Ecco alcuni degli articoli salienti così come riportati nel sito (le versione integrale in pdf è qui):
- art. 1: vengono definiti i cosiddetti "sforzi commercialmente ragionevoli" attorno ai quali ruota l'intero contratto; Novartis è sì obbligata a produrre e a rispettare il contratto ma solo fino a quando ciò sia "ragionevole". Se ci riesce bene; altrimenti lo Stato paga ugualmente: vedi 3.1;
- art. 2.2 e 2.7: Il ministero riconosce di non acquisire alcun diritto sui marchi commerciali e Novartis non concede alcuna licenza sui diritti di proprietà intellettuale; il ministero non è altresì autorizzato ad apportare modifiche alla confezione né a oscurare marchi su di essa;
- art. 3.3: qualora il ministero si trovi nell'impossibilità a ritirare il prodotto Novartis potrà rivenderlo ad altri clienti o fatturare al ministero quanto non ritirato, con la possibilità di rivenderlo comunque dopo 90 giorni;
- art. 4.2, 4.3, 4.5: la responsabilità di Novartis è limitata al difetto di fabbricazione: escluso il danno di altro tipo derivante dalla semplice assunzione del vaccino;
- art. 4.6: il ministero è tenuto a indennizzare Novartis in conseguenza di danni provocati dal vaccino, salvo ove tali danni siano provocati da un difetto di fabbricazione;
- art. 5.2 e 5.5: il prezzo per ciascuna dose di vaccino è pari a 7 euro. Totale: 168 milioni di euro più iva. Il ministero dovrà pagare entro 60 giorni dall'emissione della fattura, su un conto corrente del Monte dei Paschi di Siena;
- art. 8.3: le cause di "forza maggiore" che limitano le responsabilità di Novartis vengono estese a situazioni che dovrebbero invece essere garantite da Novartis, come "epidemie e pandemie", "atti di qualsiasi autorità pubblica", "atti di enti sopranazionali (ivi compreso l'Oms");
- art. 9.3: nel caso in cui il vaccino non sia consegnato per mancato ottenimento dell'autorizazzione all'immisione al commercio e/o di prove cliniche positive, il ministero riconosce forfettariamente a Novartis a titolo di partecipazione ai costi la cifra (al netto dell'Iva) di 24 milioni di euro;
- art. 10.1: le parti si impegnano a mantenere assoluto riserbo sulle informazioni riservate;
Così, a occhio, scorrendo questi pochi articoli, mi pare che il governo abbia stipulato a scatola chiusa con l'azienda farmaceutica un accordo in cui tutte le tutele sono a suo carico e le eventuali varie responsabilità tutte a carico dello stato. Sarebbe bello che un giorno qualcuno prendesse l'iniziativa di indagare su tutta la vicenda, magari istituendo una commissione d'inchiesta. Anche perché i punti oscuri e controversi non sono certo solo questi.
Nessun commento:
Posta un commento