mercoledì 5 maggio 2010

"Vada a farsi fottere"

Non so quanti di voi abbiano visto Ballarò, ieri sera (per la cronaca io ho tenuto botta fino alle 22 e qualcosa, poi ho mollato). L'episodio clou della serata è stato sicuramente il litigio tra D'Alema e Sallusti. A parte la scena deplorevole, sul genere "frugando tra le nostre miserie" di gucciniana memoria, devo dire che sono rimasto sconvolto da D'Alema. Ma ce l'avete presente voi D'Alema? E' quel signore sempre pacifico, tranquillo, compìto; uno di quelli abituati a misurare le parole, mai una frase fuori posto, mai una parola di troppo. Ecco, sentirlo inveire contro il suo interlocutore cose tipo "Vada a farsi fottere!", oppure "Io non la faccio più parlare!", oltretutto con gli occhi assatanati, è stato uno shock.

E non chiedetemi per chi facessi il tifo: il livello di antipatia verso i due contendenti è infatti, per quel che mi riguarda, equamente distribuito. Ma cos'ha fatto il povero Sallusti per meritarsi una lavata di capo di questo tipo? Beh, si parlava naturalmente della vicenda Scajola. D'Alema ha detto qualcosa sulle giustificazioni - patetiche peraltro - date dal ministro dimissionario in merito all'acquisto del famoso appartamento, e Sallusti ha tirato fuori la vicenda affittopoli, un argomento che all'occasione fa sempre comodo. Per chi non se lo ricordasse, questo scandalo politico/immobiliare scoppiò agli inizi degli anni '90, quando si scoprì che molti politici prendevano in affitto appartamenti di proprietà di enti pubblici pagando quote d'affitto irrisorie. Per la precisione, scrive Wikipedia, D'Alema abitò a metà degli anni '90 un appartamento di 146 m2 in zona Porta Portese per poco più di un milione al mese - oggi sarebbero circa 780 euro.

Intendiamoci, niente di illegale o di scorretto. Capite però che dal punto di vista della correttezza morale, non è che fosse proprio il massimo. Per cercare di far pari e cavarsi un po' d'impaccio, D'Alema ha quindi tirato fuori il ritornello classico che tutti tirano fuori quando hanno a che fare coi Sallusti e soci, quello cioè di essere un picchiatore mediatico al soldo di Berlusconi. Insomma, mi pare che entrambi i contendenti avessero le loro ragioni. E intanto noi abbiamo assistito a una serata di alta televisione; qualcosa che paragonato a La pupa e il secchione non sfigurerebbe affatto.

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