parola il ministro della Giustizia. Uno scandalo! Un atteggiamento naturalmente inconcepibile da parte di chi - questo governo - ha sempre visto il dissenso e la protesta come atti eversivi o terroristici.

Il documento punta l'indice contro più riforme del governo e della maggioranza a cominciare da quella sul processo breve: già con la Legge ex Cirielli - scrivono le toghe - "il numero di processi che si chiudono con la prescrizione è balzato alla impressionante cifra di 170.000 l'anno"; ma questi aumenteranno "in maniera esponenziale" se dovesse diventare il ddl sul processo breve "che ridurrà il processo penale ad una tragica farsa e determinerà un rischioso disordine organizzativo con effetti pregiudizievoli sulla tutela dei diritti dei cittadini anche nel settore civile". (fonte)

Ovviamente Angelino Alfano, ministro della giustizia, non poteva a sua volta non commentare l'iniziativa, anche per non fare sentire Bondi troppo solo. "L'ANM ha scelto di macchiare una giornata che è per i cittadini e per il loro diritto di avere giustizia", ha dichiarato. Certo, peccato che i cittadini che hanno diritto ad avere giustizia saranno i primi a non averla se passerà la porcata del processo breve. Ma questo al ministro importa poco, prima occorre salvare qualcuno dalle sue pendenze giudiziarie, poi eventualmente si vedrà.

Aspettiamo con ansia che, dopo i magistrati, anche qualche cittadino cominci a incazzarsi sul serio, magari anche qualcuno dei beoti che hanno votato centrodestra abbindolati dalle promesse sulla certezza della pena e della tolleranza zero con la criminalità. Non è mai tardi per svegliarsi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

io voterò Berlusconi perché lo amo.
mi eccita anche fisicamente e inoltre lo considero il più grande statista del pianeta.
tutti dovrete amarlo

per legge.

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