domenica 24 gennaio 2010

Per Cuffaro stavolta niente cannoli

L'ex governatore della regione Sicilia, Salvatore Cuffaro (foto), attualmente senatore in quota UDC, è stato condannato in secondo grado "per favoreggiamento aggravato dall'avere agevolato Cosa nostra e rivelazione di segreto istruttorio". Questa sentenza è più grave della prima perché certifica l'esistenza dell'aggravante mafiosa, che era stata invece esclusa nella sentenza di primo grado - lì si beccò infatti "solo" 5 anni.

Non so quanti si ricordino, ma in quell'occasione ebbero un certo rilievo i festeggiamenti del senatore, a base di cannoli siciliani, alla lettura della sentenza. Molti all'epoca si chiesero: ma cosa c'è da festeggiare? Beh, Cuffaro festeggiò appunto il fatto che per la corte non ci fosse l'aggravante mafiosa. Scriveva all'epoca siciliainformazioni.com:

Per amici, collaboratori e giornalisti, che fin dalla mattina lo attendevano a palazzo d'Orleans il governatore Salvatore Cuffaro ha ordinato caffé e dolci nel bar della presidenza della Regione. Poi ha preso un vassoio che gli aveva donato un amico pieno di cannoli siciliani e li ha offerti alle persone presenti nel suo studio. Un momento di allegria prima di commentare la sentenza con cui è stato condannato per favoreggiamento ma senza l'aggravante di aver aiutato la mafia.

Oggi, a quanto pare, quell'aggravante c'è, e quindi niente cannoli. Ma la cosa curiosa di tutta la vicenda è il commento del senatore, che merita di essere riportato perché è piuttosto raro - abituati come siamo ai "plotone d'esecuzione" e simili - sentire certe cose da un politico (a questo proposito occorre tenere sempre presente che per il nostro ordinamento giuridico si è innocenti fino a sentenza definitiva).

"So di non essere mafioso, so di non avere mai favorito la mafia. Ma questo non vuol dire che non si debbano rispettare le sentenze. Le sentenze sono espresse dalle istituzioni e vanno comunque accettate. Ne sento la pesantezza come cittadino e questo non modifica il mio percorso politico".

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