La manovra che dovrà farci sputare lacrime e sangue (come se finora fossimo andati a passeggio), prevede - ancora siamo sul generico - "Tracciabilità dei pagamenti, stop agli stipendi degli statali. Mini taglio agli stipendi dei parlamentari. E, dopo gli scandali dei lavori del G8, una brusca ridimensionata all'autonomia della Protezione civile. Ma soprattutto, nonostante le smentite, la presenza, nella bozza, del condono edilizio (o meglio di una 'razionalizzazione catastale')".
Pare sia stata eliminata la possibilità, ventilata all'inizio, dell'introduzione ad esempio di nuovi ticket sanitari. Mossa abbastanza comprensibile, anche se non sembra ancora del tutto scongiurata l'ipotesi di un aggravio di 7,5 euro per le visite specialistiche; d'altra parte è stato lo stesso Berlusconi a raccomandare ai suoi di mettere in campo misure che "non facciano scendere il consenso". Voi capite che se dopo aver raccontato per l'ennesima volta la barzelletta delle tasche degli italiani aumentassero i ticket sanitari... babbei un po' va bene, ma fino a un certo punto. Insomma, qualcuno avrebbe potuto mangiare la foglia. Alla fine, almeno da quello che sembra finora, pare comunque che si tratterà di una manovra più orientata al contenimento della spesa pubblica che all'introduzione di nuove tasse. Staremo a vedere.
Quello che lascia perplessi è quella "razionalizzazione catastale" inserita nella manovra. Secondo il governo non si tratta di un condono edilizio vero e proprio, ma semmai di una sorta di regolamentazione degli immobili fantasma (perché, il condono edilizio non è una forma di regolamentazione?). In pratica, se non ho capito male, chi ha effettuato cambiamenti catastali non dichiarati, potrà mettersi in regola dichiarandoli entro il 31 dicembre di quest'anno pagando la relativa penale. Scusate, se questo non è un condono, che cos'è?
Dispiace constatare che alla fine questa manovra sembra comunque avere un comune denominatore con gli altri provvedimenti messi in campo finora, tipo ad esempio il precedente condono edilizio del 2003, oppure il recente scudo fiscale, che ha permesso a chi ha evaso il fisco e le tasse nascondendo capitali all'estero di farli rientrare, sotto anonimato e con garanzia di impunità, pagando
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